Tutto ciò che voglio sei tu

Di Angela Barresi

“Tutto ciò che voglio sei tu” è la “music story” di una fan appassionata per gli U2, per la loro musica e per i personaggi che compongono la band, in quanto considerati uomini di grande intelligenza, umanità e di valori morali in cui identificarsi.

Nasce come raccolta di articoli pubblicati dall’autrice Angela Barresi per il sito italiano U2360GRADI.IT per cui collabora da diversi anni curando la rubrica “360pink”, che propone ai lettori una visione spiccatamente “femminile” della band irlandese. Il tutto ispirato dal desiderio di condividere con chi legge le esperienze ed i sentimenti che solo la buona musica sa creare. Gli articoli, infatti, raccontano aneddoti di vita personale il cui filo conduttore è l’amore per la musica di Bono e compagni; con le mille sfaccettature che una canzone, un intero album, un video, possono avere a seconda di chi l’ascolta e del coinvolgimento emozionale che può creare. Al fondo di ogni articolo sono stati riportati i commenti di altri fan, di persone che settimana dopo settimana si sono appassionate alla rubrica ed hanno voluto lasciare un ricordo od il motivo per cui non potrebbero fare a meno degli U2.

Gli U2 appassionano indistintamente uomini e donne di età, cultura ed origini diverse. Tengono insieme popoli e generazioni che altrimenti non avrebbero un’identità musicale così netta e radicata nella loro natura.

“Tutto ciò che voglio sei tu” è anche la storia degli U2 raccontata attraverso disegni realizzati a matita dall’autrice che ha riunito in un’unica opera la sua creatività artistica, musicale e letteraria.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 28 ago 2013
• ISBN: 9788891119216

Anteprima del libro

cuore.

TUTTO CIÒ CHE VOGLIO SEI TU

(riflessioni di una fan degli U2)

Se vent’anni fa mi avessero detto che oggi avrei scritto una raccolta di articoli sugli U2 avrei risposto che si trattava solo di un sogno ad occhi aperti, praticamente impossibile da realizzare. Per fortuna a volte i sogni si avverano, così mi ritrovo a descrivere in parole quel mondo di emozioni, chissà forse prettamente femminili (sicuramente personali), che mi trasmette la musica di Bono, Edge, Larry ed Adam.

Con la fine del 360Tour, cresce l’attesa per l’uscita della versione rimasterizzata di Achtung Baby, prevista per l’autunno 2011, da cui, personalmente, mi aspetto grandi emozioni; soprattutto mi aspetto che gli U2 riescano a stupirmi per l’ennesima volta con le canzoni che amo da quando ero ragazzina e che continuo ad ascoltare con lo stesso coinvolgimento della prima volta. E sono più che sicura che sarà così. Da quando mi sono imbattuta in loro, merito di mio fratello che me li ha fatti ascoltare con la prepotenza di chi detta le regole perché più vecchio, non ho mai smesso di seguirli ed ammirarli come gli unici artisti in grado di condizionare il mio modo di vedere le cose, di approcciarmi alla vita e alle problematiche di una società in perenne mutazione. Li ascolto perché riescono a ripristinare l’equilibrio tra il mio universo interiore e tutto ciò che c’è al di fuori e che spesso mi inquieta. Li apprezzo per la minuziosità con cui creano musica da tre decenni senza aver mai sbagliato una mossa, dall’incisione di dischi sempre attuali, alla realizzazione di tour mondiali pluripremiati per il successo di pubblico, per la maestosità del palco e per la straordinarietà dello spettacolo.

Achtung Baby rimane l’album a cui sono maggiormente legata, un po’ perché mi ricorda i miei diciotto anni ed un estate al mare incredibilmente bella, un po’ perché è l’espressione più alta di tutti i valori in cui credo: amore, fratellanza, collaborazione e sostegno reciproco come unico strumento per andare avanti. Proprio nel momento in cui i componenti della band non riescono a comunicare tra loro e sembra stiano per arrendersi e separarsi, arriva, come caduta dal cielo, One, la canzone che affida agli U2 un posto d’onore nell’olimpo della musica mondiale. Pur non essendo una canzone d’amore, One riesce a coinvolgermi nel profondo grazie alla commistione tra melodia e parole che arriva al cuore senza possibilità di fraintendimento perché l’unico modo al mondo per superare i momenti difficili è collaborare con le persone care, un amico, un familiare, un compagno, come uniti in una cosa sola. La voce di Bono mi penetra nelle orecchie e scuote quella parte di me che spesso non sto ad ascoltare perché nella vita di tutti i giorni il tempo non basta mai; sempre di corsa tra mille impegni e mille cose da ricordare.

Quella musica è l’aria che alimenta il fuoco che mi rappresenta molto più dell’aspetto, delle parole che pronuncio o scrivo per farmi conoscere. A volte sembra che Bono sappia le mie inquietudini, le mie paure come se gliele avessi confidate per trasformarle in un messaggio riservato a chi condivide le stesse emozioni, a chi piange o ride perché prova ciò che provo io. Da quando ascolto gli U2 mi rendo conto di non essere un’incompresa o una disadattata se in auto canto a squarciagola le canzoni della mia band preferita, o se scrivo su facebook che noi fan di Bono e compagni siamo una grande ed unica famiglia riunita nel nome dell’amore e nel rispetto degli ideali che rendono grande l’animo umano.

