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I Messaggi Segreti della Natura
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E-book371 pagine4 ore

I Messaggi Segreti della Natura

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Info su questo ebook

Madre Natura ci parla…
ma con quale linguaggio?
Una volta imparato a comprendere i suoi segreti, possiamo attingere a un mondo di informazioni per vivere una vita più sana, felice ed equilibrata.
LinguaItaliano
Editoremylife
Data di uscita10 feb 2015
ISBN9788863868937
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    Anteprima del libro

    I Messaggi Segreti della Natura - Elaine Wilkes

    Parte I

    I SEGRETI DELLA NATURA SULLE APPARENZE E SULLA SALUTE FISICA

    CAPITOLO 1

    Fermati, guarda, ascolta

    Stiamo nel grembo di un’immensa intelligenza.

    Ralph Waldo Emerson

    Fermati. Guarda. Ascolta. Me lo insegnò la mia maestra d’asilo. Ricordo che allineavo con cura le punte delle mie scarpe di vernice al bordo del marciapiede e mi fermavo. Poi guardavo attentamente a destra e a sinistra, silenziosa e consapevole, in ascolto di un qualsiasi segnale.

    Quando sentivo di poter procedere in tutta sicurezza, afferravo la mano del mio compagno, saltavo giù dal marciapiede e mi avventuravo con gioia nei territori sconosciuti dall’altro lato della strada.

    Oggi, lancio a malapena un’occhiata di qui e di là, proseguendo di fretta.

    Cos’è successo? Dov’è finito quel senso di piena consapevolezza? Nei ritmi frenetici dell’età adulta, sembra svanito. Ma cosa accadrebbe se ci fermassimo semplicemente a guardare e ad ascoltare, anche da adulti impegnati?

    Assetata di conoscenza, andai a caccia di spunti illuminanti tra le parole di un numero infinito di libri, seminari, esperti, specialisti e chi più ne ha più ne metta. Alla fine, mi resi conto che la mia maestra d’asilo aveva capito tutto fin dall’inizio, molto prima che cominciassi la mia ricerca. Chi si immaginava che fosse così profonda?

    Fermati, guarda e ascolta tutto ciò che è attorno a te e dentro di te. Ecco qui. Ecco il segreto. Basta questo per dare una decisa svolta alla tua vita, perché la consapevolezza apre le porte ai segreti della Natura, segreti che sono ovunque.

    Lezioni elementari

    Quand’ero una bimba dell’asilo in equilibrio sul bordo del marciapiede, non avevo fretta. Non pensavo se mi era piaciuta o no la regola del Fermati, guarda, ascolta, a cosa avrei mangiato a pranzo o a quello che mi aveva detto mia madre la sera prima. Ero semplicemente consapevole e vivevo il momento, sentendo che potevo incamminarmi con gioia e in tutta sicurezza. Questo significa sperimentare l’apertura e l’osservazione.

    Anche gli uomini delle antiche civiltà si fermavano, guardavano e ascoltavano. In effetti, affidavano la loro sopravvivenza proprio a queste azioni. Osservando cosa mangiavano o evitavano gli animali, trovavano nutrimento.

    Tuttavia, l’osservazione era solo uno dei metodi per acquisire conoscenze sul cibo e sulle capacità di guarigione delle diverse erbe. Cercavano risposte anche rivolgendosi a sciamani o a capi religiosi, che si mettevano in contatto con gli spiriti delle piante.

    Inoltre, tentativi ed errori costituivano certo un’altra fonte d’informazione affidabile. Ma con un numero infinito di piante nel mondo, ciascuna con le sue specifiche qualità medicinali e varietà di foglie, radici, fiori e frutti, gli antichi andavano a caccia di indizi che potessero rivelare loro qualcosa su questa vegetazione.

