Tredici Favole da Raccontare ...

Di Lucia Spezzano, Benito Jacovitti e Edgardo Colabelli

All Voi, cari genitori, offest quest brevi, ma ponderati racconti, nel ricordo felice di sefnfzia sefni, quando the most major era avere qualquno that continuum ad alimentare fantasia e curiosità.
Il materiale a sua disposizione narrativamente, naturalmente, non sufficiente ma sufficiente per essere improvvisato per essere basato su una varietà di personalità banali e contraddittorie, spesso dimensionalmente, ma non limitate a, ma piuttosto ripetitive, volutamente come riferimenti educativi irrinunciabili, in cui confronto e credibilità per l'eternità.
Allora, contrattutto lod acidu u rassicurante impegno, con kui i miei genitori soddisfacevano le mime continue richieste, ma oggi, mi rendo conto più che ma per peso quto questo ha avuto poi sull'bilibilibro della mia cellacita e poter risultare utile, ho voluto aggiungere qualche nova personaggio alla già amia ma mai sufficiente famiglia di simpatici protagonisti di favole.
È solo un piccolo contributo, una modesta indicazione, perché il vino fortunato è costantemente Vostro, e le giuste interpretazioni e media delle aspirazioni di qualunque cosa ci voglia sono: magic, giganti, giusti e buoni, paladini, eroi insomma da immortalare in il record per tutta la vita, tutti i dolori di gioire nel miracolo,
che ti sei rinnovato e che hai generato, in modo persuasivo e profondo, dal profondo dei valori essenziali essenziali che soffre l'umanità contemporanea

• Lingua: Italiano
• Editore: Lucia Spezzano
• Data di uscita: 1 mag 2019
• ISBN: 9788832593938

Anteprima del libro

Lucia Spezzano, Benito Jacovitti

Tredici Favole da Raccontare ...

Lucia Spezzano, Benito Jacovitti

presentano

Tredici Favole da Raccontare ...

Copyright @ Lucia Spezzano 1998

Proprietà letteraria ed artistica riservata

Ogni riferimento a luoghi, fatti e persone è da ritenersi puramente casuale

Per contattare l’autore:

e-mail: [e-mail]

sito internet: www.tredicifavole.it

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Indice dei contenuti

Prefazione

Tavola della copertina - Jacovitti

Introduzione

Il Topo Eustachì e lo Scoiattolo Adelmo

Tavola 1 - Jacovitti

Olio su tela - C. Tonelli

Il Maharaja ed il Saggio

Tavola 2 - Jacovitti

Olio su tela - C. Tonelli

Mamma Chioccia e mamma Lombrica

Tavola 3 - Jacovitti

Olio su tela - C. Tonelli

IL Calabrone ed il Ragnetto

Tavola 4 - Jacovitti

Olio su tela - C. Tonelli

Il Merlo impiccione

Tavola 5 - Jacovitti

Olio su tela - C. Tonelli

La Mortadella e la Mozzarella

Tavola 6 - Jacovitti

Olio su tela - C. Tonelli

Il Ragnetto Crociato

Tavola 7 - Jacovitti

Olio su tela - C. Tonelli

Il Rospetto dello Stagno Incantato

Tavola 8 - Jacovitti

Olio su tela - C. Tonelli

La Lepre e la Talpa

Tavola 9 - Jacovitti

Olio su tela - C. Tonelli

Crisostomo

Tavola 10 - Jacovitti

Olio su tela - C. Tonelli

La Questione di Principio

Tavola 11 - Jacovitti

Olio su tela - C. Tonelli

La Grande Festa

Tavola 12 - Jacovitti

Olio su tela - C. Tonelli

La Redenzione

Tavola 13 - Jacovitti

Olio su tela - C. Tonelli

Note

Ringraziamenti

Prefazione

E' stato proprio in occasione dell'ultima visita fatta al mio grande amico Jac che ho potuto ammirare i magnifici disegni custoditi tra le pagine di questo bellissimo libro. La mia attenzione è subito caduta sulla figura del Maharaja, che, neanche troppo casualmente, enormemente assomigliava al Sandokan protagonista del Salgarone realizzato dal Club Jacovitti nello stesso autunno del 1997. Ricordo che Jacovitti era veramente entusiasta del libro che vi accingete a leggere; e questo, detto da un illustratore di grande favole come: Pinocchio, Il Flauto Magico, Il Mago Pampuss, Alice nel Paese delle Meraviglie ed altre ancora, credo suoni sicuramente come il miglior biglietto da visita per un'opera letteraria completa e articolata.

