Se pianifichi hai un futuro, se non pianifichi hai un destino: Analisi sociologica di una crescita personale
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Info su questo ebook
Il libro affronta un caso reale e lo esamina attraverso una lente sociologica, esplorando vari aspetti della vita, delle regole, della cultura e delle interazioni sociali. L'autore, accompagnato dalla figura centrale del professor Anton Klopp, segue la crescita e lo sviluppo socio-economico di Klopp, un individuo che vive nella stessa area geografica. L'opera si focalizza sulla valutazione della coesistenza di due categorie di persone: i "saprofiti" (definiti anche come "moltitudine silenziosa" o "servi sciocchi") e i "sognatori, creatori, innovatori, produttori e imprenditori".
L'autore intraprende un dialogo con Anton Klopp fin da giovane, discutendo su chi ostacola e chi promuove lo sviluppo socioeconomico del mondo. Dopo approfondite analisi e osservazioni, giungono alla conclusione che lo Stato e la sua progressiva disorganizzazione oppressiva alimentano la moltitudine silenziosa, condizionando così la minoranza talentuosa. D'altro canto, individuano che il progresso è guidato da individui o piccoli gruppi che abbracciano sogni, obiettivi, piani e ideali di cambiamento e miglioramento.
Attraverso esempi storici come Pitagora, Galileo Galilei, Cristoforo Colombo e molti altri, l'autore dimostra come le menti visionarie abbiano trasformato la società. Questi individui spesso sono stati considerati "folli" o "solitari" dal contesto del loro tempo ma hanno apportato significativi cambiamenti positivi. L'opera sottolinea come i rivoluzionari che sfidano lo "status quo" e adottano una visione alternativa abbiano avuto un impatto duraturo, nonostante la resistenza dello Stato e della moltitudine.
L'autore esprime un grande rispetto per coloro che sfidano le norme e li chiama "diversamente superiori". Questi individui trasformano le strutture sociali e culturali, spesso incontrando opposizione e disapprovazione. Nonostante ciò, l'autore sostiene che lo Stato e la moltitudine non possono ignorarli, poiché le loro azioni e idee producono cambiamenti significativi. L'opera sottolinea che sono proprio questi "diversamente superiori" che hanno modellato la storia, contrastando le forze conservatrici e portando avanti il progresso.
In sintesi, il libro affronta il tema dello sviluppo socio-economico attraverso il prisma dei "saprofiti" e dei "diversamente superiori". Attraverso l'analisi di un caso reale e di esempi storici, l'autore evidenzia come le menti rivoluzionarie abbiano contribuito a cambiamenti positivi nella società, nonostante le sfide e l'opposizione incontrate. L'autore condivide un forte desiderio di essere anch'egli un "diversamente superiore", simile ai soggetti di studio, e trova in Klopp un esempio tangibile di questa filosofia.
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Recensioni su Se pianifichi hai un futuro, se non pianifichi hai un destino
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Anteprima del libro
Se pianifichi hai un futuro, se non pianifichi hai un destino - Antonio Romano
Prefazione
Il libro racconta una originale evoluzione vissuta in due (io e il mio amico Anton Klopp) che armonicamente si completa nella ricerca di verità e assiomi che poi vengono assunti da noi due come abito mentale
e comportamento di vita. Abbiamo vissuto un mondo che cambiava e cambia rapidamente e l’essenziale era ed è rimanere legati al cambiamento mantenendo viva la capacità adattiva. Per me l’essenziale è invisibile alla moltitudine. Quello che segue sono l’insieme dei miei sogni, delle mie certezze, delle mie ricerche, dell’autoformazione riflessiva
e dei nuovi metodi dietro ai quali si cela questo libro, questa bella e appassionante storia, che è anche molto più di una storia di amicizia e di una ricerca sociologica: è un caso reale che può esserti utile per una maggiore comprensione della curva gaussiana della nostra vita.
Ma prima di entrare nel vivo del testo, delle mie soluzioni, dei miei aforismi, assiomi e metodi, ho voluto raccogliere una serie di commenti raccolti in occasione della pubblicazione di questo mio libro. Ti serviranno per entrare subito in atmosfera
.