    Proprio come i vestiti e le maniere di una persona ci inviano dei messaggi, la Natura comunica attraverso le apparenze. Grazie all’osservazione, alla riflessione, all’intuizione e all’immaginazione, i popoli antichi studiavano i segni segreti che ritenevano che il Creatore avesse fornito riguardo al potere di ciascuna pianta. Per esempio, interpretavano la somiglianza della noce a un cervello (organo molto probabilmente esaminato sui corpi degli animali che cacciavano e consumavano) come segno del fatto che quel frutto era in qualche modo utile al funzionamento del loro stesso cervello.

    La saggezza delle piante e altri segreti della Natura furono trasmessi da una generazione all’altra. Centinaia di anni fa, i bambini erano in grado di elencare i nomi e le caratteristiche dell’ambiente naturale che li circondava; le loro celebrità erano le piante e le stelle. Se avessero avuto i tabloid, sarebbero stati simili ai nostri almanacchi del contadino, pieni delle ultime, scandalose notizie su dove certe api impollinavano determinati fiori!

    Non avevano internet, le televisioni, i lettori mp3, i film, la radio, i centri commerciali, i cellulari e altre distrazioni… ma anche loro avevano i blackberry, solo che erano commestibili!

    Il messaggio segreto della Natura

    Le forme della Natura ci rendono più consapevoli e pienamente presenti in modo da poter scoprire i suoi segreti.

    Mi sono spesso chiesta: i piani della Natura sono casuali o sistematici? Il Creatore ci ha dato degli indizi da seguire? Se il cibo è una medicina, questi indizi potrebbero essere prescrizioni della Natura? Il nostro stesso cibo contiene piccoli misteri?

    Affascinata da queste idee, cominciai a indagare e chiesi a uno scienziato se le caratteristiche esteriori delle piante ci fornissero qualche segnale circa i loro benefici sulla salute. Quasi a rovesciarmi addosso un secchio di acqua gelata, lo scienziato gridò: "Questa è una stron***! Non è scienza!. Posi la stessa domanda a un medico, che con condiscendenza commentò: Non ci credi davvero, giusto?. Allo stesso modo, un ricercatore rispose: La natura non è così intelligente." Accennando il concetto a qualche amico maschio, sentii un sacco di battute sul fatto che gli uomini dovrebbero aumentare il consumo di grossi cetrioli.

    Capivo da dove nascevano le loro convinzioni, ma considerando l’incredibile complessità della Natura, qualcosa dentro di me continuava a insistere: perché non era possibile che Madre Natura ci stesse fornendo qualche indizio?

    Così, perseverai nella mia indagine. Parlando con persone che lavorano con le piante, tra cui erboristi, contadini e guaritori, ascoltai una storia completamente diversa, contraddistinta dall’ammirazione, dal rispetto e dall’amore per le meraviglie della Natura.

    L’erborista Matthew Wood cominciò a interessarsi alla Natura all’età di dodici anni. Gli venne in mente che il suo insegnante, durante una gita in campagna, aveva detto: La natura è viva, è viva! Viviamo all’interno di un organismo vivente. Illuminato da quella particolare esperienza, Matthew continuò a dedicare la sua vita allo studio della Natura e dei suoi segni. Quando gli chiesi perché così tanti non credono che le piante, gli alberi e i cibi possano avere dei messaggi per noi, mi rispose che forse i segni della Natura non hanno significato finché non riusciamo a osservarli chiaramente e impariamo a leggerli. Se non si trascorre del tempo nella Natura tutti i giorni o non le si dedicano centinaia di ore di lavoro, non è davvero possibile capire quanta saggezza ci offra.¹

    Un altro esempio, riportato nel libro di Malcolm Gladwell In un batter di ciglia. Il potere segreto del pensiero intuitivo, riguarda l’acquisto di una statua del costo di quasi dieci milioni di dollari da parte del Getty Museum, dopo quattordici mesi di approfonditi test scientifici per determinare il valore del reperto. Tuttavia, un esperto di scultura greca si rese conto che qualcosa non andava nel momento stesso in cui alla statua fu tolto il velo. E l’impressione iniziale di uno storico dell’arte fu che le unghie non avevano l’aspetto giusto. Visionando la statua, la prima parola venuta in mente al direttore del Metropolitan Museum of Art di New York fu fresh, che non è un termine che si associa a un reperto antico. Dopo queste sensazioni istintuali, di pancia, non c’è da meravigliarsi che in seguito sia stato scoperto che si trattava di una frode. Questi esempi dimostrano la tesi che, quando lavoriamo su qualcosa tutti i giorni, la nostra conoscenza può sostituire il fatto scientifico.

