Ah...Le Donne
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Anteprima del libro
Ah...Le Donne - Manuele Zambardi
Discriminazioni infantili
Fin dall’infanzia, la rivalità tra maschi e femmine è accentuata, ci sono cose che i maschi non possono fare perché è roba
da femminucce e cose invece che le bambine non possono fare perché da maschiacci. La prima volta che un appartenente a uno dei due gruppi compie un’azione non inerente alla sua categoria, viene deriso e sbeffeggiato dagli altri suoi componenti.
Io chiaramente non potevo giocare con le femmine altrimenti tutti mi avrebbero preso in giro fino all’inverosimile, quindi rimanevo in disparte ascoltando ciò che le bimbe si inventavano per giocare.
Già a quei tempi il loro percorso mentale mi era incomprensibile. Ed è questo che nelle donne mi ha sempre attratto: il fatto di non avere niente in comune con le linee comportamentali maschili. Quando pensiamo, noi uomini seguiamo la logica e la materialità, mentre le donne usano l’intuito e l’intelligenza applicata al minor sforzo possibile. Ad esempio, se un uomo deve percorrere un ipotetico percorso mentale che va da A verso B, sicuramente traccerà una linea retta fra i due punti, che però sarà di una noia unica e gli farà impiegare, poniamo, venti secondi. Una donna, invece, per percorrere lo stesso tratto procederebbe a zigzag saltando tra decine di pensieri e, sicuramente, arriverebbe al termine prima dei venti secondi da noi impiegati.
Non so cosa sia successo al momento della creazione della donna: Dio ha deciso di migliorare il suo prototipo iniziale donandole più bellezza, dolcezza e intuitività, o forse è tutto frutto della casualità e le donne si affidano totalmente al proprio intuito che fa riferimento alla teoria del caos? Ciò che mi sconforta è che se loro si applicassero nelle cose materiali come gli uomini, sarebbero superiori sotto ogni punto di vista, o forse lo sono già ma, tendenzialmente pigre come sono, a loro va bene restare così per poter sfruttare maggiormente il tempo a disposizione.
Riferimenti senza punti in comune
Tutto ciò che l’uomo fa per pianificare la vita, alle donne rimane astruso e di difficile interpretazione. Se provate a fornire a una donna le indicazioni stradali per recarsi da qualche parte, lei non capirà. Anche se le nostre indicazioni saranno precise, farà il possibile per non osservarle; non lo farà per cattiveria, ma solo perché la sua visuale è diversa dalla nostra.
Noi uomini adoperiamo i punti di riferimento adatti allo scopo, tipo segnaletica, cartelli, rotonde, incroci, semafori eccetera. I punti di riferimento delle donne sono totalmente differenti: le vetrine di un negozio, aiuole fiorite, cose colorate e tanti altri punti che, pur attraendo la loro attenzione, a noi maschi rimangono incomprensibili.
Quello che ci vorrebbe, anzi spero lo inventino, è un navigatore che contenga il loro sistema di orientamento, vitali informazioni per loro che seguiranno alla lettera. Se poi in questo nuovo GPS potessimo inserire anche saldi e sconti di eventuali negozi di abbigliamento o scarpe sarebbe perfetto; comunque sia, se dovesse accadere sarebbe il caos, temo.
Ora facciamo un esempio pratico di cosa potrebbe succedere, a bordo con loro e con questo nuovo GPS.
GPS: Vai dritto per un po’ finché non trovi un’aiuola con fiori rosa profumatissimi, il giardino appartiene alla Iole, una carissima e gentile nonnina, anzi se vuoi salutarla è proprio sulla porta in questo momento
.
DONNA: Ciao Iole, buona giornata
.
IOLE: "Ciao ragazze, se volete allungarvi fino da
Paolo, oggi iniziano i saldi".
Senza ombra di dubbio la loro virtù migliore rimane sempre l’intuito, una dote innata alla quale possono attingere nei momenti più disperati, ma che non usano certamente per varie e banali necessità della vita.
Come formiche
La cosa ancora più sorprendente è che, nonostante le donne posseggano tante diversità, tra di loro s’intendono. Sì! Sono come le formiche, sanno sempre dove portare la loro briciola quando un’altra gliela passa, si capiscono al volo se devono scambiarsi informazioni utili.
Questo accade, anche se appartengono a culture, religioni o razze differenti. È un mistero. Secondo me comunicano con una specie di simbiosi telepatica.
La cosa che più mi lascia perplesso è che tra di loro spesso, almeno apparentemente, parlano male l’una dell’altra e se ne avessero il motivo si scannerebbero.
La cosa curiosa, però, è che se una di loro dovesse essere attaccata verbalmente da un uomo, tutte le altre farebbero fronte comune in sua difesa, anche se fino a pochi attimi prima le erano ostili. Riescono a essere sdolcinate e affettuosamente amiche nel momento in cui si incontrano, spietate e feroci subito dopo essersi lasciate.
Questa ambivalenza effettivamente mi preoccupa non poco, perché noi maschi siamo a loro confronto dei principianti nel raccontare bugie, in più siamo più creduloni e babbei.
A volte loro ci concedono qualche vittoria, ma è solo per non destare sospetti sulle loro macchinazioni astute (lo affermo a rischio della vita, potrebbero farmi fuori…), e per darci l’impressione che siamo noi a condurre il gioco.
In fin dei conti è dall’alba dei tempi che loro ci illudono dicendoci che siamo noi maschi il sesso forte, quindi sta a noi fare gli sforzi, i lavori manuali o particolarmente noiosi e impegnativi.
Loro si dedicano a cose più pure, tipo floricultura, ricamo, cucina, poesie, libri che parlano di amori disperati, telenovele dalle migliaia di puntate o programmi dove è richiesto un minimo di presenza, ma anche semplicemente oziare.
Che cosa vuoi da me (come la canzone)
Il loro mondo è un posto diverso dal nostro. Noi viviamo in una