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Le donne che fecero l’Impresa – Lazio: Nessun pensiero è mai troppo grande
Le donne che fecero l’Impresa – Lombardia: Nessun pensiero è mai troppo grande
L’ultima tragica cascina: La guerra dei contadini nella battaglia partigiana di Fiesso e Vigorso
Serie di e-book8 titoli

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Info su questa serie

L’autore gioca la sua scommessa e si cala nel ruolo di tre figure femminili distinte e moderne. Ma qual è oggi per una donna il prezzo del successo? 
Evania Cantelli, in arte Eva Cant, una delle tre donne più influenti d’Italia, che con la sua trasmissione ‘L’angolo di Eva Cant’, immediatamente amplificata dai social network, è in grado di influenzare l’opinione pubblica e la classe politica. Combatte le battaglie che ritiene giuste, difende le donne e la loro condizione, le esorta a essere indipendenti e volitive. 
Annamaria Conforti, giornalista seria e preparata, che il Direttore di rete ha fortemente voluto per un nuovo format, opposto a quello di Eva, e che puntata dopo puntata minaccia la sua popolarità. 
E poi c’è Silvia. Silvia che ama incondizionatamente Eva e tutto quello che lei rappresenta per le donne. Che tifa per lei e grazie a lei ha deciso cosa fare della sua vita. 
Eva riuscirà a rispettare quegli ideali e quei comportamenti di correttezza, onestà e giustizia che decanta durante i suoi tre minuti?
LinguaItaliano
Data di uscita11 apr 2024
Le donne che fecero l’Impresa – Lazio: Nessun pensiero è mai troppo grande
Le donne che fecero l’Impresa – Lombardia: Nessun pensiero è mai troppo grande
L’ultima tragica cascina: La guerra dei contadini nella battaglia partigiana di Fiesso e Vigorso

Titoli di questa serie (8)

  • L’ultima tragica cascina: La guerra dei contadini nella battaglia partigiana di Fiesso e Vigorso

    1

    L’ultima tragica cascina: La guerra dei contadini nella battaglia partigiana di Fiesso e Vigorso
    L’ultima tragica cascina: La guerra dei contadini nella battaglia partigiana di Fiesso e Vigorso

    «Ero un bambino di nove anni. Fino a quel momento avevo vissuto tutto, anche la guerra, come un gioco. Quel giorno sono diventato grande.» (Franco Vanti, sopravvissuto al massacro) Dell’eccidio di Fiesso e Vigorso del 21 e 22 ottobre 1944 si conosceva il contesto, la sequenza degli eventi, il tragico bilancio – almeno otto partigiani caduti in battaglia, altri otto catturati e fucilati, una famiglia di sette contadini innocenti sterminata – ma non le storie delle vittime e dei protagonisti di quella che è stata una delle più cruente azioni nazifasciste nel bolognese. Perché poi i partigiani del Distaccamento “Elio Pasquali” della Quarta Brigata “Venturoli” fossero lì, in quell’ultima tragica cascina, la notte che scattò l’annunciato rastrellamento tedesco, non è mai stato del tutto chiarito. Sulla vicenda permaneva un velo di mistero e di reticenza. Di sicuro qualcosa la sera prima andò storto. Forse un errore nella catena di comando. Forse per una spiata, o un tradimento. Enrico, insegnante in crisi post separazione che si è trasferito da Reggio Emilia a Bologna e ora insegna alle medie di Castenaso, convince l’amica Laura, ricercatrice precaria su cui ha anche altre mire, a ricostruire quella brutta vicenda coinvolgendo nel progetto di recupero della memoria anche i suoi studenti. Insieme trovano tre testimoni ancora viventi di quei drammatici giorni e l’intervista in una musicassetta dimenticata a Chiara Poluzzi, unica sopravvissuta alla mattanza della famiglia Maccagnani. Ricostruiscono le storie di chi quella notte era nella cascina del podere Mazzacavallo e di tutte le vittime. Scoprono un’altra strage evitata per un soffio – quella della famiglia Vanti - grazie all’intervento di un “tedesco buono” amico dei partigiani, il maresciallo Muller che dirigeva il polverificio Baschieri e Pellagri, la più grande fabbrica della zona. Recuperano all’Istituto Parri testimonianze, documenti e registrazioni audio che permettono di disegnare uno scenario più completo e veritiero su quel che accadde. 

