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La stanza di Evelina
La stanza di Evelina
La stanza di Evelina
E-book32 pagine16 minuti

La stanza di Evelina

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Info su questo ebook

Un grande mistero avvolge l’antico palazzo delle sorelle Cotenni: un mistero di vita e di morte.

Durante il giorno e, soprattutto, durante la notte, l’apparizione di una vecchia, con un grosso neo all'angolo della bocca, turba il sonno di Giovanni – un ingegnere tessile –, ospite, per un certo periodo di tempo, proprio in quel palazzo.

I racconti delle sorelle Cotenni sullo strano personaggio – una domestica defunta da anni – non fanno che accrescere in Giovanni la propria inquietudine.

Soltanto alla fine, dopo vari momenti angoscianti e drammatici, egli riuscirà a svelare quel terribile mistero…

Ma sarà troppo tardi.
LinguaItaliano
Data di uscita25 gen 2014
ISBN9788867822461
La stanza di Evelina

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    La stanza di Evelina - Paolo Secondini

    PAOLO SECONDINI

    LA STANZA DI EVELINA

    racconto Horror

    GDS

    © Editrice GDS

    Via G.Matteotti 23

    20069 Vaprio d’adda-MI

    Tel 02.9094203

    www.editoriunitigds.it

    www.bookstoregds.com

    La stanza di Evelina

    Paolo Secondini

    TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI

    Il sentimento più forte e, sicuramente, più antico dell’animo umano è la paura… e la paura più grande, più profonda, è quella dell’ignoto.

    H. Phillips Lovecraft

    Capitolo I

    Il mio amico e io sedevamo a un tavolino del Caffè Riviera e, discorrendo piacevolmente,  sorbivamo i nostri aperitivi.

    Da un’ampia vetrata, dietro cui fluiva il traffico intenso della strada, penetravano i tiepidi raggi del sole primaverile.

    Si era, infatti, alla fine di maggio.

    «Va’ pure tranquillo dalle mie zie,» mi disse a un tratto l’amico, posando il bicchiere sul tavolino. «Ti ospiteranno volentieri per tutto il tempo che ti tratterrai in città... Le ho già informate del tuo arrivo.»

    Annuii leggermente.

    «Ne sono felice, Andrea,» risposi. «Non vorrei, però, recare disturbo con la mia presenza…»

    «Non dirlo nemmeno per scherzo, Giovanni,» mi interruppe. «Vedrai, sono due adorabili vecchiette. In casa loro ti sentirai come in famiglia.»

    Sorrisi e, per alcuni momenti, ripensai alla grande amicizia che mi legava ad Andrea. Ci conoscevamo, praticamente, da ragazzi.

    «Grazie di tutto,» dissi. «Sei stato gentile.»

    * * *

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