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Ho ristretto il mio migliore amico! - Libro 1 - Ops!
Ho ristretto il mio migliore amico! - Libro 1 - Ops!
Ho ristretto il mio migliore amico! - Libro 1 - Ops!
E-book135 pagine1 ora

Ho ristretto il mio migliore amico! - Libro 1 - Ops!

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Info su questo ebook

Bella e il suo migliore amico Joe sono due ragazzi molto intelligenti che trascorrono ogni minuto del loro tempo libero insieme. Un giorno, architettano un piano che li renderà ricchissimi e famosissimi. È talmente un grande piano che gli consentirà di non andare più a scuola e anche avere il loro programma televisivo! C'è qualcosa di migliore di questo?

Tuttavia, questo particolare piano non funziona come sperato da Bella e Joe che si troveranno rapidamente faccia a faccia con un problema enorme; uno che non saranno in grado di risolvere da soli. Poi, quando viene coinvolta la cotta segreta di Bella, le cose cominciano a diventare molto interessanti.

Dall'inizio alla fine, questo libro è davvero divertente e ti farà ridere, oltre a cercare di indovinare cosa succederà. Un grande libro per ragazze e ragazzi. Infatti, è una bellissima storia per coloro a cui piacciono i libri divertenti. Perfetta per ragazzi di 9-12 anni, questa storia ti farà divertire fin dall'inizio!

LinguaItaliano
Data di uscita14 lug 2019
ISBN9781547595365
Ho ristretto il mio migliore amico! - Libro 1 - Ops!

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    Anteprima del libro

    Ho ristretto il mio migliore amico! - Libro 1 - Ops! - Katrina Kahler

    Capitolo 1

    NO... mi stai prendendo in giro! È terribile! Aspetta, peggio di terribile, è terribile all'ennesima potenza.

    Fissavo il mio migliore amico, Joe, mentre lui mi guardava impotente, con le braccia incrociate. L’espressione sul suo viso diceva tutto.

    La cosa era divertente, tutto di lui era esattamente proprio come alcuni secondi prima. Tranne che c'era una differenza ENORME. E questa differenza era davvero mega gigantesca. Pensi che stia esagerando, ma no, fidati. Avevamo fatto un terribile errore. E non era esattamente quello che ci aspettavamo.

    Per prima cosa, Joe non doveva essere ancora nella stanza. Sarebbe dovuto tornare nel Medioevo a guardare i cavalieri combattere l'un l'altro con le loro armature scintillanti e i loro fantastici scudi e spade.

    E avrei dovuto esserci anch'io con lui. Ma a me interessava di più vedere una vera principessa e un unicorno.

    Questo doveva essere il nostro piano. Ma sai cosa si dice, anche i piani perfetti possono fallire. E a dire il vero, ripensandoci su, questo forse non è stato uno dei nostri piani migliori. Mentre fissavo il mio piccino, minuscolo amico, ho capito che dovevamo veramente escogitare qualcosa.

    Ops, forse non era una macchina del tempo alla fine, urlai a Joe.

    Già, così sembra, rispose Joe, E non c'è bisogno di urlare! Sono piccolo, non sordo.

    Giusto, dissi guardandolo. Sapevo che se univamo i nostri cervelli potevamo trovare una via di uscita.

    Eravamo davvero convinti che saremmo riusciti a far funzionare la macchina del tempo di mia madre. Ne eravamo ossessionati e ci avevamo perso ogni pomeriggio e fine settimana liberi. Ripensandoci, forse eravamo un po' troppo impazienti. Ma come darci torto! Voglio dire, chi potrebbe mai resistere al richiamo di viaggiare indietro nel tempo?

    Eravamo sicuri che questa macchina all'avanguardia avrebbe funzionato, proprio come quelle che si vedono nei film. Sì certo, a volte i viaggi nel tempo dei film non funzionano proprio alla grande, ma ci eravamo preoccupati di prestare molta attenzione a non cambiare le linee del tempo. Volevamo solo guardare la storia mentre stava accadendo, non cercare di cambiarla. Dopo tutto, è di questo che si parla quando si dice che accadono le cose brutte. Siamo due ragazzi piuttosto svegli. Ovviamente non così intelligenti come pensavamo. Comunque, avrebbe dovuto funzionare meglio!

    Avevamo già fatto una prova con la cricetina di mia sorella.

    Avevamo tirato fuori Honey, un criceto femmina, dalla sua gabbia, l'avevamo messa di fronte alla pistola a raggi e in pochi secondi era scomparsa. Non avevamo idea di dove potesse essere, ma dopo 5 minuti ritornò e cercò di andare dentro alla sua gabbia sul pavimento di fronte a noi. Sembrava spaventata e disperata, voleva solo tornare dentro alla sua gabbia.

