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La luce e i colori:: potenze creatrici
La luce e i colori:: potenze creatrici
La luce e i colori:: potenze creatrici
E-book163 pagine1 ora

La luce e i colori:: potenze creatrici

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Info su questo ebook

 «La scienza dell’avvenire sarà quella della luce e dei colori, poiché la luce è la più grande potenza che esista; è grazie a essa che le pietre, le piante, gli animali e gli uomini vivono, e i mondi girano nello spazio. Quanto ai colori, non bisogna mai dimenticare che sono variazioni della luce. Impegnandoci a concentrarci su di essi, riusciamo a renderli vivi in noi: i colori ci aiutano a manifestare le virtù di cui sono l’espressione e ci sostengono nei nostri sforzi. Perché come i colori sono variazioni della luce, così le virtù sono variazioni della perfezione divina, che le contiene tutte».
Omraam Mikhaël Aïvanhov
LinguaItaliano
Data di uscita15 gen 2024
ISBN9791222497143
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    Anteprima del libro

    La luce e i colori: - Omraam Mikhaël Aïvanhov

    copertina

    Omraam Mikhaël Aïvanhov

    La luce e i colori:

    potenze creatrici

    UUID: 747238bb-e6a1-460d-8b57-19f1a0c9390f

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    https://writeapp.io

    Indice dei contenuti

    Parte prima - All'origine dell'universo: la luce

    1. Dal fuoco alla luce

    2. La luce che esce dalle tenebre | La nascita dei mondi

    3. Dalla luce invisibile alla luce visibile: videlina e svetlina

    4. Dio non è la luce, ma la luce ci conduce a Lui

    5. I raggi del sole, dispensatori di vita

    6. Per lasciare impronte di luce ovunque

    7. L’esperienza mistica, esperienza della luce

    8. Entrare nelle vibrazioni della luce

    9. Abbiamo il potere di creare la luce

    10. L’irruzione della luce in noi: il corpo di gloria

    Parte II - I colori, modulazioni della luce primordiale

    Capitolo I - Un simbolismo cosmico

    1. «Sette luci vi sono nell’Altissimo»

    2. L’arcobaleno, segno dell’alleanza

    3. Il colore: un linguaggio della natura

    4. I colori in relazione ai quattro elementi, alle costellazioni zodiacali e all’Albero sefirotico

    5. La scomposizione della luce attraverso il prisma

    5.a L’unità della creazione

    5.b Il prisma: intelletto, cuore, volontà

    5.c La ripartizione dei colori nell’organismo umano

    5.d Altre lezioni del prisma

    Capitolo II - La luce e i colori, scienza dell’avvenire

    1. Rendere vivi in noi i colori

    2. Un nutrimento per la nostra vita psichica

    3. Le nostre mani captano ed emettono fasci di luci e di colori

    4. Quando creeremo un arcobaleno

    5. Nutrirsi, cantare, pregare: l’assimilazione della luce

    6. La realtà può essere percepita solo attraverso lenti trasparenti

    7. Le pietre preziose, fondamenta del nostro santuario interiore

    Capitolo III - I colori: incontri, affinità, opposizioni e passaggio dall’uno all’altro

    1. I colori ci istruiscono sulla nostra vita psichica e spirituale

    2. Il bianco e il nero

    2.a La testa bianca e la testa nera

    2.b Lo yin e lo yang

    2.c Il serpente astrale

    3. Il bianco e il rosso

    3.a Il pane e il vino: il corpo e il sangue del Cristo

    3.b Dal bianco al rosso: l’acqua tramutata in vino

    4. Il blu, colore della pace e della verità

    4.a Il blu e il rosso: le due colonne del tempio

    5. Il giallo e il bianco: l’uovo

    5.a Il giallo (la saggezza) e il rosso (l’amore) conducono al blu (la verità)

    6. Il nero e le sue trasmutazioni: il corvo, la colomba, la fenice e la coda del pavone

    6.a Dal nero all’oro: il passare delle stagioni

    6.b I colori estratti dall’inchiostro nero

    7. L’oro e l’argento: il sole e la luna

    8. Il rosso e il bianco

    8.a Il sangue, simbolo di vita

    8.b Il sangue e l’acqua: loro relazioni col fuoco e con la luce

    8.c Il sangue e il latte

    8.d Interpretazione alchemica di una tradizione popolare

    8.e Il colore rosa

    9. Il rosso e il verde – La coppa del Graal

    10. Dal rosso al blu: la resurrezione

    11. Il viola: unione del rosso (la terra) e del blu (il cielo)

    Capitolo IV - L’aura

    1. Natura e funzione dell’aura

    2. La nostra veste di luce

    3. Origine delle decorazioni

    4. Un cerchio magico

    5. Un lasciapassare per l’altro mondo

    Catalogo Prosveta

    - Ebook

    - Collana Opera Omnia

    - Collana Izvor

    - Collana Brochures

    - Collana Sintesi

    - Collana Stani

    immagine 1

    Il Maestro Omraam Mikhaël Aïvanhov (1900-1986), filosofo e pedagogo bulgaro, si trasferì in Francia nel 1937. Benché la sua opera affronti i molteplici aspetti della Scienza iniziatica, egli precisa: Gli interrogativi che ci poniamo saranno sempre gli stessi: come comprendere chi siamo, come scoprire il senso della nostra esistenza e superare gli ostacoli che si trovano sul nostro cammino. Non chiedetemi, allora, di parlarvi di altre cose; io tornerò sempre su questi stessi argomenti: il nostro sviluppo, le nostre difficoltà, il cammino da seguire e i metodi che ci permetteranno di percorrerlo.

