Poesie in gabbia

Di Stefano Sandulli

Questa raccolta di poesie nasce dalla esperienza detentiva vissuta in carcere dall’autore; un mondo a se stante a cui si cerca di non rivolgere il pensiero, ma che coinvolge gente di ogni estrazione sociale e culturale impegnate a viverci all’interno con diverse mansioni e prospettive.

Ogni poesia è lo specchio degli stati d’animo sicuramente personali di chi affronta questo viaggio con il rimorso e la paura come fedeli compagne, ma è anche la descrizione di situazioni realmente vissute e di personalità che fanno parte di ogni carcere con l’intento di far comprendere al lettore problematiche e rapporti che possono instaurarsi anche in realtà dove spesso il buonsenso è lasciato fuori dal cancello.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint Self-Publishing
• Data di uscita: 13 nov 2015
• ISBN: 9788893214834

Anteprima del libro

633/1941.

ENTRATA

Condanne

Furti e rapine

per alzare calici di champagne

brindando alla vita,

sperando di rimanere invisibili;

aggressioni e persecuzioni

per accendere e prolungare

la fiamma di una candela

al centro di una tavola

apparecchiata per due amanti;

vizi e droghe

per trovare una via di fuga

da una sofferenza che fatichi a riconoscere

se non troppo tardi

per poterla affrontare e sconfiggere;

frodi e truffe

per non sprofondare

in un abisso di colpe e rimorsi

che altri pagano per te.

Noi come relitti

in un porto senza fari da seguire,

senza sbocchi per navigare,

possiamo soltanto

chiedere di marcire in pace in acque putride

senza che nessuno si prenda la briga di depurare.

Coscienza

Presente destabilizzato

da eventi inaspettati;

concatenazione assurdamente perfetta

per giocatori attenti;

Rispetto la perseveranza del dovere

che condanna la tenacia

della stupidità distratta.

Accetto l’inevitabile caduta

ma conservo la costanza della volontà.

Riscriverò il domani

con la fermezza

innaffiata dal pianto.

Percorso inatteso

Pesanti cancelli nascondono l’ignoto,

angusti spazi racchiusi da enormi bastioni,

mentre l’immaginazione muta in dramma.

Attore ormai spogliato dalle comuni vesti,

negato al materiale possesso,

in balia di incessanti onde sferzanti;

la frenesia impedisce la giusta distanza

tra pensieri che si accavallano;

il copione recitato sempre a memoria