La cura con cui il Maestro ha personalizzato le tavole, concentrando in un sol foglio l'immagine significativa del racconto sviluppato in più pagine, fa capire quanto egli abbia potuto amare e condividere questi scritti.

Ma soprattutto l'enfasi con cui me ne parlava nei colloqui telefonici che, con cadenza giornaliera, ci vedevano impegnati, ha fatto crescere in me una curiosità poi appagata solo in quel triste giorno di Dicembre, ultimo incontro fra due grandi amici, che solo la morte avrebbe tanto improvvisamente e tragicamente potuto separare. Un giorno felice, come lo erano stati tutti quelli che ci regalavamo nel salotto interno allo studio del grande artista, ma triste nel contempo, poiché l' ultimo di una lunga serie iniziata sei anni prima e nella quale avevamo maturato tanti progetti e tante idee. La fantasia del più grande illustratore italiano era veramente sconfinata, come lo era la sua bontà e la sua allegria; ma il suo spirito, malgrado gli oltre settant'anni, era rimasto quello di un ragazzo e soprattutto il suo entusiasmo, quello di un esordiente. Quando accettava un incarico, e lo faceva sempre più raramente, profondeva in esso il massimo impegno. Ciò risulterà ancor più chiaramente da tutta l'opera grafica finale, che, specialmente in questo libro, raggiunge il massimo dell'espressività. Ora tuttavia credo sia giunto il momento di verificare quanto da me consigliato, iniziando a centellinare un lavoro che merita un' approfondita lettura, ma soprattutto un'ancor più attenta analisi visiva.

Buon divertimento.

Edgardo Colabelli

Coordinatore Nazionale del Club Jacovitti

Tavola della copertina - Jacovitti

immagine 1

Introduzione

A tutti Voi, cari genitori, offro questi brevi, ma ponderati racconti, nel ricordo felice di un’infanzia serena, quando la cosa più importante era avere qualcuno che continuasse ad alimentare la fantasia e la curiosità. Il materiale a disposizione dei miei narratori, naturalmente, non era mai sufficiente ed essi erano costretti ad improvvisare li per li storielle a volte persino banali e contraddittorie, di cui presto si dimenticavano, ma che la sottoscritta, oltre a chiederne la replica, istintivamente rivendicava come irrinunciabile riferimento educativo, in cui confrontarsi e credere per l’eternità. Allora, contava soprattutto l’assiduo e rassicurante impegno, con cui i miei genitori soddisfacevano le mie continue richieste, ma oggi, mi rendo conto più che mai del peso che tutto questo ha avuto poi sull’equilibrio della mia crescita e, nella speranza di poter risultare utile, ho voluto aggiungere qualche nuovo personaggio alla già ampia ma mai sufficiente famiglia di simpatici protagonisti di favole.

E’ solo un piccolo contributo, una modestia indicazione, perché la vera fatica è compito squisitamente Vostro, e se saprete correttamente interpretare e mediare le aspettative di chi ancora vi vede: maghi, giganti, giusti e buoni, paladini, eroi insomma, in cui credere ed immortalare nel ricordo per tutta la vita, allora sarete riusciti a compiere il miracolo, che si rinnova e si tramanda ad ogni generazione, persino a dispetto della profonda crisi degli essenziali valori che travaglia l’umanità contemporanea .

Lucia Spezzano

Il Topo Eustachì e lo Scoiattolo Adelmo

Viveva in un boschetto di castani un giovane topo di nome Eustachì; la sua prominente pancia lo rendeva, goffo, buffo ed impacciato nei movimenti.

Mangiava tanto, ma, in compenso, di lavorare non ne voleva proprio sapere, perché considerava il lavoro non solo un obbligo degradante, ma soprattutto una limitazione alla sua ampia fantasia.

Aveva preferito quindi vivere di mille stratagemmi, truffando ingegnosamente quegli animaletti laboriosi e di buon cuore, che gli prestavano fede. Fin troppe volte Eustachì era riuscito a ottenere cibo in cambio di lavori, che prometteva ma