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Libera la tua anima Trevor
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E-book134 pagine1 ora

Libera la tua anima Trevor

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Info su questo ebook

"Le cose cambiano se ti lasci andare…" Ispirato da una storia vera.Trevor è un dinamico giornalista inglese di origini italiane, reduce dal dramma del divorzio. Ha un figlio diciottenne al quale pensare. Un giorno si reca a Roma per espletare le pratiche dell'eredità ricevuta dai nonni paterni. Come se non bastasse nella sua già avventurosa e movimentata vita, per un caso fortuito o un gioco del destino, incontra o meglio... si "scontra" con Giulia, separata dal marito alcolista. Tra varie disavventure, del soggiorno nella capitale, comincia a frequentarla. I due, dialogando, si aprono all'ascolto e alla comprensione, confidandosi reciproche storie, debolezze e profondità dell'animo umano. Cambieranno atteggiamento nei confronti dell'amore? Dopo "Cosa racconta una notte" e "Virus, Il terzo libro di Antonio Mare corredato di immagini fotografiche.
LinguaItaliano
Data di uscita18 mag 2021
ISBN9791220338264
Libera la tua anima Trevor

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    Anteprima del libro

    Libera la tua anima Trevor - Antonio Mare

    accadere….

    PROLOGO

    Londra ottobre 2018

    Le postazioni delle scrivanie sono vuote e i monitor installati sopra, ormai spenti da qualche ora. Le luci della notte filtrano attraverso le ampie vetrate dell'ufficio.

    All'interno ci sono, fascicoli, ritagli di giornale, fotografie e appunti disseminati ovunque.

    Da alcuni armadietti socchiusi, si intravedono pile di cartelle.

    I cestini dei rifiuti traboccano di carte appallottolate, sono scarti di lavorazione.

    Gli addetti alle pulizie inizieranno tra poco.

    C'è un solo uomo là dentro, sta scrivendo... mette insieme parole, una dopo l'altra, componendo frasi di senso compiuto.

    Quel luogo, fucina di idee e creazioni, solo apparentemente disordinato, è il punto di partenza degli articoli che verranno realizzati.

    Permesso?

    Vieni avanti, entra pure Andrew!

    "Ciao, ma sei ancora al lavoro? È quasi mezzanotte, hai trascorso un'intera giornata tra le carte e quel fottuto computer!

    E poi con tutti quei caffè che prendi, non ti aiutano certamente, anzi finirai per ammalarti se continui così…

    Questo lavoro ti appassiona, ma quando è troppo è troppo! Dammi retta Trevor, prenditi una vacanza, una pausa, capisco la tua situazione…ma sei un talentuoso quarantenne, in ottima forma fisica e con una buona condizione economica, goditi la vita!

    Stacca, c'è un mondo là fuori che ti aspetta."

    "Sì, hai ragione, grazie per i consigli Andrew, ho quasi finito.

    Il caporedattore mi ha chiesto il favore di completare questo servizio entro la fine del mese, lo faccio volentieri non voglio deluderlo.

    Comunque, proprio stamattina ho ricevuto la sua mail, mi ha concesso quindici giorni di ferie, cinque in più di quelli richiesti per andare in Italia a sbrigare alcune faccende di famiglia.

    Partirò domani.

    Ho apprezzato che abbia compreso i momenti che sto attraversando."

    Mi ha detto: Abbiamo un cuore, siamo esseri umani non robot.

    "Ah, che ottima notizia!

    Sono contento per te, non lo sapevo, vedrai che ti farà bene staccare un po' la spina, credo che il modo migliore per riprendersi sia allontanarsi da tutto, dalla quotidianità, dal lavoro, per qualche tempo…

    Fa bene cambiare aria. Magari, chi lo sa… con l'occasione potresti incontrare l'anima gemella!"

    Ti ringrazio, non credo, lascia perdere, non ho voglia di affrontare faccende di cuore in questo momento, potrei non accorgermi di avere incontrato la persona giusta e darle l'importanza che merita.

    Ok, ma ti consiglio di non mettere il carro davanti ai buoi! Grazie, sei un amico, piuttosto...dimmi Andrew, con tua moglie come va?"

    "Beh, tra di noi i rapporti sono più sereni…dopo qualche periodo di disaccordi, finalmente sembre essere tornata la pace.

    È più comprensiva ultimamente.

    Nostra figlia fa da paciere, ci impedisce di litigare e appena si accorge che qualcosa va storto, si mette subito in mezzo, riuscendo sempre a trovare una soluzione che vada bene a entrambi.

    È un tesoro di ragazza!

    Beh, io me ne vado. Se hai bisogno di me, sai come rintracciarmi.

    Spegni tutto ora e vattene a casa a dormire! Buonanotte."

    Notte.

    Completa le ultime cose, chiude il computer, le luci dell'ufficio, tira la porta dietro di sé ed esce.

    Fuori è freddo, preferisce camminare un po' per sgranchirsi le gambe.

