Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

123 Poesie (1991 – 2014)
123 Poesie (1991 – 2014)
123 Poesie (1991 – 2014)
E-book147 pagine40 minuti

123 Poesie (1991 – 2014)

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Il libro è composto da 3 raccolte di poesie: CHIAROSCURI DIFFUSI, DIARIO DI UNO PSICOLOGO DI CAMPAGNA e DIROTTAMENTI.

La prima contiene poesie scritte dall'autore in età giovanile (dagli anni settanta alla fine degli anni ottanta). Le composizioni della seconda raccolta coprono il periodo che va dal 1992 al 2011 e sono uno spaccato della realtà circostante e del mondo interiore dell'autore, che svolge la professione di psicoterapeuta. DIROTTAMENTI comprende poesie scritte dal 2012 al 2014, caratterizzate dall'esigenza dell'autore di “deviare dalla rotta stabilita per dirottare in altri spazi e tempi poco frequentati...per il bisogno impellente di recuperare gesti di vita abbandonati sotto casa nella spazzatura”.
LinguaItaliano
Data di uscita22 dic 2014
ISBN9788891168887
123 Poesie (1991 – 2014)

Correlato a 123 Poesie (1991 – 2014)

Ebook correlati

Poesia per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su 123 Poesie (1991 – 2014)

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    123 Poesie (1991 – 2014) - Pietro Terzini

    twitter.com/youcanprintit

    CHIAROSCURI DIFFUSI

    (1991)

    SIAMO VENUTI SENZA AVERE

    Siamo venuti senza avere

    tra le mani un nostro volto.

    Siamo venuti ignorando

    l'amore,

    e ci siamo trovati a conoscere

    l'amore.

    Ritorneremo da dove siamo

    venuti con silenzio e modestia;

    io mi specchierò nel tuo viso

    e tu con il tuo gesto usuale

    ricaccerai i capelli sulle spalle,

    abbassando gli occhi mentre

    ti bacerò.

    ECCEZIONALITA'

    Tremi e la neve

    che sta sopra è pronta

    ad aggredirci:

    eccezionalità tu

    nella mia vita

    ed eccezionale mi rende

    la tua forza e

    una serenità robusta

    mi regala.

    Tremi

    e mi stringi alla vita

    e ti stringi anche

    all'altra mia vita,

    quella che soffre

    d'altri acciacchi

    che non sono reumatismi.

    LASCIAMI

    Lasciami,

    quando non sarai più,

    un'ultima visione di passato.

    Rivedendola dopo folli tempi

    mi sarà più insolita la vita

    e i gesti nati nel tuo influsso.

    Desidererò possedere una notte

    in cui un uomo

    possa distruggere

    un passato di rimorsi.

    L'onda dei fatti passa oltre

    al mio sentimento:

    troppo amo te ed il dolore

    per essere un uomo che soffre.

    Non riconosco in me nemmeno

    la fisionomia del bimbo

    in lacrime in questo abbraccio

    magico qui sulla soffitta,

    con l'abbaino che guarda

    sull'ottobre, il celeste, le piante

    colorate ed il calare prematuro

    del sole.

    POTREI FARTI SCOPRIRE

    Potrei fatti scoprire

    in me scorci stupendi,

    aspetti insospettati

    che, pure, io non ho.

    Ed invece vorrei

    insegnarti una lezione

    lunga e scocciante

    come veramente

    la imparai:

    ciò che io sono.

    LA REGINA

    Nella mia scacchiera

    c'è un re

    un alfiere

    e una regina

    ed oggi ognuno

    è al suo posto:

    il re svogliato sul trono;

    l'alfiere, suo fedele

    complemento, sin quando

    non s'immischia negli affari

    di Stato, seduto sui gradini;

    e la regina che porge

    una mano al re,

    e la regina

    che gli prende il cuore.

    COMPENSAZIONE

    Ho contato i cerini

    erano cinquanta;

    le sigarette soltanto

    diciassette.

    E ti ho immedesimata

    in una scatoletta

    di cerini pieni di fuoco,

    inevitabilmente accanto

    al tuo pacchetto di sigarette

    piene di fumo.

    LA TUA BICI ROSSA

    Ti muovi con la tua bici rossa

    tra vapori neutri di nebbia.

    Credo di sapere...

    però le darsene traboccano

    di barche folli con il cuore a pezzi

    che davano del tu all'oceano.

    Credo di conoscere i mari

    e le onde sottili come lame

    che scompigliano il cervello

    ed accarezzano la chiglia di legno

    che ricambia amore e fantasie.

    La bici è appoggiata all'albero,

    indossa i miei vestiti;

    i tuoi sono contesi da me

    e dal becco dei gabbiani

    che non vogliono lasciarti in mano

    al piccolo lupo di mare che sono io,

    anche se al mercatino ho rimediato

    oggi una carta nautica.

    SUL LUNGOMARE

    Sul lungomare

    pelli abbronzate

    sole morente

    silenzio intimorito

    e tu (visione?)

    una statuetta

    nella vetrina

    e tu (che bello!)

    d'avorio

    e inanimata.

    SOPRA DI NOI IL CIELO

    Sopra di noi il cielo

    con onde bianche

    e sotto nidi di formiche:

    E tu abbozzavi analisi

    d'ogni più esile parola;

    era un dialogo schematico,

    volante.

    Si ritirava esausto

    quel sole bianco

    che tra le bianche

    onde del cielo

    si sbracciava per dirci

    di non far uso dell'amore,

    ma noi, nell'erba,

    non lo vedevamo

    né lo sentivamo.

    INVERNO

    Mi entra l'umida

    luce dei fanali

    e il tuo respiro.

    Nell'ombra della stanza

    l'aroma dell'inverno odora

    nei vestiti di lana.

    Accovacciati come animali

    impauriti dialoghiamo

    come fossimo vissuti

    mille anni insieme.

    La terra intorno a noi

    esanime

    filtra la nebbia

    e un

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1