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La guarigione è dei pazienti: Con la mappa del dr. Hamer e l’ascolto profondo dei sintomi grazie al metodo ENIA®
La guarigione è dei pazienti: Con la mappa del dr. Hamer e l’ascolto profondo dei sintomi grazie al metodo ENIA®
La guarigione è dei pazienti: Con la mappa del dr. Hamer e l’ascolto profondo dei sintomi grazie al metodo ENIA®
E-book345 pagine3 ore

La guarigione è dei pazienti: Con la mappa del dr. Hamer e l’ascolto profondo dei sintomi grazie al metodo ENIA®

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Info su questo ebook

Il libro che è diventato un longseller con oltre 7.000 copie vendute.
E’ rimasto in cima alle classiche delle principali piattaforme online per molti mesi.
Il libro ti fornisce una guida con un linguaggio semplice e chiaro per Imparare ad "ascoltare" i sintomi fisici e i disagi emotivi e a porvi rimedio senza farmaci o rimedi alternativi.
Riflettere su quali sono le cause profonde della malattia e della sofferenza Introdurti alle 5 leggi Biologiche scoperte dal dottor Hamer (spiegate attraverso case history di persone accompagnate nell’ascolto profondo dei loro sintomi).
Per passare alla pratica dopo aver compreso la causa emotiva alla radice della malattia o disagio.
Imparare che il rispetto dei tempi naturali di riparazione del corpo è la strategia migliore per tornare in salute.
Questo libro è frutto di una lunga ricerca che gli autori avevano intrapreso da molti anni a partire dall’esperienza sulle Ande del Venezuela in cui hanno vissuto per 5 anni.
Un cammino di vera guarigione richiede tempo (essere “pazienti”) e di ritornare al centro del processo, di non delegare più agli esperti.
L'autrice, che ha sofferto per molto tempo di una forma acuta di emicrania, basandosi sulla sua esperienza personale racconta come è stato importante, per la sua guarigione e in generale per la sua vita, scoprire l’ascolto profondo, l’arte maieutica socratica che le ha permesso di comprendere il messaggio che quel problema fisico le portava e di trovare così la via a una vera guarigione.
Se sei nella situazione in cui si trova la maggior parte delle persone che ha una malattia: non trovi una soluzione definitiva e sei frustrato e impotente?
Senti che la medicina ufficiale non può aiutarti di più e che in ogni caso non ti risolve il problema alla radice.
Se hai una malattia cronica.
Se ti hanno diagnosticato un tumore.
Se hai una allergia.
Se hai una dermatite.
Se soffri di mal di schiena.
Se vuoi risolvere il tuo problema alla radice e smettere di prendere farmaci o rimedi.
LinguaItaliano
EditoreBookness
Data di uscita2 dic 2022
ISBN9791254891186
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    La guarigione è dei pazienti - Maria Gabriella Bardelli

    INTRODUZIONE (Nuova edizione)

    La guarigione è dei pazienti. È in mano a

    chi è paziente e al paziente che ne è responsabile.

    Tutto ciò che cresce, per durare

    a lungo, cresce lentamente e nel silenzio.

    Maria Gabriella Bardelli

    Da quando i diritti del libro sono ritornati all’autore, ci hanno più volte chiesto di ripubblicarlo. E più volte abbiamo rimandato la risposta perché dopo tutti gli anni che erano passati dalla sua stesura molte cose erano evolute.

    Per quanto nel 2012 pensassimo di avere le idee chiare su molti aspetti dell’ascolto dei sintomi, con l’esperienza di questi anni e migliaia di persone con cui ci siamo messi in ascolto, le conoscenze si sono affinate e la capacità di ascolto si è approfondita. E alcune verità delle 5 leggi biologiche del dr Hamer per noi sono diventate più sfumate, più complesse. È così, quando si è più giovani si è più spavaldi e sicuri di sé, poi con il tempo lo sguardo si amplia e si diventa in qualche modo più umili e concreti. 

    La conoscenza, abbiamo imparato sulla nostra pelle, è un processo continuo e che passa attraverso il faticoso lavorio del dubbio, come insegna la lingua ebraica in cui la parola conoscenza DAAT include intrinsecamente il concetto del dubbio. Non si può conoscere se non attraverso il dubbio. In effetti costantemente cerchiamo di mettere in questione certi aspetti e non dare mai nulla per scontato.

    Con il tempo è nata la necessità di definire un metodo di Ascolto Biologico.

    È nato così il metodo ENIA. Il metodo con cui guidiamo le persone nell’Ascolto profondo dei loro sintomi o malattia.

