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Un tasto per la vita: Una corsa contro il tempo che possiamo vincere
Un tasto per la vita: Una corsa contro il tempo che possiamo vincere
Un tasto per la vita: Una corsa contro il tempo che possiamo vincere
E-book157 pagine2 ore

Un tasto per la vita: Una corsa contro il tempo che possiamo vincere

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Info su questo ebook

Cent'anni fa quando una persona si accasciava a terra e "Sembrava Morta, era morta". Oggi se una persona si accascia a terra e "Sembra Morta, può avere una seconda Vita". Se ognuno di noi sapesse usare le mani in caso di soccorso molte vite potrebbero essere salvate. Un killer silente si aggira tra noi,e solo in Italia ogni giorno uccide quasi 200 persone, circa 70.000 in un anno. Una Patologia crudele, improvvisa, ma facile da poter affrontare da chiunque con un defibrillatore e fare la differenza tra la vita e la morte. Far continuare a vivere attraverso un tasto o lasciar morire. Un killer ancora inspiegabilmente ignorato, l'Arresto Cardiaco o Morte Improvvisa Cardiaca, responsabile della metà di tutti i decessi per malattie cardiache. Quando si parla di patologie cardiache il tema è solitamente l'infarto, ma in molti casi se un atleta o un giovane muore di morte improvvisa la causa è un'aritmia che provoca l'Arresto Cardiaco. La Presenza di un Defibrillatore facilmente accessibile e utilizzabile, come un comune Estintore, permetterebbe di soccorrere efficacemente il malcapitato aumentando le possibilità di sopravvivenza fino al 75% dei casi. La Società Europea di Cardiologia già nel 2000 indicava come unico strumento per ridurre i decessi, la capillare diffusione del Defibrillatore accompagnata dalla giusta formazione. In futuro più persone conosceranno il defibrillatore, più persone come noi potranno sopravvivere al Killer. La cardio protezione, ossia la sicurezza di essere in un ambiente Cardio Sicuro, deve necessariamente intendersi come la "sicurezza antincendio". Ogni ambiente, ogni luogo dove le persone lavorano, vivono, viaggiano, giocano, discutono, ogni luogo con il suo piano "Cardio Sicuro". La sopravvivenza all'Arresto Cardiaco è drammaticamente correlata alla tempestività dell'intervento, perciò un defibrillatore deve essere facilmente reperibile. La Prevenzione e la conoscenza di come agire sono fondamentali. Il defibrillatore è la sola possibilità di salvezza. Ma i defibrillatori non sono tutti uguali. Chi deve acquistare un dispositivo può andare in confusione soprattutto se non sa quali aspetti deve valutare. Questo libro offre tutti i suggerimenti per chi deve acquistare un solo dispositivo o per chi deve adottare un piano di sicurezza di grande entità con defibrillatori di alta tecnologia medicale e con il telecontrollo per garantire la massima ed efficace sicurezza, sempre. Dopo la Pandemia quello che più desideriamo e la sicurezza della nostra Salute.
LinguaItaliano
EditoreBookness
Data di uscita5 giu 2023
ISBN9791254892497
Un tasto per la vita: Una corsa contro il tempo che possiamo vincere

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    Anteprima del libro

    Un tasto per la vita - Carlo Zito

    Prefazione

    Per me è un grande onore introdurre il libro del mio amico Carlo Zito.

    La nostra amicizia inizia da molto lontano, tocca oggi circa un ventennio e ebbe inizio per motivi professionali.

    L’ho conosciuto prima come paziente (mi onora essere il suo cardiologo di fiducia) e poi come amico, ma mi sono accorto subito che è una persona al di fuori del comune, una persona che vede avanti. Potrebbe sembrare addirittura un visionario ma le sue idee sono ben piantate per terra. Io potrei definirlo un precursore, una persona con grande intuito e sicuramente i suoi successi professionali sono conferme di quello che io stesso intuivo in lui un ventennio fa.

    Non sto a soffermarmi sui suoi successi professionali, so che ha lavorato tanto bene, e con soddisfazione, sempre alla ricerca di nuove emozioni. Ma ultimamente mi ha scioccato: si è messo in testa di scrivere un libro. E lo ha fatto! Eccomi qua ad introdurlo.

    È un libro sicuramente scritto per far conoscere a tutti il suo lavoro.

    È un testo sicuramente con profondo sfondo sociale, perché nello scrivere Carlo stuzzica il lettore e solletica la sua sensibilità verso un problema di grande importanza sociale e sanitaria: l’arresto cardiaco.

    Il perché del mio coinvolgimento (inatteso)? Bisognerebbe scavare nella mente vulcanica di Carlo, o semplicemente chiedere a lui.

