Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

500 Film da vedere prima di morire: Quarta Edizione 2019
500 Film da vedere prima di morire: Quarta Edizione 2019
500 Film da vedere prima di morire: Quarta Edizione 2019
E-book1.146 pagine8 ore

500 Film da vedere prima di morire: Quarta Edizione 2019

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Una lista di 500 film che hanno fatto e che costituiscono la storia del cinema. Una storia che dipana i suoi incanti attraverso miliardi di fotogrammi e più di ogni altra ci cattura in una sorta di malìa iconografica. Stiamo parlando di film da vedere assolutamente, opere che consigliamo senza riserve a tutti coloro che amano la Settima Arte. Una lista che ha l’ambizione di raccogliere i capolavori che tutti conoscono o hanno sentito nominare almeno una volta, ma anche quei film che hanno lasciato in qualche modo una traccia nella storia di questa magnifica Arte, e persino quei film che riteniamo comunque meritevoli di apparire in questa sede semplicemente perché ci hanno commosso, ci hanno divertito, ci hanno regalato due ore di pura estasi. L'opera copre un periodo storico che va dal 1902 al 2019, da Georges Méliès a Noah Baumbach. I criteri per la scelta delle pellicole sono in ordine d’importanza: valore artistico, rilevanza storica, successo di pubblico, successo di critica.

Nota alla quarta edizione: sono state aggiornate le schede all’anno 2019 con l'aggiunta di 14 nuovi film alla Lista.

L'autore di questo libro si occupa di Cinema per pura passione da 30 anni. E' redattore di una fanzine digitale di Cinema filmalcinema.com ed è autore e conduttore di una trasmissione radiofonica di Cinema dal titolo "Viaggio nella Luna" in onda su Radio Talpa ogni domenica dalle 10 alle 12. Il podcast della trasmissione è disponibile su Itunes.

Copertina a cura di Federico Minguzzi.
LinguaItaliano
Data di uscita17 set 2014
ISBN9786050322231
500 Film da vedere prima di morire: Quarta Edizione 2019

Correlato a 500 Film da vedere prima di morire

Ebook correlati

Arti dello spettacolo per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su 500 Film da vedere prima di morire

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    500 Film da vedere prima di morire - Marco Belemmi

    500 Film da Vedere prima di Morire - 4a Edizione

    a cura di Marco Belemmi

    A Francesco ed Elmore

    Perché un giorno possano utilizzare questa lista

    Per il loro viaggio nelle Terre del Cinema

    Sommario

    Introduzione

    Viaggio nella Luna (1902)

    La Nascita di una Nazione (1915)

    Intolerance (1916)

    Il Gabinetto del Dottor Caligari (1920)

    Il Monello (1921)

    Il Carretto Fantasma (1921)

    Nosferatu il Vampiro (1922)

    Il Dottor Mabuse (1922)

    Nanuk l'Eschimese (1922)

    Preferisco l'Ascensore! (1923)

    Rapacità (1924)

    L'ultima Risata (1924)

    La Palla nr. 13 (1924)

    La Corazzata Potëmkin (1925)

    La Febbre dell'Oro (1925)

    Come Vinsi La Guerra (1926)

    Faust (1926)

    Metropolis (1927)

    Aurora (1927)

    Le Notti di Chicago (1927)

    La Passione di Giovanna d'Arco (1928)

    La Folla (1928)

    Il Cameraman (1928)

    L'uomo con la Macchina da Presa (1929)

    Diario di una Donna Perduta (1929)

    Il Vaso di Pandora (1929)

    All'Ovest Niente di Nuovo (1930)

    L'Angelo Azzurro (1930)

    La Terra (1930)

    M, il Mostro di Düsseldorf (1931)

    Frankenstein (1931)

    La Cagna (1931)

    Luci della Città (1931)

    Il Dottor Jekyll (1932)

    Mancia Competente (1932)

    Io sono un Evaso (1932)

    Freaks (1933)

    La Guerra Lampo dei Fratelli Marx (1933)

    King Kong (1933)

    Quarantaduesima Strada (1933)

    Nemico Pubblico (1933)

    L’Atalante (1934)

    L’Uomo Ombra (1934)

    Accadde una Notte (1934)

    I Figli del Deserto (1934)

    L'Uomo di Aran (1934)

    Cappello a Cilindro (1935)

    La Moglie di Frankenstein (1935)

    Una Notte all'Opera (1935)

    Il Club dei Trentanove (1935)

    Tempi Moderni (1936)

    Una Gita in Campagna (1936)

    Biancaneve e i Sette Nani (1937)

    La Grande Illusione (1937)

    Susanna! (1938)

    Aleksandr Nevskij (1938)

    Il Porto delle Nebbie (1938)

    La Leggenda di Robin Hood (1938)

    Via col Vento (1939)

    Ombre Rosse (1939)

    Il Mago di Oz (1939)

    Ninotchka (1939)

    Mister Smith va a Washington (1939)

    La Regola del Gioco (1939)

    Alba Tragica (1939)

    Il Grande Dittatore (1940)

    Fantasia (1940)

    Furore (1940)

    La Signora del Venerdì (1940)

    Scandalo a Filadelfia (1940)

    Rebecca, la Prima Moglie (1940)

    Quarto Potere (1941)

    Il Mistero del Falco (1941)

    Lady Eva (1941)

    Piccole Volpi (1941)

    Casablanca (1942)

    L'Orgoglio degli Amberson (1942)

    Vogliamo Vivere! (1942)

    Il Bacio della Pantera (1942)

    Dies Irae (1943)

    L'Ombra del Dubbio (1943)

    La Fiamma del Peccato (1944)

    Ivan il Terribile (1944)

    Incontriamoci a Saint Louis (1944)

    Amanti Perduti (1945)

    Roma Città Aperta (1945)

    Giorni Perduti (1945)

    Breve Incontro (1945)

    La Scala a Chiocciola (1945)

    Notorious (1946)

    La Vita è Meravigliosa (1946)

    Il Grande Sonno (1946)

    Sciuscià (1946)

    La Bella e la Bestia (1946)

    Paisà (1946)

    Grandi Speranze (1946)

    Scala al Paradiso (1946)

    I Gangsters (1946)

    Sfida Infernale (1946)

    Gilda (1946)

    Narciso Nero (1947)

    Le Catene della Colpa (1947)

    La Signora di Shangai (1947)

    La Fuga (1947)

    Il Tesoro della Sierra Madre (1948)

    Ladri di Biciclette (1948)

    Scarpette Rosse (1948)

    Lettera da una Sconosciuta (1948)

    Germania Anno Zero (1948)

    Il Fiume Rosso (1948)

    Il Terzo Uomo (1949)

    Tarda Primavera (1949)

    La Furia Umana (1949)

    Sangue Blu (1949)

    Nodo alla Gola (1949)

    Rashômon (1950)

    Viale del Tramonto (1950)

    Il Diritto d'Uccidere (1950)

    Eva contro Eva (1950)

    Giungla d'Asfalto (1950)

    I Figli della Violenza (1950)

    Un Tram che si chiama Desiderio (1951)

    Il Diario di un Curato di Campagna (1951)

    La Regina d'Africa (1951)

    L'Asso nella Manica (1951)

    Un Posto al Sole (1951)

    Ultimatum alla Terra (1951)

    Un americano a Parigi (1951)

    Umberto D. (1952)

    Cantando sotto la Pioggia (1952)

    Luci della Ribalta (1952)

    Un Uomo Tranquillo (1952)

    Mezzogiorno di Fuoco (1952)

