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La terra un padre severo e un sogno
La terra un padre severo e un sogno
La terra un padre severo e un sogno
E-book66 pagine48 minuti

La terra un padre severo e un sogno

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Info su questo ebook

Thomas è stanco. Lo è perché sente di condurre una vita fatta di scelte non sue. Ha sempre subìto le scelte del padre Vincenzo senza ribellarsi. Lui desidera poter lasciare l’azienda agricola di famiglia al figlio come da tradizione. Ma Thomas non riesce proprio ad amare quel lavoro. E’ solo a fine giornata, quando si immerge nei libri, che trova un po’ di serenità.
Cosa fare quando non si è scelto un bel niente nella propria vita e il confronto col padre lo si teme? E quando si sente che non si desiderano le stesse cose di chi ha sempre scelto per noi?
Thomas non vuole deludere il padre ma nemmeno sè stesso. Ha voglia di riscatto ed è pronto a prendere una posizione ma non sa riconoscere ancora cosa realmente ama fare. E' in cerca di una luce, un piglio, un segno...Troverà la sua Strada?
La terra, un padre severo e un sogno è un invito a non scoraggiarsi, una spinta per la fuoriuscita dall'oblio. La vita ci mette a dura prova continuamente, ostacoli su ostacoli di diverse entità, ma l'amore per la vita, l'amor proprio e l'amore per una donna sanno vincere il più arduo ostacolo.
LinguaItaliano
EditoreGian Paolo
Data di uscita2 ago 2019
ISBN9788834164570
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    Anteprima del libro

    La terra un padre severo e un sogno - De Pasquale Gian Paolo

    Ringraziamenti

    La Terra un padre severo e un sogno

    Gian Paolo De Pasquale

    Alla mia famiglia che amo molto e a tutte le persone a me care.

    INCIPIT

    Ve lo immaginate un ragazzo che non ha mai scelto per sé?

    Alla cui istruzione e al cui lavoro ha già pensato il padre?

    Basta ribellarsi, direste voi.

    E se non fosse così? Se non bastasse la ribellione?

    Thomas, come tanti suoi coetanei, ci prova a trovare una strada per il futuro.

    Si è diplomato, aiuta il padre. Insomma, fa del suo meglio.

    Però sa che non basta.

    Si interroga tutti i giorni sulle sue passioni.

    Con la riflessione e la pazienza, finalmente, coglie il segno della sua ambizione. Ma gli ostacoli sono sempre dietro l’angolo.

    Ci si può ribellare a un padre, a un lavoro che non piace, ma esistono altrettante cose su cui non si ha minimamente il controllo.

    Ti piombano addosso e ti trascinano con esse giù nel baratro.

    CAPITOLO 1

    Thomas, svegliati! Farai tardi e sai che tuo padre non ama i ritardi - gridò la madre, dalla cucina.

    Arrivo… - rispose Thomas.

    Intanto l’odore del caffè inebriava la stanza.

    L’odore del caffè al mattino è come una doccia calda d’inverno.

    È un odore così intenso che pervade l’olfatto e sa infondere buon umore.

    È il momento migliore del giorno, insieme a quello prima di addormentarsi, mentre siamo soli, comodi, rilassati e possiamo sognare un mondo diverso, fatto su misura per noi, dove i sogni sono reali.

    Almeno queste erano le sensazioni che suscitava in Thomas.

    Erano già passati altri tre minuti e doveva sbrigarsi.

    Si alzò di scatto, rimboccò le coperte alla meno peggio e si sedette in cucina per fare colazione.

    Quella mattina Eleonora, sua madre, aveva preparato dei buonissimi pancakes con frutta di stagione e burro di arachidi. Era formidabile come ogni mattina con lo stesso zelo riuscisse a preparare cose diverse.

    Thomas era sempre rimasto affascinato dalla determinazione della madre.

    Peccato che la mattina non avesse mai appetito. Non poteva farci nulla.

    Era più forte di lui. Aveva un blocco allo stomaco.

    Mangiò mezzo pancakes, mezza banana e bevve una tazza di caffè.

    Doveva sforzarsi di mangiare almeno qualcosa per non dare dispiacere alla madre.

    Il tempo scorreva ed erano già le otto.

    Suo padre da lì a poco avrebbe chiamato.

    Vincenzo non riusciva proprio a tollerare le persone ritardatarie. Secondo il suo modo di vedere era una mancanza di responsabilità.

    Erano le otto e quindici minuti quando Thomas arrivò nell'azienda del padre. Dalla sua espressione poteva notare a distanza che era corrucciato.

    Ciao, papà - disse Thomas.

    Oggi dovrai irrigare tutti gli ortaggi. Da nord a sud. Dividi il tempo fino a mezzogiorno. Ai broccoli e alle verdure dovrai dare più acqua - impartì il padre, senza far caso al suo saluto.

    Va bene - rispose Thomas.

    Questa scena Thomas l'aveva vissuta diverse volte. Ormai ci si era abituato. Talvolta pensava che gli sarebbe piaciuto avere un minimo di conversazione col padre. Avere un confronto, ascoltare i suoi consigli. Aveva anche provato a impostare un qualche tipo di discorso, ma niente. Sempre stroncato sul nascere.

    Erano le undici. Mancava poco più di un’ora alla fine del lavoro e Thomas aveva quasi ultimato. Le ultime quattro varietà di ortaggi ed avrebbe finito, così sarebbe corso a casa a terminare il romanzo che stava leggendo.

    Quei momenti a lavoro per Thomas erano utili per pensare.

    Quel silenzio che solo la natura sa donare.

    Il canto degli uccelli che accarezza l'anima e regala la pace.

    Tutto era perfetto per dare spazio ai pensieri.

    Ultimamente erano sempre gli stessi i pensieri che occupavano la mente di Thomas. La loro natura, seppur la forma cambiasse, era sempre uguale, ossia cosa voglio realmente fare?.

    È stupido come la gente si arrovelli e passi quasi l'intera esistenza chiedendoselo, senza mai arrivare ad una risposta concreta. Perché non spunterà mai una lampadina magica con la risposta, dopo essersi posti la bellissima domanda: cosa voglio fare da grande?.

    Ma questo Thomas lo sapeva bene.

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