Luci tra il Fogliame: 14

Di Luis G. de Felipe Vila

La poesia, la roba vera di cui sono fatti i sogni, è scritto con in misura diseguale del cuore e della mente, le emozioni e la ragione. C'è una poesia più intellettuale e c'è una poesia più emotiva, secondo come la musica dei versi suona all'interno del poeta

• Lingua: Italiano
• Editore: BadPress
• Data di uscita: 16 mag 2019
• ISBN: 9781547586059

Anteprima del libro

Luci tra il fogliame

Luis G. De Felipe Vila

Traduzione: Gelsomino Walter Mattia

Cambio di ciclo

Sguardo misterioso

La mia oscurità

L'inganno

La costruzione

Il Confine

Un pensiero per te

Il gene di Ulisse

Il tuo ricordo

Alchimista

Sul quadrilatero

Migrazione

Bruciando, vivendo

I miei due fiori

La tua ultima visita

IIstruzioni per l'arrampicata

Sono

Un organo vizioso

Sarò aspettando

Un giorno, una notte

Gli amanti

Fammi vivere

Come bambini

Il futuro

Il messaggio di un naufragio

Correre

Ombre di ciò che eravamo

Due fratelli

Lunatico

Durante l'estate

I compagni

Il cuore della tempesta

Pelle di ottone

Inizia la giornata

Omaggio a Federico García Lorca

Sdraiarmi con te

Mia amante

Strelle nei miei sogni

Campane sul mio petto

Niente

Orfeo

Cambio di ciclo

Giorni alterati, giorni pesanti,

giorni in cui tempo

sembra aver dimenticato

tutto ciò con cui sogniamo:

mantenere i momenti d'oro,

dare fuoco al malcontento,

aprire le ali, volare sul pavimento.

Come una vecchia attrezzatura,

una ruota dentata d'acciaio,

si muove stanco il destino,

privo di spinta, privo di coraggio,

abbandonato sull'isola del crepuscolo

in balia della nebbia e delle onde.

Ma tu, che non cambi ne invecchi,

tu, che a appena hai le rughe sulla pelle

e non sei cosi innocente come sembri,

tu, che trasformi l'amaro in miele

e che hai cambiato di cielo tante volte,

vieni, tu, e solleva il peso del giorno,

Vieni, principessa, e dalle tue labbra dammi la gioia

Sguardo misterioso

Gli occhi che hai,

Sono quelli che usa il vento

per indicare ai morti

il sentiero del riposo?

O sono le luci di un porto,

dove crociere gigantesche

Giacenti incagliati, aperte

le sentine per ricevere acqua,

molluschi e crostacei?

Non vedo in loro riflessi dorati,

né promesse di tempi migliori,

non rendono dubbi ne paure