Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Facciamoci una risata....
Facciamoci una risata....
Facciamoci una risata....
E-book156 pagine1 ora

Facciamoci una risata....

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

I conflitti, sia quelli piccoli che quelli grandi, sia quelli locali che internazionali, sono una “faccenda seria”, non vi è ombra di dubbio. Ma, in molti casi, pare che il ricorso ad interventi “paradossali”, possa essere di grande aiuto.
Questo lavoro di ricerca applicata si propone di trattare l’utilizzo della tecnica psicoterapeutica della sdrammatizzazione nel campo della mediazione dei conflitti e presenta un’originale matrice relazionale che, a seconda della “temperatura” del conflitto, suggerisce diversi interventi operativi.
L’intervento paradossale sdrammatizzante sfrutta la resistenza delle parti nei riguardi del mediatore. In questo modo, il totale controllo del processo mediativo viene riposto nelle mani delle parti anziché del mediatore, consentendo loro di sperimentare lo stallo generato dal loro comportamento.
Sulla base degli studi di Erickson e Watzlawick il testo affronta la “sdrammatizzazione”: una tecnica strategica utile nel rompere le resistenze e consentire, di conseguenza, alle parti contendenti di correggere i loro comportamenti, in modo da permettere alla mediazione di procedere. In questo caso, l’effetto scioccante dell’intervento paradossale, può mettere fine, come dicevamo, a una situazione di stallo e a indicare alle parti altre strade per sbloccare la situazione.
Il libro si articola in 5 capitoli, nel primo si affronta il concetto di sdrammatizzazione e si delineano le caratteristiche di un buon mediatore capace di mettere in pratica, al momento opportuno, la delicata Arte della sdrammatizzazione; nel secondo si analizza il pensiero di Erickson, considerato il padre della sdrammatizzazione; il terzo capitolo entra nello specifico dell’effetto dello spiazzamento trattando la prescrizione paradossale e metaforica e l’utilità del rapport. Il quarto capitolo analizza in maniera critica i punti di forza e di debolezza della sdrammatizzazione. Nel quinto capitolo si presenta l’applicazione della matrice relazionale, originalmente proposta dagli autori, per la sdrammatizzazione da applicare nei setting mediativi.
LinguaItaliano
Data di uscita19 apr 2014
ISBN9788898473595
Facciamoci una risata....

Leggi altro di Raffaella Verga

Autori correlati

Correlato a Facciamoci una risata....

Ebook correlati

Psicologia per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Facciamoci una risata....

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Facciamoci una risata.... - Raffaella Verga

    Raffaella Verga - Salvatore Mangia

    Facciamoci una risata....

    Collana L'arte della mediazione - Strumenti

    KKIEN Publishing International è un marchio di KKIEN Enterprise srl

    info@kkienpublishing.it

    Sede legale: viale Piave 6, 20122, Milano

    image 1

    Prima edizione digitale: 2014

    Questo ebook è concesso in licenza solo per il vostro uso personale. Questo ebook non è trasferibile, non può essere rivenduto, scambiato o ceduto ad altre persone, o copiato in quanto è una violazione delle leggi sul copyright. Se si desidera condividere questo libro con un'altra persona, si prega di acquistarne una copia aggiuntiva per ogni destinatario. Se state leggendo questo libro e non lo avete acquistato direttamente, o non è stato acquistato solo per il vostro uso personale, si prega di ritornare la copia a KKIEN Publishing International (kkien.publ.int@kkien.net) e acquistare la propria copia. Grazie per rispettare il duro lavoro degli autori.

