Sale in zucca
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Anteprima del libro
Sale in zucca - Manuela Lascala
Albatros
Nuove Voci
Ebook
© 2020 Gruppo Albatros Il Filo S.r.l. | Roma
www.gruppoalbatros.com
ISBN 978-88-567-xxxx-x
I edizione elettronica febbraio 2020
CAPITOLO 1
Quella gran culo di Cenerentola
tutto sommato non era a parer mio poi un granché fortunata, visto l’infanzia e l’adolescenza che aveva passato. E poi quella faccenda della matrigna mi terrorizzava. E anche il finale con la scarpetta di vetro infilata dal principe, davvero terribile a parer mio! Eppure era la favola preferita delle mie più care amiche e di migliaia di bambine, ora donne e più o meno felicemente sposate. Io invece prediligo altri tipi di favole in cui ci sia più spazio per il talento della donna. Ma se devo proprio dirla tutta
preferisco i romanzi, alle favole. Ce n’è uno in particolare che adoro: ad esempio Orgoglio e pregiudizio della mitica Jane, ma soprattutto Piccole donne della Alcott, letto tutto d’un fiato durante un’estate adolescenziale e rivisto più volte nelle diverse trasposizioni cinematografiche che mi han permesso di sognare davvero di diventare un po’ come la mia eroina preferita: la piccola grande Jo. La versione cinematografica che ricordo con più piacere estetico e affettivo è quella del 1994 di Gillian Armstrong con quel cast leggendario di cui ho un vivo ricordo soprattutto della protagonista interpretata piuttosto brillantemente da Winona Ryder. Mi piaceva moltissimo quel personaggio per la sua vivacità, generosità, allegria e volontà di portare amore e armonia nella sua famiglia e a chiunque fosse il suo prossimo. Non so se anche io in qualche modo le assomiglio, lo spero, ma in questo momento mi sento di aver perso la mia identità di donna. Vorrei tanto ritrovarla e farò di tutto per questo. Ho quasi 40 anni, anche se me ne sento 20 addosso, e a volte ho AVUTO come la sensazione che mi stessero rubando il cielo, ma c’è di più, tutti pensano che sia una specie di tardo adolescente con le sue mille domande, i suoi mille dubbi e con tutti gli ostacoli e le difficoltà del caso. Diventare Grande non è stato facile e ciò per una specie di congiura verso di Noi giovani, perpetrata dalla generazione anziana del Paese. Non a caso i brillanti registi fratelli Coen gridavano Non è un Paese per vecchi e avevano le loro buone ragioni per farlo nel 2007. Credo infatti che sia necessario dare ai giovani il giusto contesto in cui coltivare i loro sogni e la loro sete di realizzazione, con tutto il rispetto dovuto alle generazioni di adulti e anziani che li hanno preceduti. Vorrei avere una spalla su cui piangere in questo momento, ma sento che la cosa migliore che posso fare è scrivere qui i miei vissuti emotivi ed esistenziali. La scrittura mi è sempre piaciuta fin da piccola, è un talento ricevuto che desidero coltivare, valorizzare e mettere al servizio dell’Umanità! La scrittura, la letteratura così come anche il cinema e la musica sono arti che adoro sin dalla tenera età. La scrittura in particolare l’ho praticata appena mi è stato insegnato da mio padre ad impugnare la penna circa all’età di cinque anni. La musica poi l’ho scoperta e apprezzata ancora prima sempre grazie al mio adorato papà. Il sabato per me era un momento sacro per me perché, prima di fare il bagno, intanto che la vasca da bagno si riempiva di ogni ben di dio (acqua pura e oli essenziali profumati) leggevo con estremo piacere sulla mia poltrona nera i romanzi che la mia mamma mi aveva regalato. Ricordo Senza Famiglia in primis, di Hector Malot che lessi con trasporto e di cui ricordo anche numerosi frammenti del cartone animato che fu fatto, dalla dolcissima sigla iniziale alle splendide immagini colorate. Poi ricordo anche lo splendido libro blu intitolato Alice nel Paese delle Meraviglie che lessi anch’esso da bambina, ma non mi piacque moltissimo, soprattutto per il personaggio inventato rappresentato dall’allegro Bianco Coniglio che saltellava se non sbaglio con quel terribile orologio in mano. Ve lo ricordate, cari lettori?
Vi dirò di più, la collana di cui facevano parte tutti questi splendidi libri che adoro tutt’ora e che vorrei donare a mio Figlio, se il buon Dio mi concederà di averlo, erano rilegati in una bellissima