Leggende polacche parte 1

Di Jaroslaw Skora

Questo libro incorpora 20 legende polacche. La scelta comprende racconti sulla fondazione del regno polacco, storie slave ma anche legende di alcune città polacche ovvero Varsavia, Poznan e Torun.
La scelta include le seguenti leggende:
Lech, Il principe Popiel, Piast, La regina del Baltico, La creazione del mondo secondo gli slavi, Basilisco, La sirena di Varsavia, Wars e Sawa, L'anatra d'oro, La povertà, La fondazione di Poznan, I capretti di Poznan, Il re dei corvi, I cornetti di San Martino, La battaglia dei Polan, La regina delle api Bogumila, San Mikolaj di Torun, Il canottiere e le rane, Il gatto che difese Torun, Il cuoco Jordan.

• Lingua: Italiano
• Editore: Jaroslaw Skora
• Data di uscita: 1 mar 2013
• ISBN: 9781301790234

Anteprima del libro

Leggende polacche

Parte 1

By Jaroslaw Skora

SMASHWORDS EDITION

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Copyright 2013 by Jaroslaw Skora

Traduzione: Magdalena Warzecha

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Indice:

Lech

Il principe Popiel

Piast

La regina del Baltico

La creazione del mondo secondo gli slavi

Basilisco

La sirena di Varsavia

Wars e Sawa

L'anatra d'oro

La povertà

La fondazione di Poznan

I capretti di Poznan

Il re dei corvi

I cornetti di San Martino

La battaglia dei Polan

La regina delle api Bogumila

San Mikolaj di Torun

Il canottiere e le rane

Il gatto che difese Torun

Il cuoco Jordan

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Lech

Tanto tanto tempo fa differenti tribù slave abitavano l'attuale regione del Mar Nero. A capo delle tre tribù più importanti c'erano tre fratelli: l'allegro Lech dai capelli scuri, l'astuto Czech e il taciturno Rus. Grazie alla saggezza dei loro capi, le tribù vivevano in pace e nel benessere. Nascevano molti bambini e la popolazione aumentava. Trascorso un breve periodo ti tempo il cibo iniziò a scarseggiare. Le terre non davano più abbastanza grano. Gli animali nei boschi e i pesci nei fiumi non erano sufficienti. La gente iniziò a soffrire la fame. Questi problemi non sfuggirono all'attenzione dei tre fratelli. Decisero dunque di fare una riunione per trovare una soluzione.

Brutte cose stanno acccadendo sulle nostre terre - disse Lech.

La gente soffre la fame. confermò Czech.

Vero. mormorò Rus.

Dobbiamo fare qualcosa. disse Lech.

Cosa proponi chiese Rus.

Sulle nostre terre non raccogliamo più grano. disse Czech. Gli animali nei nostri boschi non ci sono più.

I pesci nei nostri fiumi sono sempre di meno. disse Rus.

Ho un'idea! gridò Lech. Compreremo i viveri dai mercanti provenienti dai paesi lontani.

Compreremo. confermò felice Rus.

Con che cosa pageremo? chiese astutamente Czech. Non abbiamo nè oro nè denaro.

Vero, non ce l'abbiamo. acconsentirono Lech e Rus.

Discussero per due giori e due notti. Finalmente Lech disse:

Dobbiamo andare via di qui per cercare nuove, migliori terre per le nostre tribù.

Ma queste sono le nostre terre native. si oppose Rus.

Si, ma è l'unica via d'uscita. disse Czech Altrimenti moriremo tutti.

Avete ragione. disse Rus tristemente.

Siamo d'accordo allora? chiese Lech.

D'accordo. risposero Czech e Rus.

Il giorno successivo chiamarono tutti per dire loro cosa avessero deciso. All'inizio ad alcuni non piacque l'idea dei capi ma si convinsero ben presto.

I preparativi per la partenza durarono una settimana. La gente impacchettava i loro averi mentre i capellani innalzavano altari alle divinità affinché la spedizione avesse buon esito.

Alla fine arrivò il giorno in cui lasciarono le terre native. Camminarono a lungo attraversando grandi foreste, paludi e montagne. Camminarono al sole e al freddo. Camminando respinsero gli attacchi di tribù nemiche e branchi di lupi affamati.

Dopo molte settimane di viaggio arrivarono al dirupo di una grande montagna. Da qui una vista incredibile si presentò ai loro occhi. A Est si estendevano infinite pianure fertili attraversate da molteplici fiumi. A Sud c'erano grandi montagne ricoperte da folti boschi, a Nord una terra bellissima con molti fiumi, laghi e colline.

Qui i tre fratelli decisero di dividersi.

Rus guardò verso l'Est e disse Sulle pianure ci sarà la nostra casa. Lavoreremo le terre e raccoglieremo così tanto grano da non avere mai fame.

Mi conoscete bene fratelli miei. disse Czech guardando a Sud Amo il vento e le montagne. Senza di loro non potrei vivere. In quei boschi ci sarà abbastanza selvaggina da sfamare il mio popolo. Ci stabiliremo lì.

Alle parole dei fratelli Lech guardò a Nord e disse:

Va bene, noi andremo a Nord.

I tre fratelli si salutarono affettuosamente. Giurarono che i loro popoli avrebbero vissuto in pace e che un giorno si sarebbero incontrati di nuovo. Poi si separarono partendo ciascuno verso la direzione prescelta.

Lech e il suo popolo camminarono per molto tempo giungendo alla fine su una pianura in riva al fiume Warta. Si trattava di una regione dai fiumi stracolmi di pesci, dai boschi brulicanti di animali, dalle terre