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Le case benefiche che attraggono salute e ricchezza
Le case benefiche che attraggono salute e ricchezza
Le case benefiche che attraggono salute e ricchezza
E-book444 pagine5 ore

Le case benefiche che attraggono salute e ricchezza

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Info su questo ebook

Forse non vi siete mai resi conto che è stata da sempre la vostra casa a condizionarvi la vita, per avervi condotto verso delle scelte o lungo un percorso che magari non avreste mai voluto. L’abitante cambia sotto l'influenza della casa, si evolve, trasforma le sue abitudini di vita, il modo di pensare, le sue credenze, e perfino i suoi costumi. E’ la casa in definitiva, a determinare la sua buona sorte o la sua sventura.
Posso dire con certezza che esistono case benefiche che portano fortuna e abbondanza a chi le abita. Lo so, perché l’ho verificato io stessa: chi vive in queste dimore incontra una tale perfetta armonia, che la sua fortuna si vede moltiplica così a tal punto, da percepire una vibrazione straordinaria. Questi rifugi privilegiati predispongono alla felicità e instaurano un rapporto idilliaco con i rispettivi abitanti: li proteggono, li guariscono, li accolgono con energie benefiche irradiate dalle loro pareti, portando salute e ricchezze materiali.
Quest’opera, che riunisce tutte le ricerche, gli studi e ciò che ho sperimentato nei miei oltre venti anni di professione, è destinata a tutti. Essa contiene il Protocollo completo per costruire una casa benefica, indispensabile per chi non vuole rischiare la propria salute e la felicità, semplicemente costruendo in modo superficiale una nuova abitazione, ma anche per chi ha bisogno di trasformare in benefica la propria, per poterci sopravvivere senza doverla per forza abbandonare.
Con questo Protocollo, dimostro scientificamente come sia possibile manipolare il sito, le strutture e gli ambienti di un edificio per fare in modo che il prodotto finale, la casa, abbia effetti positivi sulla salute, i pensieri, le emozioni e infine le scelte dei suoi inquilini. L’obiettivo di tutto questo è la felicità degli abitanti di una casa, che sia di nuova costruzione, da ristrutturare o semplicemente riadattare.
L’inquilino moderno deve iniziare a porsi delle domande, appena nota dei cambiamenti nella sua vita e quella della sua famiglia, nel luogo in cui vive: malesseri di ogni genere, patologie improvvise, avvenimenti non positivi e disgrazie che si ripetono con cadenza regolare, sono il segnale che deve subito intervenire, se non vuole peggiorare la situazione.

LinguaItaliano
Data di uscita31 mag 2022
ISBN9781005401399
Le case benefiche che attraggono salute e ricchezza
Autore

Lucia Strona

Lucia Strona è un architetto con venticinque anni di esperienza nel settore dell'edilizia ecologica in legno, restauro di antiche costruzioni, e progettazione secondo i principi della Geobiologia e del Feng Shui. Progetta residenze per il mercato internazionale secondo i codici di costruzione ICC - International Building Codes.La passione per l'architettura l'hanno condotta verso studi e ricerche mirate alla salute psicofisica ed emozionale dei suoi abitanti, occupandosi non solo di definire le migliori tecnologie strutturali di un edificio, ma anche i suoi requisiti medico-scientifici, energetico-sottili e vibrazionali, integrati con i principi della fisica microvibratoria, neuroscienze e dell'epigenetica, al fine di ottenere il totale benessere dei suoi inquilini, che si tratti di una casa o ambiente di lavoro.Da oltre dieci anni Lucia Strona è autrice di pubblicazioni in cui ha riportato i risultati delle sue ricerche, nonché di manuali tecnici sull'architettura in genere.

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  • Valutazione: 5 su 5 stelle
    5/5
    Scritto bene e in modo scorrevole. Ho trovato interessanti gli spunti per costruire una casa che sia totalmente sana, ma anche per ristrutturare una già esistente. L'autrice va oltre le semplici regole del buon costruire, considerando anche fattori legati al tipo di suolo, alle energie sottili, all'uso del cervello, fattori emotivi, psicologici e medici. Insomma, oggi non è più sufficiente costruire una casa sana secondo le regole dell'arte, ma è richiesto molto, ma molto di più, dato che il suo ambiente è anche in grado di condizionare la salute e le scelte di chi la abita.