    Le Vacanze di Monsieur Hulot (1953)

    Viaggio a Tokyo (1953)

    I Racconti della Luna Pallida d'Agosto (1953)

    Da qui all'Eternità (1953)

    Vacanze Romane (1953)

    Il Grande Caldo (1953)

    Il Cavaliere della Valle Solitaria (1953)

    Vite Vendute (1953)

    I Vitelloni (1953)

    I Gioielli di Madame de... (1953)

    La Finestra sul Cortile (1954)

    I Sette Samurai (1954)

    Fronte del Porto (1954)

    La Strada (1954)

    Senso (1954)

    L'Intendente Sanshô (1954)

    La Valle dell'Eden (1955)

    La Morte corre sul Fiume (1955)

    Gioventù bruciata (1955)

    Ordet (1955)

    I Diabolici (1955)

    Un Bacio e una Pistola (1955)

    Il Lamento sul Sentiero (1955)

    L'Invasione degli Ultracorpi (1956)

    Totò, Peppino e la Malafemmina (1956)

    Il gigante (1956)

    Sentieri Selvaggi (1956)

    La Strada della Vergogna (1956)

    Il Ponte sul Fiume Kwai (1957)

    Il Settimo Sigillo (1957)

    La Parola ai Giurati (1957)

    Il Posto delle Fragole (1957)

    Le Notti Bianche (1957)

    Orizzonti di Gloria (1957)

    Le Notti di Cabiria (1957)

    Il Grido (1957)

    Radiazioni BX Distruzione Uomo (1957)

    Testimone d'Accusa (1957)

    L'Infernale Quinlan (1958)

    Ascensore per il Patibolo (1958)

    La Donna che Visse due Volte (1958)

    I Soliti Ignoti (1958)

    La Sala di Musica (1958)

    Intrigo Internazionale (1959)

    La Grande Guerra (1959)

    I Quattrocento Colpi (1959)

    Hiroshima Mon Amour (1959)

    A Qualcuno Piace Caldo (1959)

    Anatomia di un Omicidio (1959)

    Il Mondo di Apu (1959)

    Diario di un Ladro (1959)

    Ben Hur (1959)

    Nazarin (1959)

    Un Dollaro d'Onore (1959)

    Lo Specchio della Vita (1959)

    La Dolce Vita (1960)

    L'Appartamento (1960)

    Psycho (1960)

    Rocco e i suoi Fratelli (1960)

    Fino all'Ultimo Respiro (1960)

    La Maschera del Demonio (1960)

    L'Occhio che Uccide (1960)

    L’Avventura (1960)

    Colazione da Tiffany (1961)

    Viridiana (1961)

    Splendore nell'erba (1961)

    La Sfida del Samurai (1961)

    Vincitori e Vinti (1961)

    Accattone (1961)

    West Side Story (1961)

    Una Vita Difficile (1961)

    L’Anno scorso a Marienbad (1961)

    Lawrence d'Arabia (1962)

    Il Sorpasso (1962)

    Jules e Jim (1962)

    L'uomo che Uccise Liberty Valance (1962)

    Che Fine ha Fatto Baby Jane? (1962)

    Il Buio oltre la Siepe (1962)

    L'Angelo Sterminatore (1962)

    Va' e uccidi (1962)

    Il Processo (1962)

    Salvatore Giuliano (1962)

    Il Gusto del Sakè (1962)

    Lolita (1962)

    La jetée (1962)

    8½ (1963)

    Il Gattopardo (1963)

    Gli Uccelli (1963)

    La Grande Fuga (1963)

    Il Disprezzo (1963)

    Il Corridoio della Paura (1963)

    Il Servo (1963)

    Le Mani sulla Città (1963)

    Il Dottor Stranamore (1964)

    Bande à part (1964)

    Il Vangelo secondo Matteo (1964)

    La Donna di Sabbia (1964)

    A Hard Day’s Night (1964)

    Agente 007, Missione Goldfinger (1964)

    Becket e il suo Re (1964)

    Repulsion (1965)

    I Pugni in Tasca (1965)

    Falstaff (1965)

    Il Bandito delle Undici (1965)

    Faster, Pussycat! Kill! Kill! (1965)

    Il Buono, il Brutto e il Cattivo (1966)

    Blow Up (1966)

    Uccellacci e Uccellini (1966)

    L'Armata Brancaleone (1966)

    La Battaglia di Algeri (1966)

    Chi ha Paura di Virginia Woolf? (1966)

    Persona (1966)

    Fahrenheit 451 (1966)

    Andrey Rublyov (1966)

    Au Hasard Balthazar (1966)

    Il Laureato (1967)

    Quella Sporca Dozzina (1967)

    Bella di Giorno (1967)

    Gangster Story (1967)

    La calda Notte dell'Ispettore Tibbs (1967)

    A Sangue Freddo (1967)

    Frank Costello, Faccia d'Angelo (1967)

    2001: Odissea nello Spazio (1968)

    C'era una Volta il West (1968)

    Rosemary's Baby (1968)

    Hollywood Party (1968)

    La Notte dei Morti Viventi (1968)

    Il Leone d'Inverno (1968)

    Il Mucchio Selvaggio (1969)

    Un Uomo da Marciapiede (1969)

    Easy Rider (1969)

    La mia Notte con Maud (1969)

    Butch Cassidy (1969)

    Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970)

    Cinque Pezzi Facili (1970)

    I Senza Nome (1970)

    Piccolo Grande Uomo (1970)

    M.A.S.H. (1970)

    Arancia Meccanica (1971)

    Harold e Maude (1971)

    Punto Zero (1971)

    L'Ultimo Spettacolo (1971)

    Il Padrino (1972)

    Aguirre, furore di Dio (1972)

    Il Fascino Discreto della Borghesia (1972)

    Un Tranquillo Weekend di Paura (1972)

    Corvo Rosso non avrai il mio Scalpo (1972)

    Solaris (1972)

    Ultimo Tango a Parigi (1972)

    Sussurri e Grida (1972)

    Cabaret (1972)

    Milano Calibro 9 (1972)

    Amarcord (1973)

    Il Dormiglione (1973)

    La Montagna Sacra (1973)

    Papillon (1973)

    La Stangata (1973)

    L'Esorcista (1973)

    Mean Streets (1973)

    La Grande Abbuffata (1973)

    Effetto Notte (1973)

    American Graffiti (1973)

    La Conversazione (1974)

    Frankenstein Junior (1974)

    Chinatown (1974)

    Il Padrino - Parte Seconda (1974)

    Una Moglie (1974)

    L'Enigma di Kaspar Hauser (1974)

    Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975)

    L'Uomo che volle farsi Re (1975)

    Rocky Horror Picture Show (1975)

    Lo Squalo (1975)

    Nashville (1975)

    Barry Lyndon (1975)

    Lo Specchio (1975)

    La Recita (1975)

    Dersu Uzala, il Piccolo Uomo delle Grandi Pianure (1975)

    Quel pomeriggio di un giorno da cani (1975)

    Taxi Driver (1976)

    Quinto Potere (1976)

    L'Inquilino del Terzo Piano (1976)

    Tutti gli Uomini del Presidente (1976)

    Nel Corso del Tempo (1976)

    Rocky (1976)

    Guerre Stellari (1977)

    L'Amico Americano (1977)

    Io e Annie (1977)

    La Sera della Prima (1977)

    Padre Padrone (1977)

    Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo (1977)

    Il Cacciatore (1978)

    I Giorni del Cielo (1978)

    L'Albero degli Zoccoli (1978)

    Apocalypse Now (1979)

