Le chiavi di pietra

Di Igino Angeletti

Ci sono diversi modi di vedere una porta, una porta che si apre verso il mondo e che ci mette in comunicazione con tutto ciò che è fuori; una porta che si chiude su di noi, a separare l’influenza esterna, e permetterci di racchiuderci in una condizione più intima, riflessiva…

Questo aprirsi e chiudersi di porte, costituisce la ragnatela di relazioni, esperienze, sensazioni, che avvolgono il nostro io profondo, che ci forgiano nella fucina del tempo, che creano il nostro essere “Noi”. Non si esce mai uguali dall’incontro, o dallo scontro, con gli altri, ma ancor più diversi si diventa quando riusciamo ad incontrare davvero noi stessi.

E le porte le apriamo con le chiavi giuste, chiavi speciali, che vanno cercate e sudate … le “chiavi di pietra” appunto.

Di pietra perché antiche, solide, immutabili e sagge, di quella saggezza che nasce dalla somma dei giorni, che l’uomo uno sopra l’altro pone per salire, pensiero dopo pensiero, lacrima dopo lacrima, sorriso dopo sorriso, un po’ più in alto per elevarsi…oppure scendere un po’ più in basso, nel senso di profondo, quando decide che è il momento giusto per avventurarsi nel proprio animo, di calarsi in se stesso e andare a fondo per cercare.

È proprio con queste chiavi che ho cercato di esplorare gli angoli nascosti, o fin troppo esposti e, forse proprio per questo, trascurati; spesso alzandomi di notte per fissare, in versi, l’immagine che “sentivo” dentro e se, leggendoli, riuscirai a trovare quell’immagine che tra le righe è sparsa, a ricostruirla e a riconoscerla come qualcosa che appartiene anche a te, vorrà dire che, in quel momento, forse stiamo guardando dallo stesso lato del cuore.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 18 mar 2017
• ISBN: 9788892653290

Anteprima del libro

Angeletti

Prefazione dell’autore

Ci sono diversi modi di vedere una porta, una porta che si apre verso il mondo e che ci mette in comunicazione con tutto ciò che è fuori; una porta che si chiude su di noi, a separare l’influenza esterna, e permetterci di racchiuderci in una condizione più intima, riflessiva …

Questo aprirsi e chiudersi di porte, costituisce la ragnatela di relazioni, esperienze, sensazioni, che avvolgono il nostro io profondo, che ci forgiano nella fucina del tempo, che creano il nostro essere Noi. Non si esce mai uguali dall’incontro, o dallo scontro, con gli altri, ma ancor più diversi si diventa quando riusciamo ad incontrare davvero noi stessi.

E le porte le apriamo con le chiavi giuste, chiavi speciali, che vanno cercate e sudate … le chiavi di pietra appunto.

Di pietra perché antiche, solide, immutabili e sagge, di quella saggezza che nasce dalla somma dei giorni, che l’uomo uno sopra l’altro pone per salire, pensiero dopo pensiero, lacrima dopo lacrima, sorriso dopo sorriso, un po’ più in alto per elevarsi … o un po’ più in basso, quando decide che è il momento giusto per avventurarsi nel proprio animo, andare a fondo e cercare.

È proprio con queste chiavi che ho cercato di esplorare gli angoli nascosti, o fin troppo esposti e, forse proprio per questo, trascurati; spesso alzandomi di notte per fissare, in versi, l’immagine che sentivo dentro e se, leggendoli, riuscirai a trovare quell’immagine che tra le righe è sparsa, a ricostruirla e a riconoscerla come qualcosa che appartiene anche a te, vorrà dire che, in quel momento, forse stiamo guardando dallo stesso lato del cuore.

Un piccolo passo è l’unità di misura del nostro cammino.

Igino Angeletti

Come spighe

E l’uomo parla,

ma non sente il suo pensiero,

parole sorde

… come nuvole nel cielo,

silenzi disperati e gesti insani

che a volte nascono da sguardi soli,

… e giorni vani.

Sentieri minacciosi di paure,

sono i percorsi della vita

di chi ha creduto,

che i granelli sparsi di momenti lieti,

sono come poche spighe

… in un campo già mietuto.

10 marzo 2010

Anima curva

Anima curva

dal pensiero greve,

sottili raggi l’attraversano leggera

e ne fissano le forme

sulle pietre arroventate.

Il cammino polveroso

ed intriso di sudore

rende pesante la fatica

nel trascinarsi lento della vita.

I ricordi nel futuro

si proiettano possenti

e pongono le basi

di gesti saggi e irriverenti.

Come cipresso nella nebbia