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Il Modo Maschio
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E-book158 pagine1 ora

Il Modo Maschio

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Info su questo ebook

Un libro fuori moda e unico nella letteratura contemporanea.

Troppo piccolo per esaurire il vasto argomento.

Troppo grande per capire ciò che vuole dire.

Se in altri testi ha esposto la donna come grazia della donnità autentica, qui si apre sulla pericolosità della donna per i maschi infantili o di massa.

Perché il piacere d’una relazione dovrebbe essere elevazione. Invece è spesso consumazione della specie e di se stessi. Ma c’è l’alternativa.
LinguaItaliano
Data di uscita23 gen 2017
ISBN9788889391556
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    Anteprima del libro

    Il Modo Maschio - Antonio Meneghetti

    DELL’AUTORE

    BIOGRAFIA DELL’AUTORE

    Antonio Meneghetti (1936-2013), Laurea in Filosofia ad indirizzo Psicologico presso l’Università Cattolica di Milano e tre dottorati: in Teologia presso l’Università Lateranense di Roma, in Filosofia e in Sociologia presso la Pontificia Università San Tommaso d’Acquino a Roma (PUST). È stato insignito più volte del Premio Cultura dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana (1980, 1987, 1989). Nel 1994 gli viene conferita la Laurea Honoris Causa in Fisica dall’Università ProDeo di New York per la scoperta del Campo semantico. Nel 1998 ha ricevuto il titolo di Doctor Nauk in Scienze Psicologiche rilasciato dalla Commissione Suprema Interaccademica della Federazione Russa (protocollo 0104). Il suo pensiero è insegnato nella Cattedra di Ontopsicologia presso la Facoltà di Psicologia dell’Università Statale di San Pietroburgo, presso la Faculdade Antonio Meneghetti e formalizzato in oltre quaranta libri da lui scritti e tradotti in molte lingue: inglese, francese, cinese, russo, portoghese, tedesco e spagnolo (www.psicoedit.com).

    I maschi sono una parte dell’universo della vita umana, l’altra parte è la donna: sono due parti eternamente dialettiche e complementari. Parlare di una sola parte di questo insieme umano è più semplice per capire molte cose di se stessi. (...) Ma se il maschio sa dalla propria maturità formalizzare anche l’incontro diadico con la donna, allora tutto il corpo sociale guadagna evoluzione. (…) In questo libro mi rivolgo al maschio che ha deciso di fare qualcosa di buono nella vita.(…) La dimensione del vero maschio è una prerogativa dei saggi, non è per tutti. (…) Il senso maschio è una posizione intellettuale, una capacità, una scelta e una coerenza.

    L'Autore ha anche scritto un libro dedicato al mondo femminile: La femminilità come sesso, potere e grazia (Ontopsicologia Editrice)

    Capitolo Primo [1]

    Introduzione

    [1]

    1) Il fine giustifica i mezzi, lo scopo spiega e indica stili e comportamenti di vita.

    Dal momento che ci si trova invitati o scagliati su questo pianeta in quanto umani maschi, qual è la razionalità di gestione migliore nel lungo divenire esistenziale? E dal momento che si convive con la donna, il più prossimo complementare, quale atteggiamento e comportamento funzionale?

    Se lo scopo della nostra vita è la realizzazione di quanto in modo potenziale ci urge, allora si tratta di fare una scelta continua come essere utili e funzionali alla nostra identità ontica.

    Ovviamente questo è importante, se è importante la soddisfazione felice integrale.

    Per tutto questo è necessario un tirocinio di capacità al punto della realizzazione quotidiana.

    2) Capacità come sensibilità, intelligenza e volontà coordinata al progetto di fondo: vivere per essere la propria essenza: perché questa è l’unica coordinata all’universale del mondo della vita o in sé dell’essere.

    La capacità al principio è virtuale ma poi è conoscenza specifica per l’azione storica.

    Con le donne, se non si sa amministrare, si finisce per servire. Questo è il risultato per la maggioranza dei maschi. Di conseguenza questo scacco ricade nel collettivo umano.

    Ma se il maschio sa dalla propria maturità formalizzare anche l’incontro diadico con la donna, allora tutto il corpo sociale guadagna evoluzione.

    In caso contrario, la coazione a ripetere del biologico erotico resta conservato come vivaio per la specie e massa per il sociale.

    Ma sarebbe meglio se l’umano sapesse rispondere alla vocazione ontica comunione e presenza di spirito. Quello spirito che fa l’apriori della creazione nel mondo, di cui l’umano è persona responsabile.

    3) I maschi sono una parte dell’universo della vita umana, l’altra parte è la donna[2]: sono due parti eternamente dialettiche e complementari. In questo senso, già la vita pone una situazione simpatica, ma non facile. Parlare di una sola parte di questo insieme umano è più semplice per capire molte cose di se stessi. In questo libro, mi rivolgo al maschio che ha deciso di fare qualcosa di buono nella vita.

    Tutti vivono in una realtà esistenziale che agisce e gestisce ciascun individuo. Il maschio comune che ripete la vita (ciclo biologico) è già una buona cosa, ma ci sono maschi nel mondo biologico la cui intelligenza è superiore. Ad esempio, uno spermatozoo è un grande campione se messo a confronto con l’attività, la mentalità e l’azione che fa un comune maschio umano; oppure il pene ha un’intelligenza, una coscienza e una razionalità già di molto superiore alla storia e al comportamento generale di un qualsiasi maschio umano.