    Alien (1979)

    I Guerrieri della Notte (1979)

    Manhattan (1979)

    Stalker (1979)

    Il Matrimonio di Maria Braun (1979)

    Oltre il Giardino (1979)

    Shining (1980)

    The Blues Brothers (1980)

    Toro Scatenato (1980)

    L'Impero Colpisce Ancora (1980)

    The Elephant Man (1980)

    I Predatori dell'Arca Perduta (1981)

    1997: Fuga da New York (1981)

    Interceptor, il Guerriero della Strada (1981)

    U-Boot 96 (1981)

    Mephisto (1981)

    Blade Runner (1982)

    Fitzcarraldo (1982)

    Fanny e Alexander (1982)

    Gandhi (1983)

    Monty Python: il Senso della Vita (1983)

    Scarface (1983)

    Videodrome (1983)

    Zelig (1983)

    Dune (1984)

    Paris, Texas (1984)

    Stranger Than Paradise (1984)

    Amadeus (1984)

    Heimat (1984)

    Pentimento (1984)

    C'era una Volta in America (1984)

    Brazil (1985)

    Ritorno al Futuro (1985)

    Senza Tetto né Legge (1985)

    Ran (1985)

    Va’ e Vedi (1985)

    Mission (1986)

    Velluto Blu (1986)

    Daunbailò (1986)

    Salvador (1986)

    Full Metal Jacket (1987)

    Bagdad Cafe (1987)

    Il Cielo Sopra Berlino (1987)

    Arrivederci Ragazzi (1987)

    L'Ultimo Imperatore (1987)

    Nuovo Cinema Paradiso (1988)

    Paesaggio nella Nebbia (1988)

    Salaam Bombay! (1988)

    Il Cuoco, il Ladro, sua Moglie e l'Amante (1989)

    Fa' la cosa Giusta (1989)

    The Killer (1989)

    Il Decalogo (1989)

    Rosencrantz e Guildenstern sono morti (1990)

    Quei Bravi Ragazzi (1990)

    Delicatessen (1991)

    Il Silenzio degli Innocenti (1991)

    Lanterne Rosse (1991)

    Thelma & Louise (1991)

    Le Iene (1992)

    Il Ladro di Bambini (1992)

    Baraka (1992)

    Schindler's List (1993)

    America Oggi (1993)

    Addio Mia Concubina (1993)

    Nightmare Before Christmas (1993)

    Pulp Fiction (1994)

    Le Ali della Libertà (1994)

    Film Rosso (1994)

    Léon (1994)

    Satantango (1994)

    Ed Wood (1994)

    Una Pura Formalità (1994)

    Clerks - Commessi (1994)

    I Soliti Sospetti (1995)

    L’Odio (1995)

    L'esercito delle 12 Scimmie (1995)

    Underground (1995)

    Casinò (1995)

    Se7en (1995)

    Dead Man (1995)

    Trainspotting (1995)

    Fargo (1996)

    Segreti e Bugie (1996)

    Gattaca (1997)

    Boogie Nights (1997)

    L.A. Confidential (1997)

    Jackie Brown (1997)

    Il Sapore della Ciliegia (1997)

    Hana-Bi (1997)

    Madre e Figlio (1997)

    Il Grande Lebowski (1998)

    La Sottile Linea Rossa (1998)

    Festen (1998)

    American History X (1998)

    Central do Brasil (1998)

    The Truman Show (1998)

    Fight Club (1999)

    Matrix (1999)

    Being John Malkovich (1999)

    Magnolia (1999)

    American Beauty (1999)

    Tutto su mia Madre (1999)

    Una Storia Vera (1999)

    Il Miglio Verde (1999)

    Memento (2000)

    Requiem for a Dream (2000)

    Amores Perros (2000)

    In the Mood for Love (2000)

    Snatch – Lo Strappo (2000)

    Dancer in the Dark (2000)

    Fratello, dove sei? (2000)

    La Città Incantata (2001)

    Mulholland Drive (2001)

    Il Signore degli Anelli [trilogia] (2001)

    Il Favoloso Mondo di Amélie (2001)

    I Tenenbaum (2001)

    L'Uomo che non c'era (2001)

    La Città di Dio (2002)

    Parla Con Lei (2002)

    Hero (2002)

    Il Pianista (2002)

    L'Uomo senza Passato (2002)

    La 25ª Ora (2002)

    Il Ladro di Orchidee (2002)

    Il Figlio (2002)

    Appuntamento a Belleville (2003)

    Oldboy (2003)

    Kill Bill Vol. 1 e 2 (2003)

    Zatoichi (2003)

    Lost in Translation (2003)

    Good Bye Lenin! (2003)

    Mare Dentro (2004)

    La Caduta - Gli Ultimi Giorni di Hitler (2004)

    Ferro 3 - La Casa Vuota (2004)

    La Sposa Turca (2004)

    A History of Violence (2005)

    Grizzly Man (2005)

    I Figli degli Uomini (2006)

    The Departed (2006)

    Il Labirinto del Fauno (2006)

    Le Vite degli Altri (2006)

    Non è un paese per vecchi (2007)

    Persepolis (2007)

    Into the Wild – Nelle Terre Selvagge (2007)

    Lo Scafandro e la Farfalla (2007)

    Control (2007)

    Il Cavaliere Oscuro (2008)

    The Wrestler (2008)

    Ponyo sulla scogliera (2008)

    Hunger (2008)

    Il Nastro Bianco (2009)

    Bastardi senza Gloria (2009)

    Moon (2009)

    Il Profeta (2009)

    District 9 (2009)

    Inception (2010)

    Il Discorso del Re (2010)

    13 Assassini (2010)

    Una Separazione (2011)

    Drive (2011)

    Django Unchained (2012)

    Moonrise Kingdom (2012)

    Amour (2012)

    Lei (2013)

    12 Anni Schiavo (2013)

    Nebraska (2013)

    Boyhood (2014)

    Whiplash (2014)

    Grand Budapest Hotel (2014)

    Birdman (2014)

    Mad Max: Fury Road (2015)

    El Abrazo de la Serpiente (2015)

    Vi Presento Toni Erdmann (2016)

    Mademoiselle (2016)

    Aquarius (2016)

    La La Land (2016)

    Io, Daniel Blake (2016)

    Chiamami col tuo Nome (2017)

    Corpo e Anima (2017)

    Tre Manifesti a Ebbing, Missouri (2017)

    Blade Runner 2049 (2017)

    Cold War (2018)

    Un Affare di Famiglia (2018)

    Roma (2018)

    Parasite (2019)

    Storia di un Matrimonio (2019)

    Introduzione

    Non c'è inizio né fine, esiste solo l'infinita passione per la vita

    (F. Fellini)

    Il cinema, come la poesia, la musica e l’arte tout court, è un linguaggio che riesce a comunicare con una zona oscura del nostro intelletto (o della nostra anima, se preferite) che Platone e Aristotele chiamavano Noesi, ossia della pre-comprensione. Quel territorio incerto dove nascono i concetti e si forma l’idea che abbiamo del bello: una sorta di cantiere delle emozioni, un laboratorio di concetti e passioni.

    Il Cinema, in sostanza, è quel codice che bypassando la razionalità formatasi con l’esperienza empirica riesce a fulminare un respiro, a precipitare la realtà e a farci vivere la storia che qualcuno ha voluto che noi vivessimo. Il Maestro degli affabulatori, l’Incantatore archetipico, il Segno ultimo col quale abbandoniamo la terra ferma e ci inoltriamo in lande inesplorate dove regista, sceneggiatore ed interpreti conducono la nostra esperienza noetica ad un diverso piano ontologico.

