Scintillæ

Di Alberto Milli

Emozioni, lievi o fortissime, e moti dell'animo trascritti sulla carta, qualsiasi tipo di carta, prima di ritrovarli sbiaditi o, peggio, "ruminati" nella riflessione.
Pensieri che non danno tregua ridotti al loro nocciolo, per non perderne il peso nel sovrapporvi una scorza troppo spessa di parole.
I salti vertiginosi nei monoteismi e nelle tragedie indicibili, una semplice luce estiva, un bicchiere di vino, una persona o un animale caro, un trasloco, un'orfana di guerra, una catarsi dalla rete, un digiunante nella calura estiva, una sigaretta, «l'universo in un quanto», fotografie in bianco e nero.
«Scintille di vita» fermate sulla carta, salvate dal tempo.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 16 mar 2020
• ISBN: 9788831662888

Anteprima del libro

633/1941.

RINGRAZIAMENTI

Vorrei ringraziare, from the very deep of my heart, la mia dolcissima figlia Alice per la sua presenza, il suo amore, il suo supporto, il suo entusiasmo, il suo bellissimo sorriso, i suoi disegni e i suoi dipinti.

I miei ringraziamenti vanno anche a Luciano Paradisi, per essere stato il mio professore di Italiano al Liceo Classico nell’anno cruciale della Bildung, e a Jim Morrison, per la bellezza struggente delle sue parole e per aver scelto il dionisiaco anziché l’apollineo.

SCINTILLÆ

Questi versi minimi

È mutare in muti fossili

scintille di vita

l’imporre un ordine a questi versi minimi

sparsi nel vento e

nel tempo.

Beatitudini

Beati quelli che rispondono all'offesa:

avranno il fumo per vantarsi.

Beati quelli che vivono nella nebbia dorata:

non si vedranno macchiati.

Beati quelli degli interessi propri:

non si faranno mai del male.

Beati quelli dal riso sprezzante:

udiranno i ghigni dei giudici.

Beati quelli che fanno di tutta l'erba un fascio:

non avranno niente di cui pentirsi.

Beati quelli che ruggiscono di gioia:

coleranno sangue di dolore.

Di queste terre…

Di queste terre

che nella quiete del meriggio

silenziose esplodono di

verde e di luce

e della terra umida

che ai piedi dell'alto faggio

si fa odorare scura

come un dono si