La Fantasia in Versi...

Di Sapia Andriani

Nata a Taranto città dei due mari dove è cresciuta, Sapia Adriani sfoga la sua vena poetica, traendo ispirazioni del suo vissuto. Inizia a comporre versi al tempo dei suoi primi studi. Questo libro raccoglie il lavoro creativo di anni, mostrando il carattere espressivo dell'artista, la quale trasforma in versi la realtà che ci circonda, nonché avvenimenti evidenti di notiziari.

Il lettore saprà cogliere la raffinatezza espressiva che mette in risalto la diversità linguistica evoluta dagli anni "60" ad oggi, che spinge l'uomo nel quotidiano.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 15 feb 2019
• ISBN: 9788831602501

Anteprima del libro

633/1941.

Sinossi

L’autrice è lieta di presentare

la nuova raccolta dal titolo

La Fantasia in Versi...

Edizione 2018

la quale fa seguito

all’edizione 2017

della raccolta dal titolo

Versi Poetici…

Esse contengono

40 poesie inedite,

dal quale il lettore saprà valutare

il contenuto espressivo dell’artista

Sapia Andriani

Premessa dell’autrice:

La presente raccolta dal titolo Fantasia in Versi raccoglie un’insieme di poesie di cui fa seguito alla precedente silloge dal titolo Versi Poetici come prima uscita di pubblicazione nel 2017 L’autrice descrive in rima i suoi sentimenti, le sue emozioni, il suo vissuto e la realtà che la circonda aggiungendo quel tocco di fantasia che ha saputo realizzare in ogni trama, dal quale il titolo ne indica il contenuto espressivo Infine l’autrice vi allega il giorno, l’anno e la firma sottostante. In alcune di esse è raffigurato una piccola immagine web che ne risalta la trama riassuntiva del titolo offrendo una parte visiva dando al lettore l’opportunità di valutare la diversità espressiva linguistica, evolutasi negli anni.

Andriani Sapia

La parola … Amore!..

Amor’ che di beltà sarèa

parol’ solenne ed immortale

tu che sospiri e immergi a nostre piaghe

solenni a dimandare:

"amor che di braccia amate

- vivesti mie serate

- amor che d’un flagello

- non seppi d’esser’ degno!...

Di labbra tue pendenti

baciasti le mie gote

le labbra che già folte

parèan’ già distolte.

Che ti pronunci il còre

d’un grande e fervido amore

ché a più codeste parole

sai dire solo un nome … Amore!…

S. A. 1963

L’anfora

Giorno lontano ivi schiusi la porta

ché al grande solaio, cigolasti più forte

in me che volèa, sospinger’ più volte.

Via o pensiero - tèco scacciommi tentare

potessi tu allora almeno frenare

quel passo fremente, che vidi tentare.

Quand’ecco passare la soglia attesa

che il piede fermò, nel dentro più tesa

guardommi intorno, con molta sorpresa.

Là dov’è un cumulo di cenci e scaffali

di libri e botti più spesso uguali

ed altri diversivi, che han poco valore

io scorsi nel vuoto un caro ricordo.

Un’anfora attrasse