Il magico mondo del Campione Romano: Le fantastiche avventure di Ettorino e Federino insieme al loro papà

Di Fabrizio de Longis

Un Capitano di vascello (il "Campione Romano") insieme ai suoi amati figlietti Ettorino e Federino, è il protagonista di molte avventure avvincenti, narrate con semplicità ed immediatezza. Le avventure si chiudono in poche pagine dando un senso compiuto ad ogni storia. La fantasia guida Il Campione Romano in Isole incantate dove incontra animali parlanti e curiosi. I messaggi trasmessi sono divertenti ma anche profondi volendo questo libro rappresentare un mezzo per trasmettere ai bambini delle scuole primarie, seppur in modo giocoso, valori universali di convivenza civile, di rispetto per l'ambiente, di giustizia ed equità. E poi episodi di spontaneità che solo i bambini riescono a generare e che riempiono il cuore di ogni persona.Un Capitano di vascello (il "Campione Romano") insieme ai suoi amati figlietti Ettorino e Federino, è il protagonista di molte avventure avvincenti, narrate con semplicità ed immediatezza. Le avventure si chiudono in poche pagine dando un senso compiuto ad ogni storia. La fantasia guida Il Campione Romano in Isole incantate dove incontra animali parlanti e curiosi. I messaggi trasmessi sono divertenti ma anche profondi volendo questo libro rappresentare un mezzo per trasmettere ai bambini delle scuole primarie, seppur in modo giocoso, valori universali di convivenza civile, di rispetto per l'ambiente, di giustizia ed equità. E poi episodi di spontaneità che solo i bambini riescono a generare e che riempiono il cuore di ogni persona.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 10 mar 2021
• ISBN: 9791220325691

Anteprima del libro

vita.

Il magico mondo del Campione Romano

Le fantastiche avventure di Ettorino e Federino insieme al loro papà.

Dell’Autore

Fabrizio de Longis è un dirigente del credito, formatosi alla LUISS e laureatosi col massimo di voti nel 1986 a 23 anni. Dopo una carriera importante che lo ha portato anche nella City di Londra in ruoli di alta responsabilità, per una Banca giapponese ed una americana dal 1995 al 1999, si trova, appena rientrato in Italia a gestire due gravi operazioni a cuore aperto in pochi anni.

L’impatto di questi interventi sull’equilibrio psicologico e sulla definizione delle proprie priorità, è stato dirompente ancorché silenzioso e strisciante; le sicurezze sulle quali aveva basato il suo percorso di successo subirono un forte colpo, facendo emergere vulnerabilità di cui persone ostili e manipolatrici approfittarono sul lavoro e nella vita privata.

Crea la sua famiglia su basi che si dimostreranno non solide. Si imbatte presto nella scelta della natura di non consentire la crescita naturale della famiglia. Nel 2010 nasce finalmente Ettore, primogenito tanto amato quanto desiderato.

Seguirà meno di due anni dopo Federico, nato come regalo e sfida della natura che ha voluto competere con le sofisticate tecniche sviluppate dall’uomo, sprigionando la sua dirompente forza procreativa in un ambiente rinverdito e rinnovato. La nascita di Federico purtroppo però coincide con la dissoluzione della famiglia.

Il papà vuole tenere il rapporto quotidiano coi figli, il nuovo orizzonte della sua esistenza. Fabrizio deperisce, sente che la sua vita sta sfuggendo al proprio controllo… eppure vuole continuare la tradizione di fare addormentare Ettore con il racconto di una favola. Lo ha fatto per anni ma ora deve lasciare la sua casa ed il suo letto dal quale declamava ad Ettore la sua Fiaba della buona notte… ed ora c’è anche il piccolo Federico che sta sviluppando le prime curiosità.

Così Fabrizio si organizza. Ogni sera continua a raccontare una favola ad Ettore anche se dal telefono. Da qualsiasi punto papà si trovasse, da cene d lavoro a seminari fuori sede, alle 20.30 papà Fabrizio chiama e racconta la sua Fiaba.

Il papà non c’è più accanto ad Ettore ma la sua voce chiuderà la sua giornata, prima di entrare nelle braccia di Morfeo…e vissero tutti felici e contenti...buona notte amore mio… buona notte papà.

Nasce un personaggio di fantasia, ogni giorno coinvolto in una nuova avventura, nasce il Campione Romano.

Frutto della consapevolezza dell’importanza di un’educazione basata su solidi principi ma anche sulla necessità di divertire il bambino, stimolandone la fantasia creativa, l’Autore introduce nelle storie di mare del Campione Romano, tracce di mitologia greca e latina, tanto leggendarie quanto avvincenti.

Il Campione Romano

Aspetti morfologici e caratteriali.

Il Campione Romano è il comandante di un grande veliero tri-albero in legno, a vele quadre, dal nome GHITÙ¹. E’ di colore nero con una piccola banda rossa e gialla che va da poppa a prua.

A prua una polena di legno dalle forme di una sirena, la creatura acquatica grata a Nettuno.

Il Campione Romano vive in una dimensione senza tempo e dirige un ciurma di 36 marinai, fedeli e bravissimi nel loro mestiere; educa due figlietti ancora bambini, Ettorino di otto anni e Federino di sei. Ogni tanto riferisce ai bimbi qualche bel ricordo della mamma, che è volata via appena partorito Federino.

Il Campione Romano è conosciuto da personaggi di ogni genere ed eroi di ogni tempo… lui stesso ha conosciuto Icaro e Dedalo, gli architetti del labirinto di Minosse, Teseo l’eroe che ha combattuto il Minotauro, ma anche Nettuno, figlio di Poseidone, Ulisse, l’eroe di Troia, Perseo il nemico