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L'indagine narrativa: Da metodo di ricerca a strumento di lavoro
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E-book97 pagine57 minuti

L'indagine narrativa: Da metodo di ricerca a strumento di lavoro

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Info su questo ebook

Nonostante la sociologia si identifichi in misura rilevante con l’approccio di una analisi quantitativa di fenomeni sociali di crescente complessità, la prospettiva di una indagine narrativa nell’ambito di una metodologia che non escluda alcuna chiave comprensiva ed interpretativa dei fenomeni sociali si presenta ancora come debole, ma significativa soprattutto per gli effetti che sembra manifestare.
Il lavoro del sociologo, infatti, ha necessità di conoscere non solo i numeri, le quantità, le tipologie che ne conseguono, ma anche le storie di vita dei soggetti che sono al centro di processi di cambiamento sociale che si manifestano a più livelli della vita e della organizzazione sociale.
Questo contributo, che nasce dall’interno di un lavoro professionale di un sociologo on the road, costituisce un necessario contributo per comprendere le innovazioni possibili anche nel lavoro di cambiamento sociale.
LinguaItaliano
Data di uscita20 gen 2021
ISBN9788832761689
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    Anteprima del libro

    L'indagine narrativa - Federica Ucci

    Lautrice

    Premessa

    Questo elaborato nasce dall’esigenza di porre al centro di una riflessione l’utilizzo del paradigma narrativo da parte del sociologo sul campo, in ottica di ricerca-azione, al fine di stimolare nella pratica professionale degli spunti per dei cambiamenti migliorativi.

    L’esperienza è la più grande maestra nel proporre abilità, occasioni di crescita ed argomenti da approfondire, essere sociologi on the road vuol dire anche essere costantemente curiosi verso ciò che accade intorno a noi mentre svolgiamo il nostro lavoro ed essere pronti ad adattarci alle molteplici situazioni che lo scenario odierno ci pone di fronte.

    L’uomo è intimamente connesso con la sua cultura di appartenenza, egli può svilupparsi proprio grazie alla sua continua interazione con la società, costruendosi modelli simbolici per interiorizzare ed approfondire la sua conoscenza.

    La narrazione è il veicolo per eccellenza della trasmissione culturale, il principale strumento utilizzato dall’essere umano nella vita quotidiana per assegnare e trasmettere significati nella sua relazione con i suoi simili.

    Preziosissima per l’individuo dal punto di vista personale, intimo ed introspettivo, essa può essere una risorsa addirittura eccellente dal punto di vista lavorativo.

    L’approccio narrativo, infatti, è ampiamente utilizzato nell’ambito della ricerca sociale, ma si presta molto bene anche ad entrare nella cassetta degli attrezzi degli operatori sociali impegnati sul campo.

    Ci troviamo ad affrontare un momento storico che, oltre a generare un caos esterno, ci provoca anche un grande caos interiore.

    Siamo portati spesso a chiederci come si possa ancora avere fiducia nel futuro quando tutto sembra andare a rotoli.

    La realtà, però, è influenzata dalle nostre idealizzazioni e dalle nostre emozioni, se lasciamo che la rabbia, la paura e la frustrazione prendano il sopravvento, diamo loro il potere di offuscare la nostra visione oggettiva delle cose.

    Come sostiene Umberto Eco, raccontare è come un "gioco attraverso il quale si impara a dar senso alla immensità delle cose che sono accadute, accadono e accadranno nel mondo reale. (…)

    La sua funzione terapeutica e la ragione per cui gli uomini, dall’inizio dell’umanità raccontano storie, è dare forma al disordine delle esperienze".¹

    Per questo, lo strumento delle storie di vita è oggi più che mai un asso nella manica per imparare a gestire questo virus dell’incertezza che, in maniera silente ma ininterrotta, nel giro di qualche anno è giunto ad imporsi in maniera plateale con una nuova, grandissima crisi sanitaria, ambientale ed economica.

    Se prima ci si poteva illudere di non vedere che i tempi sono ormai cambiati, adesso non si può fare a meno di prendere atto che la normalità, come la ricordavamo, non tornerà più.

    È addirittura necessario ridefinire il concetto di normalità, ma probabilmente lo si potrà fare man mano che la metamorfosi è in corso, non possiamo agire sulle contingenze esterne ma possiamo agire su di noi e su ciò che creiamo, le nostre storie, ad esempio.

    Vederne i meccanismi e le trame è difficile in quanto narrare è un atto automatico, ma le storie sono uno strumento efficace per modificare le nostre traiettorie e migliorare la nostra vita, solo noi infatti abbiamo la chiave per il nostro benessere.

    Da questo punto di vista il sociologo clinico può essere una figura strategica per la lettura del contesto, attraverso la lente culturale, per riuscire a trovare metodi che possano migliorarlo, intervenendo sull’aspetto relazionale degli individui, al fine di accompagnarli verso una migliore elaborazione dei loro vissuti problematici.

    Il mio obiettivo di approfondimento si è evoluto nel tempo, è partito dalla mia esperienza di operatrice territoriale di Telesoccorso e Teleassistenza, un servizio che pone l’ascolto alla base di tutte le altre competenze fino a giungere all’incontro, per motivi di ricerca, come Sociologa specialista in Organizzazione e Relazioni Sociali, con alcuni colleghi proprio durante la prima fase di lockdown.

    Dopo una ricerca qualitativa all’interno dell’ Associazione Sociologi Italiani sul vissuto delle persone durante l’esplosione della pandemia da covid-19, e l’avvio di uno sportello online di Counsenlig Sociolistico, il gruppo di ricerca ha dato vita, a novembre 2020, a Kairos, un’Associazione di Scienze Sociali e Umane².

    Sotto la guida e il coordinamento della dott.ssa Sonia Angelisi, questa realtà professionale si pone l’obiettivo di mettersi al servizio della comunità in maniera utile, costruttiva e collaborativa in ottica multidisciplinare (oltre ai sociologi sono infatti presenti anche le figure dello psicologo, dell’assistente sociale, della criminologa e dell’avvocato).

    Il Counseling Sociolistico è nato dall’intuizione della dott.ssa Angelisi, la quale introduce la figura innovativa del counselor sociolistico, orientata al benessere dell’Altro attraverso una comprensione equilibrata dell’irrazionale.

    Il Metodo Beyond, di cui si avvale, vuol dire letteralmente andare oltre le costruzioni sociali, gli incasellamenti disciplinari e le rigorosità scientifiche senza, però, abbandonarne le solide basi. È un modo per invitare scienze ufficiali e scienze alternative a dialogare tra loro per trarre vantaggio dalla cooperazione³.

    Il Counseling Sociolistico è un innovativo metodo unificato che prende in considerazione mente, corpo e spiritualità della

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