Riflessi unici

Di Luca Bucciantini

Parole distese, nella cadenza di un equilibrio maturo e sistematico, adempiente a trasmettere emozione attraverso il filtro di una personale e meticolosa riflessione, in un lirismo controllato, ma delicato, elegante, che con intelligenza rifiuta ogni abuso e che inequivocabilmente non si distacca mai dal più dolce calore umano.
Nelle liriche, si canta una presenza alla vita e nel mondo che trova il proprio primo respiro nella comprensione del fatto che esistere rappresenti, prima di ogni altra cosa, una precipua esigenza di notare, di sentire insieme, di far scintillare; da un ascolto sì privo di pregiudizio ma fiero della propria unica storicità, un principio di empatia con gli altri.
Accanto alla contezza della reiterata trasformazione come basilare elemento di costituzione di ogni attimo della vita, trova spazio il pensiero intimistico, mai lasciato in balia di una angustiata deriva malinconica, bensì riconosciuto nella propria discreta essenza costruttiva del presente, e soprattutto di un futuro a cui orientarsi con trasparente coraggio. Il ripiegamento introspettivo, in necessari istanti da attraversare senza abbandonare la coscienza di sé e senza farsi spaventare dal vuoto, affianca l’affermazione del bisogno imprescindibile di una limpida libertà individuale non distinguibile dal più stretto significato dell’umanità.
La poesia di Luca Bucciantini, con la sobrietà di colori espressivi che non depauperano la passione nella superficialità, è capace di tratteggiare significati pregnanti ai dettagli del quotidiano, in un complesso fenomeno di mosaici semplici.

• Lingua: Italiano
• Editore: Giovane Holden Edizioni
• Data di uscita: 1 apr 2020
• ISBN: 9788832926552

Anteprima del libro

Introduzione

Vorrei raccontarvi i passaggi fondamentali della mia vita.

Vorrei portarvi in un viaggio introspettivo, che passa dall’anima, attraversa la mente e arriva al cuore.

Vorrei farvi conoscere chi sono, da dove arrivo, e perché sono qui.

Vorrei farvi provare il mio dolore, la mia gioia, la mia speranza.

Vorrei trasportarvi nel mio amore per la vita, nella mia resilienza, ma anche nei miei dubbi e nelle mie paure.

Vorrei farvi provare le mie emozioni e le conseguenze che esse provocano dentro di me.

Vorrei insomma affidarmi a voi, al vostro giudizio, alla vostra indulgenza, al vostro critico entusiasmo, alla vostra emozione.

Vorrei essere capito e amato, semplicemente per ciò che sono.

Luca Bucciantini

Autoritratto

Eppure sono io, l’unico e solo conoscitore,

l’unico e solo a vedere, a scrutare,

dentro l’inviolabile io.

Eppure ho subito, scontato, pagato,

il debito alla vita.

Eppure ho lavorato, pensato, agito,

con tutto me stesso.

Eppure ho donato, aiutato, sorretto,

con anima sincera.

Eppure ho amato, abbracciato, carezzato,

con passione eterna.

Eppure, credo di avere agito nel giusto,

nella parte buona,

di avere scelto con giudizio,

con sincerità, con amore.

O forse no, visto il dolore che provo,

visto l’arido essere che mi giudica,

visto l’oblio che subisco,

visto il futuro che non trovo.

Eppure sono io, e mi vedo,

sono il ritratto di me stesso.

Io sono il mare

Io sono il mare,

un pensiero di pace,

ciò che unisce e non divide,

l’orizzonte in cui la speranza

diventa visibile forma.

Io sono il mare,

ciò che lambisce terra,

con tocco leggero o con focoso impeto,

ma sempre, costantemente, con rispettoso senso,

eppure, inerme e deluso rimango,

di fronte, ogni volta all’usurpata mia poesia.

Io sono il mare,

colui che non chiede e dona vita,

che ne sfama l’essenza,

nutrendone nel tempo l’essere puro,

così che rimanga per sempre, in esso, eternamente viva.

Io sono il mare,

la carezza del riflesso lunare, la rima di amare,

eppure, il mio grembo subisce dolore,

per ogni infranta speranza, per ogni perduto sogno,

per ogni sacrificato sorriso.

Sì!