    2 persone l'hanno trovata utile

  • Valutazione: 5 su 5 stelle
    5/5
    Libro innovativo e a tratti un po' azzardato per certe tematiche toccate, che però l'autrice spiega in modo chiaro e convincente con giustificazioni tecniche e scientifiche. Ho scoperto con sorpresa che un'ambiente domestico è in grado di plasmare e condizionare la vita delle persone che ci vivono, tanto da spingerle a prendere certe decisioni anziché altre. Addirittura una casa sembra essere capace di portare ricchezza e denaro, cosa che mi sembrava un po' assurda dapprima, ma leggendo, le spiegazioni date mi hanno convinto. Un libro sorprendente, dove tecnica delle costruzioni, geobiologia, medicina, epigenetica, radionica, radiestesia e fisica quantistica si intersecano in modo sapiente. Una lettura molto interessante, perché da questo libro esce una figura nuova dell'architetto che collabora con medici e altre figure della para-scienza, per il benessere totale degli abitanti di una casa.

    2 persone l'hanno trovata utile

  • Valutazione: 5 su 5 stelle
    5/5
    Libro innovativo, a mio avviso con una visione evoluta sulla casa e tutto ciò che concerne in fatto di tecnologie ed elementi energetici-vibratori, che l'autrice fonde insieme per dare il massimo benessere agli inquilini di turno. Un universo da scoprire totalmente nuovo e complesso, che va oltre le recenti discipline che timidamente si affacciano su argomento. Lettura da non perdere assolutamente!

    2 persone l'hanno trovata utile

  • Valutazione: 5 su 5 stelle
    5/5
    L'ho comprato perché molto incuriosito dal titolo: è un'opera molto vasta, interessante, innovativa e scientificamente apprezzabile. Essa tratta delle anomalie che condizionano la vita e il destino di chi abita una casa. Il protocollo riportato è un insieme di regole molto chiare, sia di tipo energetico, sia di tipo tecnico, utili per farsi costruire una nuova casa benefica e anche case già costruite. In più, sono raccontate dall'autrice delle esperienze che fanno ben comprendere i principi e le tecniche spiegate.
    L'argomento trattato è veramente innovativo e scientificamente plausibile, inoltre è ben scritto e di facile comprensione per chiunque.

    2 persone l'hanno trovata utile

  • Valutazione: 5 su 5 stelle
    5/5
    Libro molto interessante dal tema intrigante. Ero decisa a vendere la mia casa in cui non mi trovavo affatto bene, sperando di trovare qualcosa di diverso...Ebbene questo libro mi ci ha fatto ripensare. I consigli riportati mi hanno dato un impulso nel trasformarla seguendo per quanto possibile, nel mio caso, il protocollo che l'autrice spiega in modo dettagliato. Alcune migliorie le ho già fatte e devo dire che vivo la mia casa molto meglio di prima. Inoltre, sono molto interessanti le esperienze riportate di alcuni inquilini, che fanno capire quanto in realtà una casa possa veramente influenzare il futuro di chi la vive.

    4 persone l'hanno trovata utile

Anteprima del libro

Le case benefiche che attraggono salute e ricchezza - Lucia Strona

IL DESTINO DEGLI INQUILINI

Siamo stati fino a oggi condizionati a vivere la nostra casa con le stesse funzioni e abitudini di sempre, a tutta velocità, come vuole la consuetudine moderna. Si è arrivati a fare sempre più cose nel minore tempo possibile, perdendo di vista molto di ciò che è veramente importante. Si sa il tempo è denaro!

E all’improvviso tutto è cambiato. Ci sono persone che a seguito del tanto tempo passato a casa, sono entrate in crisi per diversi motivi, soprattutto perché l’ambiente in cui vivevano non si adattava più ai loro nuovi bisogni. Per quanti di voi la convivenza forzata di qualche anno fa, è diventata insopportabile ma anche scomoda per motivi pratici? Di colpo fate caso a quella stanza troppo piccola, al mobile ormai inutile che andrebbe cambiato, a quel tavolo risicato in cui bisogna mangiare tutti insieme, quando fino a ieri lo usavate a tempi alterni. Ciò vi ha fatto percepire inevitabilmente delle sensazioni di malessere, d’insoddisfazione per un ambiente che in realtà, non vi rappresenta e non volete più.

Ormai sapete che le cose non saranno più le stesse, e quindi vi sarete chiesti il perché avete acquistato proprio quella casa in cui vivete da anni, e di cui solo adesso vi accorgete della sua inadeguatezza. Su che basi lo avete fatto? Per un evento eccezionale che vi ha costretto a spostare la consapevolezza su altri livelli, avete capito che la vostra abitazione non fa più per voi, non vi da più benessere e neanche serenità. E considerato che forse cambierete qualcosa per vivere meglio dentro quelle mura, in realtà non vi siete resi conto che è stata da sempre la vostra casa a condizionarvi la vita, e non il contrario. Almeno per questo siete autorizzati a non sentirvi in colpa per le scelte fatte. E’ la casa che vi ha condizionato a provare determinate sensazioni, che vi ha condotto lungo un percorso di vita che magari non avreste mai voluto, proprio perché è lei stessa a determinare la fortuna e il destino dei suoi occupanti, in bene e in male.