    L’esperienza ci insegna che ogni sintomo è unico e irripetibile. Non esiste un sintomo uguale a un altro. Ogni essere umano è unico e irripetibile.

    E unico e irripetibile è, per dire, un mal di schiena, una sinusite, un tumore al seno sinistro, un arrossamento della pelle. Inoltre la percezione di quel sintomo è qualcosa di assolutamente unico di quella persona, in quel momento. E le parole con cui lo descrive sono il riflesso prezioso con cui aiutarlo a entrare nel suo mondo interiore e a contatto con i suoi bisogni più veri e profondi della sua anima.

    Ovviamente tutto ciò fa a pugni con tutte quelle medicine che pretendono standardizzare creando protocolli per qualsiasi cosa. L’essere umano, per la nostra esperienza, non è riducibile a un protocollo. E non è questione di ideologia umanistica.  È pura osservazione.

    Siamo fiocchi di neve, ognuno diverso da tutti gli altri!

    Questa sola consapevolezza potrebbe aprire orizzonti sconfinati se messa in pratica dalla medicina ufficiale. In realtà questa consapevolezza esiste da tempo in alcuni nobili e attenti rappresentanti della medicina insegnata nelle Università occidentali.

    Il famoso professor Ugo Teodori, autore di un Trattato di Fisiopatologia medica in 4 volumi che intere generazioni di studenti di medicina hanno studiato, scriveva nella lunga introduzione un monito chiaro:

    Non vi permettete mai di parlare di malattia di fronte ai vostri pazienti perché la malattia non esiste. Esistono persone uniche e queste persone uniche se ascoltano le vostre parole che possono incutere paura e terrore c’è un cambiamento delle loro risposte emotive che vanno anche sulla loro chimica e sulla loro fisiopatologia.

    Il problema è la sistematica mancata applicazione di questo principio in ossequio all’efficientismo preteso da una logica commerciale prevaricante oggigiorno nel mondo delle cure mediche.

    Entrare in Ascolto profondo dell’unicità del sintomo è quello che facciamo in Ascolto Biologico attraverso il metodo ENIA.

    PROLOGO – MARIA GABRIELLA

    Cosa sta succedendo alla medicina del nostro tempo?

    Perché si ostina a considerare l’uomo solo come un corpo, solo una macchina da aggiustare come farebbe un meccanico con un’auto?

    E perché la medicina moderna considera sempre meno quella capacità di autoguarigione, su cui fondava tutto il padre della medicina occidentale, Ippocrate, e anzi sviluppa la ricerca nel tentativo di sostituirsi alla Natura Medicatrix proponendo e soprattutto brevettando nuovi strumenti diagnostici e farmaci sempre più potenti?

    Come è possibile che per curare un bimbo appena venuto al mondo lo si separi dalla madre, isolandolo, privando entrambi di ogni tipo di contatto in nome di un protocollo che si è dimenticato COSA SIAMO e che agisce sul corpo come fosse una macchina da aggiustare.

    Come è possibile che gli anziani siano tenuti in vita con farmaci e ricoveri senza neanche prendere in considerazione che il loro spirito potrebbe aver bisogno di lasciare il corpo.

    Siamo immersi in un’ipnosi che ci allontana dalla consapevolezza di cosa siamo e dal senso profondo del nostro stare al mondo.

    Un'ipnosi che ci riduce a macchine. In un concetto di evoluzione che va a braccetto con l’alienazione. Un'ipnosi che ci fa dimenticare che siamo un organismo, fatto di organi che magistralmente interagiscono tra di loro e che sono strettamente connessi coi nostri pensieri, con le nostre emozioni. E che ci allontana dall’idea che in ognuno di noi ci sia un sé profondo, un’anima, uno spirito, un corpo energetico e un corpo mentale. 

    Siamo immersi in una narrazione che quando ci parla dei fattori ambientali sembra dimenticarsi completamente che nell’ambiente in cui l’essere umano vive ci sono anche (e soprattutto) le sue relazioni e che queste relazioni possono essere tossiche o nutrienti.

    Che ci fa credere che la malattia sia priva di senso e che di fronte ad essa non possiamo che sperare che un farmaco o un luminare ci possa salvare. Il corpo umano è attaccato da virus e batteri, dal proprio sistema immunitario (nel caso delle malattie autoimmuni), da cellule impazzite e il linguaggio di guerra è sempre più forte. 