    La Storia del Cinema è costellata di opere che ci hanno fatto ridere, piangere, arrabbiare, gridare persino. Ciascuna di queste opere ha saputo rapirci dalla Realtà ed elevarci a vette semantiche che non conoscevamo. Ciascuna di queste Opere ha arricchito la nostra Vita e ha formato degli uomini nuovi, forti di ciascuna di queste esperienze.

    E’ con questo animo che si è voluta creare questa Lista: per individuare attraverso oltre un secolo di Settima Arte questi Gangli Semantici primari, queste pietre miliari dell’Immaginario Collettivo e fissarle per sempre su carta. Per avere una guida, per sapere riconoscerle, per donarle a chi ci è caro.

    La Lista è nata nel 2007 in forma di articolo di un Blog dedicato al cinema, e ben presto ha assunto proporzioni tali da richiedere una sezione dedicata. Nel corso degli anni si è allargata fino ad ospitare 500 opere, ciascuna con relativa scheda critica, ed è divenuta, grazie ai motori di ricerca e al passaparola, punto di riferimento per tutti coloro che sono alla ricerca di una panoramica dei capisaldi della Settima Arte. E’ possibile consultare la versione online a questo indirizzo web: http://www.filmalcinema.com/film-da-vedere/

    Nota alla quarta edizione: sono state revisionate tutte le schede dei film e inserite di nuove con aggiornamento all’anno 2019.

    Buona Lettura e Buon Cinema.

    Viaggio nella Luna (1902)

    Agli albori di un bislacco mezzo espressivo chiamato cinematografo il regista e attore francese Méliès esplora le potenzialità di questa clamorosa novità dando alla luce un’opera visionaria e sorprendentemente moderna nel concept. A Méliès dobbiamo veramente tutto: un artigiano mosso da una curiosità implacabile e da un'insana voglia di sperimentare che scoprì e plasmò molte delle tecniche cinematografiche usate ancora oggi per girare un film (dalla mascherina allo scatto singolo, fino al montaggio). In questo breve filmato c'è tutta la sua Arte, tutto il suo spontaneo stupore nell'accostarsi a questo mondo da grande affabulatore ricavandone mirabolanti storie da narrae al suo uditorio in forma di immagini. Tratta da un racconto di Verne narra la storia di un gruppo di astronomi che pur di raggiungere la Luna si fa sparare con un potente cannone centrando l’occhio del satellite (da qui il celeberrimo disegno della locandina, ripreso anche dagli Smashing Pumpkins in una copertina di un loro album). Una volta raggiunto l’obiettivo verranno a conoscenza di un popolo ostile: i Seleniti, dominato da un re tiranno che vuole imprigionare i terrestri e ridurli in schiavitù. In tralice traspare il talento del regista nel rendere al meglio le espressioni dei volti, i paesaggi alieni, la dinamica del viaggio attraverso un uso spregiudicato della cinepresa. Bellissimo e indimenticabile incipit di un viaggio che, grazie a questo pioniere, riversò una cornucopia di Meraviglie a tutti coloro che vi si imbarcarono.

    Titolo originale: Le voyage dans la lune - Regia: Georges Méliès - Sceneggiatura: Georges Méliès - Durata: 15 min. - Attori principali: Georges Méliès, Bleuette Bernon, Victor André, Henri Delannoy, Farjaux, Kelm, Brunnet, Bluette Bernon

    La Nascita di una Nazione (1915)

    L’opera che più di ogni altra scatenò feroci polemiche e scolpì i concetti primitivi della grammatica cinematografica. Griffith erige un templio fastoso e magnifico tentando di conchiudere la storia americana in un’unica possente opera. La durata della versione originale (190 minuti) fa riflettere sulle risorse e le energie investite in questo progetto. Griffith attizza le polemiche sociali quando dipinge il Ku Klux Klan come l’unica speranza di redenzione contro l’anarchia insurrezionalista della popolazione di colore. Ma il suo sembra più un tentativo di contestualizzare le tensioni sociali e di sublimarle nell’amicizia tra nord e sud, uniti nella cooperazione per la costruzione di un paese stabile e forte. Un capolavoro senza tempo che gettò le basi tecniche e concettuali della moderna cinematografia. Un’opera d’arte che non può e non deve essere trascinata nella polvere della polemica, ma ammirata nel suo abbacinante messaggio estetico.

    Titolo originale: The Birth of a Nation - Regia: D.W. Griffith - Sceneggiatura: Thomas F. Dixon Jr., D.W. Griffith, Frank E. Woods - Durata: 190 min. - Attori principali: Mae Marsh, Henry Walthall, Violet Wilkey, Lillian Gish, Miriam Cooper, Mary Alden

    Intolerance (1916)

    Il primo grande Kolossal della storia del cinema nasce quasi per caso, con un progetto (uno dei tanti in verità, del prolifico D. W. Griffith) ripreso in mano dopo il clamoroso successo di pubblico di Birth of a Nation. Il padre del cinema moderno si circondò di uno stuolo di sceneggiatori (tra cui Tod Browning, il futuro regista di Freaks) e filmò quella che risultò essere un’autentica epopea attraverso il tempo e la storia degli uomini. Un film di enorme durata per gli standard del cinema muto che fu accolto da un successo strepitoso nei teatri americani. Si narra la storia di una donna che attraverso varie cadenze storiche viene separata dal marito e dal figlio a causa di pregiudizi culturali e dell’intolleranza sociale. Un’opera girata con grande dispendio di energie e risorse, magnifica nelle sue ricostruzioni storiche, con una sceneggiatura flessibile e dinamica, intessuta di dialoghi serrati che scavano nelle emozioni come grimaldelli. Un autentico punto di partenza per la Settima Arte, ma in qualche modo anche di arrivo. Un’opera monolitica, definitiva, panteistica.

    Titolo originale: Intolerance: Love's Struggle Throughout the Ages - Regia: D.W. Griffith - Sceneggiatura: Hettie Grey Baker, Tod Browning, D.W. Griffith, Anita Loos, Mary H. O'Connor, Walt Whitman, Frank E. Woods - Durata: 163 min. -Attori principali: Lillian Gish, Douglas Fairbanks, Constance Talmadge, Alfred Paget, Max Davidson

    Il Gabinetto del Dottor Caligari (1920)

    L’opera di Wiene ha influenzato tanto a lungo e così pervicacemente l’immaginario dei cineasti che elementi del suo Das Cabinet si rinvengono fino ai giorni d’oggi, pagando un debito di riconoscenza verso quello che a ragione è considerato a tutt’oggi l’archetipo espressionista del film horror. La storia apre il sipario su un giovane che narra la sua terribile esperienza in un manicomio. Non è dato sapere se il giovane è un recluso o un dottore. La storia, tramite un improvviso flashback, ci riporta a una fiera dove un sedicente dottor Caligari espone al pubblico una sorta di sonnambulo in grado di predire il futuro. Il giovane in compagnia di un amico interroga il veggente e questi preconizza all’amico che la sua vita sarebbe finita all’alba del giorno seguente: sarà l’inizio di un incubo in cui morte e perdita della realtà danzeranno inesorabilmente insieme. Wiene riesce a trasformare le emozioni più violente in immagini in divenire, creando una sorta di sensazione sospesa, di congelamento della ragione. La follia non è ciò che rifiuta il razionale, ma ciò che lo circuisce nel modo più subdolo.