Quanto sostenuto non è una provocazione, e tantomeno scaturisce da un momento di pazzia da parte di chi scrive: è stato più volte indagato, studiato e provato da numerosi ricercatori, medici, scienziati e professionisti dell’edilizia oltre un secolo fa, che la casa e il luogo su cui sorge, possono determinare una vita più o meno felice dei suoi occupanti. E’ ormai noto che l'abitante, sotto l'influenza della casa cambia, si evolve, trasforma le sue abitudini di vita, il modo di pensare, le sue credenze e perfino i suoi costumi. A questo punto è chiaro quanto sia importante capire quali caratteristiche fanno sì che una casa possa influire in modo positivo (o negativo) sulla vita dei propri inquilini. E nel mio piccolo, anch’io mi aggiungo a questa schiera di sostenitori, per averlo riscontrato nel mio lavoro di architetto, avendo sempre applicato un approccio avanzato all’architettura. Infatti, ho scoperto che ogni luogo, edificio e abitazione, possiede determinate caratteristiche fisiche ed energetiche sottili, che ne determinano una sorta di personalità. Per questo ho fatto mio un motto del noto ricercatore e autore francese Roger de Lafforest:

Mai demandare alle pareti, la scelta del destino di chi abita la casa.

Tenetelo bene a mente. Questo dovrebbe diventare il mantra di tutti: ma in realtà cosa significa questo? Che non bisogna mai dare per scontato l’ambiente in cui si vive, che spesso viene ‘subìto’ da chi lo abita, anziché essere gestito in modo corretto per trarne il massimo vantaggio in fatto di comfort e benessere generale.

MAI PRENDERE DECISIONI AFFRETTATE

L'architettura ha una vocazione estetica e sociale; che una casa abbia decorazioni più o meno belle, che un’altra offra ai propri abitanti più o meno comfort materiali e morali, più o meno affinità con lo spirito e il destino di ciascuno, le persone che le abitano saranno sempre diverse per una ragione: saranno più o meno felici. La felicità! La tanto agognata felicità, per cui si è disposti a fare compromessi, e perfino raggiri, intrighi e anche dei crimini. E’ lo scopo più importante al mondo, l’obiettivo finale di tutte le speranze, sforzi e desideri di ognuno. Che cosa non si farebbe per raggiungerla, vero? E siccome la casa può decidere la fortuna o la sfortuna dei suoi abitanti, non sarà mai abbastanza la cura posta nel costruire o trovare quella più idonea prima di stabilirsi. Nessuna caratteristica accattivante, nessuna comodità, bellezza, buona esposizione, costituisce una ragione sufficiente per scegliere una casa piuttosto che un’altra. La bellezza, il fascino, il comfort di un’abitazione sono facili da apprezzare a prima vista. Un semplice sopralluogo dell'eventuale acquirente o candidato a inquilino, sarà sufficiente per verificare le dimensioni del posto, la sua illuminazione, la distribuzione delle stanze, l’insonorizzazione, la ventilazione, la visuale panoramica, i dintorni, ecc.

Infatti, nemmeno il visitatore più meticoloso sarà in grado di sapere e neanche capire - al momento di prendere una decisione - se quell'alloggio è davvero adatto per il suo stile di vita e il suo futuro. Nessun architetto e impresa edile saranno in grado di comunicare le necessarie informazioni in merito, a parte decantare le solite caratteristiche tecniche ed estetiche. Nessuno di loro avvertirà mai il povero malcapitato che quella casa in apparenza così elegante, confortevole e con un bel panorama, in realtà è molto pericolosa perché foriera di sventura e malattia. Nessuno dovrebbe mai accontentarsi delle sensazioni provate durante la prima visita della casa, perché spesso non dicono il vero. Pertanto, è molto più sicuro non acquistare e affittare un alloggio, prima di essersi documentati a riguardo, o aver consultato uno specialista che garantistica la salubrità della casa, o che assicuri si possa rendere innocua e confortevole.

LA CASA A PROPRIA IMMAGINE E SOMIGLIANZA

E’ una concezione molto diffusa, come il Sole che tramonta la sera: siamo soliti credere di forgiare noi stessi la casa che abitiamo, a nostra immagine e somiglianza, ma in realtà non è proprio così. Infatti, si dice che ogni abitazione esprima lo spirito e la personalità di chi la abita, soprattutto negli spazi interni, più facili da gestire, modificare, arredare e decorare a proprio gusto. Per questo è convinzione comune che sia l’inquilino a plasmare la casa con il suo tocco, il suo gusto, le sue abitudini e il suo modo di vivere, senza minimamente sospettare che invece, è la casa stessa a influire su di lui determinando le sue scelte, i suoi comportamenti, la sua buona sorte o la sua sventura.

