Dal delirio alla guarigione

Di Pina Arcuri

Ho detto che avrei affrontato un viaggio e sarà così. Sarà un percorso che definirei circolare. Si parte dalla Calabria e si ritorna lì, nel mezzo c’è il Lazio, la Lombardia e molto altro. Ci sono avventure che mai avrei pensato potessero capitarmi. Eppure ora sono lì impresse nella mia mente, che aspettano di essere raccontate. È un cammino circolare, perché c’è un ritorno alle origini, alla natura e di conseguenza alla semplicità. È impossibile dimenticarsi dei propri luoghi, dei profumi. C’è un richiamo ancestrale alla propria terra. È scritto nel nostro destino. Purtroppo non per tutti è così. In fondo devo ritenermi fortunata. La vita che offre una seconda, una terza, una quarta... infinite possibilità, è l’argomento centrale di questo volume. Non è solo la mia esistenza, ma è un pensiero che tutti in qualche modo dovremmo cogliere e che per qualche motivo ogni tanto ignoriamo.

• Lingua: Italiano
• Editore: Europa Edizioni
• Data di uscita: 30 nov 2022
• ISBN: 9791220135276

Anteprima del libro

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Pina Arcuri

Dal delirio

alla guarigione

Un percorso sciamanico alla ricerca di amore

© 2022 Europa Edizioni s.r.l. | Roma

www.europaedizioni.it - [e-mail]

ISBN 979-12-201-2835-3

I edizione novembre 2022

Finito di stampare nel mese di novembre 2022

presso Rotomail Italia S.p.A. - Vignate (MI)

Distributore per le librerie Messaggerie Libri S.p.A.

Dal delirio alla guarigione

Un percorso sciamanico alla ricerca di amore

Ai miei figli

come mio testamento spirituale e con immensa gratitudine e

amore per avermi costretta a scavare nella mia anima.

Introduzione

Una vita trascorsa tra mille storie e altrettante pagine. Non basterebbe un libro per descriverla. È la mia esistenza quella che si rincorrerà nei fogli, nelle parole e nell’inchiostro di questo volume. Non so se è stata bella o brutta, ma va raccontata. Almeno per liberare la mente da alcune situazioni opprimenti. Almeno per aprire il cuore a tutti voi lettori che scorrerete – spero – queste pagine con vivo interesse e partecipazione. Almeno per alleggerire il peso degli anni.

Vi capita mai di sognare? Ecco, forse, è quello che sto facendo, mentre scrivo e racconto quello che realizzavo da bambina, da ragazza e infine da adulta. Se sono qui adesso è perché voglio far sapere a tutti come si cade nella vita. Mostrare come ci si rialza, anche se spesso si portano parecchie cicatrici e certe volte non hai nemmeno la forza di guardarti allo specchio. Quando pensi di essere il diavolo, ma semplicemente sei vittima inconsapevole di situazioni negative. Fin quando non lo sai, credi di essere parte di un ingranaggio. Appena te ne rendi conto, capisci che non fai parte di quel meccanismo e cerchi in tutti i modi di uscirne. Il mio è un percorso di redenzione, dopo che il passare del tempo mi ha portato sofferenza e poche soddisfazioni. Non voglio risparmiarmi nel dolore, così come nel piacere. Non desidero lesinare la compassione di nessuno. Cerco solo di esprimermi al meglio.

Così ha inizio la mia esistenza. Tranquilla, serena solo per poco tempo. Sballottata continuamente da un posto a un altro. Mi sono sempre sentita come un eroe, di quelle tragedie greche, che risponde a una cieca e ineluttabile volontà. Sono passata per molti luoghi. Spesso completamente diversi l’uno dall’altro. Da ognuno di questi ho tratto il bene, certe volte molto poco, e soprattutto il male. Scrivo proprio per non dimenticare chi sono, da dove vengo e soprattutto per ritrovare il motivo per cui sono qui.

