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Se Bukowski Avesse Un Figlio
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E-book90 pagine54 minuti

Se Bukowski Avesse Un Figlio

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Info su questo ebook

Quando ancora non sapeva dell'esistenza di Charles Bukowski era ormai troppo tardi; Claudio Inverno aveva già raccolto poesie e pensieri crudi, espliciti, ma anche a tratti romantici e filosoficamente riflessivi. Inverno si riconoscerà un po' nello stile bukowskiano, e negli occhi con i quali egli si lascia ispirare dalla vita, quando per la prima volta legge uno dei suoi romanzi "Factotum", così, quando ancora non aveva sortito l'influenza dello stile rude di Bukowski, decide di raggruppare in un "accozzaglia" poesie e pensieri che seguono quasi in ogni testo il personale flusso di emozioni di Claudio Inverno.
LinguaItaliano
Data di uscita21 ott 2022
ISBN9791221435566
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    Anteprima del libro

    Se Bukowski Avesse Un Figlio - Claudio Inverno

    Questioni di vita o d’amore

    1.

    Mai abbastanza.

    Per le persone, per il dolore.

    Mai abbastanza grande per le montagne russe,

    mai troppo piccolo per lavorare,

    mai troppo sensibile per piangere.

    Mai abbastanza triste,

    mai abbastanza felice,

    mai abbastanza carino per avere una ragazza,

    mai abbastanza all’altezza di qualcuno.

    Mai abbastanza bravo,

    mai abbastanza intelligente,

    mai amato abbastanza.

    Troppo poco alcol,

    troppo poco tempo.

    Troppe persone,

    troppi pochi amici veri.

    Non ho abbastanza motivi per stare bene,

    mai abbastanza.

    2.

    È il suono di un violino ben accordato

    dalla mano del suo maestro

    È l’abbraccio solitario che ti dai

    da solo

    che ti dai per scaldarti

    È il vento che soffia freddo alla tua finestra

    che vuole fare l’amore sotto le coperte

    È la sigaretta che fumo bevendo la mia tazza di caffè

    È il tempo che sento scorrere nelle vene

    che mi dice che devo fare cose

    che farò in ritardo come sempre

    È la luce di una stufa elettrica che non riscalda

    che crea l’atmosfera perfetta

    È la tristezza che mi porto dietro

    che colma i miei testi

    È un Sì bemolle al flauto

    Uno spartito di Schubert

    È poesia quando senti

    quando lo sai

    che nessun’altra parola o forma di espressione

    riuscirebbe a spiegare l’emozione che provi

    o la solitudine che ami

    che nessuno a parte te

    riuscirebbe mai a leggere

    senza sforzarsi di capire

    3.

    una pessima giornata.

    le mie braccia, vuote e penzolanti che ti cercano

    senza trovarti.

    il mio petto

    senz’aria ne battiti, chiede di te, di noi

    che barcolliamo ubriachi

    che litighiamo e non parliamo per giorni

    anni.

    le mie lettere che non ti arrivano mai

    e io che aspetto risposte

    a domande che ti faccio ma che non ascolti.

    restiamo incastrati in un bel casino

    tu che mi pensi e non me lo

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