    Che ci fa dimenticare che siamo parte della natura, il nostro corpo è intriso di quell’intelligenza che tende a ristabilire l ‘equilibrio e ad auto-guarire 

    Che ci fa accettare che le cause siano sconosciute e che la prevenzione sia la diagnosi precoce, cioè sottoporsi a esami e controlli, e non il prendersi cura della propria vita, delle relazioni, delle scelte lavorative, dello stile di vita che conduciamo, della qualità dei nostri pensieri e delle nostre emozioni.

    Che delega a delle macchine la diagnosi e ai farmaci la cura, dimenticando l’ascolto dell’essere umano nella sua interezza.

    Dieci anni dopo la sua stesura, mi trovo a scrivere il prologo alla nuova edizione de La Guarigione è dei Pazienti con negli occhi e nel cuore te lettore che hai scelto di leggere questo libro. Il mio augurio è che il viaggio che stai per intraprendere possa permetterti di uscire da questa ipnosi e cominciare a vedere il tuo corpo, la malattia e la guarigione in un modo completamente diverso. Che possa essere l’inizio di un cammino che ti donerà un senso di quiete e di fiducia quando il tuo corpo, o quello dei tuoi figli, manifesterà un sintomo per non andare nella paura o nel panico. Per essere capace di fermarti e chiederti cosa non sta funzionando nella tua vita.  Di cosa hai veramente bisogno e farti guidare dalla malattia a liberarti da programmi, pensieri, paure che non ti permettono di muoverti nel mondo in coerenza con il tuo sé.

    PROLOGO – ANDREA

    Mi ci volle un anno intero per convincere Maria Gabriella ad accettare la richiesta della casa editrice di scrivere un libro. Ai tempi era la prima animatrice di Metamedicina in Italia in quel momento era una novità questo tipo di informazione, era un argomento che in ambito olistico stava riscuotendo un crescente interesse. E quindi un editore attento chiese a Maria Gabriella di scrivere un libro sul suo lavoro.

    Per molti mesi non prese neanche in considerazione la richiesta. Le sembrava impossibile rendere accessibile in un libro la complessità e delicatezza degli argomenti. Alla fine cedette quando mi ricordai di una regola d’oro, quella del teatro d’improvvisazione, che avevo imparato 20 anni prima da un bravissimo insegnante di teatro. Quando fai improvvisazione con altri attori è fondamentale accogliere SEMPRE quel che l’altro ti propone improvvisando. Quello è il tuo punto di partenza.

    In quel momento mi parve una saggia regola di vita.

    Non so bene la ragione ma questo argomento funzionò e nel giro di pochi giorni decise che sì accettava quel che la Vita le stava proponendo. Tra l’altro non era l’unica proposta impegnativa in quel momento che le veniva fatta: a maggio di quell’anno il nostro secondo figlio sarebbe nato!

    Per una felice coincidenza io mi ritrovai nel frattempo da subito coinvolto. Infatti da tempo l’attività imprenditoriale nel settore immobiliare che portavo avanti da alcuni anni non mi esauriva per nulla la mia inquieta natura di filosofo ed esploratore. Ero in piena crisi dei 40 anni!

    Così mi proposi di aiutarla visto che conoscevo l’argomento avendo studiato e fatto formazione negli anni precedenti.

    Per farla breve ci ritrovammo uniti a realizzare un progetto a 4 mani: la stesura di un libro sull’ascolto dei sintomi. Avevo sempre sognato di scrivere perché quando mi ero ritrovato a scrivere nella vita ci provavo veramente gusto.

    Anch’io avevo studiato in quegli anni e fatto della formazione nell’ascolto dei sintomi e sulle 5 leggi biologiche. L’interesse della medicina e della natura della guarigione da sempre mi avevano portato a indagare e farmi domande. E già da oltre 10 anni stavamo studiando e riflettendo su diversi approcci di medicina. Già dai tempi in cui eravamo in Venezuela.

    A guardare indietro sono davvero grato a quella regola d’oro dell’improvvisazione. La nostra Vita è teatro d’improvvisazione e se osserviamo quella regola accadranno cose che ci divertiranno e ci lasceranno meravigliati!

    Passammo varie settimane a lavorare su quel testo, pieni di scrupoli, di dubbi sulla forma più adatta di esprimere certi concetti.

    Oggi inevitabilmente alcune di quelle pagine le scriveremmo in modo diverso. L’arte di ascoltare in profondità i sintomi è andata modificandosi e approfondendosi.

    Ma intanto nacque il nostro progetto ASCOLTO BIOLOGICO e l’avventura continua dopo tanti anni!

