La seconda stanza delle torture: Interviste a persone e personaggi

Di Cinzia Donati

Le interviste si rivelano spesso una tortura per i malcapitati che, loro malgrado, devono mettersi a disposizione dei giornalisti di turno i quali capita che facciano domande di cui conoscono già la risposta e vorrebbero che i suddetti malcapitati rispondessero esattamente nel modo che loro immaginano…
L’allergia dell’autrice al sottoporre le persone alla tortura di rispondere a qualsivoglia domanda, trasforma così le sue interviste in chiacchierate.
In questa seconda raccolta della serie sono riportate le interviste realizzate per il quindicinale Paspartu, nell’arco di tempo che va dal 2011 al 2018.
Gli intervistati sono persone che hanno qualcosa da dire. Per avere qualcosa di più o meno interessante da dire non importa essere famosi. Per questo si alternano nomi noti e meno noti, alcuni addirittura fuori dal radar della popolarità. L’importante è che, alla fine di ogni intervista, il lettore abbia l’impressione di aver imparato qualcosa di nuovo, che è poi lo spirito con cui la giornalista sceglie le persone da intervistare.

• Lingua: Italiano
• Editore: Giovane Holden Edizioni
• Data di uscita: 15 nov 2018
• ISBN: 9788832923261

Anteprima del libro

parole

Introduzione

Faccio la giornalista e sono allergica alle interviste. Vedo gli occhi sgranati dei miei colleghi, quando li informo di questa cosa… Ma non posso farci nulla! Non amo sottoporre le persone alla tortura di rispondere a qualsiasi tipo di domanda, perciò questo librino, che è la raccolta delle interviste realizzate da me per il quindicinale Paspartu tra il 2011 e il 2018, non poteva che avere come titolo La seconda stanza delle torture . Perché seconda ? Perché la prima è già stata pubblicata e conteneva le interviste realizzate tra il 2008 e il 2011. Ogni intervista assume la forma di una chiacchierata e i più arguti (ma anche i meno) noteranno che spesso le domande si ripetono: non è per ignoranza (come qualcuno ha sospettato, sottolineandomelo pure), ma è semplicemente perché, essendo realizzate per una testata molto popolare, per scelta le interviste rispecchiano uno schema predefinito e non sono mai troppo erudite né troppo tecniche, perché tutti devono avere la possibilità di comprendere ciò che è scritto. L’opera in copertina, Dillo alla luna , è un dipinto di Graziano Ciacchini. Ho immaginato che raffiguri una conversazione speciale, come un po’ speciali sono tutte le persone e personaggi che intervisto, a cui cerco di avvicinarmi in modo rispettoso, come quel braccio che tocca la luna. Come scelgo i malcapitati da sottoporre a tortura? Si tratta di persone che hanno qualcosa da dire, più o meno interessante. Per avere qualcosa di interessante da dire non importa essere famosi! Perciò qui troviamo nomi noti e meno noti, alcuni mai sentiti nominare! In genere, preferisco intervistare gli sconosciuti, perché ho l’impressione, a fine intervista, di aver imparato qualcosa di nuovo. E spero sempre che questa impressione rimanga anche nei lettori.

Cinzia Donati

Viola Valentino

Intervista realizzata a marzo 2012

Incontriamo Viola Valentino a Torre del Lago Puccini, che è il luogo della Versilia che lei preferisce e dove ha un sacco di amici.

Dove e quando sei nata?

Sono nata a Canzo, provincia di Como. Quando? A una signora non si chiede mai… Un po’ di anni fa!

Dove abitavi e che ricordi hai da bambina del posto dove vivevi?

Ho vissuto in tantissime città italiane, perché mio padre faceva un lavoro che ci portava spesso