Quanti dicono, scomodando la psicologia Dimmi che casa hai e ti dirò chi sei. Lo avrete sentito dire di sicuro. Ciò significa, vediamo come si presentano gli spazi che hai arredato e come li gestisci, e da questi potrò dedurre la tua personalità. A mio avviso invece, sarebbe più azzeccato il contrario: Dimmi chi sei e ti dirò che casa hai!. Il concetto è chiaro, vediamo che vita hai e ti dirò in che tipo di casa vivi, e come questa ha influito nelle tue scelte e ha condizionato la tua vita. Questo potrebbe sembrare un giro di parole, ma corrisponde al vero. E’ la casa, con le sue caratteristiche fisiche e vibrazionali insieme, a influenzare la vita degli occupanti in modo positivo o negativo. Alcuni di questi concetti sono stati riscoperti di recente, tanto che oggi va di moda chiamarli ‘psicologia ambientale’, che si occupa di come l’essere umano percepisce gli ambienti in cui vive e si muove, dal punto di vista emotivo. Tanto vale allora, cercare un’abitazione o costruirne una nuova che agevoli la fortuna e la felicità dei suoi aitanti. Quelli che già ne hanno una, ma senza possibilità di scelta, potranno applicare i giusti correttivi per trasformarla in una casa della felicità.

UN’INQUILINA SUPERFICIALE FINO ALL’ULTIMO

Quante persone hanno vissuto per tutta la vita in cattive condizioni di salute o sono morte prematuramente, perché non sapevano che le fondazioni della loro casa erano poste sopra una faglia geologica, un corso d’acqua sotterraneo, o erano attraversate da una corrente tellurica! Quante persone non curanti di ciò, hanno sprecato le loro possibilità, rovinato la loro felicità familiare, semplicemente abitando inconsapevolmente in una casa malsana!

Come accadde qualche tempo fa, quando ebbi l’occasione di conoscere una donna che affermò di avere un grave disturbo di salute: un anno prima il medico le aveva diagnosticato un cancro all’intestino e soffriva anche d’insonnia cronica, poiché non andava mai a dormire prima delle quattro di mattina. Con molto stoicismo, costei entrava e usciva in continuazione dall’ospedale, anche per subire operazioni chirurgiche, dato che la malattia si ripresentava nel tempo sempre più aggressiva. La donna viveva con due cani e il marito, l’unico che in quella famiglia si trovava in buona salute, giacché anche gli animali domestici soffrivano di alcune patologie. Non conoscevo la sua storia, ma le dissi che sicuramente poteva aggiungere ai ‘colpevoli’ trovati dal suo medico, anche la casa in cui viveva, che in modo subdolo stava minando la sua salute e quella dei suoi cani.

E le mie deduzioni non furono smentite. Infatti, durante una visita di cortesia, ebbi modo di costatare che il bellissimo edificio del tardo Cinquecento in cui viveva questa donna, era assai nefasto, per non dire peggio. L’antica dimora a due livelli era di bell’aspetto, realizzata in muratura ricoperta di un intonaco colore azzurrino appena restaurato. Al pregio estetico però, si contrapponevano degli interni privi di luce naturale con odori di muffa e stantio, che pervadevano l’aria. A questi si aggiungevano arredi di antiquariato e oggetti sparsi ovunque, provenienti da viaggi  in tutto il mondo, e appartenuti a chissà chi. Fui particolarmente colpita da una teca che conteneva in esposizione tre statuette molto antiche e di pregiata fattura. E quando fu aperta per mostrarmi il contenuto, fui colpita da una folata di aria gelida inquietante, tanto che si elettrizzarono perfino i capelli. Insomma, appena entrata, non vedevo l’ora di uscire da quel luogo infernale, in cui energie diverse si mescolavano per creare un ambiente veramente ostile. Diedi alcuni consigli alla signora, primo fra tutti quello di cambiare la stanza in cui dormiva e poi di cambiare casa, considerato che ne aveva un’altra in una località marittima. Questo le avrebbe consentito di verificare se il suo problema di salute sarebbe diventato stazionario, migliorato, oppure nessuno dei due. Sono sicura che se fossero state svolte delle ricerche approfondite, quell’edificio antico avrebbe ‘svelato’ mote brutte sorprese.

