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Manuale di lettura del pensiero - Corso pratico in 12 lezioni
Manuale di lettura del pensiero - Corso pratico in 12 lezioni
Manuale di lettura del pensiero - Corso pratico in 12 lezioni
E-book150 pagine2 ore

Manuale di lettura del pensiero - Corso pratico in 12 lezioni

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Info su questo ebook

Hanussen, integrando il suo talento naturale con una cultura psicologico-scientifica, espone in maniera chiara metodi, tecniche e trucchi che comprendono telepatia, ipnosi, rabdomanzia e radiestesia.

Rivela tutte le sue conoscenze sui movimenti ideomotori e sul loro uso per captare quei sottili segnali che ogni individuo inconsapevolmente emette; associati ad una profonda conoscenza della psiche, questi movimenti permettono, per così dire, di "leggere" il pensiero altrui.

Lo stesso Hanussen, seguendo le indicazioni qui suggerite, tenne un corso pratico con cinque allievi di diversi ambienti professionali: un avvocato, un attore, un industriale, un medico e un operaio. Tutti conclusero con successo il corso, superando la prova finale in una serata appositamente allestita.

Questa fu la dimostrazione evidente della validità di un metodo, che anche ogni lettore, con un minimo di applicazione, potrà mettere in pratica personalmente.
LinguaItaliano
Data di uscita13 gen 2017
ISBN9788892645646
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    Anteprima del libro

    Manuale di lettura del pensiero - Corso pratico in 12 lezioni - Erik Jan Hanussen

    Indice

    INTRODUZIONE

    I LEZIONE. Cos'è la telepatia? Cenni sulla storia della lettura del pensiero, la sua evoluzione e letteratura.

    II LEZIONE. La lettura dei muscoli

    III LEZIONE. Esperimento e sperimentazione

    IV LEZIONE. Logica delle domande

    V LEZIONE. Esercizi preliminari

    VI LEZIONE. La posta telepatica

    VII LEZIONE. L'esperimento dello spillo

    VIII LEZIONE. Esperimenti d'azione e la loro soluzione attraverso il contatto manuale

    IX LEZIONE. Indovinare numeri, lettere, figure, carte, disegni ecc.

    X LEZIONE. Riprodurre cifre, lettere e disegni pensati senza nessun ausilio

    XI LEZIONE. Telepatia con contatto mediante un filo metallico, double test ecc. e lettura del pensiero senza contatto fisico

    XII LEZIONE. Serata col pubblico

    APPENDICE. Falsi telepati e i loro trucchi

    Erik Jan Hanussen

    MANUALE DI LETTURA DEL PENSIERO

    Corso pratico in 12 lezioni

    Prima edizione digitale 2015 a cura di Anna Ruggieri

    INTRODUZIONE

    Questo libro fu terminato nell'aprile del 1919, primo di quattro volumi, di cui i rimanenti tre (sulla telepatia, l'ipnosi, e la rabdomanzia) purtroppo sono andati smarriti.

    Cento anni fa dunque Hermann Steinschneider, in arte Erik Jan Hanussen, dopo essersi fatto un nome come telepata, diede alle stampe il presente manuale, in cui con meticolosità e dovizia di particolari spiega in 12 lezioni le tecniche per imparare a leggere il pensiero, perché di tecniche appunto si tratta.

    Non solo fino ad oggi non è mai più stata pubblicata un'opera affine ma addirittura, come denunciato da Hanussen nelle prime pagine del libro, ancora adesso si continua a confondere la lettura del pensiero con la telepatia, per non parlare dei vari fenomeni prodotti mediante suggestione ipnotica.

    Erik Jan Hanussen nella sua breve vita — nacque a Vienna il 2-6-1889 e morì ucciso a Berlino nel marzo del 1933 su ordine di Hitler — raggiunse un elevato grado di virtuosismo come artista di palcoscenico, quale egli era e volle sempre restare.

    Ma, oltre ad essere un divo acclamatissimo, Hanussen disponeva anche di straordinarie doti medianiche sorte fin dalla sua infanzia, rivelandosi uno dei maggiori chiaroveggenti del nostro tempo.

