Il Quadro Economico del progetto di opera pubblica: Le procedure e gli elementi necessari per comporre il più esaustivo quadro economico ad ogni livello di progettazione di un'opera o di un lavoro pubblico

Di Rodolfo Sabelli

Il quadro economico (QE) è l'elaborato riassuntivo e la principale guida economica per la realizzazione di opere e lavori pubblici. In ambito di project management il QE corrisponde al Budget at Completion (BAC) ovvero il budget complessivo, il costo totale stimato per la realizzazione di un progetto. La predisposizione del QE comincia fin dalla fase preliminare alla progettazione e, se correttamente impostato, risulta uno degli strumenti più influenti per il controllo delle attività necessarie per condure in porto un progetto – dall'ideazione al collaudo – e per individuare con crescente certezza l'importo complessivo, il costo di produzione, che il committente dovrà sostenere per realizzare il progetto. In questa guida alla compilazione del quadro economico del progetto di opera pubblica vengono esaminati i contenuti richiesti dalla normativa vigente e le modalità di compilazione del QE al fine di costruire l'elenco esaustivo di tutte le attività dell'intervento e avvicinarci a una quantificazione veritiera e congrua delle somme necessarie a perseguire gli scopi assegnati al progetto. Infine, sarà presentata e illustrata l'intera famiglia dei quadri economici fornendo indicazioni utili per compilarli velocemente e in maniera esaustiva.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 19 apr 2022
• ISBN: 9791220399845

Anteprima del libro

1. I quadri economici degli interventi

La disciplina complessiva del quadro economico – componente inscindibile dei progetti di opera pubblica – è oggi contenuta nel d.P.R. 207/2010 e nel D.Lgs. 50/2016.

Il QE è l’elaborato riassuntivo e la principale guida economica per la realizzazione di opere e lavori pubblici. La predisposizione del QE comincia fin dalla fase preliminare della programmazione di un’opera pubblica e, se correttamente impostato, risulta uno degli strumenti più influenti per il controllo delle attività necessarie per condure in porto un progetto – dall’ideazione al collaudo – e per individuare con crescente certezza l’importo complessivo, il costo di produzione, che il committente – la pubblica amministrazione – dovrà sostenere per realizzare il progetto.

Il quadro economico dell’opera pubblica compare, anche se in embrione, fin dalle prime normative emanate con l’istituzione dello Stato unitario del 1861. In particolare nel R.D. 25 maggio 1895, n. 350 – Regolamento per la direzione, la contabilità e la collaudazione dei lavori dello Stato che sono nelle attribuzioni del Ministero dei lavori pubblici che contiene le prime articolazioni delle somme necessarie a compiere lavori di genio civile: le attuali Somme a disposizione della stazione appaltante allora erano denominate Fondi a disposizione dell’Amministrazione.

Oggi, l’art. 16 del regolamento d.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 stabilisce i contenuti dei quadri economici degli interventi e l’obbligo di predisporli con progressivo approfondimento in rapporto al livello di progettazione al quale sono riferiti e con le necessarie variazioni in relazione alla specifica tipologia e categoria dell’intervento stesso.

Art. 16. Quadri economici

1. I quadri economici degli interventi sono predisposti con progressivo approfondimento in rapporto al livello di progettazione al quale sono riferiti e con le necessarie variazioni in relazione alla specifica tipologia e categoria dell’intervento stesso e prevedono la seguente articolazione del costo complessivo:

a.1) lavori a misura, a corpo, in economia;

a.2) oneri della sicurezza, non soggetti a ribasso d’asta;

b) somme a disposizione della stazione appaltante per:

1- lavori in economia, previsti in progetto ed esclusi dall’appalto, ivi inclusi i rimborsi previa fattura;

2- rilievi, accertamenti e indagini;

3- allacciamenti ai pubblici servizi;

4- imprevisti;

5- acquisizione aree o immobili e pertinenti indennizzi;

6- accantonamento di cui all’articolo 133, commi 3 e 4, del codice;

7- spese di cui agli articoli 90, comma 5, e 92, comma 7-bis, del codice, spese tecniche relative alla progettazione, alle necessarie attività preliminari, al coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, alle conferenze di servizi, alla direzione lavori e al coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, all’assistenza giornaliera e contabilità, l’importo relativo all’incentivo di cui all’articolo 92, comma