La sposa delle rose
()
Info su questo ebook
Marilù è la bella figlia del Marchese, di cui il protagonista è innamorato. Andrea sa bene che tra loro esiste un divario enorme, ma gli sguardi che lei gli rivolge durante la messa domenicale gli riempiono il cuore di speranza. È anche per lei che decide di partire: forse in un mondo diverso, dove esiste la neve, un semplice pescatore e la figlia del Marchese potrebbero avere un futuro insieme.
Correlato a La sposa delle rose
Ebook correlati
Fili Interrotti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCome, perché e comunque sia: Storie e filastrocche davanti al camino Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl paese dal cuore fumante Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Signore della Paura Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFede e bellezza Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDal fondo. I miei primi dieci anni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI Boschi di Lorna e le Tre Fontane Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniOrtiche Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRosa Rosina: I traguardi della vita Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuell'estate del '50 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa leggenda della Madonna della sete Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl piccolo eroe della grande guerra Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStorie vere per donne inventate Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPiume sotto Vetro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCiao Bambino Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPAVESE & FERRAROTTI - Due contadini perduti a Torino Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa mia vita Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutta la vita per morire Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCercami, Amore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMia cara Letizia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFuga da Rotz ai tempi della Morte Nera Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa ricamatrice Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMistero siciliano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa bacchetta del direttore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSorrisi di gioventù Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPrima che il buio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'inadeguata Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIo e il Generale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl tempo del tuono: L’ultima estate sull’Appennino Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa vigna sul mare Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Narrativa romantica per voi
A cavallo del destino: Harmony Destiny Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn isola per due: Harmony Collezione Valutazione: 5 su 5 stelle5/5I caldi ricordi del capo: Harmony Collezione Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Tra le braccia di un lord: Harmony Jolly Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNon so perché ti amo. From Lukov with Love Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSedotta per gioco: Harmony Collezione Valutazione: 5 su 5 stelle5/5L anello dello sceicco: Harmony Collezione Valutazione: 5 su 5 stelle5/5La figlia segreta: Harmony Collezione Valutazione: 4 su 5 stelle4/5A.A.A. Cercasi Finta Fidanzata per Miliardario Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Il Poliziotto E La Ragazza Della Caffetteria Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Un eccitante sfida: Harmony Collezione Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Un sogno senza fine: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPassione milionaria: Harmony Destiny Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Cime tempestose: Ediz. integrale Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Prigioniera dei fae: Prigioniera dei fae, #1 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniA.A.A. Cercasi Finta Fidanzata per Miliardario - Parte 2 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniImplorami Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPassione e vendetta: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa sfida del milionario: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniHo Sposato Un Miliardario Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Tra le lenzuola del greco: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFidanzati per finta Valutazione: 4 su 5 stelle4/5La spiaggia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBruciante assolo: Harmony Privé Valutazione: 4 su 5 stelle4/5TAURUS: Black Dynasty Series #1 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIncontro col milionario: Harmony Collezione Valutazione: 4 su 5 stelle4/5La prigione di Sodoma Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa mia vendetta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDecameron Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Lupo: The Wolfe Pack Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Categorie correlate
Recensioni su La sposa delle rose
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
La sposa delle rose - Fulvio Maggiolo
Diamo a Paolo ciò che è di Paolo
Sono passati più di quindici anni da quando il mio amico Paolo Ghersi mi fece leggere un testo di cui andava molto orgoglioso. Si intitolava Favola di un uomo e insieme cercammo di musicarlo. In quel periodo entrambi facevamo parte di una band di cantautori, i Getrò, che vantava la pubblicazione di un Ep e di un album vero e proprio.
Il testo ci sembrò ricco di potenzialità, troppe per essere contenute in un solo brano. Pensammo fosse un peccato lasciarle inespresse e ci venne l’idea di creare un concept album che sviscerasse la storia raccontata in Favola di un uomo. Assieme ai nostri compagni di viaggio, lavorammo su melodie, testi e arrangiamenti. Uno alla volta, però, i membri se ne andarono e alla fine la band si sciolse.
Col tempo ho rielaborato i testi già pronti e ne ho scritti altri. Tuttavia, la storia non era completa. Ho deciso quindi di scrivere questo racconto, che si discosta notevolmente da Favola di un uomo ma che non sarebbe mai nato senza questo brano. Per questo motivo, mi sembra doveroso dare a Paolo ciò che è di Paolo.
***
Marilù indossava un abito meraviglioso, ricco di ricami in oro bianco. Si sentiva la testa girare e le gambe malferme; lo sposo si stava dirigendo verso la chiesa e il paese era in festa. Non avrebbe mai immaginato che quel giorno sarebbe arrivato così in fretta.
Prologo
C’era una volta, non molto tempo fa, un paese come tanti, abitato da poche centinaia di persone. Visto dall’alto era simile a un labirinto: dal porticciolo, una serie di viuzze si snodava fino al centro del paese.
Le case erano prive dei più essenziali servizi, ma le persone non vedevano ragione per cambiare. Forza dell’abitudine.
I mutamenti spaventano.
Eppure, la storia dell’uomo non è forse una serie lunghissima di mutamenti che, nella maggior parte dei casi, hanno portato migliorie e benessere?
Quando si paventa l’ignoto, lo spirito di sopravvivenza ci condiziona, e come animali impauriti scappiamo verso la strada sicura.
Le informazioni, quindi, tengono sotto controllo la situazione. Lì tutto era fermo, sicuro.