    Titolo originale: Das Cabinet des Dr. Caligari - Regia: Robert Wiene - Sceneggiatura: Hans Janowitz, Carl Mayer - Durata:71 min. - Attori principali: Conrad Veidt, Werner Krauss, Friedrich Feher, Lil Dagover, Hans Heinrich von Twardowski

    Il Monello (1921)

    Sei bobine di gioia recita la locandina originale del film, e davvero non c’è slogan più efficace di questo per descrivere l’elegiaca gioia di vivere infusa in quest’opera che ne fa un caposaldo della Settima Arte. Per noi che ci occupiamo di cinema recensire opere come questa non è facile. Non tanto per tentare di spiegare la bellezza intrinseca dell’opera in sè, quanto per azzardare a circoscrivere in poche parole la tremenda portata innovativa che il genio di Chaplin portò nella storia del Cinema. Il Monello rappresenta un esempio incarnato di come questa innovazione cambiò per sempre il cinema. Basato su un soggetto dello stesso Chaplin, diretto da Chaplin, interpretato da Chaplin, è incentrato sulla figura del clochard Charlot e della sua vita fatta di espedienti per sopravvivere all’alienazione metropolitana. La sua vita cambierà quando la sorte gli affiderà un bimbo in fasce che crescerà come suo figlio tra mille difficoltà. Tante scene marchiate a fuoco nell’immaginario di tutti noi, una su tutte: il bambino che appena rotto il vetro per consentire a Charlot vetraio di sostituirlo, si sporge dal muro per controllare la situazione, mentre alle sue spalle si profila minaccioso un poliziotto. Un film capitale, dove la vita brulicante dei bassifondi plasma una storia che avvince e commuove. Su ogni scena si posa lo sguardo profondo di Chaplin che sa cogliere l’essenza delle emozioni umane per restituirle in aeree allegorie, pure metafore di valori fondati sugli affetti e sulla bellezza di ogni anima che popola le sue storie.

    Titolo originale: The Kid - Regia: Charles Chaplin - Sceneggiatura: Charles Chaplin - Durata: 68 min. - Attori principali:Charles Chaplin, Jackie Coogan, Carl Miller, Edna Purviance, Tom Wilson

    Il Carretto Fantasma (1921)

    Victor Sjöström è una figura di assoluto rilievo del cinema svedese. Poliedrico uomo d’arte: sceneggiatore, regista e attore, diresse star del calibro di Lon Chaney e Greta Garbo ed eresse veri e propri monumenti della Settima Arte come L’uomo che prende gli schiaffi (1924) o il Carretto Fantasma (1921) che rimane forse il suo film più rappresentativo. Arcinota è l’ammirazione che Sjöström suscitò sui cineasti a venire, vale forse la pena ricordare Ingmar Bergman che lo volle ad interpretare il personaggio principale de Il Posto delle Fragole, o Stanley Kubrick che mutuò da una scena de Il Carretto Fantasma la sequenza più celebre di Shining, quella in cui Jack sfonda la porta del bagno a colpi d’ascia. Sjöström in quest’opera scolpisce i canoni dell’orrore attraverso una personale rielaborazione del magma espressionista tedesco.

    Il racconto è incentrato sulla figura di David, un balordo ubriacone che ha lasciato nell’indigenza più assoluta la propria famiglia, per darsi ad una vita di vagabondaggi ed eccessi di ogni genere. L’unica che ripone fiducia in lui e tenta invano di strapparlo a questa vita è Edit, ragazza che ha fondato un’associazione di ricovero dei senza tetto, e che gravemente ammalata, lo invoca al suo capezzale. David rifiuta di vedere Edit e lascia che la ragazza si consumi nella propria tubercolosi. A questo punto Sjöström, attraverso un artificio mitopoietico, introduce la figura fantastica del Carrettiere dei Morti, lugubre traghettatore delle anime di peccatori verso le sponde cineree di un Inferno senza ritorno. Il carrettiere andrà per prelevare l’anima di David, ucciso in una rissa, ma acconsentirà a concedergli un’ultima preziosa chance di redenzione.

    Titolo originale: Körkarlen - Regia: Victor Sjöström - Sceneggiatura: Victor Sjöström, Selma Lagerlöf - Durata: 93 min. - Attori principali: Astrid Holm, Concordia Selander, Einar Axelsson, Hilda Borgström, Lisa Lundholm, Tor Weijden, Tore Svennberg, Victor Sjöström

    Nosferatu il Vampiro (1922)

    Murnau crea con questo film un linguaggio, una tassonomia di immagini che si configura come una Grammatica di riferimento, una semantica con cui poter costruire nuove grandiose cattedrali. Capostipite del genere vampiresco il film di Murnau non può e non deve essere incasellato in un angusto spazio di genere, ma al contrario assumere lo spessore di opera universale che ha contribuito all’edificazione di buona parte del cinema moderno. Tratto dal celebre e saccheggiatissimo romanzo di Bram Stoker narra la storia del Conte Orlok. Questi cambiando residenza e trasferendosi nella regione dei Carpazi porterà la sua condanna in quei luoghi, ma una donna potrà porre fine alla malvagità. Celebre la scena del carro funebre lanciato in una folle corsa nella notte, o le sequenze suggestive dell’ombra del Conte che si staglia sui muri divorati dal buio. Un classico senza tempo.

    Titolo originale: Nosferatu, eine Symphonie des Grauens - Regia: Friedrich Wilhelm Murnau - Sceneggiatura:Henrik Galeen, Bram Stoker - Durata: 94 min. - Attori principali: Max Schreck, Gustav von Wangenheim, Greta Schroeder, Alexander Granach, Georg H. Schnell

    Il Dottor Mabuse (1922)

    Primo capitolo della trilogia che Lang dedicò alla demoniaca figura del Dottor Mabuse. Si tratta di un’opera divisa in due parti: Mabuse il giocatore è la prima, un quadro dell’epoca la seconda. Il film narra le gesta di Mabuse, carismatico ipnotizzatore nella Germania della Repubblica di Weimar. L’uomo tramite i suoi poteri riuscirà ad influenzare la Borsa e a trarne immensi vantaggi economici. Ma un ufficiale di polizia gli darà una caccia spietata e dopo mille peripezie la sua fuga si concluderà nelle fogne di Berlino da dove sarà tratto in arresto e condotto in manicomio. Ogni capitolo della saga di Mabuse sfiora e permea un preciso periodo storico tedesco (Weimar, il Nazismo e la Guerra Fredda). Lang colpisce per la modernità del linguaggio, per la fluidità degli stilemi, per la lucida campitura della mente criminale di Mabuse e per il suo sguardo devastatore che è lo sguardo di Lang e della sua cinepresa. Un’opera terribile e affascinante come un elemento della natura in tutta la sua furia.

    Titolo originale: Dr. Mabuse, der Spieler - Ein Bild der Zeit - Regia: Fritz Lang - Sceneggiatura: Norbert Jacques, Fritz Lang, Thea von Harbou - Durata: 297 min. - Attori principali: Lil Dagover, Alfred Abel, Rudolf Klein-Rogge, Anita Berber, Aud Egede Nissen, Gertrude Welcker

    Nanuk l'Eschimese (1922)

    In questa nostra storia del cinema entra anche un ingegnere minerario, esploratore e avventuriero come Robert J. Flaherty. Com’è possibile? Vi chiederete. Il fatto è che Flaherty, nella sua lunga esplorazione delle terre a nord del Canada, girò questo film documentario con l’intento etnologico di fornire all’Occidente un’idea delle condizioni di vita delle popolazioni dei Grandi Ghiacci. E naturalmente ne uscì un’opera di una tale vividezza, di una tale possente forze documentaria, da non poter passare inosservata nei cineclub e sulle fanzine di critica cinematografica. La storia è quella di Nanook, di etnia eschimese, e della sua famiglia. La sopravvivenza in condizioni impensabili, la vita di ogni giorno come atto di armonia con una natura ostile ma in qualche modo affascinante e terribile. Flaherty crea il genere documentaristico e dopo 90 anni sa ancora emozionarci. La sua più grande intuizione sta nel bruciante realismo del reportage, nel crudo susseguirsi delle scene di vita. La grandezza di quest'opera risiede nel suo silente atto di purezza, nel dissolversi dell'artificio filmico per lasciare spazio ad una Natura di bruciante bellezza colta nel suo ferino dispiegarsi.

