Assassino made in Italy
()
Info su questo ebook
Correlato a Assassino made in Italy
Ebook correlati
Se dici noir Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSkyping Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'ultima stanza Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa spezia viola Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPersonaggi alla ricerca della pistola fumante Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni20 Racconti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVieni da Me Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna storia sbagliata Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa casa delle ombre Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPistole, Gambe, Fantasmi e Gangster Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniHodoeporicon (Finalista Premio Urania 2012-2013) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniJoshua Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl giallo di via San Giorgio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'Orologiaio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'assoluzione: Cinque storie Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLegami di sangue Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa stanza dei coralli Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe stanze delle ombre Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa perla nera: Arsenio Lupin ladro gentiluomo 8 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIncisioni: Il primo incarico del medico legale Nally McBag Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniE se Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa famiglia al numero 13 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDella Morte, Dell'amore (e una confessione) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe Macerie Dentro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Libro del Guardiano - Il Primo Libro dei Guardiani Valutazione: 5 su 5 stelle5/5(H) Acca come amore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPurpureus Terrae Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTokyo in black Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAgenzia K.T.S. Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Senatore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Narrativa romantica di suspense per voi
I sentieri del destino Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPadrone marine: Dominami, #4 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa marchesa mascherata: La guida essenziale all'arte della seduzione per le signore, #2 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl patrimonio del milionario: L'Assistente del Capo, #13 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuasi Per Sempre: Just About Series Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPosseduta: La bratva di Chicago, #4 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL’ossessione della famiglia Rule: Le regole dei Rule Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTi ho presa Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Sei nelle mie mani Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBanking on Him.: Billionaire Banker Series, #1 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAncora il Boss Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuasi Vero: Just About Series Valutazione: 5 su 5 stelle5/5La mia vendetta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSolo a un passo dal tuo cuore Valutazione: 5 su 5 stelle5/5THE BOSS - L'Assistente del Capo: L'Assistente del Capo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAmore Proibito Valutazione: 5 su 5 stelle5/5
Categorie correlate
Recensioni su Assassino made in Italy
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Assassino made in Italy - Anthony Black
v'appartiene.
I
Fuori il mondo stava morendo.
Io non vedevo altro che desolazione, silenzio e buio oltre i finestrini di quella vecchia fiat.
La pioggia stava diventando neve, e a poco a poco le folate di vento si erano fatte sempre più violente e fredde.
La natura non fa alcuna differenza, punisce tutti perchè giusta, giusta e perfetta.
Me ne stavo li seduto in macchina ormai da un paio d’ore, all’angolo di una via che affacciava sul vecchio palazzo del comune. Oltre il marciapiede c’èra una piccola libreria con l’insegna chiusa per ferie
ormai da un paio di giorni. Non ne capivo bene il motivo, era quasi natale e avrebbe dovuto essere aperta. Il genere umano non finirà mai di stupire se stesso.
C’èra poi una sudicia lavanderia a gettoni, era inquietante la sua piccola stanza mal illuminata da una luce giallastra, vuota, con le lavatrici ferme e le sedie di plastica blu sporche e vuote. Non c’èra altro, solo la strada bagnata ed enormi palazzi popolari.
Sospirai, accesi l’ennesima sigaretta e alzai un po’ il volume della radio. C’èra una speaker che adoravo, adoravo la sua voce, e da come parlava dava tutta l’impressione di essere terribilmente bella. Ogni volta che l’ascoltavo me la immaginavo sempre nello stesso modo, capelli castano scuro, occhi sottili e furbi.
Sbuffai via il fumo e tornai a fissare dall’altra parte della via. La persona che stava aspettando non era ancora arrivata.
Maledetto…
Mormorai, e quando guardai l’ora m’accorsi che erano ormai le dieci di sera.
La speaker, Chiara, continuava a parlare. Mi stava distraendo dai miei impegni.
Spensi la radio allora, avevo bisogno di pensare ed escogitare un altro piano. Tolsi dalla tasca interna del trench il bigliettino che avevo. Lo spiegai e lessi velocemente.
<
Sospirai, presi la sigaretta tra le mani e bruciai il foglio con la punta infiammata. Poco prima che il fuoco mi toccasse le dita lo lasciai cadere fuori dal finestrino. L’acqua si sarebbe portata via tutto quanto.
Sbuffai ancora, stavo cercando di prendere tempo nella speranza che il mio obbiettivo arrivasse, rendendomi le cose molto più semplici.
Perché la morte è quanto di più semplice ci sia, bisogna solo lasciar scorrere le cose in maniera naturale, per l’appunto. Senza mai forzare.
Guardai di nuovo l’orologio.
Mi convinsi dopo un quarto d’ora che non sarebbe arrivato per un po’, e constatai ancora una volta che i miei informatori erano poco affidabili. Come sempre.
Non pensavo fosse un lavoro facile, semplicemente avevo poco tempo e mi ero fidato.
Passò ancora un minuto, poi presi i guanti dal cruscotto. Mi guardai allo specchietto.
Era assurdo, avevo appena trent’anni ma ne dimostravo almeno dieci di più. Un assassino riesce a guardarsi allo specchietto tutte le volte che vuole. Ma le persone tendono a sentirsi più sicure se il male ha dei difetti, se credono che il male puro non esista e che tutti, senza alcun eccezione, siamo marchiati dalle debolezze.
Una vittima spera sempre che il suo carnefice possa redimersi, e che possa provare l’umana illusione della compassione.
<
Accesi il quadro, chiusi il finestrino e poi scesi.
La pioggia era fatta di piccoli coltelli. Scontata e tagliante, e terribilmente fredda. Mi guardai intorno e notai il silenzio, il riflesso dei lampioni sulle pozzanghere dell’asfalto divelto. Un gatto nero che frugava in un sacchetto accanto al bidone dell’immondizia. Ma c’èra silenzio, nonostante l’enorme confusione dell’universo.
Alzai il colletto del trench, mi infilai i guanti di pelle e sfiorai il fianco. Sentì il manico della beretta e mi incamminai.
Le auto parcheggiate lungo la via erano li ferme come me da quando ero arrivato. Per quanto ne sapevo molti degli abitanti di quei palazzi lavoravano quasi tutti nella