  • Le donne che fecero l’Impresa – Lazio: Nessun pensiero è mai troppo grande

    Le donne che fecero l’Impresa – Lazio: Nessun pensiero è mai troppo grande
    Le donne che fecero l’Impresa – Lazio: Nessun pensiero è mai troppo grande

    Dopo le edizioni emiliana, lombarda e piemontese ecco quella dedicata alle donne imprenditrici laziali. Dalla regione italiana culla della civiltà latina e della grande storia, tredici  storie di donne che uniscono in un abbraccio di coraggio e passione passato e presente dell’impresa femminile nel Lazio. Donne protagoniste di professioni antiche e nuove, di sogni che si realizzano, di eredità trasformate in opportunità per dare vita a nuove realtà imprenditoriali. Un filo rosso che da Artemisia Gentileschi pittrice e Elisabetta Fiorini botanica passa all’indimenticabile Sora Lella fino ai giorni nostri con la famiglia tutta al femminile del caseificio Cuomo ,  donne come Silvia de Magistris, Mariangela Vitali, Tiziana Vona e Antonella Zonetti impegnate in imprese prettamente maschili alle più femminili con Manuela De Santis e Delia Di Ciocco fino ad arrivare alla giornalista Alessandra Ortenzi e al nuovo mestiere di blogger di Annamaria Lucchese/ Babette Brown. Storia, coraggio, cuore e passione: questi i quattro punti cardinali che guidano il viaggio delle donne che nel Lazio fecero, e ancora fanno, l’impresa.  

  • Le donne che fecero l’Impresa – Lombardia: Nessun pensiero è mai troppo grande

    Le donne che fecero l’Impresa – Lombardia: Nessun pensiero è mai troppo grande
    Le donne che fecero l’Impresa – Lombardia: Nessun pensiero è mai troppo grande

    Cultura e industria, libri, cinema, danza, ma anche sport, alta moda, commercio, bellezza, imprenditoria legata a industrie del ferro e della meccanica, design. Quell’uomo mascherato chiamato Diabolik nato dalle sorelle Angela e Luciana Giussani che cambiò l’idea del fumetto, l’editoria per ragazzi tradotta dall’estero di Rosellina e Francesca Archinto, le librerie storiche di Adriana Duchini Carù e di Maria Tosi Pianezza, il design di ieri e di oggi di Eugenia Alberti Reggio e di Luisa Parasacchi, la danza di Lucia Galli Galletti e Cinzia Puricelli e lo sport che ha segnato la vita e il lavoro di Patrizia Crespi, l’arte che si trasforma in una dei più importanti musei nazionali che prende vita dal lavoro di Assunta Lucioni Bianchi, l’alta moda, che parte dall’intimo di Edda Paracchini e Margherita Squizzato Garda e arriva ai cappelli di Laura Marelli giunti fino alla Real Casa, la cura della bellezza insegnata da Anna Del Prete, il cinema di provincia dono di fidanzamento alla fine degli Anni Trenta di Agostina Diani, il commercio di qualità a poco prezzo di Rossella Anthony Destantini, le fonderie di Loretta Forelli che si uniscono al suo impegno in Croce Rossa, la produzione e l’esportazione di macchine agricole in Cina di Chiara Radrizzani, la pioniera dell’associazionismo milanese che fu Alessandrina Ravizza: diciotto donne da conoscere.  

  • WeAreModena: I sogni diventano realtà

    WeAreModena: I sogni diventano realtà
    WeAreModena: I sogni diventano realtà

    Vittorie, sconfitte, quiete e tempesta, caos e calma, amori persi, amori mai esistiti, amori sognati, amori che hanno fatto male, sentimenti contrastanti, rabbia, noia, dolore, esaltazione e sconforto, delusioni e sorprese: tutto questo è “We Are Modena”, un libro in cui i pensieri di trentuno giovani studenti modenesi sono passati dalla mente alla carta, dando vita a un’opera di grande valore per la cittadinanza e per chiunque abbia il coraggio di avventurarsi nei meandri della complessa mente adolescenziale e comprendere le radici di emozioni così forti e travolgenti. Nei racconti si trovano personaggi reali, vicende autobiografiche, storie inverosimili che spaziano dal fantasy all’horror. Racconti spesso molto differenti tra loro, ma tutti accomunati da un unico filo conduttore: la piena consapevolezza e dimostrazione dei partecipanti del concorso che insieme, i sogni, possono davvero diventare realtà. A cura di Andrea De Carlo e Emi Paolo Palma

  • Le donne che fecero l’Impresa – Piemonte: Nessun pensiero è mai troppo grande

    Le donne che fecero l’Impresa – Piemonte: Nessun pensiero è mai troppo grande
    Le donne che fecero l’Impresa – Piemonte: Nessun pensiero è mai troppo grande

    Dopo il successo dell’edizione emiliana e lombarda del libro ecco quella dedicata alle donne imprenditrici piemontesi. Dalle coltivazioni all’arte bianca, dalla maglieria per alta moda alla letteratura, dal restauro di beni alla diffusione della cultura italiana nel mondo, dalla raffinatezza del gioiello prezioso allo scintillare su una passerella per diventare talent-scout ante-litteram, dall’arte fino al dare inizio al commercio ambulante: le donne piemontesi raccontate in questi diciassette ritratti offrono un’immagine ricca e diversificata, proseguono un’impresa di famiglia iniziata al femminile o condivisa e mai lasciata, aprono le porte pioneristicamente ad attività che oggi fanno parte integrante della società che cambia, curano con attenzione e maestria professioni delicate e importanti. Sono queste storie che partono dalla età del 1700 e arrivano ai giorni nostre, donne che fecero impresa e donne che la fanno oggi: dal Vercellese al Novarese, dal Torinese al Cuneense all’Alessandrino. Diciannove racconti, ventuno autrici (due storie sono scritte a quattro mani) raccontano tra vita e romanzo le donne imprenditrici piemontesi.