    Questo avvenimento mi fece venire in mente il comportamento delle madri, che capiscono esattamente cosa vogliono i figli da un balbettio, da un gesto o da un mugolio, che tutti gli altri percepiscono invece come un incomprensibile verso infantile o come movimenti casuali. E, in modo analogo, quando qualcuno parla in una lingua che non conosciamo, non significa che non stia comunicando. Se non riusciamo a capire una firma illeggibile su un assegno, significa che è nullo? Per niente. La stessa cosa accade con i segni e gli indizi della Natura: possono non aver significato per noi finché non impariamo a decifrarli.

    È possibile riscontrare inoltre lo stesso fenomeno esaminando le antiche culture indigene in tutto il mondo. Molti di questi popoli usavano le piante in modo simile o identico, scoprendo i segreti della Natura ognuno per conto proprio, senza comunicare tra loro. Sono stati in grado di farlo ascoltando il loro istinto e osservando che le caratteristiche esteriori delle piante spesso rivelano le proprietà del loro interno. Il nostro geniale Creatore ha nascosto questi favolosi segreti in bella vista.

    Le impronte digitali forniscono molte informazioni su di noi. È possibile che anche l’impronta di una pianta (a destra) ci indichi che sotto la superficie c’è molto di più?

    Quante volte oggi ti sei reso conto che c’era della genialità attorno a te? O forse è meglio chiedere quante volte l’hai notata nell’ultimo mese o nell’ultimo anno? La genialità è dappertutto.

    Lo scrittore Gene Weingarten pubblicò sul Washington Post la storia di un violinista che si era esibito in una stazione della metropolitana di Washington nell’ora di punta. In quarantacinque minuti, gli passarono accanto millenovantasette persone, ma soltanto sette si fermarono ad ascoltarlo. Ventisette gli lasciarono del denaro, per un totale di trentadue dollari, anche se la maggior parte di costoro gettò le monete nella custodia del violino, proseguendo di corsa. Anche un bambino si fermò, ma la madre si mise tra lui e il musicista, bloccando la visuale al piccolo, in modo che non restasse lì a indugiare incuriosito.

    Quel che i pendolari non avevano capito era che si trattava di un esperimento e che in mezzo a loro, nascosto in bella vista, stava suonando Joshua Bell, uno dei migliori musicisti classici del mondo. Stava inoltre eseguendo capolavori apprezzati da secoli su un violino del valore di tre milioni e mezzo di dollari. Solo due giorni prima, questo pluripremiato musicista aveva registrato il tutto esaurito con uno spettacolo i cui biglietti partivano da un prezzo di cento dollari.²

    Secondo l’articolo, Joshua aveva in seguito commentato di essersi sentito invisibile. Quando poi i passanti furono intervistati sul concerto in stazione, una persona che si trovava a una distanza di poco più di un metro dal violinista chiese: Dov’era?. Molti pendolari indaffarati che gli erano passati frettolosamente accanto riferirono di non aver proprio visto o sentito questo genio musicale. Dov’erano queste persone? Perse nei loro pensieri, ecco dov’erano.

    L’esperimento ora descritto fornisce un’ottima analogia per indicare la relazione che la maggior parte della gente ha con la Natura. Un’orchestra si esibisce attorno a te tutti i giorni, ma è invisibile, nascosta, perché non ti sei fermato a prestare attenzione alla genialità della Natura. Quali tesori e magiche opportunità ti stai perdendo perché sei troppo impegnato?

    Chi ha osservato i segni della Natura è giunto a numerose, fondamentali scoperte. George Washington Carver, umile scienziato e inventore, attribuì le idee per la rotazione dei raccolti e per l’utilizzo delle arachidi in centinaia di prodotti all’amore per l’osservazione della Natura.

