Non c'è primo senza il secondo
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Anteprima del libro
Non c'è primo senza il secondo - Roberto Borrello
633/1941.
La seconda è più difficile
Lo so lo so.... Pensavate a una cosa di sesso, ma sarebbe stato troppo scontato, e io cerco sempre di non esserlo.
Ovviamente mi riferisco al mio secondo lavoro, la mia seconda opera. AHAHAHAH... opera si fa per dire ovviamente, diciamo il secondo capitolo di Adesso parlo io
.
A proposito... Son riuscito a farlo pubblicare. Chi l'avrebbe mai detto? Un quasi analfabeta dislessico che si mette a scrivere e poi si ritrova il suo nome in vendita on-line.
Si, sono contento, perchè quello che è cominciato come gioco alla fine viene letto come libro in giro per l'Italia, questo è anche per dimostrare che se una persona a una cosa ci crede deve andare fino in fondo.
Poi chi se ne frega se và male... Il tuo l'hai fatto, hai avuto il coraggio, il guadagno di denaro non importa, è una cosa che hai fatto per te e ti rende orgoglioso.
Poi chi lo sa se farò i soldi o no?
è praticamente impossibile, ma mai dire mai. Se qualche anno fa mi avrebbero detto: tu scriverai un libro, come prima cosa gli avrei riso in faccia,gli avrei tirato su il gomito e con gesto di spinta gli avrei detto: ma va a c.....
Non 10 Ma 100 e Fischia HP
Ci sarebbero tante cose da dire sulla moto.
Qualcosa avevo già scritto nel libro precedente, ma sicuramente non proprio un capitolo.
La prima emozione avviene già appena girato il quadro.
La lancetta del contagiri và a fondo corsa, per poi tornare indietro a zero, con la pompa della benzina che fa il tipico rumore di fischio e butta carburante negli iniettori.
La moto sembra ti dica: << il mio l'ho fatto, ora tocca a te farmi vedere chi sei..>> Lo so è difficile spiegarlo, io lo faccio in modo molto semplice, anche perchè come già detto non sono molto colto, anzi ignorantone in letteratura.
Comunque: la motocicletta è questo, è in grado di farti provare mille emozioni, e ti dà la sensazione di essere tutt'uno con lei. è bello scoprire i suoi pregi, ma mai darle del TU, darle sempre del LEI, perchè è un attimo, può essere un'arma a doppio taglio, e quando va bene si piange....
Per quanto tu la conosca l'avere troppa confidenza prima o poi t porta a sbagliare, anche perchè non sei dentro le gomme e l'asfalto. Lo so perchè qualche volta l ho assaggiato (solo sbucciature), ma brucia, e fortunatamente mi è sempre andata bene.
Poi anche se si è il genio e il manico delle due ruote ,ci sono sempre quelli che ti vengono addosso, e lì davvero non puoi farci nulla.
Di lati positivi comunque ce ne sono tanti, e compensano i pericoli.
Intanto sentire il suo urlo quando la lancetta del contagiri supera la metà del suo tragitto, sentire la ruota anteriore galleggiare sull'asfalto mentre cerca di mettersi come tuo cappello. è uno spettacolo....
Questo per quanto riguarda la ruota anteriore.
Poi c'è quella posteriore, che pattina quando ruoti violentemente la manopola destra del gas. L'emozione non è finita, perchè ora arriva il suo pane; la curva.
Vedere la tua testa che si avvicina al marciapiede, subito dopo aver tirato una bella frenata prima di un curvone,mentre il tuo dito medio accarezza ancora per qualche istante all'impostare di una curva la leva destra del freno anteriore. Bè tutto questo non ha prezzo.
Ogni curva è diversa e non si affronta mai allo stesso modo, puoi arrivare un pelo lungo, piegarti un po'di meno o un po'di più, accellerare un po' prima dell'uscita o un po' dopo, insomma ci sono mille modi e mille traiettorie.
Ovviamente non voglio pubblicizzare queste cose, io non vado forte, posso giusto godermi qualche curva di montagna un po'piùallegro
quando indosso le protezioni e l'asfalto e le gomme sono belle calde,ma come avevo già scritto ormai ci sono troppi pericoli in giro,a breve mi butterò su una pista chiusa al traffico.
Voglio tornare indietro
Che dire... Il voglio tornare indietro si riferisce a tantissime cose, il mondo è cambiato, e io molte volte in questo mondo non mi ci rivedo più.
Faccio alcuni esempi, li elenco e poi vi dico per secondo perchè vorrei tornare indietro. Ormai è impossibile,stiamo andando avanti a tempi di record, anche allo scattare del verde al semaforo ormai si suona il clacson o la tromba dopo 3 secondi circa per la premura di dover arrivare prima di tutti. è un rincorrere continuo, e quando si torna a casa non si queta, il nervoso è già lì che ti aspetta nella cassetta della posta.
Carta ,carta, plastica da buttare, leggi subito per scagionare l'ipotesi multa, ma quando l 'hai scartata continui a leggere, e normalmente sono nuove normative di conti correnti, nel frattempo il tempo passa, è tardi devi fare la doccia, far da mangiare, hai già il pensiero:<< devo mandare subito una mail lì,perchè devono vederla per prima domani mattina>>.
Nel frattempo ti suona il telefonino con una ulteriore mail, ti chiama il collega, tuo padre o tua madre per dirti se tutto ok visto che da tre ore circa non ti vede più on line su whats app, o semplicemente perchè sono due giorni che non vai a mangiare da loro.
La sera vola e l'unica cosa che ti sei goduto è mezzo telegiornale.
Il mattino dopo ricomincia tutto, più veloce di ieri, a lavoro tutti ti chiedono, tutti vogliono tutto subito e perchè i corrieri sono in ritardo.
Io dico presto ci saranno i droni a portare materiale, e non è uno scherzo, si arriverà lì a breve, è questione di tempo.
Questo lo abbiamo voluto, perchè ora puoi rintracciare subito, puoi sapere tutto. C'è questa benedetta mail... Ci sono le vendite on -line, c'è il telefonino,( ordini da lì), sei rintracciabile sempre, ti chiamano mille volte, c'è il volo da prenotare on line, c'è il check