  • Sòcc’ mel... che canzone!: Racconti ispirati alle canzoni dei cantanti bolognesi

    Sòcc’ mel... che canzone!: Racconti ispirati alle canzoni dei cantanti bolognesi
    Sòcc’ mel... che canzone!: Racconti ispirati alle canzoni dei cantanti bolognesi

    Racconti ispirati alle canzoni dei cantanti bolognesi I cantanti e le cantanti bolognesi hanno suonato la chitarra nelle osterie, hanno cantato nelle piazze, qualcuno ha esteso la sua fama oltre le mura calcando palchi internazionali, altri sono conosciuti a livello locale.  Poeti e menestrelli, moderni cantastorie o rivoluzionari, contestatori arrabbiati o teneri innamorati, tutti però, a modo loro, hanno celebrato la loro città, ponendo Bologna come ascoltatore privilegiato, come scenario o protagonista.  Ascoltare una canzone non suscita in tutti le stesse emozioni, ciascuno di noi viene investito dalle note e dalle parole, le quali provocano nella nostra mente immagini e ricordi che sono solo nostri.  Perché allora non metterli su carta? Perché non trasformare queste sensazioni in storie e vedere cosa ne salta fuori?  È quello che la casa editrice “Edizioni del Loggione” ha chiesto agli autori, e il risultato è questa antologia di racconti ispirati alle canzoni dei cantanti e delle cantanti bolognesi, dove la stessa canzone ha fatto scaturire storie diverse e sorprendenti.  Racconti così belli che a leggerli viene spontaneo esclamare: sócc’mel… che canzone!

  • La battaglia di Eva

    La battaglia di Eva
    La battaglia di Eva

    L’autore gioca la sua scommessa e si cala nel ruolo di tre figure femminili distinte e moderne. Ma qual è oggi per una donna il prezzo del successo?  Evania Cantelli, in arte Eva Cant, una delle tre donne più influenti d’Italia, che con la sua trasmissione ‘L’angolo di Eva Cant’, immediatamente amplificata dai social network, è in grado di influenzare l’opinione pubblica e la classe politica. Combatte le battaglie che ritiene giuste, difende le donne e la loro condizione, le esorta a essere indipendenti e volitive.  Annamaria Conforti, giornalista seria e preparata, che il Direttore di rete ha fortemente voluto per un nuovo format, opposto a quello di Eva, e che puntata dopo puntata minaccia la sua popolarità.  E poi c’è Silvia. Silvia che ama incondizionatamente Eva e tutto quello che lei rappresenta per le donne. Che tifa per lei e grazie a lei ha deciso cosa fare della sua vita.  Eva riuscirà a rispettare quegli ideali e quei comportamenti di correttezza, onestà e giustizia che decanta durante i suoi tre minuti?

  • Che pacchia ragazzi! Storie dis-umane

    Che pacchia ragazzi! Storie dis-umane
    Che pacchia ragazzi! Storie dis-umane

    Il mondo intero è alle prese con la pandemia da coronavirus, abbiamo imparato a veder ridotte le nostre libertà individuali per il bene collettivo. Veniamo giornalmente inondati in Tv e nel Web da notizie che riguardano il “Virus”, sembra che esista solo lui. Tutte gli altri avvenimenti inevitabilmente finiscono per passare in secondo se non in terzo o quarto piano. Di fronte a questa crisi sanitaria ed economica che sta sconvolgendo tutti i continenti non si spende più una parola per i conflitti che sono in atto nel mondo, guerre lontane e dimenticate che inevitabilmente sono causa di uno straordinario movimento di Esseri Umani. Quanti conflitti ci sono attualmente in atto nel mondo? Tanti, troppi! Ecco il perché di questo libro. Per non dimenticare le popolazioni oppresse nel mondo e magari per riflettere, senza avere la pretesa di avere la soluzione in tasca. Le storie che troverete raccontate in questo volume sono basate su ricordi di quando ero un Poliziotto della Polizia Scientifica, altri su fatti accaduti e dei quali ho sentito parlare e letto e molti si basano su episodi immaginari, così come ci tengo a sottolineare che i nomi sono il frutto della mia fantasia, se qualcuno dovesse riconoscersi sappi che è solo un fatto del tutto casuale.

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