La Mente che Guarisce: Guarire con i mezzi psichici

Di Yogi Ramacharaka

Mente che Guarisce è una semplice e pratica esposizione di vari metodi di cura psichica.
 
Ramacharaka ritiene che la terapia tramite il pensiero sia la più alta e la migliore forma di cura che oggi si conosca; ciò nonostante, essa non può rendere permanenti le guarigioni, a meno che l’uomo non si convinca a modificare drasticamente il suo abituale modo di vivere, rendendolo consono alle leggi che regolano lo scorrere naturale della vita.
 
“Il terapeuta deve, innanzitutto, cercare di far conoscere al suo paziente l’entità delle leggi naturali ed il loro modo di operare. Solo così, dopo la guarigione, questi potrà correttamente osservare il tenore di vita adatto a conservargli la salute ed i vantaggi ottenuti con la cura”
 
“Il presente volume, ed il suo complemento Hatha Yoga, forniranno a tutti la «chiave della salute». …. non ci proponiamo di fare di questo libro un trattato di patologia; al contrario, parleremo il più brevemente possibile delle malattie e dei loro sintomi, accentrando la nostra attenzione principalmente su come mantenere uno stato di buona salute” 
                                                                           

• Lingua: Italiano
• Editore: Edizioni Cerchio della Luna
• Data di uscita: 24 apr 2018
• ISBN: 9788869373220

Yogi Ramacharaka

Yogi Ramacharaka is a pseudonym of William Walker Atkinson (1862 – 1932), who was a noted occultist and pioneer of the New Thought Movement. He wrote extensively throughout his lifetime, often using various pseudonyms. He is widely credited with writing The Kybalion and was the founder of the Yogi Publication Society.

Anteprima del libro

FINALI

CAPITOLO PRIMO - IL PERCHÉ’ DI QUESTO LIBRO

Questo libro vuole essere una semplice e pratica esposi­zione dei vari metodi di cura psichica. In esso, attraverso alcuni cenni teorici, abbiamo cercato di indicare la natura del lavoro che lo studioso deve intraprendere, ma ci è parso di primaria importanza sottolineare, con particolare chia­rezza, «come» questo lavoro debba essere svolto.

È innanzitutto necessario precisare che riteniamo pro­fondamente errato fare della cura psichica una religione, così come è errato farlo a proposito di ogni altro sistema terapeutico, quali possono essere le cure farmaceutiche, i massaggi o le cure fisiche di altro genere.

Sarebbe follia supporre che un qualsiasi sistema di cura possa collocarsi al di fuori delle leggi naturali: i poteri che esso usa sono naturali quanto può esserlo l’elettricità.

Nel mondo occidentale vi è una tendenza costante a creare un culto religioso o semi-religioso attorno alle prati­che di cura corporea. Qualsiasi culto o setta proclama le sue cure come risultato di specifiche credenze metafisiche e religiose, nonostante che identici risultati di guarigione vengano ottenuti più o meno nelle stesse proporzioni da ogni altra setta.

L’orientale non cade in errori di questo genere. Egli viene educato, fin dall’infanzia, a ritenere che nella Natura esi­stono molteplici, sottili forze e forme di energia, di cui è dato all’uomo fare uso a suo vantaggio.

Per questa ragione, sia le forze fisiche, come l’elettricità, sia quelle psichiche vengono considerate, in Oriente, con eguale riguardo e timore riverenziale; entrambe sono, in­fatti, ritenute forze generate da un’unica, identica sorgente e, di conseguenza, ugualmente rispettate.

Una piccola riflessione basterà a rendere esplicito il con­cetto in esame.

L’orientale sa che qualsiasi forza o energia, altro non è che manifestazione di Prana (parola indiana che indica il Principio generale dell’energia universale); conosce altresì che soprassiede al Prana la Mente e che quest’ultima è emanazione del Principio Mentale dell’universo.

Esula dagli scopi di questo libro una trattazione accurata intorno a questi princìpi; perciò invitiamo coloro i quali non siano al corrente di queste teorie, alla lettura del nostro volume Corso superiore di filosofia Yoga.

Basandosi sulle verità insite nei princìpi appena accenna­ti, il terapeuta orientale, contrariamente a quanto spesso accade in Occidente, è necessariamente portato ad una tolleranza priva di pregiudizi e gelosie nei confronti degli altri metodi terapeutici. Egli è consapevole che la forza ed i poteri adoperati, in ogni processo di cura, sono emanazio­ne dello stesso principio di Energia universale; ciò che varia risiede solamente nel metodo, nella forma in cui si presenta­no; perciò li rispetta tutti, in eguale misura. Preferisce il proprio metodo, ma non condanna chi ne usa uno diverso.