    La dimensione del vero maschio è una prerogativa dei saggi, non è per tutti. Ad esempio, parlando di estetica spesso si afferma che per capire certe dimensioni bisogna avere un senso superiore di maschio, oppure si dice "questo vino ha un senso maschio", o si parla di una razionalità veramente maschia. Anche quella del business è una dimensione di maschi superiori.

    Il senso maschio è una posizione intellettuale: una capacità, una scelta e una coerenza.

    L’In Sé ontico o spirito o anima ha una capacità metafisica: tutto il suo scopo è quello di agire con grazia e con piacere nel piano metafisico[3]. È una capacità di percepire quel bello, quell’ordine e quel senso eterno che sta dietro le cose che appaiono. Cosa c’è dietro la bellezza di un mare stupendo o di un tramonto incantevole, dietro il brivido e l’esaltazione di uno sport vincente, di qualsiasi esperienza olimpica o dietro la soddisfazione di aver fatto bene e guadagnato molto? Cosa c’è dietro la bellezza ispirativa di una grande donna? I lineamenti di un certo corpo femminile che cosa scrivono e a chi scrivono? Il corpo di una donna è una lettera scritta da Dio e dalla vita che appartiene a chi sa leggere. Ma quale maschio sa farlo?

    La vita è femmina, ma appartiene al maschio che sa leggerla. Fare il bagno dentro il mare o fare sesso con una donna non significa necessariamente saperla e metabolizzarla con intelligenza. Cresce chi sa possedere con intelligenza. Un sordo può toccare o addirittura costruire un pianoforte o una chitarra, ma non sente quel suono.

    L’atteggiamento maschio è qualcosa che deve portare alla competenza e alla comprensione cosciente del miracolo della vita e della donna: c’è un momento per entrare e un momento per uscire.

    Ho notato che in molti amplessi sessuali sia i maschi che le femmine ad un certo momento esclamano Mio Dio!, ma dove sta il Dio? Capire il senso e il progetto è una capacità di ordine psichico superiore; se non c’è questo contatto e questa comprensione, si vive la vita come inferno[4]. In base alla mia esperienza, quasi tutti vivono nell’inferno quotidiano, sia nel campo dei sensi che nel campo psicologico e morale. Il problema è che, mentre si vive nell’inferno dell’esistenza, si perde l’attualità del senso metafisico, quindi il sapere la causa, i mezzi e i ritmi del piacere. Senza questo sapere – che è un conoscere con potere – quando si mangia, si lavora o si fa sesso, si eseguono i propri istinti e le proprie abitudini; si esegue il comune generale dell’uguaglianza sociale, la biologia della giovinezza e della vecchiaia. In sostanza, si vive la vita come effetto senza conoscerla con potere di azione.

    Il vero sesso è soltanto ordine psichico. Ciò significa che è la mente – l’In Sé ontico – che agisce la causalità di ogni piacere e che struttura i mezzi, il modo e il ritmo di ciò che fa azione e piacere. Nella dimensione metafisica, ordinariamente l’In Sé ontico ha il potere delle cause: fa il progetto e crea il risultato. Non è esecutivo o dipendente: è una posizione della creazione in atto e sceglie sempre l’ottimo del momento, della relazione, di quella persona, di quell’affare, etc. C’è un mondo dove la giovinezza della mente è eterna: la mente ordina, l’occhio o l’orecchio risponde, il progetto si compie e il pene fa il suo servizio, se quell’azione fa parte del piacere ottimale.

    La maggioranza nel proprio modo di vivere è in un totale consumismo dei propri sensi e non coltiva il proprio potenziale: lo consuma finché biologicamente viene dato. Nel piano metafisico, invece, si può creare continuamente. Per piacere non intendo una questione di esaurimento biologico, di ingolfamento o animalità degli istinti, ma quel piacere che è il costituente elementare della felicità dell’uomo.

    Anche le religioni sostengono che l’anima tende alla felicità suprema, la quale consiste nell’incontro totale con Dio[5]. Tutto questo si ha quando la mente può entrare nella dimensione metafisica, nel mondo delle cause dove si danno gli ordini del potere esistenziale, e quando incontra faccia a faccia anche il proprio principio. Questo è il paradiso costante che vive il saggio: sta qua ma vive là, con tutti i piaceri che gli altri cercano in modo consumistico. Si tratta quindi di specificare la propria posizione esistenziale in riferimento al mondo-della-vita.

    Qual è l’ordine che deve vivere un umano per essere realizzazione felice interiore? Essere maschio è una capacità di entrare anche nel pleroma dei piaceri del mondo-della-vita, non è una castrazione dei sensi: è evolvere una capacità d’incontro integrale totale con l’essere. Questo nella vita fenomenologica significa avere successo, stare bene, organizzare tutto in crescita leaderistica e poi entrare anche nella dimensione dei saggi. Se si vuole il piacere, si devono sapere tutte le regole intrinseche del mondo edonistico per diventare dei competenti di quell’ordine della vita. Non basta prendere la lettera e schiacciarla sul petto, si deve saperla aprire e leggere: allora s’incontra tutto ciò che chiama da dentro. L’umano maschio è più favorito a fare questa esperienza di evoluzione.

    Perché la vita si segna in nome del padre, del figlio e dello spirito santo. La vita come la donna si lasciano formalizzare da chi ne conosce l’ordine o

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