    Posso intuire di essere chiamato in causa perché, oltre a considerarmi un suo amico (ed il suo cardiologo di fiducia esteso a tutto il suo parentado e ai suoi amici), lui mi stima come professionista. Mi reputa una persona esperta, preparata e ferrata sull'argomento.

    In effetti, senza saperlo, ha ragione perché io mi interesso di morte improvvisa da sempre, ho più di quaranta anni di laurea alle spalle. E in particolar modo mi sono interessato circa 20 anni fa dell’argomento morte improvvisa insieme al professor Capucci. Abbiamo discusso tante volte, sia in privato che durante i congressi, del suo Progetto Vita, progetto che ha fortemente voluto e che ha messo in pratica sul territorio, prima a Piacenza e poi in tutta Italia.

    Si tratta di un progetto atto alla sopravvivenza delle persone vittime di arresto cardiaco e si prefigge quindi di installare (e spargere dappertutto) defibrillatori esterni utilizzabili da chiunque in caso di emergenza. Prima di tutto la capillarità dei defibrillatori interessa luoghi molto affollati tipo gli stadi, le scuole, gli hotel, le palestre, i ristoranti, le mense… ovunque ci sia un alto flusso di persone. Lo scopo del Progetto Vita è quello di allargarsi sempre di più e rendere questi defibrillatori a portata di mano.

    Se guardiamo i numeri si sa che il 41% dei decessi da malattie cardiovascolari sono imputati a morte improvvisa.

    Il decesso di questi pazienti avviene entro un’ora dall’insorgenza dei sintomi e colpisce ogni anno, in Italia, quasi 60.000 persone.

    Prima, in termini di tempo, di minuti, si arriva a rianimare il paziente più le probabilità di riportarlo in vita sono alte.

    In questo scenario il defibrillatore fa la sua parte, il suo ruolo è quello di primo attore potremmo dire.

    Mi fa molto piacere quindi segnalare il libro di Carlo, che è rivolto a tutti perché tutti noi indistintamente siamo interessati all’argomento. Sicuramente ognuno di voi troverà, leggendo il testo come ho fatto io stesso,  momenti di riflessione. Ma anche  momenti di aggregazione e che spingono al confronto con altre persone, momenti che sicuramente miglioreranno il vostro stato di essere persone, di essere umani.

    Dott. Pietro Turco

    Medico - Chirurgo

    Specialista in Cardiologia e Medicina Interna

    Aritmologo - Elettrofisiologo

    Responsabile Elettrofisiologia ed Elettrostimolazione

    Clinica San Gaudenzio - Novara

    Studio Specialistico

    Via Costantinopoli 2a - Aversa

    Aforisma

    "Lo scopo dell’architettura è di proteggere e migliorare

    la vita dell’uomo sulla Terra…"

    (Elien Saarinen)

    Introduzione

    Ciao, molto piacere e benvenuto!

    Sono Carlo Zito, imprenditore e fondatore di DAE Italia.

    Di cosa mi occupo esattamente? Beh, se sei qui già sai di cosa ti voglio parlare e cosa tratto nella vita di ogni giorno, ma voglio essere molto preciso fin dall’inizio.

    DAE Italia, azienda che ho voluto con tutte le mie forze e che è, insieme a mia figlia Carola, la mia ragione di vita, si occupa di soluzioni per la cardio protezione.

    DAE Italia è prodotti e formazione salvavita. Da più di 10 anni vendiamo defibrillatori a professionisti, aziende, enti pubblici e privati.

    La nostra missione è promuovere:

    Proponiamo dispositivi, defibrillatori nello specifico, Striker HeartSine®, unici nel loro genere e disponibili in differenti modelli. Più avanti nel testo li scopriremo uno ad uno e nel dettaglio. In generale i DAE sono strumenti, piccoli, leggeri e facilissimi da utilizzare, che hanno cambiato il metodo di assistenza medica in situazioni di emergenza improvvisa. E parliamo specificatamente di Arresto Cardiaco Improvviso che oggi, grazie proprio ai defibrillatori,  si può gestire e anche tu stesso puoi salvare una vita.

    Ma facciamo un passo indietro prima di continuare.

    Cosa significa DAE? Lo userò spesso nel testo, da qui in avanti, ed è l’acronimo di:

    Defibrillatore Automatico Esterno.

    Ne parla lo stesso Ministero della Salute Italiano, c’è una legge vigente ed esistono pure modelli semiautomatici: scoprirai tutto in seguito, non avere fretta.

    Ad oggi scrivo questo libro perché la mia missione non finisce certo qui! Non ho mai voluto essere un venditore, un commerciale come si dice in gergo, anche se ho svolto questa mansione nella mia vita e leggerai più avanti come e perché.