Egli ha appreso, inoltre, che esistono oggettive leggi naturali, riferite al corpo umano, che necessitano di rispet­to se si vuole mantenere intatta la propria salute o recupe­rarla quando sia stata perduta. In altre parole, sa che sono identiche le forze che mantengono l’uomo sano o che riescono a guarirlo quando è ammalato. Ci riferiamo, insom­ma, a tutte quelle leggi naturali che concernono respirazio­ne, nutrizione, escrezione, ecc.

Abbiamo già trattato dell’argomento nel nostro volume Hatha Yoga: ne riparleremo in termini succinti nel capito­lo seguente, ma fin da ora ammoniamo gli studiosi che presupposto essenziale per ben progredire nel lavoro di terapeuta è possedere sufficiente familiarità con le leggi di natura.

Sappiamo, purtroppo, che molte scuole occidentali ne trascurano lo studio, considerandole eccessivamente «ma­teriali»; basterebbe un rapido sguardo sulle cose che ci circondano per avere la dimensione dell’enormità di un atteggiamento del genere. È nostra ferma convinzione che sarebbe sufficiente seguire accuratamente le indicazioni di Hatha Yoga per mantenersi costantemente in salute ed evitare, così, le pratiche terapeutiche. Tuttavia l’umanità non è disposta favorevolmente nei confronti di questa no­stra affermazione e le cure si rendono necessarie.

Riteniamo che la terapia tramite il pensiero sia la più alta e la migliore forma di cura che oggi si conosca; ciò nono­stante, essa non può e non vuole rendere permanenti le guarigioni, a meno che l’uomo non si convinca a modifica­re drasticamente il suo abituale modo di vivere, rendendolo consono alle leggi che regolano lo scorrere naturale della vita.

In conformità di ciò non ci stancheremo di ripetere che il terapeuta deve, innanzitutto, cercare di far conoscere al suo paziente l’entità di queste leggi naturali ed il loro modo di operare. Solo così, dopo la guarigione, questi potrà correttamente osservare il tenore di vita adatto a conser­vargli la salute ed i vantaggi ottenuti con la cura.

Il presente volume, ed il suo complemento Hatha Yoga, forniranno a tutti la «chiave della salute». Sulla scorta dei motivi finora accennati, non ci proponiamo di fare di que­sto libro un trattato di patologia; al contrario, parleremo il più brevemente possibile delle malattie e dei loro sintomi, accentrando la nostra attenzione principalmente su come mantenere uno stato di buona salute.

Il nostro parere è che in ogni forma di male sia presente una comune caratteristica che ne costituisce la causa prima: il cattivo funzionamento delle cellule di cui siamo costituiti.

Ogni malattia del corpo può essere, dunque, ridotta a malattia della cellula. Nel suggerire i trattamenti terapeuti­ci faremo, perciò, riferimento costante a questo fondamen­tale principio.

Non vogliamo tediare il lettore con un noioso apologo dei vantaggi dei nostri sistemi; vi chiediamo soltanto di sperimentarli per rendervene conto di persona. Necessario è che abbiate fiducia in voi stessi e nelle facoltà terapeutiche insite in voi, avendo sempre ben presente che esse non sono una prerogativa riservata a pochi eletti, ma una vera e propria eredità trasmessa a tutti gli uomini dalla infinita potenza divina: è un potere naturale che cresce proporzio­nalmente alla fiducia che si ha in esso ed alla frequenza con cui viene usato; è come un muscolo che si sviluppa con l’attività e si indebolisce, invece, con l’inerzia.

Quando, però, avrete ottenuto favorevoli e sorprendenti risultati, tali da apparire miracolosi agli occhi dei profani, guardatevi dall’inorgoglirvi o dal ritenervi possessori di qualche particolare, divino potere che vi rende superiore agli altri; vi sia chiaro che il terapeuta altro non è che uno strumento attraverso il quale si esprimono le forze e le energie spirituali; egli è solo una pedina nelle mani delle leggi naturali.

Non dimenticatelo, poiché nello stesso tempo questa verità può essere ribaltata per tornarvi di grande utilità, se sarete consapevoli che dietro a voi sono le forze dell’Universo.

Da parte nostra auspichiamo che lo studioso in breve tempo riesca ad entrare nello spirito dei metodi che noi propugniamo; in seguito potrà fare la sua scelta personale in base al sistema che gli parrà migliore, più adatto alla sua sensibilità e temperamento; e se lo riterrà opportuno, potrà anche costruirne uno proprio, come sintesi delle parti mi­gliori di ogni altro. Non è necessario legarsi ad un metodo: l’importante è sempre essere se stessi.

​CAPITOLO SECONDO - LE LEGGI NATURALI DEL CORPO

Nel capitolo precedente abbiamo