Versi di un cuore Niveo

Di Serena Baldoni

Dalla regola di San Benedetto (Umiltà)

Quindi, fratelli miei, se vogliamo raggiungere la vetta più eccelsa dell'umiltà e arrivare rapidamente a quella glorificazione celeste, a cui si ascende attraverso l'umiliazione della vita presente, bisogna che con il nostro esercizio ascetico innalziamo la scala che apparve in sogno a Giacobbe e lungo la quale questi vide scendere e salire gli angeli. Non c'è dubbio che per noi quella discesa e quella salita possono essere interpretate solo nel senso che con la superbia si scende e con l'umiltà si sale. La scala così eretta, poi, è la nostra vita terrena che, se il cuore è umile, Dio solleva fino al cielo.
Bisogna inoltre sapere che non saremo esauditi per le nostre parole, ma per la purezza del cuore e la compunzione che strappa le lacrime. Perciò la preghiera deve essere breve e pura, a meno che non venga prolungata dall'ardore e dall'ispirazione della grazia divina.

• Lingua: Italiano
• Editore: Serena Baldoni
• Data di uscita: 29 nov 2017
• ISBN: 9788827523162

Anteprima del libro

Serena Baldoni

Versi di un cuore Niveo

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Indice dei contenuti

VERSI DI UN CUORE NIVEO

Versi di un cuore Niveo

Perdonarsi

Tempesta

In questo angolo

Dove muoiono i miei occhi

Arrogante

Citazioni differenti

Notte

Mi perdo

Ovunque noi

Come un eremita

Ti ho rivisto

Impadronirsi

Sono ancora io

Non mi avrete!

Gli anni dell’incanto

Il pontile degli aquiloni

L’amore non svanisce

Siamo solo noi

Nemico

Mentre ascolto il temporale

All’estremo

Indecisione

Tunnel di dipendenze

Cipressi

Miccia

Occhi castani

Abusi

Diamante grezzo

Nespolo

Parte di mondo solo mia

Normalità anomala

Assillo

Non conosciamo la forza

Insaziata

Dammi l’illusione

Le mie paure

Lacrime sacre

VERSI DI UN CUORE NIVEO

Strascichi di Imperfezione

Serena Baldoni Autrice

Versi di un cuore Niveo

PREFAZIONE

Dalla regola di San Benedetto (Umiltà)

Quindi, fratelli miei, se vogliamo raggiungere la vetta più eccelsa dell'umiltà e arrivare rapidamente a quella glorificazione celeste, a cui si ascende attraverso l'umiliazione della vita presente, bisogna che con il nostro esercizio ascetico innalziamo la scala che apparve in sogno a Giacobbe e lungo la quale questi vide scendere e