    Bene, ho detto missione, non lavoro, te ne sei accorto? Ho espresso questo concetto sia parlando della mia azienda DAE Italia sia per quanto riguarda me stesso. Sì, per me questa impresa è molto più di un'occupazione lavorativa, per me sensibilizzare e far conoscere ai più (la mia ambizione è quella di arrivare a più persone possibili) è ciò che faccio tutti i giorni, tutto il dì. È qualcosa che sento dentro, un istinto, sono proprio appagato, innamorato dei defibrillatori, di ciò che possono fare per tutti noi e di quello che con questo libro farò.

    Sono entrato per caso in questo mondo e me ne sono letteralmente innamorato. Scusami non trovo altri termini ad hoc per spiegarti ciò che provo ogni volta che parlo di questi sistemi salvavita automatici. Vorrei già dirti migliaia di cose che so, che ho appreso negli anni, che forse non sai ma sono di vitale importanza.

    Oggi poi è attiva una legge specifica che parla dell’obbligatorietà dei defibrillatori e anche di ciò non te ne farò mistero, anzi. Vedrai, questo libro è il testo che non c’era, è un manuale facile e alla portata di tutti rivolto a imprenditori ma anche a liberi professionisti e a persone comuni, a tutti.

    Con queste righe voglio farmi conoscere e spiegarti perché mi sono innamorato dei DAE e perché ho abbracciato questa tecnologia, questo strumento, facendo diventare il tutto una vera vocazione.

    Ti dico solo questo prima di entrare nel vivo del testo:... un tasto può salvare una vita, veramente!

    Un po’ di dati

    Avrai notato che ho scelto la frase di un noto architetto come apertura al testo. Si tratta di un aforisma, di un’affermazione di Elien Saarinen, padre del ben più noto Eero Saarinen architetto e designer findalndese naturalizzato americano. L’aforisma che ho scelto mi piace molto perché afferma:

    Lo scopo dell’architettura è di proteggere e migliorare la vita dell’uomo sulla Terra… il defibrillatore oltre a migliorare la vita in termini di sicurezza la salva pure.

    Ti suonerà fuori tema o inusuale, stiamo parlando di defibrillatori infatti. Ma devi sapere che Beh, io sono di fatto quasi un architetto (architetto mancato non mi piace come definizione). Mi mancavano pochi esami alla laurea magistrale, ma ho preso altre strade. Però dell’architetto mi è sempre rimasta quella inclinazione, quella passione, quella creatività ed estro tipici di quella figura professionale.

    Però, a proposito di architettura, posso farti questo esempio:

    una casa ha un impianto idraulico e uno elettrico, giusto? Ecco, se uno di questi non funziona, accidentalmente si blocca, la dimora non è più abitabile. Lo stesso vale per il nostro cuore, il muscolo della vita possiamo definirlo. Lui stesso può subire dei traumi, dei danni. In poche parole possiamo semplificare così:

    Ci torneremo pure con pareri illustri di medici specialisti.

    Il nostro corpo, il nostro organismo con i suoi organi ma pure con la nostra mente e la nostra sfera emotiva è il nostro tempio, la nostra casa: quante dottrine new age, approcci olistici o religioni antiche lo decantano?

    Il fine architettonico, dagli albori della nostra civiltà, è di proteggere e migliorare la vita dell’uomo sulla Terra, certamente anche lodare i nostri dei, stupire in epoche più recenti, ma la protezione non manca mai. Si dice avere un tetto sulla testa: è fondamentale!

    Quindi, come periodicamente effettuiamo la manutenzione dei nostri impianti domestici dovremmo farlo anche per il nostro cuore, il nostro organismo. Siamo la nostra primaria dimora, ma vediamo un po’ di dati.

    Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte in Italia, ebbene sì e ad affermarlo è il Ministero della Salute mediante il sito ufficiale salute.gov.it.

    Queste malattie sono responsabili del 34,8% di tutti i decessi, dati aggiornati al 13 aprile 2021. In questo 34,8% sono il 31,7% i maschi colpiti e il 37,7% le femmine.

    E ́evidente, non solo da studi e indagini, ma anche da quattro chiacchiere che io stesso faccio abitualmente con professionisti e non, che la stragrande maggioranza delle persone ha una percezione veramente molto bassa delle patologie cardiache, dell’importanza della prevenzione e dei pericoli causati da queste patologie. Figuriamoci quanto sia bassa la conoscenza sui defibrillatori oggi, nonostante una legge che parla chiarissimo e che ne sottolinea l’obbligatorietà in determinati ambienti soprattutto.

    Le malattie cardiache, infarti e arresti cardiaci sono le principali cause di morbosità, invalidità e mortalità in Italia. Affermazioni sempre estrapolate dal portale ufficiale del Ministero della

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