    La telepatia e la radiestesia gli erano non meno congeniali dell'impiego della suggestione ipnotica con cui soleva strabiliare le folle, e questo libro dimostra come all'età di trent'anni, pur non avendo fatto che qualche anno di elementari, Hanussen fosse riuscito a integrare i suoi talenti naturali con una solida base di erudizione storico-scientifica. Anche il linguaggio denota un'intelligenza e una versatilità notevoli (basti pensare che Hanussen, sempre da autodidatta, arrivò a parlare correntemente ben sette lingue).

    Con il presente volume Hanussen intende soprattutto introdurre un discorso più complesso sulla telepatia vera e propria, l'ipnosi e la rabdomanzia. Lo fa rivelando tutto ciò che sa sui movimenti ideomotori e il loro utilizzo ai fini di captare quei sottili segnali che ogni individuo inconsapevolmente emette e i quali, associati a una profonda conoscenza della psiche del pubblico, consentono allo sperimentatore di leggere apparentemente nel pensiero del suo medium, senza tuttavia dover ricorrere a trucchi o inganni.

    Prima di scrivere quest'opera l'autore tenne un corso pratico con cinque allievi provenienti da cinque ambienti professionali diversi: un industriale, un attore, un avvocato, un medico e un operaio.

    Tutti quanti conclusero il corso con successo e superarono brillantemente la prova del fuoco in occasione di una serata appositamente allestita.

    Con ciò si è dimostrato una volta per sempre che con volontà e perseveranza chiunque riesce a imparare quelle cose che ancora oggi spesso e volentieri vengono avvolte da un alone di magia e di mistero.

    Nelle seguenti 12 lezioni il lettore potrà apprendere tutte le informazioni occorrenti e acquisire la pratica necessaria per sostenere un'intera serata di esperimenti, sviluppando via via quell'acume psicologico che sta alla base di un'autentica sensibilità telepatica.

    I LEZIONE

    Cos'è la telepatia? Cenni sulla storia della lettura del pensiero, la sua evoluzione e letteratura.

    Abbiamo poco tempo per chiacchierare, e il cammino che tu ed io, insieme, vogliamo percorrere è lungo e faticoso; ma proprio per questo, poiché molta è la strada che ora dobbiamo fare fianco a fianco, mi pare opportuno rivolgerti prima di tutto un invito: qua la mano! Qua la mano senza esitazione o ripensamenti!

    La stretta di mano che mi hai dato, amico, valga come un impegno e una promessa reciproca per quanto segue:

    Tu non ti limiterai a sfogliare questo volume, leggendo una pagina qua e sorvolando un capoverso là; bensì studierai il libro lezione per lezione, apprendendo gradualmente ciò che esso ti insegna.

    Inizierai a fare esperimenti in pubblico solo quando io te lo permetterò espressamente in queste pagine; altrimenti andresti incontro a inutili delusioni, ti scoraggeresti e perderesti la fiducia in te stesso e nelle tue capacità.

    Da ciò guardati e permettimi di preservarti.

    Attraverso lo studio di questo manuale sulla lettura del pensiero ti si offriranno nuove possibilità in società, alle quali non avresti mai pensato prima; verrai accolto a braccia aperte, ammirato ed esortato a mostrare la tua abilità.

    Tieni presente tuttavia che questo libro non vuol essere fine a se stesso ma è stato concepito in funzione di un'approfondita trattazione del fenomeno telepatico, affinché tu possa prendere dimestichezza con la materia, per risvegliare il tuo interesse e insegnarti a distinguere tra lettura del pensiero e telepatia.

    La lettura del pensiero qui non è altro che un mezzo per conseguire uno scopo, proprio come lo è sempre stato per me nelle mie conferenze le quali senza di essa non avrebbero mai suscitato interesse, entusiasmando una vasta cerchia di amici per il problema della telepatia vera e propria.

    Non sorvolare le mie parole ma leggile attentamente e rifletti. Laddove propongo un esperimento fallo subito e ripetilo pazientemente, finché ti riesce.

    Deve riuscire!

    Ricorda: tutto quello che c'è scritto qui è stato sperimentato e riesce a chiunque, a meno che non sia un perfetto imbecille.

    Fai gli esperimenti soltanto con persone bendisposte nei tuoi confronti.

    Io ti prometto di non tacere nulla di quanto so; di condurti sulla via che porta al successo e di non omettere né d'altro canto spendere anche una sola parola di troppo, onde evitare di mettere inutilmente a dura prova la tua pazienza.