    Questi ultimi 10 anni sono stati molto intensi, a volte dolorosi e siamo diventati genitori a tempo pieno con due figli meravigliosi a carico! Questa esperienza ha modificato ovviamente tutta la nostra esistenza e anche la relazione tra noi. A volte portare avanti tutti i fronti non è stato facile ma proprio il contatto continuo con i nostri figli ci ha fatto scoprire anche la relazione precisa tra noi, il nostro sentire e i corpi dei nostri figli.

    Io dopo tanti anni sono sempre più meravigliato della semplicità e della potenza del metodo Enia che Maria Gabriella silenziosamente e pazientemente ha messo a punto (come solo le donne sanno fare, e non lo dico per ruffianeria) facendo tesoro delle migliaia di persone a fianco delle quali si è messa in ascolto delle verità che i loro corpi esprimevano attraverso malattia e disagi di ogni tipo.

    GUIDA ALLA LETTURA

    Il materiale è organizzato in 4 sezioni. 

    Nella prima parte troverai i PRESUPPOSTI, i principi che stanno a fondamento del nostro lavoro. 

    Nella seconda parte troverai la MAPPA che usiamo per orientarci sul territorio/corpo: le 5 leggi biologiche scoperte dal dr.Hamer. Abbiamo voluto rendere il più possibile comprensibili queste informazioni anche per chi è a digiuno di tutto, corredando sempre con case history. 

    La terza parte ti introdurrà agli aspetti più complessi del lavoro di Hamer: le costellazioni schizofreniche. La MAPPA DELLA PSICHE alla luce delle 5 leggi biologiche. 

    La quarta parte è dedicata a COME ASCOLTARE IL CORPO E LA PSICHE. Troverai anche informazioni preziose su come gestire il dolore emotivo e quello fisico. Abbiamo inoltre inserito delle schede pratiche che potrai usare ogni volta che vorrai metterti in ascolto di un tuo sintomo e di un’altra persona (negli anni molte persone e molti operatori nella relazione di aiuto ci hanno ringraziato per queste indicazioni). 

    Rispetto alla prima edizione (del 2012) abbiamo sentito necessario aggiungere tre capitoli nuovi:

    1.  Cos’è Ascolto Biologico,

    2.  l’Ascolto dei sintomi dei figli,

    3.  Il metodo ENIA

    In particolare il nuovo capitolo sul Metodo ENIA sostituisce un capitolo dedicato alla Metamedicina di Claudia Rainville e riflette una essenziale evoluzione nel nostro modo di lavorare e affrontare il meraviglioso compito di accompagnare le persone nell’ascoltare i propri sintomi. Potrai trovare sul nostro sito e sul canale Youtube Ascolto Biologico degli approfondimenti sulle differenze tra il metodo ENIA rispetto alla Metamedicina.

    Al fondo troverai una utile bibliografia per continuare il tuo cammino di ricerca.

    L’INIZIO DEL NOSTRO VIAGGIO

    Nel nostro viaggio verso il senso e il significato della cosiddetta malattia siamo partiti apparentemente da molto lontano. Almeno geograficamente parlando.

    Nella nostra vita avevamo entrambi goduto di buona salute.

    Se non che a 27 anni, improvvisamente, ho cominciato ad avvertire dei fastidiosi mal di testa. Una o due volte al mese. All’epoca insegnavo lettere in un liceo e quando avevo mal di testa cercavo di trovare il modo di farlo andare via prima possibile. Inizialmente ci riuscivo con una buona dose di caffè, poi col tempo l’effetto della caffeina non era più lo stesso e cominciai a ricorrere a vari analgesici. Non mi chiedevo il perché avessi iniziato da un giorno all’altro a soffrire ciclicamente di mal di testa. Avevo solo urgente bisogno di zittire quel sintomo e di poter lavorare in santa pace!

    Poi la Vita ci ha portati a vivere alcuni anni in Venezuela.

    Andrea, Laureato in filosofia, spirito irrequieto ed esploratore, era sempre stato attratto dalla medicina naturale fin da tempi non sospetti in cui di medicina alternativa non si sentiva quasi parlare in Italia. Incontrarlo è stato l’inizio del mio aprirmi ad altre visioni e possibilità. 

    Nel 1998 siamo partiti per il Venezuela con il sogno di aprire un piccolo centro olistico. Nel giro di poco una serie infinita di coincidenze ci mise sulla strada giusta. Ogni giorno capitavano incontri decisivi per quel che poi abbiamo sviluppato: una Granja Holistica.

