31 Primavere

Di Maria Elena Lattanzi

I versi di Maria Elena Lattanzi sono intensi ma essenziali, si animano di parole calibrate alla perfezione in un susseguirsi tenue ma chiaro, che si esprime senza giri di parole eppure con tutta la tenerezza che appartiene a un cuore colmo di troppe emozioni che sembra cercare, costantemente, infiniti modi di comunicare, a sé stesso e agli altri. Sono pagine che percepiamo concepite per accompagnare l’autrice verso una vita che non dimentichi ciò che è stato, ma che diventi piuttosto la piuma che possa elevare l’anima verso cieli nuovi... verso una nuova primavera.

Maria Elena Lattanzi è nata a Napoli il 4 maggio 1991. Diplomata al Convitto Nazionale di Napoli con indirizzo classico europeo si è poi laureata  presso la Libera Università di Lingue e comunicazione IULM di Milano in Relazioni pubbliche e comunicazione d’impresa. 
Ha terminato la carriera accademica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II con Laurea magistrale conseguita con Lode in Sociologia e ricerca sociale. Vanta inoltre un Master Professionale in Export Management con la Camera di Commercio Italiana.
Inizia la sua carriera professionale nel mondo della comunicazione in piccole agenzie nel ruolo di social media manager, per giungere poi all’ufficio marketing di Sky Italia dove lavorerà all’ideazione delle campagne pubblicitarie tradizionali dell’azienda.
Rientrata per scelta a Napoli è attualmente consulente bancaria e - nel tempo libero-  insegnante e performer di danze orientali e sommelier, ma soprattutto una donna in costante ricerca di nuove forme d’arte e creatività da cui trarre ispirazione.

• Lingua: Italiano
• Editore: Gruppo Albatros Il Filo
• Data di uscita: 31 dic 2022
• ISBN: 9788830675964

Anteprima del libro

Prefazione di Pamela Michelis

31 Primavere, la raccolta di poesie di Maria Elena Lattanzi, ci introduce fin dal titolo in un mondo di forte simbolismo, in cui ogni elemento, più che in altre raccolte, sembra posto a rappresentare un dato, importante momento.

Le primavere, nell’immaginario collettivo, sociale e letterario, stanno ad indicare gli anni che passano ma anche le rinascite che ciclicamente attraversiamo, dunque ci piace pensare che ogni poesia della silloge sia rappresentativa proprio di questo, un attimo esistenziale che per la nostra autrice ha rappresentato un passaggio, una svolta, nel bene e nel male, perché nel momento stesso in cui un’emozione o un ricordo si fissano nella nostra memoria, ci permettono un piccolo salto in avanti, nella nostra comprensione, nella nostra volontà di accettarsi ed accettare.

È nel tuo abbraccio

Che io trovo ristoro

Come un rifugio sul cammino

Come le stelle

Quando le guardi da lontano

E ti fanno sentire così piccolo

Ma