Tuttavia, può capitare di trovare persone che ti scomodano per avere dei consigli, che poi non mettono in pratica per pura superficialità. Qui non si tratta di crederci o no. Infatti, quest’atteggiamento noncurante, porta spesso a sviluppi negativi, come nel caso di questa donna che poi ho saputo, è stata di nuovo ricoverata in ospedale per un intervento urgente a seguito di un’emorragia. In definitiva, sembra che il peggioramento della sua malattia non sia servito a farle acquisire un atteggiamento diverso nei confronti del luogo in cui viveva, che sicuramente aggravava, o addirittura era causa della sua cattiva salute. Purtroppo per lei, in questi casi è inutile discutere su quali saranno le conseguenze. Non bisogna mai sfidare una casa!

CHE TANTO ACCOGLIENTE E TANTO BELLA PARE…

Prima di tutto, si tratta di vedere se un’abitazione è adatta o meno ai suoi occupanti, se è benefica o dannosa, se protegge la loro salute o rischia di minarla. In altre parole, se contribuisce alla loro felicità o alla loro sventura; e non è detto che una casa in apparenza molto bella, accogliente ed elegante, sia anche sana e priva di emissioni nocive.

Partiamo dal fatto che sono molte le persone costrette a vivere in abitazioni che non sopportano per niente, soprattutto dopo l’avvento della pandemia, perché si sono accorte che non soddisfano più le loro esigenze di vita. Questa é una delle ragioni, ma non l’unica. La scarsa disponibilità economica ne obbliga altre ad accontentarsi di ciò che consente il loro budget limitato. Di certo non sarà così facile l’esistenza di chi è costretto a vivere in un garage riadattato a dimora pseudo-dignitosa, oppure in un monolocale, o un piccolo appartamento con impianti vetusti, dove l’acqua calda è un lusso per poche volte (quando la caldaia funziona…) con ambienti piccoli, scarsamente illuminati e pervasi dall’umidità, dalle cui finestre si vede un panorama deludente, o il bagno del dirimpettaio.

Al contrario, più denaro vuol dire casa più bella, costruita a regola d’arte, comoda e confortevole, magari in una zona centrale, con la disponibilità di tutti i servizi, vicina alla metro, alla scuola o all’università dei propri figli. Senza fare ipocrisia, è indubbio che una buona disponibilità economica possa concedere una casa più bella, più elegante e comoda, dotata di tutti i comfort e situata nel quartiere preferito. Già di per se questi elementi fanno sì che l’inquilino, vi trascorra la sua vita in modo più comodo e agiato. Il suo benessere psicofisico ne trarrà indubbiamente vantaggio, proprio perché le sue attività quotidiane saranno rese più comode e facilitate, oltre al fatto che saranno migliori anche i rapporti con il vicinato. Tuttavia, posso garantire che non sempre è così. Non sempre questa è una discriminante certa, giacché esistono alcune variabili del tutto insospettabili che entrano in gioco. E questo lo testimoniano i fatti. Come dicevo poc’anzi, è la casa a plasmare la vita degli inquilini, nel bene e nel male, e ve lo dimostro nei capitoli che seguono.

LA CASA E’ LA PRINCIPALE RESPONSABILE

Sempre più professionisti del settore edilizio, architetti e ingegneri, insieme a medici specialisti, fisici, biologi e ricercatori vari, hanno potuto verificare già in passato, che certamente esistono case nefaste, come anche case neutre e case della felicità, che agevolano la fortuna e la ricchezza dei propri abitanti.

LE CASE NEUTRE

In genere, delle abitazioni neutre e benefiche non si parla quasi mai, poiché non sconvolgono in negativo la vita delle persone. Di solito fanno sempre notizia sensazionale gli eventi tragici… fateci caso!

Le case neutre sono nettamente inferiori in percentuale a quelle malefiche e benefiche, e il motivo è facilmente intuibile, poiché è abbastanza raro che un edificio non subisca le interferenze di qualche tipo (dal Cosmo, dal terreno, dalle persone, ecc.). Sono queste le case che non esercitano alcun effetto sugli individui che le abitano, nelle quali è possibile esprimere se stessi e la propria vita in tutta libertà, poiché non ne sono condizionati a livello fisico ed energetico sottile. Queste sono le abitazioni che gli inquilini possono plasmare a loro volere, in cui lasciare la rispettiva impronta energetica (positiva o negativa che sia), oltre a quella materiale, dovuta ad esempio a una ristrutturazione.