    Fin dalle prime settimane del nostro viaggio ci venne incontro un libro messoci in mano da un ragazzo californiano ex-alcolista. Un libro che ci ha accompagnati durante tutto il periodo di ricerca di una terra adatta al nostro progetto. Si intitolava Anatomy of the spirit (Anatomia dello Spirito) di una certa Caroline Myss di Chicago. Molto conosciuta già allora nel mondo anglossassone, sconosciuta in Italia. Un libro che ha cominciato a metterci un dubbio: e se il nostro corpo fosse strettamente connesso con ciò che proviamo, con ciò che pensiamo? E se i nostri sintomi non si manifestassero solo per caso o per sfortuna o per eredità genetica? 

    Caroline Myss è definita un medico intuitivo. Iniziò come giornalista di professione, allergica a ogni cosa che puzzasse di new age, si è poi trovata addosso verso i trent’anni una capacità intuitiva che l’ha portata a percepire la causa emozionale e spirituale della malattia. E la puzza di new age non se l’è più tolta!

    Un famoso medico americano, Norman Shealy¹, studioso rigoroso dei grandi sensitivi viventi americani come Olga Worral, le chiese una collaborazione stretta per tastare la precisione delle sue diagnosi intuitive che risultarono poi incredibilmente precise². Lui la chiamava per telefono dal suo studio con il suo paziente davanti, a migliaia di kilometri di distanza da dove si trovava la Caroline Myss. 

    Le forniva solo il nome e l’età del paziente. Lei intuiva immediatamente la causa di quel sintomo. Dettava la sua diagnosi medica che sembrava vedere come in un sogno.  Ma oltre a una semplice diagnosi clinica a livello fisiologico vedeva gli episodi scioccanti della vita di quella persona, fino a percepirne anche le implicazioni spirituali. Leggevamo quel libro durante il nostro peregrinare venezuelano, e spesso piangevamo di commozione… Qualcosa stava capitando dentro di noi.

    Intanto il mio mal di testa continuava e si stava trasformando sempre più in emicrania. Iniziavo a farmi delle domande senza accontentarmi degli analgesici che cominciavano a fare sempre meno effetto. La nostra esperienza di quasi cinque anni in Venezuela è stata costellata da tanti incontri legati alla medicina naturale, alla medicina energetica e a «chi più ne ha più ne metta». In Venezuela gli approcci alternativi sono molto diffusi perché la cultura indigena è ancora molto presente nella loro cultura, ovunque incontri negozietti improbabili di prodotti naturali o di cucina vegetariana, nelle campagne trovi curanderos (guaritori) di ogni tipo e specie. Così ho cominciato a prestare attenzione alla mia alimentazione, diventando vegetariana, e a sostituire gli analgesici allopatici con erbe e prodotti fito-terapici. A volte mi aiutavano, altre no.

    La terra promessa l’abbiamo poi trovata sulle Ande, a Mérida, nell’Aldea San Luis. In un parco naturale.

    Una zona che con gli anni scoprimmo essere considerata da certi ambienti «new age» un centro energetico importante: il settimo chakra della terra in cima alla spina dorsale della Cordillera delle Ande che attraversa tutto il continente sudamericano. Lì, negli anni, erano sorte varie comunità spirituali e si erano stabiliti diversi artisti venezuelani e stranieri. Per la solita serie di coincidenze finimmo per diventare proprietari di un ex monastero trappista con 45 ettari di terra e boschi. Ci dovemmo rimboccare le maniche per ricavarne dodici stanze per gli ospiti, una bella sala per seminari nella ex cappella, un orto biologico. Il sogno di aprire un piccolo centro olistico sembrava in fase di realizzazione.

    La mia scoperta della medicina naturale continuava, e si affiancava all’esperienza diretta di una medicina spirituale, sciamanica, dei curanderos del posto.

    Ne abbiamo fatto esperienza diretta per alcuni sintomi che sono comparsi in quegli anni: il fuoco di Sant’Antonio, parassiti intestinali ritenuti letali dai medici del posto, una frattura (composta) della caviglia, un morso altamente infettivo di un bradipo a una mano.

    Immersi in quel mondo era molto normale trovare approcci alternativi! Tuttavia, anche se la mia visione della malattia e della guarigione era cambiata, la mia emicrania continuava, anzi aumentava, nel senso che durante le crisi il dolore era accompagnato da forte nausea e vomito, per questo motivo non riuscivo più ad assumere analgesici, né allopatici né naturali, perché anche solo un po’ d’acqua mi faceva stare male.

    Ritornavano così alla memoria le pagine del libro di Caroline

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