AD ALI HEWSON

Ogni giorno centinaia di ragazzi e ragazze adolescenti si innamorano ed iniziano un percorso di vita insieme, fatto di promesse di un amore forte capace di superare qualsiasi ostacolo. Credo che qualcosa di molto simile sia capitato anche a Bono e a sua moglie Alison, quando si sono conosciuti ed innamorati durante gli anni della scuola nel 1975. A quell’età ancora non sapevano chi sarebbero diventati, né che il resto del mondo li avrebbe conosciuti come una delle coppie più belle e solide tra le celebrità di fama internazionale. Ali ha sempre avuto un ruolo fondamentale, non solo nella vita privata di Bono, ma anche in quella artistica; probabilmente molte delle canzoni che noi amiamo degli U2 non avrebbero le stesse parole, la stessa carica emotiva se non ci fosse stata una donna capace di ispirarlo e sostenerlo giorno dopo giorno per trentacinque anni. Certo un rapporto di coppia è fatto di innumerevoli problematiche, di compromessi, di debolezze e perdoni; ma un qualche inspiegabile segreto deve celarsi tra i due se rappresentano un modello di famiglia sempre più raro da trovare ai giorni nostri. Non per niente si dice che dietro un grande uomo ci sia sempre una grande donna al suo fianco che lo completa; che lo arricchisce nell’amore e gli dà forza nel dolore.

Ali è riuscita a fare tutto questo: è moglie, madre e soprattutto è una donna che ha perseguito i suoi obiettivi, senza mai trascurare se stessa, specialmente nei momenti in cui non è stato facile essere la partner del cantante degli U2. Fondamentale nella sua vita è l’impegno sociale, che dimostra la sua grande sensibilità verso alcune delle problematiche del nostro secolo come la povertà in Africa e disastri ambientali come Chernobyl. Sapere che al mondo ci siano donne come Ali, mi fa credere che non è ancora tutto perduto; che l’Amore vero esiste e non è solo un ideale; che richiede molta fatica ed impegno, ma che vive negli anni e che sa ingannare lo scorrere inesorabile del tempo. Mi convince che non sempre la fama ed il successo trasformano negativamente le persone; che il denaro non può comprare i sentimenti e che la natura dell’essere umano lo porta a raggiungere i successi che arricchiscono l’anima e non il corpo. La musica degli U2 è fondata sull’amore e sulla famiglia, questo è il segreto di un sodalizio così duraturo e che noi tutti desideriamo ci accompagni per sempre. Non credo di poter immaginare uno solo dei miei giorni futuri senza la voce di Bono che canta per me con tutta l’energia e la passione che viene dal profondo del suo animo.

Essere un personaggio pubblico non è solo una forma di vanto; al contrario, spesso rappresenta una enorme responsabilità nei confronti dei fan che lo accolgono nella loro vita come il migliore amico, il confidente di sogni e passioni segrete. Questo rende ancora più difficile essere prima di tutto un uomo e una donna che come tutti affrontano in silenzio e con grande dignità le difficoltà e le piccole soddisfazioni quotidiane.

Bono ed Ali rappresentano un modello di famiglia a cui ognuno di noi può aspirare se non smette mai di credere nei propri sogni, nel rispetto reciproco e che l’amore, quello con la A maiuscola, può vincere su tutto ed è l’unica legge del cuore.

Stimo Ali dal profondo, anche se per donne come lei è di certo più facile affrontare la vita. Noi che ci alziamo la mattina presto, prepariamo la colazione ai nostri figli, li vestiamo e li portiamo a scuola sperando che il loro futuro sia meno complicato del nostro, non possiamo permetterci certi lussi. È un dato di fatto che di Bono ce n’è uno solo, ma Ali è rimasta discretamente al suo fianco senza lasciarsi cambiare da quel successo che inebria e a volte prende la mano fino a perdere la visione della realtà.

Chiara sulla pagina facebook di U2360GRADI.IT

Qualche notizia in più sull’impegno di Ali a favore dell’Africa

Fondata da Ali Hewson e Bono nel 2005, Edun è un marchio di abbigliamento etico per fare in modo che avvenga in Africa un commercio equo e solidale che non sfrutti la manodopera e le persone, ma tenga conto dell’etica e delle correttezze basilari. Ali e Bono sono degli attivisti convinti, collaborano, tra l’altro, anche con la famosa casa di moda Luis Vuitton, che, dal 2009 ha acquistato il 49% della Edun per continuare con il suo impegno a promuovere un commercio che non sfrutti i Paesi più poveri.

Ali, oltre agli abiti della campagna, porta con sé una borsa nata dalla partnership delle due società. Questa borsa ha un monogramma realizzato in Africa e all’interno ha una targhetta su cui c’è la scritta Ogni viaggio ha inizio in Africa. Permettere il lavoro, battersi per l’occupazione e per il commercio equo, ecco cosa fa Edun; ecco cosa fa una donna, che prima ancora di essere moglie di un cantante dalla fama mondiale, è una persona che ha interesse per il benessere e lo sviluppo di un continente dalle risorse enormi.

LO SGUARDO È CIÒ CHE MI EMOZIONA DI PIÙ

Si dice che gli occhi siano lo specchio dell’anima e credo che non sia semplicemente un modo di dire, ma esattamente ciò che è.

Di una persona ci colpisce il suo aspetto, il modo di parlare e di muoversi, ma è lo sguardo che ci trasmette emozioni, toccando la nostra sfera più intima. Beh, credo che questo valga anche e soprattutto per Bono, il quale, indubbiamente, vanta più modi per conquistare una donna. Il fatto di essere il leader di una band di fama mondiale, di avere carisma, personalità ed intelligenza – oltre ad una voce senza pari – lo