Una casa neutra può avere come poche settimane, perché appena costruita, come duecento anni. E un’abitazione con tanti anni sulle spalle può conservarsi neutra, solo perché sorge in un sito libero da interferenze telluriche, le cui pareti non hanno mai registrato degli eventi tragici, oppure perché è stata disabitata per molto tempo, o ancora, per indifferenza verso i suoi inquilini. Ma è sufficiente un cambiamento delle condizioni locali, come la manifestazione improvvisa di una falda acquifera sotterranea, una faglia geologica, una deviazione delle linee di forza, il posizionamento di un’antenna telefonica, oppure un crimine, una grave malattia, e perfino un inquilino indigesto, per cambiare la sua condizione in nefasta. Una casa neutra come dicevo, non scaturisce particolare interesse per chi la abita, a volte l’indifferenza è reciproca, e il fatto di saperlo non cambierà per niente il comportamento di chi ci vive. Pertanto, se le dimore nefaste condizionano negativamente la vita dei loro inquilini, quelle neutre non interferiscono per nulla, quelle benefiche invece, hanno perfino il potere di guarire, rendere felici e sereni i propri abitanti, e procurare loro tanta abbondanza.

LE CASE NEFASTE

Benché l’obiettivo principale di questo libro sia trattare le case benefiche, non posso fare a meno di presentare al lettore l’altra faccia della medaglia. Per comprendere a fondo il funzionamento delle case benefiche, è importante capire anche come si comportano quelle nefaste. Per chi fosse interessato ad approfondimenti, alcune mie precedenti pubblicazioni trattano questo tema in modo dettagliato (1).

Le caratteristiche che identificano delle case come nefaste, ricadono in due categorie: fisiche ed energetiche sottili (dette anche vibrazionali).

- Le prime contemplano i difetti propriamente tecnici di un edificio: errori di costruzione, cedimenti strutturali, crolli, infiltrazioni d’acqua meteorica e di risalita, umidità e muffe pericolose, distacco degli intonaci, deterioramento e nocività dei materiali da costruzione, suddivisione impropria degli spazi interni, scarsa illuminazione naturale, arredi tossici, tanto per citarne alcuni. Tutto ciò contribuisce a creare ambienti malsani, costosi da gestire e scomodi da vivere, con conseguenze negative per la salute generale degli inquilini, che potranno sviluppare delle patologie più o meno gravi.

- Le seconde riguardano gli aspetti energetici che particolari condizioni vibratorie della materia sviluppano all’interno/esterno di un edificio. Mi riferisco alla composizione geochimica del terreno, alle perturbazioni telluriche presenti nel suolo e sottosuolo, alle radiazioni ionizzanti, perturbazioni elettromagnetiche dovute all’attività umana, alla memoria delle pareti, le onde cosmiche e le onde di forma negative emesse da oggetti e arredi che ‘inquinano’ gli ambienti interni della casa. Tali caratteristiche hanno un impatto vibrazionale con manifestazioni che sono riscontrabili sulla salute degli occupanti. Queste energie ‘vagano’ indisturbate dentro e intorno alla casa, capaci di influenzare in modo negativo o positivo tutti gli esseri viventi.

Fortunatamente, esiste tutta una serie d’interventi e correttivi in grado di curare le case nefaste, dal punto di vista fisico e vibrazionale (1).

A scanso di equivoci, va detto che anche le case costruite tecnicamente a regola d’arte, con materiali sani, idonei e senza alcun difetto costruttivo possono essere nefaste, perché affette da squilibri energetici. Come vedremo in seguito, sono innumerevoli le varianti che entrano in gioco. 

Alcuni medici ricercatori francesi, come il dr. Claude Bernard, il dr. Jean Picard, il Docteur Peyrè (così si faceva chiamare questo medico) e il dr. Guédes, già dalla prima metà del secolo scorso a seguire, affermavano che i principali responsabili delle ‘disgrazie’ delle persone sono i luoghi in cui vivono, su cui si trovano le case. Perché ci sono:

- Abitazioni dove le persone muoiono di malattie gravi come cancro, sclerosi multipla, malattie vascolari.

- Altre in cui gli abitanti stanno sempre male, sono depressi, insonni, sfiniti, e sopravvivono senza che nessuno riesca ad alleviare le loro sofferenze.

- Le case della sventura, dove varie tragedie disperdono le famiglie: divorzi, cattiverie, fallimenti, incidenti, la cui maledizione che ignora spazio e tempo, insegue le sue vittime anche all’altro capo del mondo.

I fenomeni microvibratori, possono fornire una spiegazione sufficiente su come certe manifestazioni abbiano impatto sulla materia. Faccio l’esempio di una casa in cui abbia vissuto un malato di cancro, le cui pareti possono assorbire onde sottili molto nocive, dalla frequenza ultracorta, che si rifrangono poi sugli inquilini che occuperanno in seguito quella casa. Lo stesso vale per le stanze dove si sono scatenate le passioni, dove le famiglie si sono odiate per tutta la vita, dove è stato commesso un crimine di sangue. Le pareti conservano la memoria energetica di questi avvenimenti: le microvibrazioni emesse dall'organismo umano permeano i muri di un edificio, che a loro volta le trasmettono a coloro che vi abitano, rafforzando o disturbando i rispettivi campi vibratori. Io stessa l’ho riscontrato nella mia professione, trovando case delle perdite finanziarie, dei divorzi, dei litigi e delle malattie.

