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Specchi, altri specchi, ombre e macchie
Specchi, altri specchi, ombre e macchie
Specchi, altri specchi, ombre e macchie
E-book109 pagine25 minuti

Specchi, altri specchi, ombre e macchie

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Info su questo ebook

L’idea è nata qualche anno fa dalla lettura del “Manuale di zoologia fantastica” di Jorge Louis Borges che in uno dei suoi racconti riferiva di specchi attraverso i quali si entrava e si usciva. Ho dato vita agli specchi, gli ho attribuito tutti i difetti degli umani e ho cominciato un dialogo fra me e il mio riflesso

Lo specchio è rivelatore di verità ed inganno e ognuno ne trae una lettura personale. Secondo Platone lo specchio riflette l’anima, possiede attributi divini ed incute timore facendo trasparire la conoscenza di sé. Strumento di Psiche è fonte di dubbio e illusione.

Le ombre sono il nostro io più profondo, il nostro malessere, quello che nascondiamo a noi stessi, che non siamo riusciti a rimuovere e quando siamo più fragili riappare.

La lettura delle macchie ci consente di intravedere, come nella interpretazione di una grafia, la complessità dell’animo umano, è la diagnosi delle nostre difficoltà. Per la cura servono specialisti.
LinguaItaliano
Data di uscita3 lug 2020
ISBN9788831678988
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    Anteprima del libro

    Specchi, altri specchi, ombre e macchie - Vincenzo Galastri

    633/1941.

    SPECCHI

    A quel tempo il mondo degli specchi e

    il mondo degli uomini non erano come

    adesso in comunicanti…

    ... per gli specchi si entrava e si usciva.

    Jorge Luis Borges

    Manuale di zoologia fantastica

    Ricordo Borges

    Specchio che rifletti

    senza riflettere

    immagini speculari

    cosa tirerai fuori

    dai labirinti del niente?

    Liquide figure

    entrano ed escono

    da scrigni senza fondo.

    Retine come acqueforti

    trasmettono via scanner

    alla memoria centrale

    immagini immaginarie

    che ognuno legge

    come gli pare.

    ... e se vuoi non vedi niente.

    Sogni turbati

    Sogni turbati da prepotenti

    giovanili pulsioni erotiche,

    seni esposti in oscurate stanze

    osservati a lungo con voluttà.

    Lente intime carezze

    alla scoperta di se stesse.

    Specchio che fai? Guardi?

    Non richiesta presenza narri

    storie di murate violenze

    e lasci quesiti senza risposta.

    Perché?

    Specchi

    Ricchi specchi che l’umido

    rese degni di memoria

    cominciano a disperdere,

    insolita malattia,

    cellule di argento vivo.

    Il cervello impazzito

    unisce crude crinoline

    a busti di signori

    di superbia impettiti

    che fanno, non visti,

    improbabili sberleffi.

    ... e tu sempre lì a guardare.

    Acqua

    Acqua specchio dei poveri

    trasporta in moto continuo

    immagini rubate

    e confidenze estreme

    senza ricordare nulla.

    Omertà o confusione?

    Guardarsi allo specchio

    Guardarsi allo specchio

    e non trovarsi.

    Cancellati per sempre,

    dispersi nel nulla,

    così, senza ragione.

    Orfano di me stesso

    cerco quello che fu

    un sincero fratello,

    freddo unico testimone

    della mia esistenza,

    mio inorganico doppio.

    Muto testimone

    Perché

    muto testimone

    della mia vita

    non mi mostri

    quale io sono?

    Specchio senza colpe,

    inafferrabile amico

    esci dal tuo stato,

    cancella l’intruso

    o svelami i molti

    che convivono in me.

    Se cerchi

    Se cerchi nello specchio

    il riflesso dell’anima

    forse troverai solo

    un balenio di immagini

    in continuo rimando.

    Raggi incidenti e riflessi

    in paranoica alternanza.

    Ultimo.

    Tanti specchi

    Ho rotto lo specchio

    e ho cancellato tutto,

    mi sentivo

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