    Omraam Mikhaël Aïvanhov

    La luce e i colori:

    potenze creatrici

    Collana Stani

    immagine 1

    Edizioni Prosveta

    Il lettore comprenderà meglio certi aspetti dei testi pubblicati in questo volume se terrà presente che il Maestro Omraam Mikhaël Aïvanhov ha trasmesso il suo Insegnamento solo oralmente. I curatori e l’editore hanno inteso rispettare il più possibile l’atmosfera e lo stile delle sue conferenze.

    Parte prima - All'origine dell'universo: la luce

    1. Dal fuoco alla luce

    Noi esistiamo, e anche l’universo in cui abitiamo esiste: è una realtà che nessuno può contestare. Tuttavia, nonostante i numerosi racconti presentati nei libri sacri di tutte le religioni e nonostante le ricerche e le ipotesi degli astrofisici, forse non sapremo mai come questo universo è stato creato o è apparso, né sapremo per quale ragione esiste qualcosa invece del nulla. Ma noi possiamo comunque cercare di avvicinarci a questo mistero, e per farlo possiamo percorrere diverse strade utilizzando immagini, simboli e analogie.

    Certe religioni fanno del fuoco la prima delle divinità. È il fuoco primordiale, e il fuoco fisico che noi conosciamo può darcene appena un’idea. In effetti, questo fuoco primordiale esiste nell’universo sotto ogni genere di forme, ed esiste anche in noi. Di per sé, il fuoco non è luminoso né caldo, lo diventa in certe condizioni, e noi lo vediamo solo se si accompagna alla luce.

    I primi versetti del libro della Genesi evocano un caos primitivo, un oceano di tenebre al di sopra del quale aleggia lo spirito di Dio. E quando Dio disse: «Che la luce sia!», la luce fu. Dio ha dunque parlato. Ma qui, parlare non ha ovviamente il significato che diamo noi a questa parola. Dire che Dio ha parlato è solo un modo di esprimere il concetto che, per creare, Egli si è proiettato all’esterno di Se stesso. È questa proiezione – che era Lui, ma una forma nuova di Lui – che noi chiamiamo luce. Dire che Dio ha parlato significa che Egli ha avuto la volontà di manifestarsi, ed è la legge dell’analogia che ci aiuta a comprendere.

    Prendiamo un esempio dalla vita quotidiana. Voi avete un’idea, ma dov’è quell’idea? Non la si può vedere né localizzare da qualche parte nel vostro cervello, e non si sa nemmeno di quale materia sia fatta. Ma nel momento in cui voi esprimete quell’idea tramite la parola, già si comincia a percepire la sua esistenza. E infine, quando agite per realizzarla, quell’idea s’incarna, diventa visibile. La parola è un intermediario fra il piano del pensiero puro e quello della realizzazione nella materia.

    La luce è dunque la sostanza emanata dal Fuoco primordiale. È lei che san Giovanni, all’inizio del suo Vangelo, chiama il Verbo«In principio era il Verbo, e il Verbo era con Dio, e il Verbo era Dio… Tutto ciò che è stato fatto è stato fatto per mezzo di lui… e niente di ciò che è stato fatto è stato fatto senza di lui». La luce è il Verbo che Dio ha pronunciato all’inizio.

    Se Dio, lo Spirito, il Fuoco primordiale, ha creato dapprima la luce, è perché ha voluto fare di essa la materia della sua creazione. Come il principio maschile (lo spirito) genera il principio femminile (la materia), così è il fuoco che genera la luce. Il fuoco originale, il fuoco non manifesto, non è luminoso: è solo nel momento in cui si è manifestato che è apparsa la luce. Essa è, in qualche modo, la veste del fuoco, il che significa che la luce è già materia: è la materia attraverso la quale il fuoco si manifesta. Ogni volta che accendete un fuoco, è esattamente la storia della creazione del mondo che si ripete davanti a voi.

    In principio era dunque il fuoco, e il fuoco ha generato la luce che è la materia della creazione. Dio, il principio attivo, ha generato la luce, ed è su quella luce – che era già materia – che Egli ha lavorato per creare l’universo. Così, fin dalla nascita dell’universo, si vedono all’opera i due grandi princìpi, maschile e femminile: Dio, il fuoco, il principio maschile, ha tratto da Se stesso e ha proiettato il principio femminile, la luce, la materia nella quale Egli avrebbe creato. La luce è lo stato più sottile della materia, e ciò che noi chiamiamo materia non è che uno stato condensato della luce. In tutto l’universo, si tratta dunque della stessa materia… o della stessa luce, più o meno sottile, più o meno condensata. Se non si vede che le pietre, le piante, gli animali e gli esseri umani sono fatti di luce, è perché quella luce in loro si è condensata a tal punto da diventare opaca.

    Il mondo fisico che noi conosciamo è dunque una condensazione estrema della luce primordiale. Dio, il principio attivo, ha parlato: Egli ha proiettato la luce e, lavorando su quella luce come su una materia, ha creato l’universo. È dunque

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