Il prof. Romano considera gli sviluppatori e creatori sociali
dei geni incompresi, dei campioni di salto in alto e in lungo e trova in lui e in Klopp una conferma tangibile, casi reali da confrontare e studiare. Effettivamente, come non essere d’accordo, se guardiamo la storia fino ad oggi, sono i diversamente superiori, gli sviluppatori, i creatori, gli innovatori
che hanno cambiato il mondo scontrandosi con il nemico più ostico: lo stato saprofita che attraverso le sue imposizioni, le sue consuetudini, le sue credenze, le sue leggi e la sua burocrazia rende la vita difficile agli sviluppatori
. Il Prof. Romano trasforma in grafico le sue idee sul tempo, sulla gestione, sul marketing, sulla qualità della vita: un pioniere davvero. L’autore auspica un mondo, una cultura e una organizzazione statale sovranazionale che sia feconda per la crescita dei talenti, feconda per l’abbattimento di regole, frontiere, consuetudini, leggi e credenze ormai superate culturalmente. In questo libro intravedo le basi per la sociologia del futuro prossimo, le basi per una nuova educazione sociale, insomma, un utilizzo migliore da parte di tutti, delle migliori risorse umane e delle migliori consapevolezze socioeconomiche del pianeta.
Prof. Juliet Wien – Risorse Umane & Capitale Umano
La proposta del prof. Antonio Romano, rivolta a quanti vogliono cambiare atteggiamento personale verso il lavoro, lo studio, verso la vita ed in generale verso i fatti dell’economia, va letta in termini assolutamente positivi. Una persona sta marciando nella giusta direzione? Può ancora migliorare? Vive condizioni di criticità? Allora deve necessariamente sottoporre ad analisi le sue azioni e suoi comportamenti di vita per disporsi verso cambiamenti significativi. Il lavoro del prof. Romano, noto ed esperto socioeconomista, intende fornire strumenti necessari a tutti per migliorare, per crescere, per sviluppare le proprie attitudini, per rendersi attore e protagonista dei propri destini ed ambire a traguardi importanti e di sicuro impatto socioeconomico. Bisogna solo avere fiducia nelle proprie possibilità intellettuali ed umane. E il successo è a portata di mano.
Prof. Pasquale Tucciariello, consigliere di orientamento.
La curva dell’essere che prescrive l’avere.
Il tempo dell’invisibile, oltre le convenzioni e le costrizioni.
Pare che anche per un sociologo che si occupa di economia, per professione, per predisposizione e per passione, la curva del tempo si misuri con tutto quello che si potrebbe considerare come opposto ad un dato numerico. Eppure, gli anni, i giorni, gli istanti, sono numeri che Antonio Romano analizza con metodo e prudenza ed al contempo con fascino e sorpresa. Alle volte essi si mostrano come la rivelazione che non ti aspetti, tante altre appaiono scontati, ovvi, matematici appunto. Eppure, tutto ciò per cui vale la pena di vivere non si misura con il PIL. Antonio Romano, amico da sempre, professionista e uomo che stimo ed al quale riservo un bene sincero, mi sorprende per la linearità cruda e semplice delle sue riflessioni. Nessuna complicazione nell’analisi di una vita vissuta sullo studio del suo stesso trascorrere e sui modi, i metodi, le maniere e perché no, anche delle illusioni, per essere felici e per massimizzare quello spazio di felicità da ricercare, coltivare e godere.