    Anche il leggendario erborista Tommie Bass, celebrato alla sua morte con la prima pagina del Wall Street Journal, era così attento ai segni della Natura da sapere quali piante avrebbero curato le migliaia di persone che si recavano in cerca di aiuto alla sua semplice dimora tra i monti. Questo grande erborista non aveva mai frequentato neppure un giorno di scuola, ma venne invitato nelle più prestigiose università per tenere delle lezioni sui rimedi naturali.

    I capolavori della Natura

    Come ogni altra opera d’arte, i capolavori della Natura sono aperti a una molteplicità di interpretazioni, e punti di vista differenti possono essere ugualmente validi. Il docente di storia William Eamon propone la stessa idea nel volume La scienza e i segreti della Natura:

    Come si scoprono i segreti della natura? La risposta è nel marchio che la natura pone sugli elementi: l’aspetto esterno presenta indizi o segni che rimandano a proprietà che resterebbero altrimenti celate alla vista. Le firme o somiglianze nell’aspetto […] non erano pure coincidenze ma disposte secondo un ordine divino. Erano ordite nel tessuto della natura per darle significato e intellegibilità. Senza queste firme, la natura sarebbe sfuggente e impenetrabile.³

    Chi si dedica allo studio dei messaggi segreti della Natura deve far ricorso a capacità di osservazione e di ragionamento non convenzionali per stabilire quale interpretazione sembri corretta. Per esempio, Steve Jobs, amministratore delegato di Apple, spesso sfidava i dipendenti ad andare oltre gli schemi del pensiero comune. Un giorno, esasperato dalla mancanza di creatività dei suoi collaboratori, afferrò una sedia e cominciò a picchiarla contro il muro. Ci mise tanta forza che fece un buco grande abbastanza da vedere nella stanza accanto. Aveva espresso la propria opinione in modo inequivocabile: c’è molto al di là delle quattro mura di una stanza e delle mura della nostra mente.

    Jobs ha dato uno scossone alla nostra realtà, per farci pensare in modo diverso. Think different recita infatti lo slogan della sua azienda. Questo libro presenta molti concetti controversi che certamente faranno infuriare diversi lettori, il che è un bene. Perché non mettere in discussione quello che riteniamo e sappiamo essere vero? Se le nostre concezioni di partenza si riveleranno corrette, tanto meglio, ma se così non sarà, voilà! Ecco nata una nuova conoscenza!

    La Natura è variegata e troppo complessa per essere descritta con ampie generalizzazioni, ma se sei disposto a sperimentare nuovi punti di vista, scoprirai di sicuro qualcosa in più sulla sua genialità, nella quale sei completamente immerso. Allargherai insieme gli orizzonti della tua creatività e della tua capacità di stupirti. Pensa alla Natura come a una palestra o perfino a un parco giochi per l’immaginazione e la saggezza interiore.

    La nostra destinazione non è mai un luogo, ma un modo nuovo di vedere le cose.

    Henry Miller

    Molti dei segni della Natura che leggerai in questo libro possono sembrare ovvi in un primo tempo, ma li ho inclusi perché, per essere in grado di cogliere i segnali più misteriosi, dovrai cominciare dai concetti basilari.

    Ti sarà necessario considerare con attenzione l’intera pianta e il suo ambiente, inclusi fiori, foglie, gemme, forme, colori, radici, profumi e suolo. Più osserverai le opere d’arte della Natura, più cresceranno le tue probabilità di individuare qualcosa che non hai mai visto. Non stupirti se ti ritroverai a chiederti: Come ho fatto a non accorgermene?.