    Pesavamo che la macchina del tempo avesse funzionato! Abbiamo dato per scontato che Honey avesse viaggiato indietro nel tempo. Probabilmente stava guardando i cavalieri nelle loro armature scintillanti o forse uno o due dinosauri prima di essere trasportata di nuovo qui, quando l'energia del raggio la fece scomparire.

    Credevamo che questa fosse una macchina del tempo che la mamma aveva cominciato a costruire.

    Il motivo? Perché la mamma ci parlava sempre di come i viaggi nel tempo sarebbero stati fenomenali per gli storici. Si sarebbe potuto osservare il passato esattamente com'era accaduto. Le persone avrebbero potuto vedere la storia dal vivo. Sembrava tutto così meraviglioso. Poi la mamma smise di lavorare sul progetto in quanto era occupata con altri due o tre progetti. Adoro mia mamma. Ha una testa incredibile, è davvero geniale, ma si distrae anche con facilità. E così abbiamo deciso di finirlo al posto suo. Dopo tutto, io e Joe non abbiamo tre dottorati e una laurea in medicina come mia mamma, ma siamo comunque abbastanza svegli! Inoltre, crediamo che quando uniamo le nostre menti per fare qualcosa, nessuno può fermarci!

    Sinceramente, vedevamo già i titoli dei notiziari...

    Certo! Saremmo diventati super ricchi, anche dopo aver riconosciuto a mia madre la sua giusta parte dei guadagni per aver iniziato quest'invenzione. Saremmo diventati super famosi, non solo come grandi scienziati, ma anche come grandi avventurieri attraverso la storia! Il mondo ci avrebbe amato.

    Saremmo stati in grado di uscire da scuola e avere il nostro programma televisivo. Proprio come quei famosi programmi scientifici su Discovery Channel, dove conducono esperimenti, fanno saltare in aria delle cose e fanno ciò che amano. Solo che questo programma si sarebbe occupato solo di questo. E poi i bambini l'avrebbero adorato, perché... beh, perché siamo bambini.

    Inoltre, ci saremmo inventati anche un titolo eccezionale... Le fantastiche invenzioni, con stile, di Bella e Joe.

    Avevamo pensato a tutto. Avrebbe dovuto iniziare semplicemente con un viaggio indietro nel tempo. Ripensando alla nostra idea, però, il fatto che la macchina non avesse un quadrante con il tempo o la data, avrebbe dovuto essere un avvertimento per noi. Già, forse sarebbe stato meglio se avessimo pensato un po' a quel particolare. Il problema era che eravamo impazienti e accecati dalla scienza. D'accordo, più accecati dal successo, dalla fama e dalla fortuna!

    Ed ecco perché oggi, pochi istanti fa, abbiamo deciso di mettere alla prova la nostra macchina del tempo. Una vera prova in cui io e Joe eravamo le cavie. Joe andò per primo. Puntando il raggio su di lui, avrebbe dovuto scomparire per alcuni minuti e poi ci saremmo invertiti i ruoli. Pensavamo che più a lungo avremmo mantenuto il raggio su qualcuno, più sarebbe andato indietro nel tempo.

    Pensavamo di iniziare con un cambiamento di tempo minore, come avevamo fatto con la cricetina, solo una veloce esplosione di energia dal laser del tempo. Dopo esserci accertati del funzionamento, ci saremmo concentrati nell'andare ancora più indietro nel tempo. Il ritorno al medioevo era quello a cui puntavamo di più.

    Beh, questo era il nostro piano! Forse non è stato proprio un ottimo piano. Davvero, avrei dovuto capire che non poteva essere una macchina del tempo.... la mamma ci farfugliava dietro sempre qualcosa del tipo: Non sarebbe bello se potessimo ridurre le cose? Faciliterebbe lo stoccaggio e il trasporto delle merci.

    Avrei dovuto farci più attenzione. La mamma ci aveva detto che stava lavorando su un raggio restringente. Solo che non sapevo che avesse iniziato proprio su questo ed era ovvio che io e Joe avessimo scoperto per caso il raggio restringente, NON la macchina del tempo.

    Questo spiegherebbe il motivo per cui Joe non era stato affatto trasportato indietro nel tempo. Al contrario, era fermo davanti a me, più piccolo di un giocattolo. La cosa divertente è che, in un primo momento, non me ne ero resa conto. Per quanto ne sapevo, era scomparso e tutto quello che dovevo fare era aspettare 5 minuti per il suo ritorno. Proprio come

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