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Rumore: Appunti di guerra dalla Bosnia ed Erzegovina
Rumore: Appunti di guerra dalla Bosnia ed Erzegovina
Rumore: Appunti di guerra dalla Bosnia ed Erzegovina
E-book93 pagine52 minuti

Rumore: Appunti di guerra dalla Bosnia ed Erzegovina

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Info su questo ebook

In Bosnia ed Erzegovina le strade di montagna sono aspre, tortuose, costellate da pietre e alberi spezzati. Allo stesso modo Rumore è un romanzo disseminato di pensieri, di considerazioni lasciate a mo’ di traccia lungo il cammino, pesanti impronte di inchiostro che hanno accompagnato lo scrittore durante gli anni del conflitto balcanico, tenendolo ancorato a una scintilla di speranza. Attraverso il susseguirsi dei frammenti narrativi che raccolgono il coro di voci di un popolo ammutolito, l'autore afferma l’importanza della scrittura come compagna di vita, del sogno come rimedio al male. Questa seconda edizione del romanzo è arricchita dal contributo di Ljljana Banjanin, docente di Lingua e letteratua serbo-croata all’Università di Torino.
LinguaItaliano
Data di uscita23 ago 2021
ISBN9788864792484
Rumore: Appunti di guerra dalla Bosnia ed Erzegovina

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    Rumore - Ranko Risojevic

    Ranko Risojević

    Rumore

    Appunti di guerra dalla Bosnia ed Erzegovina

    Introduzione, traduzione e riduzione di Danilo Capasso

    Postfazione di Ljiljana Banjanin

    Stilo Editrice

    Collana Limina

    Titolo originale Шум

    © STILO EDITRICE 2019

    ISBN 9788864792484

    edizione ebook

    www.stiloeditrice.it

    Indice

    La necessità del narrare di Danilo Capasso

    IN GUERRA

    Introduzione. I condòmini dell’ex Jugoslavia

    Lo sguardo e la paura

    Il giannizzero

    Il bedel

    Cavallerizzi

    Fantasia e mano

    Cuore e cervello

    L’ultima volontà

    Il guerriero

    La passeggiata di Potiorek a Sarajevo

    Dolore

    La villa estiva

    La recinzione perfetta

    La fata protettrice

    VITE INCROCIATE

    Introduzione. Grado Zero

    Ti fa male qualcosa?

    Al cimitero

    Suicida

    Il ragazzino e la morte

    Ricordo

    La lettera

    Un conoscente sconosciuto

    Il mio insegnante

    Nel cortile di una casa di campagna

    La pioggia a Perast

    L’uomo accanto alla strada

    Il figlio è tornato dal viaggio

    L’ombra e io

    COSMOGONIE E ALTRE MINUZIE

    Introduzione. Come un cono vorticante

    La creazione del mondo

    Le radici

    L’angoscia

    La pace e la disperazione

    Il sonno e la luce

    L’abisso del sonno

    Introduzione alla vita/al giorno

    Stanchezza, impotenza e c’è mai una via d’uscita?

    Ricchezza invisibile

    Gli occhi e l’anima

    Il corniolo secco

    L’angusta porta della musica

    Vecchie fotografie

    INCURSIONI

    Introduzione. La salvezza

    La classe di Kafka

    Il sapere sintetico

    Il sapere analitico

    Il punto di Euclide

    Prometeo

    Le aporie di Zenone

    Il labirinto della stampa

    Il sogno di Borges

    Gli aedi

    Chopin o il silenzio

    La piramide

    Pioggia salvatrice

    Le parche

    Postfazione. L’assordante brusio dei racconti di Ranko Risojević di Liliana Banjanin

    Rumore

    Avete mai sentito il rumore di un apparecchio radio appena spento? Avete mai sentito l’ultimo segnale della stazione radio in un luogo dove non ci sono proprio stazioni radio? Non c’è nessuna frequenza, come dicono gli esperti. Se non l’avete sentito, ascoltatelo stasera. Poiché il rumore è la voce dell’universo che così si rivolge a noi. Noi da quel rumore abbiamo tratto solo alcune note, alcune frequenze, abbiamo posto un ordine in quel caos e abbiamo detto – uomo! Ascoltare e sentire il vero rumore dell’universo significa comprendere se stessi in esso, tralasciando le voci dell’esistenza: il muggito del bestiame, l’ululato del lupo in montagna; Stevo, niente, solo quel rumore. Ecco, vale la pena sentirlo e comprenderlo! Come? Non lo so.

    Dal diario di un uomo ritrovato

    Mattina fredda, appena dieci gradi. Soleggiata, tranquilla. Sono solo vicino all’apparecchio radio e a questo pazzo aggeggio (il computer) con il quale converso come un idiota con un idiota. Comunque converso, e c’è eco. Questa conversazione mi fa sentire più forte e, improvvisamente, miracolo, io sono (o è in me e la nomino come me stesso) la fonte che è sgorgata in un luogo che credevo fosse così secco da far uscire sabbia anziché acqua. Ma eccola, a testimoniare il miracolo della scrittura. Che irradiazione, che felicità nell’anima. Solo che tutto non venga coperto dalla nuvola e che l’ombra non distrugga la speranza. Anche se tutto questo si sarebbe potuto dire senza metafore. Ma che lo dica qualcun altro, uno nuovo.

    02.09.1991

    La necessità del narrare

    di Danilo Capasso

    Ranko Risojević ha pubblicato questo libro, con il titolo Rumore, nel 1995, alla fine della guerra iniziata nel 1992. Il libro nasce dall’esperienza nei territori del conflitto in Bosnia ed Erzegovina – a Banja Luka, per l’esattezza, dove Risojević ha vissuto, in condizioni di vita quasi impossibili: spesso senza corrente elettrica, senza acqua e con frequenti corse verso i rifugi durante le incursioni aeree. È un libro scritto in guerra, ma questa non vi compare nella sua crudezza e implacabilità: si avverte piuttosto la resistenza dell’uomo, dell’intellettuale che non ha mai creduto all’apparizione del mostro e invece, quando quest’ultimo si è manifestato in tutta la sua ignominia, ha sorpreso Risojević nel suo status di scrittore jugoslavo conosciuto e affermato non solo nel proprio Paese ma in tutti i Balcani, e lo ha costretto a rifugiarsi proprio in quel mondo di ricordi, di amicizie, di passioni letterarie.

    Lo stile di Risojević in questo libro ricorda e ricalca quello di Ivo Andrić di Znakovi pored puta, che si potrebbe tradurre come ‘Segni lungo la strada’, ma anche come ‘Appunti di viaggio’ proprio per la brevità stentorea e lapidaria dei racconti, per la loro morfologia da aforisma. Come il grande scrittore jugoslavo, che Risojević ha avuto la fortuna di conoscere personalmente, questi brevi

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