È entusiasmante essere consci di trovarsi di fronte ad un lavoro che è un manuale di marketing del tempo e come tale, almeno di primo acchito, appare come ciò per cui difficilmente ci si emoziona. Ma alla moltitudine è invisibile l’essenziale: questa la premessa, questo il racconto, questo il sunto, in metafora ed in poesia, di una storia lunga quanto il tempo che una clessidra occupa per vuotarsi e rendere pieno
il precedente nulla
. L’educazione sociale positiva, alla base della nascita del Metodo Romano
mi ha permesso di comprendere come la grande impresa familiare di cui Antonio parla sia la nostra stessa esistenza, canalizzata in priorità, gradi di vicinanza del mondo che ci circonda, esigenze che ci assillano, gioie che ci permettiamo troppo poco. Romano ci spiega, e lo fa con metodo e con merito, che sopravvivere non regala alcuna soddisfazione e che per vivere appieno la curva di tempo che ci è concessa quale dono prezioso, occorre, seppur con semplicità, elaborare una strategia che ci permetta di realizzare ogni progetto che la nostra mente, pur in maniera inconscia, ha messo a base del nostro futuro prossimo. Di futuro anteriore non parla quasi mai il sociologo imprenditore di sé stesso. I sogni non sono nuvole ma pesi, sostanziali ed onnipresenti. Ecco perché ogni uomo deve assumersene la responsabilità ed agire per porli in essere. Coesione, solidarietà, educazione, responsabilità e mutuo amore. Sembrano essere questi i sentimenti base di fronte ai quali spostarsi rappresenterebbe la prima battuta d’arresto. Antonio Romano spiega di aver appreso quanto quel che ci pare scontato, sia invece regola e logica, tra le strade della vita, nel lavoro, nell’Università, tra i giovani, nello studio, nelle relazioni. Dopo una lunga serie di domande, la risposta è la più complessa di tutte: la curva del tempo si misura esattamente con la felicità. Ed essa non corrisponde a ciò che si ha, ma a ciò che si è. Ecco l’essenziale. Ecco la luce e la voce del semplice e vero aneddoto alla base del libro, degli studi di una vita, del Metodo dell’autore. Ciò non toglie che l’avere formi l’essere. Ma resta l’essere la ragione prima per comprendere e costruire il secondo verbo ausiliare. Ne consegue che avere successo non vuol dire essere una persona di successo. Se l’avere subisce sempre influenze ed imposizioni, l’essere è libero da ogni freno e permette di effettuare, per compiersi in maniera totale, il grande reset
: eliminare zavorre ed approssimazioni e vivere di compiutezza e di verità. Il vero ostacolo alla nostra vita è l’assenza di chiarezza. Solo nella limpidezza delle cose del mondo la nostra curva di felicità può svilupparsi e crescere.
Il grande invito di Antonio Romano ci spinge ad allontanare l’inattività, ad essere decisori della nostra storia, con energia e senza subire condizionamenti esterni. Se il mondo va a 10 non è detto che tu non possa andare a 1000! Dall’apatia e dall’atarassia della nostra società ci salva la cultura. L’intero lavoro di Antonio Romano è un elogio alla follia ed una disquisizione, che definirei scientifica, su come essa sia la più grande forma di realtà proprio perché fin ora confusamente costretta in una serie di offuscate definizioni. E se il tempo è relativo, resta assoluto quel che noi facciamo mentre esso trascorre
. Il tempo passato tra le pagine del libro di Antonio Romano è stato il frutto di bellezza che il suo dono mi ha permesso di aggiungere alla mia personale curva di felicità. Oltre che alla curva di orgoglio dell’avere tra le persone a me care un professionista ed un amico che è
più di quanto ha
.
Dr. Aurelio Pace – Avvocato e scrittore
Introduzione
Mi presento e ti do il benvenuto tra le pagine di questo mio libro.
Sono Antonio Romano, un sociologo, un socioeconomista, un imprenditore e un ricercatore, in passato ero il figlio di una famiglia dignitosa ma molto povera e vedevo il mondo in bianco e nero. Ma sai che ti dico!?
Un bel giorno cominciai a vedere il mondo a colori, e così cominciò questa storia.
Ho deciso di scrivere questo libro per raccontare un esempio di vita, un valore da osservare e imitare, un valore di umanità e di amore per la famiglia, e soprattutto, un forte valore per la motivazione alla crescita personale in tempi certi, tanto desiderato e ricercato.
Dunque, il mio intento è quello di creare un saggio sociologico riferito a un caso reale di successo, basato sulla meticolosa osservazione della diversità individuale verso la moltitudine, verso la cultura dominante, verso le istituzioni, con una attenta analisi dei momenti più importanti, dei fatti, delle azioni, dei metodi, dei sacrifici, delle strategie, dei racconti della vita e del tempo vissuto.
E di chi è questo esempio di crescita e successo?
Mio e del mio amico di sempre, il Professor Anton Klopp.
Io e lui abbiamo molto in comune. Innanzitutto il nome, e poi abbiamo condiviso tante esperienze, giochi, pensieri e azioni.