    Accogli il mio suggerimento: di prendere in mano questo volume soltanto se e quando ti trovi nello stato d'animo adatto allo studio.

    Non leggerlo in tram o mentre stai consumando il tuo pasto. Apprestati alla lettura come se stessi andando a scuola: con la mente fresca e almeno un'ora di tempo per ogni lezione.

    Cominciamo.

    Senza dubbio la telepatia si presta più di ogni altra cosa a introdurre le dimostrazioni sul palcoscenico, conferendo all'operatore la sicurezza e credibilità necessarie per riuscire a suggestionare le platee.

    Durante le mie esibizioni per nulla al mondo rinuncerei agli strabilianti, divertenti e affascinanti esperimenti di telepatia, per cui ci tengo moltissimo che i miei alunni imparino in primo luogo a conoscere a fondo questo argomento.

    Un momento, però!

    Innanzitutto dobbiamo riuscire a discernere la lettura del pensiero dalla telepatia. Sono infatti due cose completamente diverse.

    La distinzione di questi due concetti richiede un intero capitolo e dev'essere ponderata attentamente.

    La parola «telepatia» deriva dal greco (téle = lontano e pathos = sentimento, emozione) e potrebbe essere tradotta con «sensazione a distanza».

    L'uso corrente del termine «telepatia» per indicare la «lettura del pensiero» risulta poco appropriato per il semplice fatto che per telepatia non si intende la lettura dei pensieri (mindreading), bensì la trasmissione di sensazioni da un individuo all'altro a distanza indeterminata, senza ricorrere alla parola, a segnali o altri sistemi di comunicazione naturali, mentre la lettura del pensiero, o meglio «l'avvertire i pensieri», comporta in massima parte l'intervento dei sensi somatici e può essere operata solo a distanze molto esigue.

    Siccome in questo volume intendo illustrare e insegnare solamente l'arte della lettura del pensiero, contempleremo soprattutto ciò che è essenziale ai fini di tale pratica, sicché mi asterrò dal dare in queste pagine una definizione esatta del termine «telepatia» nonché altre indicazioni dettagliate sull'argomento.

    Non deve meravigliare se con la storia della telepatia è strettamente correlata quella della lettura del pensiero, dato che i due termini furono spesso confusi l'uno con l'altro.

    La differenza tra essi risulta chiaramente dalle seguenti definizioni coniate dal medico Dr. A. Moll di Berlino sulla telepatia e dal professor Wilhelm Preyer (Jena) sulla lettura del pensiero.

    Il Dr. A. Moli definisce il vocabolo telepatia nel modo seguente:

    «Per telepatia si intende la trasmissione di pensieri, emozioni, sensazioni ecc. da un individuo A a un individuo B, senza che tuttavia B possa conoscere i pensieri di A attraverso uno dei sistemi di percezione convenzionali».

    In altre parole, la telepatia è l'acquisizione di impressioni visive,. acustiche e cinestesiche da individuo a individuo, senza che esse vengano registrate attraverso l'occhio, l'orecchio oppure qualunque altro tipo di percezione sensoriale, e al di là di ogni limite spaziale e addirittura temporale.

    In una presa di posizione polemica contro i risultati sperimentali del professor Charles Richet il professor Preyer nel 1886 definì la lettura del pensiero una conoscenza di direzioni e movimenti pensati dovuta a un abile sfruttamento dei movimenti muscolari ideomotori (involontari) conseguenti a un pensiero molto intenso, di cui l'operatore esperto si serve durante lo svolgimento dei suoi esperimenti, indovinando in apparenza i pensieri di altre persone.

    Sulla falsariga di queste due definizioni si aggirano anche tutte le altre interpretazioni dei due fenomeni, come ad esempio quella dei professori Forel, Du Prel, Schrenk-Notzing, Flammarion, Kiesewetter, Pilcz, Wagner-Jauregg ecc.

    Entrambe le definizioni sono però tutt'altro che inedite. Molto tempo prima di Preyer già Brow-h, Carpenter e Braid avevano riconosciuto il principio dei movimenti ideomotori, e se ultimamente, in seguito alla mia comparsa, una serie di profluvi giornalistici fece di questo fatto una notizia sensazionale, non si tratta certo di una gran

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