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Se questo è un uomo...nuovo!
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Se questo è un uomo...nuovo!
E-book58 pagine35 minuti

Se questo è un uomo...nuovo!

Di Edo

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Info su questo ebook

Un papà di mezz'età, stressato dalla quotidianità della famiglia, del lavoro ed alle prese con dispositivi intelligenti che non lo aiutano, si sente spesso inadeguato e incompreso.

Destinato inevitabilmente ad un'evoluzione spirituale e tecnologica che non ha chiesto, si domanda dell'opportunità o meno che potrebbe riservagli il futuro, riflettendo spesso, come fosse un mantra, sui pensieri del Dalai Lama.

Identità digitale, intelligenza artificiale, comunicazioni wi-fi, 5G: tutti termini difficili per chi non è del settore, ma spiegati in modo semplice anche il papà ancora non evoluto (ma discendente dall'homo sapiens) riuscirà a comprenderli e farli propri.

Tuttavia l'attuale transizione evolutiva richiede impegno e non è priva di rinunce, in primis, al tempo dedicato ai giochi insieme al figlio.

I più "evoluti" troveranno anche un'appendice tecnologica sullo spettro elettromagnetico a conclusione del libro.
LinguaItaliano
Data di uscita8 feb 2022
ISBN9791220389440
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    Anteprima del libro

    Se questo è un uomo...nuovo! - Edo

    OGGI È UN ALTRO GIORNO

    Ci sono quelle giornate in cui non vorresti alzarti per andare a lavorare. Ecco. Quel’11 giugno era una di quelle.

    Abitando in una provincia e dovendo andare a lavorare in un'altra, tutto è molto più complicato e faticoso. Ma le soluzioni potrebbero anche esserci:

    andare ad abitare nella provincia lavorativa con la famiglia, con tutto quello che ne consegue (cambio scuola al figlio, cambio di lavoro per la moglie… costretta a fare quello che ho fatto io fino ad adesso, ovvero in pendolare, ma con l'aggravante di essere donna, con una casa da gestire, il figlio, il marito… allora ce l'hai con me! Mi vuoi mettere in croce? Maschilista!);

    spostare il lavoro, un lavoro che mi piace, alla provincia di residenza.

    No! Niente da fare! Soluzioni impraticabili. Irrealizzabili. Troppo rivoluzionarie e destabilizzanti!

    Così la mente cerca una calma apparente con un alibi… Vabbè ma tanto sono solo 20 km che posso percorrere in moto, in auto o in treno. Quindi via, si parte!

    Stamani tocca a te portare a scuola il piccino. Io entro alle 8:00.

    Ecco. Oggi niente treno o moto. Auto per forza!

    Così i tempi diventano più serrati e gli orari vanno rispettati. Alle 8:15 il bimbo deve essere davanti al cancello della scuola (vestito, non in pigiama, e con i calzini uguali, la felpa appropriata, la cartella gonfia di libri, merenda e scarpe da ginnastica). Chissà perché anche la maestra quella mattina si accorge che il bambino è stato vestito dal papà...

    Appena scatta la ressa all'apertura del cancello, con la coda dell'occhio verifico l'effettivo ingresso e il contestuale affidamento temporaneo del figlio alla struttura (vulgaris: parcheggio per bambini o baby parking per i più) e istantaneamente con l'auto mi ritrovo immerso nel traffico con destinazione lavoro.

    Ma la mattina, a quell'ora, per fare quelle diciannove miglia da Springfield a Northampton, ci vuole il doppio del tempo.

    Scusate mi sono fatto prendere la mano dal mito americano.

    Però tu devi rispettare i limiti di velocità, non puoi certo recuperare il tempo perduto violando il codice della strada! La polizia della contea è sempre in agguato. Ma anche volendo non credo se ne prospetti neppure una benché minima opportunità.

    Dopo file interminabili, incolonnamenti statici, ripartenze repentine e brevi tratti nei quali si scorre più celermente, finalmente giungo al parcheggio vicino al lavoro. Abbandono quindi la macchina e corro come un maratoneta in direzione del traguardo pervaso dalla melodia Chariots of fire di Vangelis.

    Ma nonostante la flessibilità dell'orario (flessibile sì, ma non troppo!) le 9:00 sono già passate da diversi minuti.

    La scuola volge al termine e presto non sarà più necessario fare voli pindarici per un paio di mesi abbondanti.

    Si avvicina l'estate, le vacanze, si spera in un po' di relax.

    TRAUMA POST-VACANZE

    Tutto bello. No-stress. Non è mancato niente, però mi è sembrato così tanto breve.

    E allora si ricomincia con il tran tran! Si rientra a lavoro e

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