    I prossimi capitoli analizzeranno molti semplici segni per provocarti, stimolando il tuo interesse. Potrai poi decidere da solo se la Natura ti sta offrendo messaggi pieni di significato e lettere d’amore oppure se quelle che osservi sono solo un mucchio di coincidenze casuali. In qualunque modo la pensi, unendo conoscenza e immaginazione, acquisirai metodi sorprendenti per ricordare importanti nozioni relative al cibo. Io ricordo ancora come la mia maestra d’asilo fosse capace di creare capolavori con oggetti comuni. Per esempio, le scatole delle scarpe diventavano scuolabus e i bastoncini del ghiacciolo si trasformavano in animali. Il motivo per cui questi lavori scolastici mi sono rimasti più impressi di altri è dovuto al fatto che la maestra è stata in grado di mettere in moto la mia immaginazione.

    Hai anche tu una firma?

    Pensi che qualcuno riesca a farsi in un attimo un’idea di te dalla tua firma? È facile che ti venga da pensare: No di certo, io sono troppo complesso perché sia possibile! C’è bisogno di tempo per arrivare a conoscermi. Nel suo libro In un batter di ciglia. Il potere segreto del pensiero intuitivo, Malcolm Gladwell cita uno studio secondo il quale chi aveva curiosato per un quarto d’ora nella stanza da letto di una persona sapeva di quell’individuo più dei suoi amici. Proprio come accade per le piante, il tuo ambiente crea una firma che lascia molti indizi.

    Gladwell scrive anche di un ricercatore convinto del fatto che i matrimoni abbiano specifici tratti distintivi. Leggendo i segni, riesce a predire con un’accuratezza del 95 per cento se quella coppia sarà ancora sposata tra quindici anni. Gli è sufficiente osservare i coniugi conversare per un’ora. Quattro segni indicano infatti che un matrimonio è in crisi: il disprezzo, che è il peggiore, lo stare sulla difensiva, l’ostruzionismo e la critica. Quest’esempio fornisce un’ulteriore dimostrazione che i segni sono dappertutto, tanto nella Natura che in noi!

    Ora cominciamo a vedere in che modo la Natura ci rispecchia.

    Gioco di parole intraducibile, basato sul significato della parola inglese blackberry, che indica sia una marca di cellulare sia il frutto della mora. (Ndt)

    CAPITOLO 2

    La Natura ci fa da specchio

    Non sappiamo ancora un millesimo dell’un per cento di quello che la natura ci mostra.

    Albert Einstein

    Prenditi un momento per usare l’immaginazione e guardare il cibo come avrebbero potuto farlo i popoli antichi. Molto tempo fa, parecchi nomi di piante e fiori richiamavano il loro aspetto e le loro caratteristiche. Pensa all’eufrasia, detta erba degli occhi, alla coda di volpe o al capelvenere, per esempio. Le persone ricordavano facilmente questi nomi orecchiabili e li hanno trasmessi da una generazione all’altra.

    Il sistema viene utilizzato ancora oggi. Sapevi che il cellulare Blackberry deve il suo nome al fatto che i suoi tasti assomigliano ai semi delle more? Ci sono ottime possibilità che ricorderai per sempre e senza sforzo i benefici della maggior parte degli alimenti a cui è dedicato questo capitolo se, leggendo, userai un po’ di curiosità e di immaginazione.

    I segreti delle noci

    Hai mai guardato davvero una noce? I popoli antichi osservarono che la polpa della noce è racchiusa in un duro guscio protettivo, proprio come la polpa del cervello umano è protetta da un teschio resistente.

    Inoltre, rompendo il guscio della noce, il frutto appare diviso in due parti, che ricordano i due emisferi del cervello. Quando poi la si toglie dal guscio, la somiglianza è ancora più evidente.

    Il messaggio segreto della Natura

    La Natura stimola la nostra immaginazione offrendoci indizi sui benefici di particolari cibi.

    È interessante notare che perfino il linguaggio lega le noci al cervello. Per esempio, in inglese, far impazzire si traduce come "drive nuts, oppure si usano colloquialmente espressioni come go nuts (diventare matto) o total nutcase (svitato, fuori di testa), e nut significa appunto noce".