Sta per iniziare un viaggio in cui sarò ferma a scrivere. Rifletterò su quanto detto e magari mi osserverò con una luce diversa, ogni volta. Ricorderò con consapevolezza il prematuro distacco dall’infanzia. Rivivrò in un solo colpo l’adolescenza e il primo amore. Sarà poi la volta dei figli e dei loro problemi. Ogni tanto mi soffermerò anche su me stessa. Quello che ho fatto nel frattempo: i miei studi, la professione/vocazione di insegnante e tutto ciò che c’è intorno. Poi sarà di nuovo la volta della separazione dagli affetti. Dovrò rifare i conti con un passato turbolento, che pensavo di poter mettere alle spalle. Ma forse fin quando non l’affronti e lo superi non lo dimentichi mai davvero. Seguiranno gli anni dolorosi del mio ritorno a casa. Tutti immaginiamo un luogo accogliente, un rifugio in cui poter stare sicuri. In realtà diviene una prigione da cui è difficile evadere. Ma la vita nonostante tutto continua e presenta ancora il suo conto. Un’altra pesante separazione e nuovi capitoli da scrivere in questo libro che lentamente inizia a riempirsi. Fare e disfare mille altre volte. Quando credi che stia finendo, in realtà hai sempre una seconda occasione. La mia è stata probabilmente un’illusione che ho vissuto lucidamente fino a poco tempo fa. Eppure anche dopo l’ennesima delusione la vita aveva ancora qualcosa da insegnarmi. Avevo ancora amore da offrire, probabilmente sotto altre forme e con una nuova voglia.

Dopo tutti questi anni e altrettanti errori, ho scoperto la catarsi attraverso la spiritualità. Sto imparando la saggezza. L’equilibrio. Non è stato affatto facile, ma dopo tanti tentativi ho trovato il modo. E vi assicuro che ho lavorato duramente, come accade quasi sempre in questo mondo. Specialmente in quello attuale, dove si corre e spesso ci si dimentica delle cose essenziali. L’infelicità è proprio un’eterna rincorsa verso l’autodistruzione. Siamo assetati del nulla e della superficialità e non intendiamo affatto privarcene. Anch’io ero così. Ma oggi non lo sono più. Se sono cambiata lo devo al mio percorso sciamanico, alle mie letture e spesso alla mia solitudine.

Ho detto che avrei affrontato un viaggio e sarà così. Sarà un percorso che definirei circolare. Si parte dalla Calabria e si ritorna lì, nel mezzo c’è il Lazio, la Lombardia e molto altro. Ci sono avventure che mai avrei pensato potessero capitarmi. Eppure ora sono lì impresse nella mia mente, che aspettano di essere raccontate. È un cammino circolare, perché c’è un ritorno alle origini, alla natura e di conseguenza alla semplicità. È impossibile dimenticarsi dei propri luoghi, dei profumi. C’è un richiamo ancestrale alla propria terra. È scritto nel nostro destino. Purtroppo non per tutti è così. In fondo devo ritenermi fortunata. La vita che offre una seconda, una terza, una quarta... infinite possibilità, è l’argomento centrale di questo volume. Non è solo la mia esistenza, ma è un pensiero che tutti in qualche modo dovremmo cogliere e che per qualche motivo ogni tanto ignoriamo.

Buona Lettura

Capitolo 1

Nascita di un dolore a Castagna (1947)

Il 26 giugno 1947 nasco a Castagna (CZ) a 850 m sul livello del mare a un passo dalla piccola Sila, ma per l’anagrafe ero nata da quattro giorni. Pensate: il 22 giugno già risulto all’ufficio comunale. Comunque, a parte questo, mi trovavo in una bella casa accogliente, grande e con un ottimo forno. Ma le sorprese non finiscono qui: il 24 giugno muore la mia vicina di casa. Si trattava di una ragazza molto giovane. Per una vita che muore un’altra ne nasce.

Vengo al mondo nel pomeriggio in cui si celebrano i funerali della defunta. Qualcosa già dice che, io Pina Arcuri, non avrò un’esistenza facile. Vivo in un contesto locale molto semplice. La mia