Le notizie venivano trasmesse tramite un sofisticato sistema di finestre. I panni stesi accarezzavano le teste dei curiosi, creando anfratti istantanei, con giochi di luce e ombra. Le lenzuola colorate, calate dai piani più alti, sembravano vele tese di barche da sogno, orgogliose e fiere di solcare il mare, animate anch’esse dalla stessa voglia di libertà.
Libertà. Il primo pensiero guardando il paese dal promontorio era quello. Con un’occhiata si dominava tutta la baia: dal porticciolo alle prime case, fino alla Piazza della Chiesa. A destra, accanto al campanile, una piazza incorniciava la tenuta del Marchese. Ancora più su, vicino alla scuola elementare, il Municipio e il cimitero. Una magnifica pineta abbracciava il paese, fornendo una barriera naturale che scoraggiava gli intrusi. In lontananza, si poteva scorgere la caletta della Grotta Verde, ultimo baluardo prima del mare, lucidato a specchio dal vento. Poi, solo l’orizzonte.
In questo luogo, quasi tutti erano felici e il tempo scorreva in modo diverso.
Tutti avevano abbastanza tempo da dedicare allo svago, alla famiglia, agli amici. Il lavoro era un mezzo per sopravvivere, non uno scopo. Nessuno, comunque, restava con le mani in mano. Tutti erano legati al mare, che decideva arbitrariamente quando dare e quando prendere.
In un villaggio di pescatori le pieghe scolpite sui visi dei vecchi da sale e vento indicano la strada. Quale mestiere si può scegliere, se non quello dei propri avi?
In questo paesino, un uomo sulla sessantina, vestito di nero, si aggirava per le viuzze. Salutava ed era salutato da tutti.
«Sia lodato Gesù Cristo», disse con la cantilena tipica dei preti, entrando in una bottega.
«Padre Severo! Sempre sia lodato. Come posso aiutarla?»
«Caro Pietro, avrei bisogno di un po’ di verdura e di un pezzetto di formaggio. Mi servirebbe anche della carne, qualche mela e qualche arancia. Puoi mettere tutto sul mio conto?»
«Certo Padre, vuole la spesa a casa, come al solito?»
«Grazie, sei gentile figliolo: il Signore te ne renderà merito.»
«Più tardi verrà mia moglie, così già che c’è le cucinerà la cena», rispose Pietro un po’ irritato.
«Oh, grazie, siete una coppia meravigliosa. Il Signore ve ne renderà merito», ribadì padre Severo.
«Certo. Buona giornata, Padre.»
«Buona giornata anche a te.»
Appena il prete uscì dalla bottega, Pietro cominciò a borbottare. Del resto, erano anni che padre Severo non pagava un conto. Pietro vendeva i prodotti dei contadini del paese vicino. Gonfiava un po’ i prezzi. Anche questa era una forma di libertà. Pagata a caro prezzo, perché molti non condividevano il suo operato. Avrebbero voluto spendere meno. Di certo padre Severo spendeva meno di chiunque altro.
Uscito dalla bottega, il parroco si recò dai fornai, Marcello e sua moglie Bianca, che gestivano un panificio chiamato da Giacometta
sebbene nessuno dei due avesse parenti con quel nome.
«Sia lodato Gesù Cristo», disse il prete con la solita cantilena.
«Padre Severo! Sempre sia lodato. Come posso aiutarla?»
«Cara Bianca, avrei bisogno di un pane da mezzo chilo. Mi servirebbe anche un dolce. Che bella crostata! Puoi mettere tutto sul mio conto?»
«Certo Padre. Vuole la spesa a casa?»
«Grazie, sei gentile figliola: il Signore te ne renderà merito.»
«Più tardi verrà Marcello, così già che c’è le sistema la legna.»
«Oh, grazie, siete una coppia meravigliosa. Il Signore ve ne renderà merito.»
«Buona giornata Padre.»
«Buona giornata anche a te.»
Appena il prete uscì dalla bottega, Bianca cominciò a borbottare. Erano anni che padre Severo non pagava un conto.
Non proprio tutti gli abitanti del villaggio erano pescatori: per esempio Salvatore e sua moglie Maria gestivano la trattoria da Giuseppe
. Si era sempre chiamata così. Chissà perché. C’era la neo-assunta maestra elementare: Assunta, per l’appunto. A causa della sua bassa statura era stata ribattezzata Assuntina e di lì a poco sarebbe diventata per tutti Tina. Il marito si chiamava Nicola.
Mancava un presidio della forza pubblica, però, e non c’era nemmeno un ospedale. Poco importava. Gli anziani conoscevano mille rimedi per curare gli ammalati, e altrettanti per far ammalare chi se lo fosse meritato.
In questo ecosistema autosufficiente, ognuno svolgeva il proprio compito, diligentemente, senza porsi troppe domande, quasi mosso da fili invisibili.
E ogni domenica, durante la Santa Messa, padre Severo non perdeva occasione per raccomandare alle sue pecorelle di condurre una vita morigerata, senza desiderare quello che non avevano, ma apprezzando il poco che avevano.
Lui, di contro, conduceva una vita ben al di sopra delle sue possibilità: il Marchese elargiva generose offerte alla parrocchia e in cambio il pastore sopiva le eventuali aspirazioni dei meno abbienti. Erano poveri ma,