    I popoli antichi credevano che, proprio per questa inspiegabile somiglianza, le noci dovessero avere qualche effetto positivo sul cervello. E non era un concetto tanto strampalato! Oggi, le noci sono inserite nelle prime posizioni di molti elenchi di superalimenti, perché la ricerca ha dimostrato che sono ricche di grassi omega-3, che favoriscono il funzionamento del cervello, aumentano la memoria e aiutano a gestire l’iperattività, la depressione e a migliorare i casi di autismo. Il corpo non è in grado di produrre gli omega-3, quindi è necessario assumerli da alimenti come le noci.

    Indovina chi tra mandorle, anacardi, nocciole, noci di macadamia, pistacchi, noci e noci di pecan contiene la più alta percentuale di grassi omega-3, amici del cervello? Esatto, proprio le noci! Ed ecco un’altra affascinante coincidenza: il cervello e le noci sono costituiti dalla stessa percentuale di grassi, ossia circa il 68 per cento. Quindi, la prossima volta che qualcuno ti dà della testa dura, pensa alle noci e prendilo come un complimento!

    Le noci hanno inoltre un’altra caratteristica peculiare: la loro combinazione di omega-3 e di acido alfa-linoleico (ALA) le rende, assieme ai semi di lino, una delle poche fonti di questi acidi essenziali, a parte il pesce.

    E c’è di più: la ricerca dimostra anche che le noci fanno bene al cuore. Secondo i risultati di due importanti studi condotti da centri diversi, le noci sono piene di acidi grassi, nutrienti, composti bioattivi, fitosteroli e acido folico, tutti in grado di combattere le malattie cardiache. Inoltre, le noci contengono alti livelli di L-arginina, un aminoacido essenziale per contrastare l’ipertensione, e di acido ellagico, che negli animali causa una forte riduzione delle lesioni arteriosclerotiche.¹ L’olio di noci, poi, non contiene colesterolo e riduce la formazione di nuove placche vascolari. È davvero incredibile quanti nutrienti e grassi benefici riescano a essere contenuti in un solo guscio compatto.

    La forma a cuore della noce potrebbe essere legata al fatto che è anche un alimento che fa bene al cuore umano?

    Gioco a quiz!

    Quanto conosci la Natura?

    A cosa si è ispirato George Washington Carver per sviluppare la teoria della rotazione dei raccolti e individuare i molteplici utilizzi delle arachidi?

    Come si fa ad aumentare di otto volte l’assorbimento dei nutrienti delle noci?

    Il corpo umano produce vitamina C?

    Come si possono riconoscere i frutti più succosi in un mucchio?

    Qual è il frutto più citato nella Bibbia?

    Cosa può significare se una pianta ha un odore forte (e non sta marcendo)?

    Quale frutto ha i semi sulla parte esterna?

    Risposte:

    Si è ispirato all’osservazione della Natura.

    Bisogna metterle a bagno.

    No.

    Il succo pesa di più della polpa, quindi si scelgono i frutti più pesanti.

    Il fico.

    Le piante con un forte odore vengono in genere impiegate a scopo medicinale o nelle cerimonie.

    La fragola.

    Ora potresti obiettare: Sì, ma le noci, tutti i tipi di noci, fanno ingrassare. Hanno così tante calorie che cerco di evitarle. Lascia che ti sveli un piccolo segreto confidatomi da Ken Blue, capo chef dell’Hippocrates Health Institute di West Palm Beach, in Florida: ammollare le noci in acqua scompone i grassi, rendendo il corpo meno incline a immagazzinarli come tali, e di conseguenza rende le noci un alimento più dietetico.²

    Ecco la spiegazione: il corpo, per digerire i cibi, ha bisogno di enzimi e la parte esterna della noce contiene inibitori degli enzimi, che servono a proteggerla, proprio come un involucro a bolle creato dalla Natura. Questi inibitori fungono da barriera difensiva per questo frutto, rendendone difficile la digestione, ma l’ammollo ne provoca il rilascio, rendendolo più digeribile. Inoltre, questa pratica aumenta il suo tasso alcalino, la sua vitalità e i suoi valori nutrizionali (anche fino a otto volte) perché il processo di germinazione attiva e moltiplica le sostanze nutritive. Poiché il

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