Poesie... giorno per giorno

Di Marcella Casadio Gini

Marcella Casadio Gini, una poetessa contemporanea sconosciuta ai più, racconta i momenti quotidiani di una vita fatta di luci ed ombre in cui l'arte funge da antidoto per trasformare semplici eventi in universi carichi di significati.

• Lingua: Italiano
• Editore: Marcella Casadio Gini
• Data di uscita: 15 lug 2014
• ISBN: 9786050313024

Anteprima del libro

PREFAZIONE

E' mio desiderio iniziare riflettendo su quanto sia bello vuotarsi, pensando solo alle linee, alla luce, ai colori. Imparare cioè ad apprezzare la bellezza in ogni sua espressione, riconoscere che solo la bellezza, quale oggetto dell’arte, ci salva dall’annientamento e redime dal grigiore.

La capacità di gustare una nuvola, un soffio di vento, un fiore o un sole rosso, porta alla consapevolezza di avere nel cuore la capacità di creare la bellezza, l’opera d’arte. Un’opera d’arte espressa in una moltitudine di modi: in un lob perfetto, in una parata o un gol al momento giusto, una camicia ben stirata, una minestra ben cucinata, una concentrazione voluta per uno studio pizzoso, tutto diventa oggetto dell’arte, cioè bellezza. Così si riesce a gioire nel proprio io profondo di una gioia che deriva dalla consapevolezza di aver creato un’opera d’arte.

La creazione, derivante dal bello intrinseco proprio del creatore, quale cosa bella, rispecchia sul creatore stesso tutta la sua bellezza. Ne nasce una gioia sublime e potente, che, mentre gratifica accresce progressivamente la capacità di creare e gustare il bello, rendendo sempre più luminoso il creatore. Infine il bello diventa dimora e fine abituale dell’Io e L’Io stesso s’identifica col bello in una con-fusione che valorizza e redime ogni banalità.

MARACAS è Marcella Casadio Gini, una bambina di 76 anni.

MARACAS

Una bambina che non sa

POESIE...

GIORNO PER GIORNO

a mia madre

e mio padre

"Parla lira divina:

diventa la mia voce"

(Saffo)

"Trafitto da un raggio di sole

Sta l’uomo.

Ed è subito sera"

(Ungaretti)

MAMMA

Se un giorno Iddio

Mi togliesse

quell’angelo divino

Che mi guida e conduce

Fra tanta procella

Non tanto saria grande il mio dolor

Chè, se mi è