Sulla soglia dell'Oltre

Di Graziella Collina

In un viaggio tra il reale e l’immaginario le poesie danno voce a scorci di vita, a personaggi fantastici, a luoghi misteriosi e a oggetti mitologici. Trovano spazio incanti e aberrazioni, riflesso impalpabile della nostra umanità.
Sulla soglia dell’Oltre apre uno spiraglio su un mondo abitato da streghe, fate, orchi, cavalieri e draghi che si avvicendano nel gioco dell’esistenza. Personaggi che si perdono e si ritrovano negando o inseguendo se stessi nella loro vera essenza. Battaglie epiche, avventure e percorsi interiori che si mostrano limpidi alla luce della poesia.
L’orco si rivela pedofilo insospettabile, il vampiro un amante narciso, Pollicina la bimba perduta in un aborto spontaneo. Il labirinto del Minotauro diventa metafora della demenza senile. Lo Specchio Magico si erge a emblema della realtà virtuale.
Immersi nell’immaginario collettivo di una terra di confine, poesia dopo poesia, sfilano, tra gli altri, l’eroe Ulisse, il ribelle Peter Pan, l’intramontabile Cappuccetto Rosso, liberi finalmente di mostrare un nuovo volto o, forse, una nuova maschera.
Al lettore la scelta se rimanere in bilico sul limitare sottile che esiste tra realtà e fantasia, o immergersi in entrambi i mondi finanche in uno soltanto.
Una silloge elegante e intensa.

• Lingua: Italiano
• Editore: Giovane Holden Edizioni
• Data di uscita: 1 nov 2019
• ISBN: 9788832925708

Anteprima del libro

2008

Introduzione

Siamo storie che camminano, respirano, si evolvono e si confondono con altre storie creando un gioco di incontri e sfumature infinite.

Le storie catturate dalla poesia sono fatte di archetipi, miti, leggende e di personaggi base che come i colori primari, concorrono a definire il nostro quadro, mescolandosi in affascinanti combinazioni. Gli archetipi ci riconducono alla verità ancestrale della nostra anima. Essi maturano, cambiano, si combinano, si ribaltano sconvolgendo il nostro sguardo sulla vita, obbligandoci ad avere occhi sempre nuovi e attenti, aperti all’impossibile.

Racconti in poesia che si dipanano in equilibri cangianti tra il vero e l’immaginato. Ho incontrato storie che si sono fatte ascoltare con dolcezza e altre che si sono presentate con la cruda irruenza di un pugno allo stomaco. Alcune vogliono essere lette in semplicità, altre decifrate con maestria. Attraverso questa poesia di confine, il mondo mi appare più sincero e più vero di quanto possa esserlo nel grigiore di una quotidianità, spesso offuscata dalle nostre stesse bugie.

Ogni verso che troverete in questa raccolta è un percorso a strati, dentro vissuti ed emozioni che hanno contattato il mio sentire e che voglio condividere con i lettori.

Graziella Collina

Bianconiglio

È tardi! È tardi! Non sei più bambina

le rughe sul volto son solchi fecondi

hai piantato perle su una slavina,

lasciate il nido pensieri vagabondi.

Corri! Seguimi col tuo stanco fagotto

abbandona il divano delle convenzioni

è una bomba l’orologio nel mio panciotto

fa esplodere a pezzi le convinzioni.

Non indugiare, non battere ciglio.

Strappa la polvere dalle tue attese

scivola nella tana del Bianconiglio

che la meraviglia diventi palese.

È tardi! È tardi! Bisogna fiorire.

La tua luce declina in pieno giorno

diamanti spezzati, veleno di spire

il tuo pane è bruciato nel forno.

È tardi! È tardi, affrettati! Lesta.

Lasciati