    ISBN: 9788898473595

    Questo libro è stato realizzato con BackTypo

    un prodotto di Simplicissimus Book Farm

    Indice dei contenuti

    Introduzione

    Capitolo primo - La sdrammatizzazione

    1.1. L'arte della sdrammatizzazione

    1.2. Le caratteristiche del mediatore sdrammatizzatore

    ​1.2.1. Umorismo e Sorriso

    ​1.2.2. Ironia e Autoironia

    1.2.3. Autostima

    Capitolo secondo - Milton H. Erickson, ideatore della sdrammatizzazione

    2.1. Milton H. Erickson un pragmatico inusuale

    2.2.1. La natura del cambiamento psicologico nella terapia di Erickson

    2.2.2. Individualizzazione della psicoterapia

    2.3. Il deragliamento del pensiero nella terapia ericksoniana

    2.3.1. Terapia breve

    2.3.2. Gli elementi linguistici ericksoniani

    2.3.3. La Programmazione neurolinguistica (PNL): il Milton Model

    2.4. Tratti distintivi della psicoterapia di Erickson utili nella mediazione dei conflitti

    Capitolo terzo - Effetto spiazzamento da sdrammatizzazione

    3.1. L’effetto spiazzamento

    3.2. Prescrizioni paradossali

    3.3. Prescrizioni metaforiche

    3.4. L’utilità del Rapport

    Capitolo quarto - Punti di forza e di debolezza dello spiazzamento

    4.1. Aspetti positivi della tecnica paradossale e metaforica

    4.2. Aspetti negativi della tecnica paradossale e metaforica

    Capitolo quinto - Matrice relazione per sdrammatizzazione in setting mediativo

    Scenari a temperatura alta

    Sc A

    SC B

    Sc C

    Sc D

    Sc F

    Sc E

    Sc G

    SC H

    Sc I

    Sc L

    Sc M

    Sc N

    Sc O

    Sc P

    Sc Q

    Sc R

    Scenari a temperatura media

    Sc A

    Sc B

    Sc C

    Sc D

    Sc E

    Sc F

    Sc G

    Sc H

    Sc I

    Sc L

    Sc M

    Sc N

    Sc O

    Sc P

    Sc Q

    Sc R

    Scenari a temperatura bassa

    Sc A

    Sc B

    Sc C

    Sc D

    Sc E

    Sc F

    Sc G

    Sc H

    Sc I

    Sc L

    Sc M

    Sc N

    Sc O

    Sc P

    Sc R

    Sc Q

    Riepilogo

    Conclusioni

    Bibliografia

    Sitografia

    Gli autori

    Introduzione

    Nella vita non si può non comunicare, ci dice Watzlawitck nel suo splendido libro sulla comunicazione, la Pragmatica della comunicazione umana, noi aggiungiamo oggi che non si può non sdrammatizzare.

    Da uno studio attento e comparato dell’opera del succitato Watzlawitck e del pensiero del grande psicoterapeuta Erickson, siamo giunti a mettere in cantiere e poi a realizzare questo libro sulla sdrammatizzazione.

    Questo lavoro di ricerca si propone, pertanto, di trattare l’applicazione della tecnica psicoterapeutica della sdrammatizzazione nel campo della mediazione dei conflitti.

    Tecnica che può essere utilizzata anche nei contesti di comunicazione paradossale, tipologia di comunicazione molto particolare, che è stata analizzata a fondo da Watzlawitck e che merita di essere per lo meno accennata nella nostra introduzione, con l’intenzione di sviscerarla in un apposito testo.

    Quando in una situazione mediativa le parti in conflitto comunicano per paradossi, è facile prendere parte a questo, per cui è importante sapere cosa possiamo fare per uscire da questo impasse.

    La comunicazione paradossale non sempre ha caratteri negativi, anzi può, oltre ad essere divertente, essere utile al cambiamento. Quando questo tipo di comunicazione si ripropone costantemente, è bene sapere che non è solo questione di comunicazione paradossale, diviene questione di aspettative, di convinzioni radicate, di doppi legami, in cui le parti contendenti si sono organizzate attorno ad uno o più paradossi. Quale è, dunque, l’utilità della comunicazione paradossale? Oltre a conoscere altri aspetti delle relazioni umane, è utile per fare attenzione nei casi in cui la si riscontra in maniera statica e ripetitiva all’interno di un conflitto.

    Nell’entrare dentro un conflitto, per quanto le parti possano soffrire, bisogna sempre rammentare che quel tipo di organizzazione è stata utile fino a quel momento a mantenere gli equilibri.

    Come ci dice Cheli nella sua opera, La comunicazione come antidoto ai conflitti, edita da Punto di fuga editore, comprendere la comunicazione paradossale, i suoi risvolti applicativi e quanto porta con sé a livello pragmatico, permette di capire meglio questo tipo di situazioni, spesso problematiche, e in apparenza indecifrabili; comprenderla consente di essere presente, e di cambiarne alcuni aspetti per riequilibrarla. Comprendere la comunicazione paradossale, significa anche poterla impiegare nell’arte della mediazione per uscire da situazioni di empasse.

    Gli interventi paradossali usati in mediazione sono quelli che replicano un determinato comportamento, ma in maniera opposta, rendendolo, quindi, paradossale. L’obiettivo dell’intervento paradossale dovrebbe produrre un risultato contrario a quello atteso.

    E’ una tecnica strategica utile nel rompere le resistenze e consentire, di conseguenza, alle parti contendenti di correggere i loro comportamenti, in modo da permettere alla mediazione di procedere. In questo caso, l’effetto scioccante dell’intervento paradossale, può mettere fine, come dicevamo, a una situazione di stallo e a indicare alle parti altre strade per sbloccare la situazione.

    Alcuni esempi di interventi paradossali possono essere usati nel caso di un contendente che interrompe continuamente il lavoro di mediazione, riconoscendo a queste continue interferenze il merito di far procedere la mediazione nel miglior modo possibile oppure se le parti discutono di aspetti non importanti, sottolineare che le parti non vogliono affrontare le problematiche principali, ma che d’altra parte non è necessario parlare di tutto. Altro intervento paradossale può essere utile nel caso che la mediazione non proceda come dovrebbe, comunicando la possibilità di interromperla o ancora, spostando la discussione su un argomento completamente diverso e non attinente con la controversia tipo: secondo voi, c’è neve a sufficienza in montagna per andare a sciare?, come ci suggeriscono, giustamente, De Palo, D'Urso e Golann nel Manuale del mediatore professionista. Strategie e tecniche per la mediazione. Edito da Giuffrè nel 2006.

    In definitiva, l’intervento paradossale sfrutta la resistenza delle parti nei riguardi del mediatore. In questo modo, il totale controllo del processo mediativo viene improvvisamente riposto nelle mani delle parti anziché del mediatore, consentendo loro di sperimentare lo stallo generato dal loro comportamento.

    Alla luce di quanto detto, il mediatore ha necessità di monitorare le componenti delle comunicazioni che emergono dalle parti e da se stesso per promuovere la collaborazione tra le parti e tra esse e il mediatore, ricorrendo al paradosso comunicativo, in maniera strategica e consapevole,

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1