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Giada La Spada di Sangue
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E-book86 pagine1 ora

Giada La Spada di Sangue

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ATLANTIDE è una serie di racconti meditativi cominciata nel marzo del 2018, il libro nasce per " chiudere " un cerchio, nasce dalla sorgente di immagini che quelle meditazioni hanno portato. In questo libro tutte quelle parole si posano finalmente nello stesso fiume, creando un sentiero esplorativo privo di barriere, ogni capitolo è si breve ,ma non ha termine, il suo viaggio immaginario continua all'infinito, varcando ogni limite l'umano conosca, portandolo nella dimensione fantastica, dove egli diventa il creatore di tutte le cose... Buona creazione.......
LinguaItaliano
Data di uscita25 feb 2023
ISBN9791222071176
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    Anteprima del libro

    Giada La Spada di Sangue - Massimo Munisso

    GIADA

    Le 5 e 23 del mattino la madre che stende il bucato, Giada sull’ altalena, ride, un eco che rimbalza sulle piccole onde del fiume che scorre lì vicino.

    Sorsi di gioia che corrono nel vento, che accarezzano gli occhi di chi ancora dorme, tinteggiano le pareti delle case, profumando l’acqua fresca con cui si laveranno il volto, gocce di rugiada che brillano nei prati all’incontro con il sole .... Un battito e tutto si ruppe. Un rumore sordo da lontano, un attimo, sangue che cola, spazzato via da un vento improvvisamente fortissimo, Giada cade dall’ altalena, il ridere si spegne, il mondo diventa improvvisamente grigio, l’urlo della madre sostituisce la magia della bambina, soli quattro anni, e già volata via. Poco lontano, un soldato in ginocchio piange a dirotto, un ragazzo di neppure vent’anni, lì per quelle strade, per una guerra che non aveva mai capito, distratto dal fascino del mattino aveva dimenticato di mettere in sicura l’arma....... Un colpo soltanto, volato, libero, privo di occhi e del sentire, ha sottratto magia al mondo, tolto carezze agli occhi, colore alle pareti e profumi ..... Mentre una madre urla e un soldato piange, lei continua a ridere, sulla sua nuova altalena, la, in un mondo colmo di colori, circondata da farfalle, fiori e arcobaleni, .... Questo è solo l’inizio di una storia di un respiro differente..........

    L’ ALTALENA....

    Caduta... Volata .... Il cane seduto continua ad osservare l’ altalena dondolare, una foglia attraversa quello spazio, poi due farfalle in corteggiamento il loro amore sale come un vortice, si dirige verso il cielo... Un abbraccio ad un’ anima incredibile, ad un sorriso unico...

    L’attimo intenso nasconde i dettagli, nessuno poteva vedere lei, una piccola formica immobile lì sulla corda che regge l’altalena, paralizzata dallo sparo, dal volo .... L’impercettibile tremolio, occhi colmi di terrore, che l’ occhio umano non può vedere, cose che il cuore di quella bambina poteva sentire, sensibile come pochi, poteva ascoltare il battito del cuore di una farfalla, i passi di una formica.... Sentiva ogni cosa, viveva, rideva e piangeva, un intreccio di emozioni...... Salendo toccò con leggerezza le nuvole, compose il cielo sopra gli uomini, nascose per giorni la luce del sole, proteggendoli da raggi di vita che non avrebbero saputo sopportare.... Vedeva il futuro, ne componeva i passi di chi incontrava...... Lanciò dal cielo in cui si trovava, una piuma, che si posò sulla sedia dove era solita sedersi, al fianco della fontana.... Dipinse il suo essere invisibile, raggiunse il cuore della madre e vi creò una lacrima, la fece salire sino agli occhi ed una volta fatto ciò, la fece ridiscendere sul suo viso baciandogli la bocca...... Un atto d’amore immenso, uno, il primo di tanti.......

    DIPINTI D’AMORE

    Decisa come nessuno, di suonare e vivere l’Amore, si sedette, osservò sotto di lei il dirupo ove prendeva forma una leggera e stretta valle, risalì con lo sguardo andando incontro all’immagine del sole, l’occhio del cielo. Aspettò alcuni attimi, attimi intensi, chiuse gli occhi, il cuore era completamente spalancato, sentii piccole vibrazioni, dal suo profondo sgorgò un fiume...

    .... Un fiume di lacrime, lacrime di una madre, viva nel mondo oltre, la, dove lei rideva e correva, amava e dipingeva, lei la bambina che creava le stagioni .... Giada alzò con delicatezza e infinita calma le braccia, chiamò a sé i petali di quel meraviglioso giardino che la circondava, gli parlò sfiorandoli, ed essi con delicatezza suprema scesero verso il fiume per accarezzare ogni lacrima, per accarezzare la madre lontana la quale ebbe un sussulto e sorrise per un attimo con gli occhi, liberando una lacrima bellissima dedicata a Giada ... Ora sapeva che quella bambina, la sua bambina, poteva raggiungerla ogni volta che ne avesse avuto bisogno e d’improvviso si sentì Madre, una Madre viva, orgogliosa d’ aver accolto nel suo grembo quel fiore, ora sapeva che lei era lì, non sarebbe ritornata alla vita, ma era lì ed era l’unica cosa che importava..................

    LO SPARO... IL VOLO... IL TEMPO.....

    L' INCONTRO

    Sparo improvviso, il proiettile scatena due forze opposte con la prima toglie la vita della bambina, con la seconda strappa l’ Anima dal corpo del Soldato, la porta lontano attraverso lo spazio della vita, fino a raggiungere la culla, riportandolo nel grembo della madre e poi su verso le profonde radici dell’ universo sempre più veloce...

    Tempo su tempo, pagine di eternità sfogliate, ricordi su ricordi, d’improvviso era fermo, lì ai bordi di quel fiume, con dei piccoli fiori tra le mani, lì in quel fiume lei, Giada una ragazza bellissima per la quale fuggì di casa a soli tredici anni.... Magie di uno sguardo ove entrambi vi videro l’ eternità di un amore incontrandovi l’infinito, fuggirono via lontano con i cuori abbracciati tra loro, promettendosi con il silenzio che solo un lieve bacio sa esprimere, che mai si sarebbero divisi e avrebbero fatto ogni cosa per ritrovarsi...... Erano passati molti anni da quel tempo, da quel bacio e da quello sguardo, tempo in cui il loro amore correva vestito da bambine, due gemelle bellissime figlie del loro amore, petali di un amore unico.... Specchi su specchi e mentre in questo tempo il soldato accoglie una lacrima sul suo viso, la nell’ oltre Giada sorride felice di aver per alcuni attimi incontrato lui, di aver toccato le labbra dell’unico Amore, fu un qualcosa di enorme, tanto da far sorgere contemporaneamente

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