    Titolo originale: Nanook of the North - Regia: Robert J. Flaherty - Sceneggiatura: Robert J. Flaherty, Frances H. Flaherty -Durata: 79 min. - Attori principali: Allakariallak, Nyla, Cunayou, Allee, Allegoo

    Preferisco l'Ascensore! (1923)

    Il film che consacrò il talento comico di Harold Lloyd confezionando una delle più iconiche gag entrata di diritto nella mitologia cinematografica: Harold Lloyd aggrappato all’orologio del grattacielo in bilico nel vuoto, sospeso alle lancette di un meccanismo che lo tiene sospeso nello spazio e nel tempo. La storia è incentrata sulla figura di un ragazzotto di provincia che, giunto nella Grande Mela, si pone l’obiettivo di farsi notare per sbarcare il lunario. Deciderà di cimentarsi in un’impresa bislacca: scalare un grattacielo con l’aiuto di una controfigura che lo dovrà sostituire a metà scalata. Ma le cose non andranno per il verso giusto e la scalata si trasforma in impresa autentica tra mille peripezie e acrobazie di ogni sorta. Un’opera che fece del dinamismo corporeo un efficace strumento di espressività comica, in cui la risata nasce dallo scarto fisiologico tra possibilità umana e baratro invalicabile del limite fisico. Intramontabile.

    Titolo originale: Safety Last! - Regia: Fred C. Newmeyer, Sam Taylor - Sceneggiatura: Hal Roach, Sam Taylor, Tim Whelan, Harold Lloyd - Durata: 78 min. - Attori principali: Harold Lloyd, Mildred Davis, Bill Strothers, Noah Young, Westcott Clarke

    Rapacità (1924)

    Un’opera visionaria, ossessiva e maledetta, ma al contempo geniale nel suo vorticoso periplo all’interno di psicologie corrotte. Erich von Stroheim non fu mai capito fino in fondo, fu un personaggio talmente inviso e controverso che Abel Gance ebbe a dichiarare in proposito: « Un genio, un uomo di immense capacità che è stato messo nell’impossibilità di nuocere, costretto per vivere a fare l’attore agli ordini di registi mediocri ». Greed narra la storia di un minatore che ha sposato una donna che incarna l’archetipo di avarizia. Dopo una vincita della donna ad una lotteria, il marito la uccide e fugge nel deserto. Sarà raggiunto dall’amico fraterno ma tra i due, presto, scoppierà un tumultuoso confronto che sfocerà in una tragedia annunciata, dai toni scespiriani. Un’opera mutilata dai produttori, originariamente di 3 ore e mezza, ridotta a poco più di due ore. Un film straordinario sui sordidi impulsi umani, sull'azzeramento di ogni lacerto di umanità dinanzi alla feroce contingenza.

    Titolo originale: Greed - Regia: Erich von Stroheim - Sceneggiatura: June Mathis, Frank Norris, Joseph Farnham, Erich von Stroheim - Durata: 140 min. - Attori principali: Zasu Pitts, Gibson Gowland, Cesare Gravina, Gibson Gowland, Jean Hersholt, Dale Fuller

    L'ultima Risata (1924)

    Murnau abbandona gli stilemi gotici di Nosferatu per calarsi in un realismo crepitante, in cui ogni inquadratura è iconografia dinamica di una narrazione asservita alle immagini, alle espressioni, ai volti della gente. E attraverso questa storia Murnau guarda la sua Germania e ne traccia un impietoso quadro sociale criticandone ferocemente il crescente individualismo e la massificazione delle idee. La storia è ispirata al bellissimo racconto di Gogol Il Cappotto e affidata alla sceneggiatura di Carl Mayer che ne traspone le atmosfere russe calandole nella realtà tedesca della repubblica di Weimar. Un portiere d’albergo regna su un mondo di facchini, di tassisti e di fattorini. Dal suo prestigioso scranno osserva la vita della città srotolarsi dinanzi a lui. Quando perderà il lavoro l’ostilità latente di quella società che osservava lo ghermirà trascinandolo nel fango. Un’opera visionaria in cui il protagonista è soggetto ad anatomia icastica di una macchina da presa nervosa e aerea. Maestoso e terribile. 

    Titolo originale: Der letzte Mann - Regia: F.W. Murnau - Sceneggiatura: Carl Mayer - Durata: 77 min. - Attori principali:Emil Jannings, Maly Delschaft, Emil Kurz, Max Hiller, Hans Unterkircher

    La Palla nr. 13 (1924)

    Buster Keaton dirige e interpreta questa deliziosa riduzione metaletteraria in cui fanno capolino Conan Doyle e Pirandello. Il piano fisico, quello onirico e quello teatrale si intersecano creando una sorta di varco multidimensionale in cui la genialità di Keaton imperversa come un folle Demiurgo. Quarantacinque minuti di grande cinema in cui Keaton tocca fugacemente temi che avrebbero costituito l’ossatura di moltissima cinematografia a venire. Un proiezionista appassionato di gialli si innamora di una ragazza ed è accusato ingiustamente di furto dal rivale in amore che lo vuole incastrare. Tornato al lavoro si addormenta durante una proiezione e sogna di impersonare Sherlock Junior (da cui il titolo del film) risolvendo un intricato caso di furto. Si noti come nel film Keaton operi sagacemente tra i vari piani armonizzando ogni passaggio con una sublime tecnica narrativa supportata da stilemi registici mai scontati. Un capolavoro di cui custodire gelosamente l’aulico linguaggio espressivo. 

    Titolo originale: Sherlock Jr. - Regia: Buster Keaton - Sceneggiatura: Jean C. Havez, Joseph A. Mitchell, Clyde Bruckman -Durata: 45 min. - Attori principali: Buster Keaton, Kathryn McGuire, Ward Crane, Erwin Connelly, Joe Keaton

    La Corazzata Potëmkin (1925)

    Un’opera millenaria che ha donato vita e coscienza al Cinema infondendo la consapevolezza che esso poteva e doveva assurgere ad Arte. Il film commissionato dal Governo Sovietico ad Eisenstein era deputato a svolgere una altisonante propaganda comunista. Ma l’arte del regista travalicò l’intento propagandistico confezionando un capolavoro senza tempo. L’opera è suddivisa il cinque atti: Uomini e vermi, Dramma sul ponte, Il morto chiama, La scalinata di Odessa, Una contro tutte. Nel 1905, nella città portuale di Odessa, i marinai dell’incrociatore Potëmkin si ribellano alle autorità a causa del cibo avariato che veniva loro servito. Molti vengono fucilati sul posto. Da questa ribellione scaturiscono disordini in tutta la città contro l’oppressivo regime zarista. I moti saranno affogati nel sangue da un intero reggimento di cosacchi giunto per ordine diretto dello Zar. Un film le cui immagini parlano con una forza straordinaria (celebre è la scena della carrozzina in caduta sulla scalinata), tanto che è perfettamente lecito parlare di forza iconica, un nuovo linguaggio che avrebbe ben presto formato tantissimi ingegni e mietuto proseliti nei circoli cinematografici della democratica Europa Occidentale. 

