Praticamente io: nulla accade per caso

Di Savino Marè

Ho camminato a lungo, il tempo è trascorso come deve e il tramonto mi coglie improvviso, mentre siedo a riprendere fiato. Ripiego la giacca sull'erba e catturo l'immagine dei girasoli che mi guardano. L'ocra dei pensieri sembra lama dorata e i carnosi steli hanno sembianze superbe, mentre i pensieri prendono voce.

• Lingua: Italiano
• Editore: Edizioni Simple
• Data di uscita: 1 nov 2014
• ISBN: 9788869240881

Anteprima del libro

Savino Marè

PRATICAMENTE IO

- NULLA ACCADE PER CASO -

EDIZIONI SIMPLE

Via Weiden, 27

62100, Macerata

[e-mail] / www.edizionisimple.it

ISBN edizione digitale: 978-88-6924-088-1

ISBN edizione cartacea: 978-88-6924-040-9

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Via Weiden, 27 - 62100 Macerata

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Copyright © Savino Marè

Prima edizione cartacea: novembre 2014

Prima edizione digitale: novembre 2014

Diritti di traduzione, riproduzione e adattamento totale o parziale e con qualsiasi mezzo, riservati per tutti i paesi.

Le foto in copertina e la foto alla fine del capitolo Crescita sono di Giovanna Gori.

Le foto all’interno sono di Savino Marè.

Nulla rende l’uomo libero,

come le catene dei sogni

e nulla lo rende prigioniero

come il rimpianto.

(Manuela Magi)

INDICE

Prefazione

Nulla accade per caso

La famiglia

Io bambino

La trebbiatura

Il mio cane Nerino

I miei scatti fotografici

Motivazione della giuria esaminatrice

Il mare

Nostalgia

La mia Terra

Dottor Maurizio Blasi

Riflessioni

Attimi

Gioventù

Crescita

A mia moglie

Passioni

Simone Boccatonda

Pupi Avati

Ciao Papà

Io, Ancora Attore

Opera Pop

Fabiana Conti

Neri Marcorè

Lighea

Cinzia Paoletti

Gianna Martorella

Stefano Masciarelli

Carlo Bonanni

Valerio Massimo Manfredi

Epilogo

Ringraziamenti

PREFAZIONE

Praticamente io

- nulla accade per caso -

Nulla accade per caso, proprio così!

Il titolo del libro racconta chi è Savino.

Praticamente è il simpatico intercalare, costante nella sua dialettica, tipico di chi cerca conferme alle proprie insicurezze. Uomo di rara sensibilità e di umili origini, narra le esperienze che lo hanno portato alla crescita artistica e intimistica. Di credo religioso, fatalista nelle avversità, trasmette in queste righe, la voglia di lottare, sperare e vivere nella totalità che questo comporta. Per Savino tutto è possibile, la parola «resa» non è contemplata nel suo vocabolario.

È una finestra sul mondo, sulle avversità, spiraglio di speranza per chi naviga a vista nella complessità della vita. Ripercorre in modo simpatico, le tappe più importanti, momenti e personaggi che lo hanno aiutato a realizzare i suoi sogni; lascia un messaggio forte ai lettori di questo libro:

mai arrendersi, credere che tutto possa cambiare, lavorare sodo e con determinazione, sempre.

Le sue radici non costituiscono un ostacolo, ma stimolo costante al miglioramento.

L’occasionale collaborazione amicale di Manuale Magi, ha saputo fotografare la personalità di Savino con grande maestria. È riuscita a far emergere le sfumature più nascoste della sua indole come solo l’essenza femminile sa fare.

La poetessa ha puntato l’attenzione sul dualismo che ca-ratterizza Savino combattuto da sempre tra ciò che è e ciò che vuole apparire.

La biografia risulta piacevole, animata e mai cattedratica.

Andreina Massi

A mio padre

che ancora mi racconta

seppur con parole di cielo

il suo umile essere immenso.

PRATICAMENTE IO

- NULLA ACCADE PER CASO -

Gli uomini non piangono.

Allora cos’è questo strano scoramento che implode dentro?

Sono qui da un po’, sfogliare pagine di vita mi rende ner-voso, quasi impaurito. La catarsi ha i suoi spigoli vivi, di pericoloso impatto a volte.

Ho camminato a lungo, il tempo è trascorso come deve e il tramonto mi coglie improvviso, mentre siedo a riprendere fiato.

Ripiego la giacca sull’erba e catturo l’immagine dei girasoli che mi guardano. L’ocra dei petali sembra lama dorata e i carnosi steli hanno sembianze superbe, mentre i pensieri prendono voce.

Le tempie pulsano forte e il battito del cuore tesse l’emo-zione che mi cattura tanto da rendere il respiro affannato.

Gli uomini non piangono mi ripeto.

Sono salito sulla collina per avere la visione completa del luogo che mi ha dato i natali.

Tra non molto compirò 50 anni, un’età di mezzo in cui la gioventù sfugge in fretta e la vecchiaia si prepara a rag-giungerti.

Non è mia intenzione annoiare nessuno. Lo faccio già in tempo reale con la mia famiglia e lo dico in modo ironico per il semplice motivo che ne sono consapevole. Un difetto essere puntiglioso e preciso?

Non lo so, ma il continuo fermento mentale obbliga l’in-terlocutore a pormi attenzione.

Accentratore? Di sicuro no!

La mia malattia, se così vogliamo chiamarla, ha un solo nome, arricchimento. Regalarmi giorni migliori, imparare dagli altri la meraviglia e lo stupore per la vita. Tutto qua.

Di notte non dormo molto. Anche il latrato del cane si in-sinua tra il sonno e me.

Ho il vizio di vigilare sui pensieri e sul giorno appena tra-scorso.

Mi giro e mi rigiro nel letto come una trottola rotta, poi mi alzo e vado in poltrona.

Il profondo silenzio accentua lo scricchiolio dei mobili come se una presenza qualunque si aggirasse nella casa.

Non ho paura. Ho sentore di atavico momento, forse ancestrale.

Torna in mente mio padre e la sua voce. Indugio su quello che ritengo un pensiero insensato ma il desiderio di risen-tirla è forte e ricorrente.

Concentro la mente e pongo attenzione a quello che le orecchie vogliono sentire.

- Che sciocchezza - mi dico, mentre entro in cucina per un bicchiere d’acqua.

La foto sulla mensola mi guarda e sembra scuotere la testa.

Sorrido appena nel