Il giardino della mia memoria

Di Rita Lo Presti

Chiedere alla poesia di lasciare una traccia, questo sembra l’intento di Rita Lo Presti. Per far sì che le onde del tempo possano evitare di cancellare certe emozioni o la bellezza di momenti e luoghi altrimenti destinati a scomparire. Perché questo è il miracolo delle parole: lasciare testimonianza di ciò che altrimenti finirebbe nell’oblio. Una piccola importante missione che non lascerà indifferente chiunque voglia inoltrarsi fra le pagine di questo libro.
(dalla Prefazione)


Rita Lo Presti è nata a Palermo il 16 maggio 1969. Diplomata “maestra d’arte” presso l’Istituto Statale di Palermo, prosegue intraprendendo lo studio del canto classico e del pianoforte, conseguendo il diploma di “soprano lirico-leggero”. In seguito fa esperienze concertistiche con i cori polifonici della musica sacra, Gospel, Madrigale, esibendosi anche come solista in canti popolari e nella musica leggera. Esordisce in rappresentazioni teatrali popolari al Politeama, al Metropolitan, al Golden di Palermo e in tutta la Sicilia. Oggi insegna musica e canto presso una scuola privata per “Voci Esordienti” continuando a produrre concerti e spettacoli per gli allievi e scoprendo anche una vena letteraria. Il giardino della memoria è la sua prima raccolta poetica.

• Lingua: Italiano
• Editore: Gruppo Albatros Il Filo
• Data di uscita: 18 mag 2018
• ISBN: 9788856789669

Anteprima del libro

eventi.

Prefazione

Quello che Rita Lo Presti compie in questa breve ma intensa raccolta poetica, è un percorso intimo e suggestivo nelle strade che attraversano l’esistenza e che si dipanano fra le tortuose curve dell’animo umano.

Mostrando una sensibilità spiccata e una capacità di osservazione mirabili, l’occhio della poetessa si posa sul mondo circostante intercettando le sfumature più minute e impercettibili del vissuto e del quotidiano. E sono proprio queste sfumature a catturare e affascinare l’autrice per prima e il lettore poi.

Siamo di fronte a una piccola testimonianza di bellezza, garbo e onestà.

Un luogo dove la parola si fa simbolo, altare di bellezza e significati profondi. L’amore per la musica, il canto e il teatro ha portato l’autrice a cimentarsi con grande eleganza anche nel campo della poesia, che della musica e del teatro è sorella. Un palcoscenico di parole dove la vita trova la sua nobilitazione.

Le sue poesie scaturiscono dal raccoglimento, dal silenzio, dall’importanza della memoria e dalla quieta (o inquieta) osservazione del mondo, delle sue dinamiche e dei rapporti umani, fecondi seppur complicati da definire nella loro pienezza.

Il mio sposo notturno: il buio del silenzio,

rigeneratore della mia coscienza e delle mie emozioni.

[...]

(Lo sposo)

L’attenzione al particolare, alla notte, alle emozioni legate al