    Titolo originale: Bronenosets Potyomkin - Regia: Sergei M. Eisenstein - Sceneggiatura: Nina Agadzhanova, Nikolai Aseyev, Sergei M. Eisenstein, Sergei Tretyakov - Durata: 75 min. - Attori principali: Alexander Antonov, Vladimir Barski, Grigorij Alexsandrov, Michail Gomarov, Ivan Bobrov

    La Febbre dell'Oro (1925)

    Chaplin, dopo un’opera cardine come Il Monello, continuò nel suo percorso estetico teso a ricavare delicata poesia dalla figura di uno squattrinato vagabondo. Ne uscì questo capolavoro in cui l’ambientazione cupa e oppressiva della città lascia il posto alla sconfinata asprezza delle pianure ghiacciate del Klondike ai tempi della corsa all’oro (sul finire dell’800). Charlot si arrabatta per trovare un lavoro in una cittadina sperduta dell’Alaska. Nel frattempo si innamora di una delle ballerine di un saloon locale. La storia gli riserverà amarezze e umiliazioni fino al riscatto finale. Tantissime le scene da menzionare: la cena con la scarpa bollita, la baracca semovente in bilico sul precipizio, Charlot che fa danzare un panino animandolo con due posate. Il film fu forse il primo vero grande successo popolare (e di critica, in seguito) della storia della Settima Arte. Un grande e inarrivabile capolavoro, frutto dello sfolgorante genio di un solo uomo.

    Titolo originale: The Gold Rush - Regia: Charles Chaplin - Sceneggiatura: Charles Chaplin - Durata: 95 min. - Attori principali: Charlie Chaplin, Mack Swain, Georgia Hale, Tom Murray

    Come Vinsi La Guerra (1926)

    The General è una sorta di consacrazione per Buster Keaton come cineasta e come attore comico, e nello stesso tempo rappresenta una vera e propria pietra miliare nella storia della commedia. La storia si dipana attraverso la guerra di secessione americana: Buster Keaton sventa i piani di conquista dell'esercito nordista con l'aiuto della sua fida locomotiva. Esilaranti alcune scene d'azione attorno ai binari ed al treno in corsa. Interessante è annotare come Keaton risolva brillantemente alcuni scogli tecnici come la resa cinematografica della corsa del treno, o le acrobazie del protagonista durante essa. La sensazione di movimento che se ne ricava è davvero impressionate e dimostra come Keaton non fosse solo un grande caratterista ma anche un talentuoso cineasta. Triste annotazione finale: il titolo italiano ancora una volta risulta totalmente avulso dall'originale, banalizzando un'opera fondamentale e complessa. 

    Titolo originale: The General - Regia: Clyde Bruckman, Buster Keaton - Sceneggiatura: Clyde Bruckman, Buster Keaton, Al Boasberg - Durata: 107 min. - Attori principali: Buster Keaton, Marion Mack, Glen Cavender, Jim Farley, Frederick Vroom

    Faust (1926)

    Murnau rilegge Goethe con sguardo profondo e deferente, al contempo consapevole degli immensi spazi da perlustrare con il nuovo mezzo espressivo che aveva a disposizione: il cinematografo. Ne scaturisce questo suggestivo affresco corroborato da un forte senso icastico e un grande senso scenico. Murnau in sostanza compì un’operazione straniante filtrando il piano onirico di Goethe e imprimendolo su pellicola. Il risultato ammaliò e sconcertò le platee europee consacrando il regista tedesco a Vate del nuovo espressionismo. La trama segue fedelmente il dramma goethiano: Mefistofele si insinua mellifluamente nella vita di Faust e lo tenta con eterna giovinezza e poteri sovrannaturali pur di carpirne l’anima. Dopo alterne vicende il tragico epilogo in cui Faust ritroverà un barlume di redenzione. Una parabola mistica in cui ci si interroga sul confine sottile che divide il Bene dal Male. Grandi risorse economiche per quello che fu considerata la prima vera grande produzione europea. Un’opera che miscela potentemente lirismo e iconografia e che in definitiva rese consapevoli delle infinite venature che questo nuovo mezzo espressivo prospettava all’artista che vi si accostava. 

    Titolo originale: Faust - Eine deutsche Volkssage - Regia: F.W. Murnau - Sceneggiatura: Johann Wolfgang Goethe, Gerhart Hauptmann, Hans Kyser - Durata: 116 min. - Attori principali: Gösta Ekman, Emil Jannings, Camilla Horn, Wilhelm Dieterle, Yvette Guilbert

    Metropolis (1927)

    Un film che cambia il nostro modo di intendere il Cinema e che suscita nuove idee ad ogni visione. Ancora oggi un’opera fertile, abbacinante nel suo svettante messaggio estetico ed etico. Fritz Lang racconta la storia di una futuristica città in cui classe operaia e classe dirigente sono rigidamente divise sotto il comando di un dittatore. Le cose cambieranno con l’incontro di Maria, una proletaria, e Frederer, il figlio del padrone assoluto di Metropolis, la città-universo che annulla ogni orizzonte. Il loro amore sarà spezzato dallo scienziato Rotwang che rapirà Maria per realizzare un robot con le sue fattezze per incitare i lavoratori a ribellarsi. Spettacolare uso delle immagini come rarefatte icone impreziosite da una cura per il dettaglio, da un amore per la fotografia che hanno del sovrannaturale. Una straordinaria capacità registica di carpire le emozioni attraverso un nuovo linguaggio appositamente codificato fa di quest’opera un classico senza tempo e una palestra preziosa per ogni uomo che voglia cimentarsi con l’Arte del cinema.

    Titolo originale: id. - Regia: Fritz Lang - Sceneggiatura: Thea von Harbou - Durata: 153 min. - Attori principali: Alfred Abel, Gustav Fröhlich, Rudolf Klein-Rogge, Fritz Rasp

    Aurora (1927)

    Sunrise di Murnau rappresenta forse il primo sontuoso tentativo di travalicare il mezzo espressivo della cinepresa per lambire un risultato artistico innovativo e sensazionale. Muranu girò questo film nei nuovi studi della Fox con ossessivo tecnicismo, esplorando ogni sequenza con foga creativa. Ne nacque un capolavoro adamantino. La storia, basata sul romanzo di Hermann Sudermann Viaggio a Tilsit, è incentrata su una coppia di contadini, la cui quiete domestica è turbata dall’arrivo di una donna di città. La femme fatale sedurrà l’uomo e in un sensuale turbinio di passione lo indurrà a liberarsi della sua vecchia vita uccidendo la moglie, per poi seguirla nella metropoli. L’uomo risoluto in un primo tempo, vacillerà dinanzi al suo ingrato compito, e ritroverà l’amore della moglie proprio in quella città che doveva accoglierlo da uxoricida. Sublimi alcune scene, come il tentativo di assassinio in barca sul lago, con primi piani al viso sardonico dell’uomo. Un’opera che si spinge nei più ombrosi recessi dell’animo umano per estrarne nere passioni e lucenti debolezze. Un film che fece di Murnau un artista celebrato anche a Hollywood e che diede nuova e ruggente linfa alla Settima Arte.

