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Perle dall'oceano invisibile
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E-book52 pagine1 ora

Perle dall'oceano invisibile

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Questo volume raccoglie una serie di discorsi di Inayat Khan, essi abbracciano riflessioni di tipo mistico, filosofico, religioso e vogliono essere una guida per chiunque ricerchi la verità dentro se stesso.
 
LinguaItaliano
Data di uscita17 feb 2017
ISBN9781537021140
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    Anteprima del libro

    Perle dall'oceano invisibile - Hazrat Inayat Khan

    1919;

    PREFAZIONE

    Sulla riva dell'oceano si trovano le conchiglie ma le perle sono nelle sue profondità; chi si sofferma sulla superficie non raccoglie altro che immaginazioni ma chi si tuffa nelle profondità del suo oceano interiore, il quale è invisibile ed infinito, pescherà ispirazioni preziose quanto perle. Di questo ho trovato conferma nelle parole di Inayat Khan, che ho avuto il grande privilegio di avere come mio maestro spirituale. In Oriente c'è un modo di dire che suggerisce di scambiare i propri tesori con gli altri e, quindi, nel mio piccolo ho cercato di legare i fili di perle-pensieri che il Murshid condivideva al Khankah ogni domenica mattina ed offrire questa collana, come mio umile dono, alle anime in cerca della verità.

    Zohra Mary Williams

    Aprile, 1919

    Perle dall'oceano

    invisibile

    DISCORSI DI INAYAT KHAN

    SUFISMO

    Il sufismo non è una religione, ma potrebbe essere definita una super-religione poiché è oltre i limiti delle fedi e delle credenze, le quali sono alla base di ogni differenza religiosa.

    Il sufismo, in breve, è un cambiamento di visione verso la vita. È

    una visione planare, come se si stessero osservando dall'alto le strade che si conoscevano e nelle quali si era camminato tutti i giorni senza aver mai visto la città dall'alto, nella sua interezza.

    L'idea del sufismo è quella di guardare alla vita innalzandosi oltre la vita stessa. Se una persona è addolorata come può sollevare qualcuno dal dolore? Se una persona è già carica di un peso come può caricarsi il peso di qualcun altro? Se una persona è adirata con se stessa come può portare la pace tra coloro che sono in conflitto? Quindi, viene considerato necessario che il Sufi viva nel mondo e che allo stesso tempo non sia del mondo.

    Se uno Yogi vive la vita dell'adepto nella foresta o in una caverna in montagna il Sufi, invece, vive nel mondo poiché egli ritiene che per risvegliare il suo cuore all'umana sensibilità sia necessario fare esperienza in prima persone delle sfide e delle responsabilità garantite da un vita nel mondo e, inoltre, per realizzare che l'uomo non è esclusivamente per se stesso ma ha la sua più grande gioia nel condividere ogni beneficio e senso di beatitudine che ha nella sua vita con gli altri.

    Il processo di guardare alla vita in questo modo doppio, sia dal basso che dall'alto rende la vista del Sufi particolarmente sottile.

    Non solo egli conosce le leggi della natura, da tutti risapute, ma comprende anche la legge interiore che è al lavoro dietro le scene, il ché gli conferisce intuizione e risveglia la sua empatia per gli altri.

    Il Dio del Sufi è l'unico Essere esistente. Il suo maestro è lo

    spirito guida interiore; il suo testo sacro è il manoscritto della natura, la sua comunità è l'intera umanità. La sua religione è l'Amore. No vi è Dio di un popolo che non sia anche il suo Dio.

    Non vi sono sacre scritture che egli non accetta, dato che è fervente adoratore della luce e discepolo dell'amore, eppure, egli si mantiene libero dalle distinzioni e dalle differenziazioni mondane.

    La diversità dei nomi dell'universo è per lui un velo illusorio che ricopre l'Unità, l'unica vita. - Uno è colui che vive, e tutte le manifestazioni sono per Lui il Fenomeno di quell'unica vita.

    Tutte le cose che nascono, che sono create e formate sono come bolle nell'oceano della vita. Il Sufi, invece di guardare alle loro limitazioni vede in esse l'infinitezza della vita.

    L'Allah del Sufi è il suo Ideale Divino al quale attribuisce tutto ciò che è bello e buono alla perfezione e verso il quale si volge con profonda umiltà, realizzando la propria imperfezione in quanto anima racchiusa in un corpo fisico. Il suo scopo nella vita è quello di liberare l'anima dalle restrizioni delle limitazioni terrene, cosa che raggiunge mediante la ripetizione dei Nomi Sacri di Dio, dirigendo costantemente l'attenzione al suo

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