Il più delle volte, il tellurismo è il grande creatore del disordine. Il terreno e l'ubicazione della casa sono tra i principali colpevoli dei nostri mali. Il sottosuolo contiene molta nocività, ci insegna la Geobiologia. E nel caso in cui dovesse avvenire quella che è chiamata una ‘rottura delle forze compensate’, attraverso cui le forze telluriche sono portate in superficie, il nostro equilibrio fisico e psichico può essere compromesso, poiché queste onde dannose causano un disturbo dell'ambiente vibratorio dei principali centri nervosi del corpo umano, come vedremo in seguito.

____________________

(1) ‘Le energie sottili nella casa. Eliminare quelle negative e ristabilire l'equilibrio energetico’, Lucia Strona, 2021, Ed. Ebooks World Editor.

- ‘Case sane, case nefaste. Convogliare le energie benefiche all’interno della casa’, Lucia Strona, 2018, Ed. Ebooks World Editor.

LE CASE DEL CANCRO

Secondo gli studiosi del passato, erano identificate come ‘case del cancro’ quelle in cui le vittime del terribile male, erano molto più numerose delle medie statistiche, e in cui senza alcuna spiegazione, gli abitanti morivano anche di altre patologie abbastanza gravi. Tuttavia, indipendentemente dal suo grado di nocività, va chiarito che nessuna casa ha mai colpito tutte insieme le persone che hanno vissuto tra le sue mura. E questo l’ho riscontrato anch’io. A tal punto, è logico chiedersi se l’immunità dei sopravvissuti sia dovuta al caso, alla prevenzione, o alla resistenza fisica. La risposta corretta è l’ultima.

Secondo quanto confermato da alcuni medici interpellati, di per sé ogni individuo possiede una predisposizione a una certa malattia, per una serie di motivazioni mediche; qualcuno si prenderà più facilmente un’anemia, un altro la bronchite, un altro ancora il cancro. È una specie di vocazione patologica, più o meno accentuata, che è caratteristica in ogni individuo, e che non è detto si realizzi obbligatoriamente. C’è chi ha una predisposizione a certe malattie, che può rimanere neutralizzata a tempo indefinito, se il soggetto in questione vive in un ambiente sano, senza che sia attaccato da alcun fattore nefasto. Al contrario, sarà inevitabilmente consumato dalla malattia anticipata, se l'organismo del soggetto non è capace di offrire una resistenza sufficiente alle aggressioni ambientali, perché è immunodepresso o altro. Tale è il motivo per cui nelle case del cancro, gli abitanti ‘predisposti’ ne sono affetti, mentre altri subiranno in maniera meno grave il loro attacco, e altri ancora resisteranno più a lungo.

In conclusione, le cosiddette ‘case del cancro’, sebbene siano costruite con materiali sani e a regola d’arte, diventano tali perché sorgono sopra terreni che hanno un effetto malsano sulla salute e la psiche delle persone, in cui le radiazioni nocive causano un ambiente vibrante che disturba il funzionamento dei centri vitali degli abitanti. Ormai è stato largamente costatato da oltre un secolo di prove documentali: le perturbazioni telluriche possono modificare l’equilibrio biologico cellulare. Lo possono testimoniare le ricerche del già citato e noto medico francese, il dr. Jean Picard, della città di Moulins, che produsse uno studio durato ben nove anni sulle patologie della casa. Il suo lavoro iniziò per caso, senza rifiutare in modo ottuso i fatti che gli si presentavano sotto il naso. Nell'ottobre del 1962, una ragazzina di tredici anni affetta da reticolosarcoma nella parte inferiore destra del bacino, morì dopo tre anni di disperazione e sofferenza, mentre viveva al secondo piano di un edificio urbano a Moulins-Izeure (Francia). I genitori avevano sistemato la cameretta dei due figli con un letto per ciascuno. Nel 1963, il dr. Picard aveva in cura nello stesso palazzo, una coppia di anziani che abitava in un appartamento al terzo piano, di cui la moglie era affetta da un tumore avanzato all'utero. Al primo piano invece, risiedeva un altro signore anziano che soffriva contemporaneamente di cancro alla prostata.