    Titolo originale: Sunrise - Regia: Friedrich Wilhelm Murnau - Sceneggiatura: Hermann Sudermann, Carl Mayer, Katherine Hilliker, H.H. Caldwell - Durata: 94 min. - Attori principali: George O'Brien, Janet Gaynor, Margaret Livingston, Bodil Rosing, J. Farrell MacDonald

    Le Notti di Chicago (1927)

    Noto in Italia anche come Castigo questo film di Josef von Sternberg colpisce per intensità drammatica e raffinatezza formale. Definito da molti critici come l’archetipo del gangster movie offre molti altri spunti semantici che lo rendono unico nel suo genere. Inoltre si consideri l’enorme successo di pubblico che il film conobbe, contribuendo a dare una spinta decisiva al cinema in quanto business, attirando l’interesse di grandi investitori e dando il la alle innovazioni tecnologiche (prima fra tutte l’introduzione del sonoro). La storia narra di un boss finito in carcere per una rapina. La sua donna intanto s’innamora del suo braccio destro. L’uomo quando uscirà sospetterà i due di averlo tradito spedendolo in carcere. Indagando sui due si accorgerà della loro lealtà, ma anche del loro amore. Alcuni celebri scene sono impresse nella mente di qualsiasi amante del cinema, su tutte due in particolare: il ballo scatenato dei gangster e la scena iniziale della rapina.

    Titolo originale: Underworld - Regia: Josef von Sternberg - Sceneggiatura: Charles Furthman, Ben Hecht, Robert N. Lee, Howard Hawks, Josef von Sternberg - Durata: 80 min. - Attori principali: George Bancroft, Clive Brook, Larry Semon, Evelyn Brent

    La Passione di Giovanna d'Arco (1928)

    Carl Theodor Dreyer, regista danese antesignano del genere epico, campisce la sua Giovanna d’Arco in un salire di ossessivi primi piani che appaiono ancora oggi come tremendamente efficaci e anzi, in qualche modo funzionali alla prospettiva intimista che Dreyer vuole dare della Santa. La cronaca agiografica è rivisitata con occhio sempre indagatore e mai fermo alla mera cronaca. Giovanna d’Arco è prima di tutto una donna che ha diritto di soffrire per l’orrore che le viene imposto, e solo in un secondo momento appare come l’eroina ammantata di luce eterna che la storia ecclesiastica ci ha consegnato. La Santa appare sì nel suo fulgore mistico, ma anche e soprattutto in una nuova luce più umana, derivata da un’attenta indagine psicologica condotta sul personaggio e dal taglio realistico di cui Dreyer era strenuo fautore. Celebri le scene in cui a Giovanna vengono tagliati i capelli, o in cui la Santa ritratta l’abiura estorta sotto tortura e viene condannata al rogo. Rilevante è la presenza nel film di Antonin Artaud, drammaturgo e catalizzatore intellettuale dell’Epoca. In definitiva un film che ha aperto nuovi orizzonti espressivi e che rimane tuttora insuperato per la sua grandezza. 

    Titolo originale: La passion de Jeanne d'Arc - Regia: Carl Theodor Dreyer - Sceneggiatura: Joseph Delteil -Durata: 110 min. - Attori principali: Maria Falconetti, Eugene Silvain, André Berley, Maurice Schutz, Antonin Artaud

    La Folla (1928)

    King Vidor diresse questo film dietro la consapevolezza che le grandi metropoli americane che stavano allora sorgendo portavano con sè gravi effetti collaterali, tra i quali alienazione, solitudine, emarginazione. Ed è proprio intorno a questo concept che viene edificata questa magnifica opera del cinema muto: il progressivo allontanamento dell’uomo da una realtà ostile e la sua inesorabile deriva psicologica. La storia è incentrata sulla vita di una coppia a New York. Ad ogni piccola gioia corrisponderà un tormentato fallimento. I profili dei due protagonisti vengono messi a nudo da un magistrale uso della sceneggiatura e della cinepresa. Ne consegue la scarnificazione di due coscienze portando alla luce debolezze, piccole viltà, egoismo. Un film bello e struggente, un macigno gettato nello stagno della modernizzazione e del progresso impetuoso. 

    Titolo originale: The Crowd - Regia: King Vidor - Sceneggiatura: King Vidor, John V.A. Weaver, Joseph Farnham, Harry Behn - Durata: 98 min. - Attori principali: Bert Roach, James Murray, Eleanor Boardman, Estelle Clark, Daniel G. Tomlinson, Dell Henderson

    Il Cameraman (1928)

    Un grande artista impresse alla fine degli anni 20 una svolta nella gestione della mimica corporea nel cinema muto facendo del proprio corpo un incredibile veicolo espressivo dove dinamismo, motorietà, senso dello spazio e gestualità contribuirono alla creazione di un archetipo infallibile di comicità, frutto di un talento ineguagliabile. Quell’uomo, naturalmente, è Buster Keaton e tutti conosciamo (e amiamo) i suoi film, le sue irresistibile gag, ma anche il suo estro nel costruire personaggi con pochi semplici movimenti del corpo. Questa opera non fa eccezione e segna il debutto (anche se non accreditato) di Keaton alla regia. La storia è quella di un uomo che innamoratosi di una dipendente della MGM fa di tutto per entrare nel mondo del cinema barattando la sua macchina da scrivere per una cinepresa. Dopo un’esilarante sarabanda di fallimenti l’uomo riuscirà a sfondare con l’ausilio di una scimmietta. Un’opera brillante che dimostra (laddove ce ne fosse bisogno) come ad un grande comico bastino davvero pochi miseri espedienti per incendiare di sorrisi la sua platea. Un caposaldo del divertimento.

    Titolo originale: The Cameraman - Regia: Edward Sedgwick, Buster Keaton - Sceneggiatura: Clyde Bruckman, Lew Lipton, Richard Schayer, Joseph Farnham - Durata: 69 min. - Attori principali: Buster Keaton, Harold Goodwin, Marceline Day, Sidney Bracy

    L'uomo con la Macchina da Presa (1929)

    Quando nel ’29 Vertov concepì e realizzò il progetto di un documentario pensò, non tanto al risultato artistico, ma a quello sociale: si pose cioè l’obiettivo di esaltare la vita quotidiana dei proletari russi, vero motore della rivoluzione economica e politica del Paese del Soviet. Oggi guardiamo la sua opera con spirito critico e non possiamo non constatare l’immensa valenza estetica che essa contiene e dipana. Un documentario girato in presa diretta nella città di Kiev per documentare la quotidianità delle persone umili con immagini di una modernità sconvolgente, riprese con fine tecnica realista. Nel corso dell’opera le immagini giocano fra di loro, si avvicendano in un crescendo lisergico, fino ad abbandonare l’intento documentale per concedersi alle sublimi vette della poetica costruttivista. Un film capitale che diede l’esatta percezione delle potenzialità di una macchina da presa accordata ad un sottile ingegno. Dopo questo film il Cinema prende coscienza che Arte e Sociologia possono convivere. 

    Titolo originale: Chelovek s kino-apparatom - Regia: Dziga Vertov - Sceneggiatura: Dziga Vertov - Durata: 68 min. - Attori principali: Mikhail Kaufman

    Diario di una Donna Perduta (1929)

    Un viaggio attraverso la perdizione, l’annullamento totale di una donna, la sua freudiana deriva sociale fino alla resurrezione attraverso lo stesso destino che l’ha così intimamente ferita. Da uno splendido romanzo di Margarete Böhme adattato da un ottimo Leonhardt e messo in scena da un geniale Pabst con uso di tecniche sorprendentemente

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1