    Attraversa qualche isolato prima di raggiungere l'auto al parcheggio.

    Sente vibrare la tasca della giacca, è un messaggio ricevuto sullo smartphone:

    Insomma, quando ti deciderai a portarmi fuori? Ti ricordo che mi devi mezza pinta di birra al pub! Non fare passare troppo tempo! Ok? Fatti sentire! Baci.

    Scrive nel messaggio Eveline, la donna che prova a corteggiarlo da tempo senza successo.

    Le risponde con la prima scusa che gli viene in mente:

    Adesso non posso, sono impegnatissimo a lavoro. Ciao.

    Londra è una metropoli che vive ventiquattr'ore su ventiquattro.

    C'è tanta gente in giro, di notte appare ancora più affollata. Le luci dei locali per chi cerca svaghi o luoghi dove trascorrere piacevolmente il tempo illuminano le strade.

    Passandovi davanti guarda all'interno, gli piace vedere la gente che si diverte, ma non prova il desiderio di entrare o farsi convincere dal personale che presidia l'ingresso.

    Non è dell'umore giusto per fare baldoria e rientra a casa. Nel pomeriggio del giorno seguente, dalla stazione ferroviaria di Paddington, sale sul treno espresso che raggiunge in una quindicina di minuti, l'immenso aeroporto intercontinentale di Heathrow.

    È vicino, vede già gli aerei che decollano e atterrano di continuo; entra, supera i varchi di controllo e si reca al settore degli imbarchi indicato dai tabelloni luminosi.

    In attesa di salire a bordo telefona al figlio.

    Ciao Alex, sono in partenza. Come stai?

    Bene papà! Non preoccuparti per me, i nonni mi hanno invitato a stare da loro questo weekend.

    "Ottimo, è bello sapere che sarete assieme, ci sentiamo presto, chiamami per qualunque cosa tu abbia bisogno.

    Un abbraccio."

    Ciao papà. Sì, certo che ti chiamo, un bacio.

    Telefona ai suoi genitori, ora entrambi in pensione, vivono a Birmingham.

    Secondo loro è una città a dimensione più umana, rispetto ai frenetici ritmi di Londra.

    Pronto mamma, ciao come stai?

    "Ciao Trevor sto bene, preparo una torta di mele per Alex

    che sarà ospite da noi questo fine settimana."

    "Si, me l'ha detto.

    Volevo farvi sapere che mi tratterrò a Roma qualche giorno in più di quelli che avevo programmato, ti mando un bacio."

    Un bacio, riguardati.

    Ciao papà.

    "Ehi, Trevor, abbi cura di te, mi raccomando!

    Salutami Roma e mandami qualche foto, un abbraccio. Certo baci, a presto."

    Lo sguardo severo ed eloquente dell'hostess che passa tra le fila dei sedili per controllare i passeggeri, gli fa capire che è venuto il momento di spegnere il telefono.

    L'aereo decolla; dopo pochi minuti il segnale luminoso indica che è possibile slacciare le cinture.

    Indossa le cuffie collegandole al lettore MP3 con la sua

    musica preferita.

    Si rilassa.

    Roma Fiumicino aeroporto

    Il nastro trasportatore nell'area ritiro bagagli si attiva improvvisamente.

    Attende il trolley con la targhetta di identificazione a colori vivaci, inserita in precedenza da una cordiale addetta del banco Check-in all'aeroporto di Heathrow.

    Gli altoparlanti diffondono gli orari e le coincidenze degli aerei.

    Eccola!

    L'afferra con un tempismo perfetto appena è a portata di mano, conosce il metodo ormai, dopo innumerevoli viaggi in giro per il mondo.

    Cerca il gate per raggiungere l'area taxi, segue le indicazioni, passando davanti ai negozi di oggettistica, profumi, materiale elettronico e intravede l'uscita.

    Camminando, nota una giovane donna seduta che guarda intensamente, con tenerezza, il piccolo che si stringe a lei in un tenero abbraccio.

    Cerca conforto.

    La donna abbassa il capo rivolgendogli un atto d'amore con gli occhi, come solo le madri sanno fare.

    Dopo averlo sentito tra le sue braccia protettive, alza lo sguardo e incrocia per un attimo quello di lui mentre le passa davanti. Si scambiano sorrisi di complicità e la condivisione di emozioni uniche.

    Trevor è a Roma per intestarsi l'eredità da parte dei nonni paterni, morti entrambi da poco tempo. Erano in età avanzata, si volevano un gran bene. Lei se n'è andata qualche mese prima di lui.

    È stato nominato unico erede assieme al figlio Alex, nipote e pronipote, poiché i nonni hanno provveduto molti anni prima, ad acquistare una casa anche a suo padre.

    Appena fuori dall'aeroporto, sul marciapiede, gli va incontro una ragazza, dagli occhi scuri, profondi ed espressivi, ha i capelli corti e l'aspetto curato.

    Regge una borsa a tracollo sulla spalla, sembra una normale viaggiatrice, come se ne incontrano tante

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