Dopo la morte della figlia tredicenne, la famiglia che abitava nell’appartamento al secondo piano si trasferì, e al suo posto venne a insediarsi un’altra famiglia con due figli di età simile ai precedenti (di circa undici anni). In questa nuova collocazione, la camera riservata ai bambini era rimasta la medesima, con la stessa disposizione del letto, che questa volta era matrimoniale. Purtroppo, due anni dopo si ripeté la stessa tragedia, poiché uno dei due fratelli aveva manifestato una leggera difficoltà nel muovere il piede destro. Radiografie ed esami hanno poi dimostrato che il bambino di undici anni era affetto da reticolosarcoma localizzato nella parte destra del bacino. A questo punto, ci si domanda: è stato il caso, il responsabile della vita e della morte di questi due bambini, oppure no?

Molto sorpreso, il dr. Picard ebbe l'idea di chiedere ai suoi colleghi di Moulins, se avessero avuto in cura persone che abitavano agli altri piani dello stesso edificio. Gli fu detto che al quinto piano, qualche anno prima un signore era morto proprio di cancro alla prostata. Secondo il dr. Picard questi eventi non potevano essere responsabilità del caso, tanto che si rivolse alla nota esperta Blanche Merz, all’epoca responsabile dell'Istituto di Ricerca in Geobiologia di Chardonne (Svizzera) per eseguire delle ricerche. Dai suoi rilievi sul posto emerse una circostanza inquietante: il terreno su cui sorgeva il palazzo era affetto da perturbazioni telluriche, in particolare, era stata riscontrata la presenza di un incrocio della griglia Hartmann - conosciuto agli esperti come ‘Nodo H.’, ‘Nodo cancro’ o ‘Nodo geopatogeno’ - che dal terreno si sviluppava in maniera verticale per tutti i piani del palazzo, proprio in corrispondenza di tutti i letti delle persone decedute per cancro. Questo esempio fu tanto più sorprendente, perché i decessi erano avvenuti all’interno di appartamenti che si trovavano uno sopra l’altro, dove la posizione delle stanze era identica per tutti i livelli. E non solo, i letti delle camere occupavano addirittura la stessa posizione per tutti i piani, per via della dimensione ridotta delle stanze, e la posizione di porte e finestre, che non consentiva altra scelta per la sistemazione dei letti (schema sottostante).

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Inoltre, l’edificio in questione era attraversato da falde acquifere sotterranee, tanto che le pareti erano intrise di umidità, coperte da muffe nere fino al terzo piano, umidità che non si era asciugata neanche dopo la costruzione. Infatti, durante gli scavi per le fondazioni, era stato necessario pompare più volte l’acqua della falda, che allagava in continuazione le trincee. Da allora, l'acqua era salita per pressione elettrosmotica lungo le pareti. Nel caso di questo edificio, l'attività patogena dei nodi H. era stata notevolmente rafforzata proprio dai corsi d’acqua sottostanti con cui s’incrociava. Lo studio del dr. Picard si estese in seguito ad altre zone della città di Moulins, scoprendo così l’incidenza di patologie cardiovascolari e tumorali in collegamento a determinate anomalie del suolo. La sua lunga indagine aveva accertato un totale di ben 282 morti a causa di questa malattia, che vivevano dentro case poste sopra falde acquifere sotterranee.

Dopo questa scoperta, il dr. Jean Picard, Presidente e fondatore del ‘Gruppo di Ricerca Ambiente e Salute’, scrisse in tempi non sospetti già negli anni ’70 del secolo scorso: "Mi sono reso conto che la malattia dei miei pazienti era il più delle volte direttamente correlata all'ambiente circostante, e più in particolare al luogo di lavoro, residenza o riposo. Studi statistici mi hanno mostrato che esistono aree geografiche in cui la percentuale di malattie gravi era in modo sorprendente responsabilità dell'ambiente. Ancora oggi, nonostante la somma delle conoscenze accumulate in dieci anni, e migliaia di osservazioni, siamo ancora ridotti al silenzio. Eppure c'è una piaga chiamata Cancro. Si scopre sempre di più che si tratta di uno squilibrio cellulare dovuto a un disordine elettromagnetico della cellula, indotto dalle energie più diverse: chimiche, fisiche, psichiche, ma in definitiva elettromagnetiche. Tuttavia, lo squilibrio elettromagnetico di qualsiasi essere vivente è ora misurabile grazie all'elettrofisica, che ci consente di conoscerne il potenziale magnetico, elettrico e dielettrico, e di comprendere meglio gli effetti dell'ambiente circostante. Vorrei ringraziare Rémi Alexandre (1), che è stato il primo architetto a fare una tesi sulla medicina abitativa all'università nel 1978, e interessarsi al mio studio,

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