Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Brevi racconti
Brevi racconti
Brevi racconti
E-book56 pagine41 minuti

Brevi racconti

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Raccolta di tredici brevi racconti scritti con un linguaggio poetico. Ogni racconto tratta un tema molto vicino all'essere umano. I vari protagonisti delle vicende vivono esperienze che si alternano tra reale e surreale. Il fine di questi racconti è permettere alla realtà di essere vista attraverso vetrini colorati, dando modo all'occhio di nutrirsi di un immaginario sempre utile per una vita piena di ricchezza. Alcuni temi esistenziali sono affrontati in prima persona da un soggetto che è bambino ed adulto, in un tempo che è passato e futuro, in narrazioni che possono dare spunti per aprire temi importanti su cui dibattere in gruppi di lavoro collettivo, o semplicemente lo spunto per uno sviluppo personale.
LinguaItaliano
Data di uscita18 gen 2019
ISBN9788827867631
Brevi racconti

Correlato a Brevi racconti

Ebook correlati

Racconti per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su Brevi racconti

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Brevi racconti - Sergio Cioli

    Self-Publishing

    Grazie Mamma

    Al posto del cielo vedo tetti rossi che fanno a gara per chi sovrasta l'altro e puntano tutti verso il basso, verso un cielo che è di un azzurro intenso, quell’azzurro puro che liquido si infila in tutte le fessure di ciò che incontra sul confine tra cielo e terra, marcando in modo evidente i margini delle figure sull’orizzonte.

    E’ proprio strano vedere un cielo al posto della terra perché le nuvole che solitamente ti guardano dall’alto come potenti e superiori, che si lasciano scivolare su di noi nella pioggia, ora sembrano serve in ginocchio che conoscono la difficoltà e la fatica di lanciarsi verso l’alto con il risultato di ricadere su se stesse.

    I tetti allora perdono completamente la loro funzione, difatti sembrano proprio fuori luogo in quella posizione, rivolti verso il basso.

    Eppure sento le urla felici della gente al mare poco lontano da me, sento il suono della risacca e odo tutto in modo comprensibile, normale. L’odore del fiore del limone a fianco è sempre lui, inconfondibile, dolce e penetrante. Anche quell’attraente e allo stesso tempo innaturale odore di cera da pavimenti che la mamma sta passando in casa resta uguale a se stesso, non muta nulla, eppure il cielo è sotto i tetti.

    Quello che vedo sembra un mondo composto da parti che hanno deciso di non accettare il loro ruolo nella vita e come ribelli occupano il posto non assegnato, senza avere le competenze richieste. Come quei ragazzi della piazza molto più grandi di me che si scontrano con il mondo con atteggiamenti duri, strafottenti e sprezzanti delle regole, che poi io un paio di loro li ho visti piangere come femminucce ai funerali dei loro genitori, il mondo che vedo adesso sembra proprio ribelle, fuori dalle regole.

    Devo fare attenzione a non arrivare a conclusioni troppo semplici e veloci, quello che vedo non ha nulla di semplice ed ovvio, non è un mondo che va contro le regole, ma è solo l’immagine che vedo ad essere, per così dire, distorta, che poi distorta non è, è proprio capovolta.

    I suoni e gli odori sono al loro posto, fedeli, precisi ed affidabili. Ho sempre amato gli odori perché ti riportano alla mente ricordi di immagini precise, nitide, come il sugo del risotto rosso dell’asilo, che quando lo sento non posso che essere all’asilo, e non queste immagini distorte, cioè capovolte come quello che vedo ora.

    Il rosso dei tetti è proprio bello, mi piace, attrae il mio interesse su quelle piccole colonie di muschi o licheni, o semplicemente sporco lasciato dalla pioggia sulle tegole, sembra di vedere un villaggio in miniatura, adesso vedo il campanile, ecco la piazzetta e la casa del parroco...ma non c’è nessuno per le strade, e anche questa immagine è capovolta, un mondo in un mondo anche lui corrotto da questo brutto vizio, ma che bel rosso...

    Pensavo allo sporco della pioggia sulle tegole, ma se le nuvole sono sotto chissà da quanto tempo è che dell’acqua non scivola su quella rossa terracotta. Ci sarà stato un tempo in cui i tetti venivano bagnati da forti temporali, magari un tempo lontano.

    Io ho il ricordo della pioggia, ne sono sicuro, l’ho vista cadere dall’alto verso il basso, fitta, che ti nasconde da occhi indiscreti, che ti permette di vedere quello che guardi riflesso nelle gocce cadenti tante volte quanta è la pioggia, che se non fai attenzioni rischi di perderti in tutte quelle riproduzioni.

    Ho

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1