Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Maree Oniriche
Maree Oniriche
Maree Oniriche
E-book68 pagine27 minuti

Maree Oniriche

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Lo scivolare via, inquieto, tra le buche e le pietre aguzze di rimorsi, di colpe, di errori che non si possono più livellare col terreno.
Poesie del 2016.
Introduzione di Rebecca Lena.
LinguaItaliano
Data di uscita20 ott 2016
ISBN9788822857811
Maree Oniriche

Leggi altro di Marco Delrio

Correlato a Maree Oniriche

Ebook correlati

Poesia per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Maree Oniriche

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Maree Oniriche - Marco Delrio

    Copyright

    Copyright © 2017 by Marco Delrio

    All rights reserved.

    *

    Introduzione

    E tutti i fondi del caffè? Ancora caldi e pressati nel filtro della moka. E lo sgretolarsi dei mozziconi di sigaretta, a migliaia nelle buche del marciapiede. Chi dimentica gli ombrelli rotti, lasciati sopra i cespugli, e chi, nel fondo di tasche bagnate, arrovella fra le dita certe briciole di ricordi, foto spiegazzate e pastelli; un guizzo, l’ombra sulla pozzanghera? Forse del piccione, adesso ben aggrappato al cornicione scalcinato, che sporge un po’ il becco per guardare il formicaio in mezzo alla piazza, si direbbe che osservi con rabbia, e qualcuno là sotto direbbe: con invidia? No, forse con paura? Magari non è sicuro di volare bene. Oppure con rimorso? Nostalgia? Se non fosse per nessuna di queste ragioni, ma tutte quante fuse insieme, se non guardasse davvero gli esseri che camminano, ma il loro camminare. Lo scivolare via, inquieto, tra le buche e le pietre aguzze di rimorsi, di colpe, di errori che non si possono più livellare col terreno.

    Rebecca Lena

    Dedicato ai mali della vita,

    Alle incomprensioni e alle tragedie,

    Al dolore e alla monotonia

    Ché senza il tormento non avremmo biblioteche di poesie;

    Senza il travaglio quotidiano non apprezzeremmo i sorrisi.

    Foglie di Carta

    Vanno via tutti, mi siedo sul tenue

    Sorriso che nonostante vesto

    Chiedendomi se son desto

    M'alzo, volo, cado e resto

    Con foglie di carta essiccate al sole

    Di quell’ultimo mese d’inverno

    Dal quale rubo umore e parole

    Fredde per descrivere l’inferno

    Che qui passeggio come aiuole

    A passo lento e quasi fermo

    Per non calpestar le viole

    Seminate con speme e ritegno.

    Rimandato a Settembre

    Sorprendimi e fingi di amarmi,

    Restare in piedi e posare le armi,

    Restare fermo alle urla d'allarmi

    Stringere i pugni, imparare ad alzarmi

    Come nei tanti film di cui parli,

    Quelli in cui piangi e speri che guardi

    Forse ché anche se mostri riguardi

    Vorresti solo star ad abbracciarmi,

    Forse ché sono uno dei tanti:

    Cinico, solo e con troppi rimpianti,

    Forse è la folla lassù dagli spalti

    Che come colla s'attacca agli accordi

    E sbaglio con classe e vivo di stenti,

    Mi risveglio in classe tra gli studenti,

    Nel banco di fondo coi ripetenti

    E il santo di turno che

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1